Piccoli archeologi in viaggio

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Piccoli archeologi in Viaggio A scuola, nuove esperienze ci hanno portato in viaggio nel mondo dell‟archeologia, a stretto contatto con la figura dell‟archeologo Gli alunni “PON” pronti a partire

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Gli alunni del 1° Circolo Didattico di Paola (CS) esplorano il passato del loro territorio

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Piccoli archeologi in Viaggio

A scuola, nuove esperienze ci hanno portato in viaggio nel mondo dell‟archeologia, a stretto

contatto con la figura dell‟archeologo

Gli alunni “PON” pronti a partire

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L‟archeologia è la scienza che studia le civiltà e le culture umane del passato e le loro relazioni

con l‟ambiente che lo circonda, mediante la raccolta, la documentazione e l‟analisi delle

tracce materiali che hanno lasciato

Parte dei resti del Castello di Paola

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Il recupero, la conservazione, la valorizzazione dei reperti e dei luoghi dove vengono ritrovati,

hanno una grande importanza dal punto di vista storico e artistico

Simulazione di uno scavo archeologico

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Da ciò emerge la figura importante dell‟archeologo, colui che svolge le attività di scavo, documentazione, di catalogazione, di ricerca e molto altro insieme con l‟aiuto di

molte altre figure professionali come: il topografo, l‟antropologo, il fotografo, architetti, restauratori, ingegneri e operai specializzati. E‟ l‟archeologo che per svolgere bene il proprio

lavoro si serve anche di alcuni attrezzi

Attrezzi usati dall'archeologo

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La Trowel (cazzuola inglese), metro, filo a piombo, picconcino, bisturi, attrezzi da

dentista, livella, lavagnetta. Abbiamo iniziato così un viaggio indietro nel

tempo, insieme al nostro esperto archeologo che ci ha guidato lungo il percorso dalla Preistoria,

alla Magna Grecia, all‟epoca romana al Medioevo

Inizia il viaggio indietro nel tempo

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Conoscere, capire, interpretare le tracce del passato ci fa capire l‟importanza dei beni culturali ma anche quanto sia importante

proteggerle e tutelarle.

Esempio di scavo di tombe

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Piccoli Archeologi nella Preistoria

La storia dell‟uomo ha inizio in Africa. Il primo uomo viene chiamato Homo Habilis vissuto due milioni di anni fa in Kenia. Dopo di lui, sempre

in Africa, si sviluppa l‟uomo Erectus che cammina in maniera retta. Quest‟uomo inizia a scheggiare le pietre per farne degli utensili ed

usa il fuoco.

L‟ Evoluzione dell‟uomo

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Migrazione dell'Homo Sapiens

L‟uomo Erectus parte dall‟Africa e arriva in

Europa e in Asia dove si evolve in Neanderthal, nel frattempo in Europa giunge

l‟uomo Sapiens-Sapiens, che riuscirà a sopravvivere, mentre il Neandertal si

estinguerà. Col termine dell'era glaciale si dà la possibilità all‟uomo di evolversi e di coltivare la

terra.

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Incisione grotta del Romito Reperti di archeologia preistorica sono stati

ritrovati anche in Calabria.

Un esempio di abitazione del paleolitico è la

grotta del Romito a Papasidero in Calabria,

qui si trovano incisioni di animali e

sepolture che risalgono a diecimila anni fa.

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Piccoli Archeologi nella Magna Grecia

Intorno al „700 a.C. alcuni gruppi di persone di origine greca partirono dalle loro terre per colonizzare il sud Italia e creare una nuova Grecia la “Magna Grecia”. I greci portarono

dalla loro terra la cultura e l‟arte così da poterla insegnare alle popolazioni che abitavano il sud-Italia. Occuparono la Basilicata, la Puglia, la Calabria e la

Campania.

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In Calabria fondarono Sibari, Crotone, Turii, Locri. Tra le città della Magna Grecia più vicine a noi abbiamo Temesa, Scolacium,

Clampetia, Terina. L‟aristocrazia, come in Grecia, governava ovunque, aveva eserciti

potenti e grandi navi

I “BRONZI DI RIACE” in CALABRIA

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Piccoli Archeologi nel periodo Romano

Nel III sec. a. C. la Calabria era occupata dai Bruzi; quando giunsero i Romani per

conquistarla i Bruzi si opposero, ma i romani con i loro grandi eserciti occuparono la regione.

I Bruzi cercarono più volte di ribellarsi ma furono bloccati e puniti con ingenti tasse

Terme Romane di Acconia di Curinga (CZ) III a.C.

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Quando giunsero a Paola videro che era un ottimo territorio per costruire un porto,

dell‟insediamento romano rimangono alcuni resti ritrovati durante gli scavi archeologici

presso la località Cutura, che hanno restituito le fondamenta di una villa e di una fornace per

la lavorazione delle anfore, così come l‟impianto termale rinvenuto in località Tina.

A poca distanza dalla città di Paola si trova la via Traiana Tirrenica e più nell‟interno passa

una delle più importanti e grandi strade romane la Popilia che portava da Capua a

Reggio Calabria

Rappresentazione di Paola del 1600

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Piccoli Archeologi nel periodo Medievale

Dopo la caduta dell‟impero romano, in Italia arrivarono i barbari dal nord Europa Questa

situazione di pericolo ha portato alla costruzione di villaggi fortificati che

successivamente si trasformarono in castelli

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I castelli derivano dai primi villaggi fortificati e si sviluppano man mano per la difesa dei

centri abitati, alcuni sono protetti dai fossati o fossi.

Vi erano le torri che servivano per la difesa e per l‟avvistamento

Castello di Cleto (CS)

All‟interno erano collocate le stanze per le guardie, per il signore, vi era una chiesa e le cisterne per la raccolta delle acque e vi erano

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delle dispense per il cibo. Queste ultime servivano per resistere agli assedi dei nemici

Castello di Le Castella

La Calabria ha molti castelli costruiti dai conquistatori che si sono succeduti come

Roberto il Guiscardo, duca Normanno che costruì il castello di S.Marco Argentano e molti

altri; Federico II di Svevia che oltre alla

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costruzione dei castelli fece ricostruire nel 1222 la cattedrale di Cosenza distrutta dal

terremoto. Ad epoca normanna risale la torre cilindrica del castello di Paola garantiva

protezione e difesa dagli attacchi dei nemici. Si pensa che la torre sia stata costruita dai

normanni e nel 1555 fu danneggiata, insieme al castello e alla città, dalla flotta turca.

Castello della città di Paola

Il monastero della Badia è stato costruito dai monaci dell‟ordine di S.Maria di Valle Josaphat

sorto in Palestina durante le crociate. Il monastero ha una torre quadrata che serviva

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per la difesa e per avvistamento , ha una chiesetta, un chiostro e un convento dove

risiedevano i monaci.

Monastero della Badia

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Piccoli archeologi in viaggio nel territorio di Paola

Nel nostro percorso di piccoli archeologi ci siamo recati con lo scuolabus al monastero

della Badia.

Il gruppo “PON” in viaggio sul territorio

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Esso è un monastero fortificato ed è un bene culturale restaurato

C‟è una torre quadrata per l‟avvistamento dei nemici, ci sono le mura di cinta per proteggere

i monaci e i contadini che abitavano nelle vicinanze.

Tutti insieme a “BADIA”

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All‟interno ci sono le vasche di decantazione per l‟olio o il vino, vi sono ancora le tracce delle

antiche strutture.

All‟interno del Monastero

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Il monastero risale al XII secolo (periodo Normanno), fu edificato dai monaci dell‟ordine dei cavalieri di Santa Maria di Valle Josaphat. La chiesetta, poco distante dalla torre, risale al

1110 d.C.

E‟ Stata una bellissima esperienza che ripeteremo nella bella stagione, abbiamo scattato tantissime foto che testimoniano

quanto abbiamo osservato

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AL CASTELLO DI PAOLA

Il nostro itinerario continua al castello di Paola. Purtroppo la struttura è molto rovinata e in parte abbandonata

.

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Ciò che rimane ben in vista è la torre cilindrica

e parti della muratura con ben visibile

all‟esterno feritoie per l‟avvistamento, canalette per l‟acqua e caditoie per fermare i

nemici.

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Il gruppo “PON” all‟esterno della torre

La torre è molto importante poiché ne sono

poche in Calabria di questo tipo, la troviamo ad Amantea e a Le Castella e risalgono al periodo

Normanno. Poco distante dal castello passa l‟antica via Traiana che portava a Reggio

Calabria.

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IN VISITA A SOTTERRA

La nostra esperienza è proseguita nella chiesa di Sotterra, questa è composta in realtà da due

chiese, una visibile dall‟esterno e una sotto terra che è visitabile solo all‟interno scendendo

per una piccola scala.

La chiesa in superficie è piuttosto recente mentre quella interrata è molto antica.

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Essa si trova sotto terra poiché una frana nell‟antichità ha sepolto la struttura.

All‟interno della chiesa che si trova sotto terra ci sono dei bellissimi affreschi raffiguranti

l‟Angelo dell‟Annunciazione e la Vergine che allatta il Bambino

All‟interno della chiesa sotto terra

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Conclusione del nostro percorso I beni culturali che si trovano nella nostra città

devono essere rispettati e protetti da ogni forma di violenza e inciviltà.

Non bisogna permettere a nessuno di imbrattare, rompere, causare danni a un

qualsiasi bene culturale, così come fare ricerche o scavi clandestini senza qualifica e

autorizzazioni. Qualunque bene culturale fa parte della nostra storia che è la storia di tutta l‟umanità e quindi

vanno conosciuti, tutelati e restaurati, cercando di non abbandonarli a se stessi e alle

violenze delle persone incivili.

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PICCOLI ARCHEOLOGI IN LABORATORIO Nel percorso laboratoriale siamo stati veri

protagonisti della Preistoria. Abbiamo

costruito caverne,utensili,abbiamo

riprodotto graffiti,fossili e fuochi come

facevano gli uomini primitivi.

La caverna e i manufatti realizzati dagli

alunni

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I FOSSILI

Le notizie sulle prime forme di vita ci

vengono dai fossili,cioè dai resti pietrificati

di organismi animali e vegetali vissuti

milioni di anni fa.

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LUCY

Gli Austrolopitechi sono i nostri antenati, camminavano in posizione eretta in modo da usare le mani,. Un famoso Austrolopiteco è

stato scoperto in Etiopia nel 1974, una donna di circa venti anni di statura piccola,venne

chiamata Lucy.

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GLI UTENSILI

Durante il Paleolitico gli uomini primitivi costruivano semplici utensili con la pietra (selce) per cacciare,scuoiare animali,

tagliare: lance,coltelli,raschiatoi,frecce,pietre scheggiate.

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CASE NELLA PREISTORIA

Gli uomini primitivi dormivano all’ aperto

oppure nelle grotte o nelle caverne. Quando

erano in viaggio addirittura sugli alberi.

In seguito impararono a costruire capanne

di legno e foglie oppure di osso e pelle Caverne in miniatura

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IL FUOCO

Con il fuoco mantenevano lontano gli

animali feroci, potevano fare luce nella

caverna,riscaldarsi e cucinare la carne. Poi

impararono ad accenderlo sfregando la

pietra focaia

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I GRAFFITI

Sulle parete delle caverne sono state trovate

immagini di vita quotidiana o di caccia

che veniva raffigurata graffiando la roccia

con punteruoli formando così i graffiti.

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A conclusione Del nostro percorso siamo veramente contenti e

soddisfatti dei lavori svolti. Relazioni , foto e mostra dei manufatti attestano questi

momenti. Ci siamo anche vestiti da uomini primitivi per rivivere con divertimento alcuni

momenti della civiltà preistorica.

Gli alunni vestiti da uomini primitivi davanti alla caverna.

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CONOSCI E RISPETTA I BENI CULTURALI

I Beni Culturali e Paesaggisti costituiscono il nostro Patrimonio Culturale che è anche

Patrimonio dell‟intera umanità……….

Essi costituiscono testimonianza della storia, della cultura, della civiltà…….

Memoria, identità del territorio, espressione di

valori:storico, culturale ed estetico……..

E‟ bene individuarli, conoscerli, tutelarli……. Ma è altrettanto utile conservarli, proteggerli,

custodirli come Bene Culturale di tutti.

E‟ impegno di tutti i cittadini, e non solo di chi ci governa, conoscerli, apprezzarli, rispettarli,

così come è altrettanto necessario vigilare, controllare affinché comportamenti scorretti e incivili non danneggino nessun Bene Culturale.

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Alunni partecipanti al Progetto “PON”

Aloe Gennaro Conte Simone Brillantino Vittoria Carnevale Jacopo Cascardo Aurora Cavaliere Luca Conte Simone Crudo Fabio De Martino Gaia Errante Filippo Gravina Gian Marco Imbroinise Giada Maccarrino Giuseppe

Maltese Chiara Papa Ludovica Perrotta Federica Presta Chiara Raffaele Giuseppe Riadi Leyla Samà Francesco Sansostri Roberta Scofano Vincenzo Siciliano Andrea Soria Francesco Termidoro Francesca Tringali Claudia

Docente tutor : Grassia Rosanna Esperto : Brusco Amedeo Tutor di laboratorio : Oro Giuliana

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