Post on 07-Jul-2020
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LISTA CIVICA
“COSTITUENTE e PARTECIPAZIONE”
L’obiettivo: utilizzare i poteri costituenti del Consiglio Metropolitano
per inserire nello Statuto del nuovo Ente:
• Elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Metropolitano, fin
dalla prossima tornata elettorale
• Referendum e iniziative popolari
• Bilancio partecipato
• Open data, open government
• Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati
La lista civica è aperta a tutti i consiglieri che ne condividono le
ragioni costituenti e gli indirizzi generali, indipendentemente dalla
loro attuale collocazione politica in seno ai Consigli Comunali.
“Costituente e Partecipazione”
[Digitare l'indirizzo della società]
[Digitare il numero di telefono]
[Digitare il numero di fax]
Tutti i Comuni - piccoli o grandi che siano per
popolazione o estensione territoriale - in quanto
espressione dello straordinario e storico
policentrismo lombardo a rete, sono la vera garanzia
di un buono Statuto e di una nuova istituzione
democratica.
Uno Statuto delle tante città nella città metropolitana,
per identità e partecipazione.
Al superamento della Provincia deve seguire una
fase istituzionale veramente nuova.
Questo è il momento.
Cogliere le opportunità di cambiamento, scongiurare i rischi di involuzione.
L’istituzione della Città Metropolitana fornisce
un’opportunità irripetibile per creare un sistema
territoriale caratterizzato dalla elevata qualità
sociale dei servizi, delle infrastrutture, dell'ambiente,
del territorio, della formazione, della cultura e della
partecipazione.
E, per questo, capace di produrre valore, attrarre
investimenti e capitale della conoscenza.
Questa opportunità potrà essere sfruttata solo se la
Città Metropolitana sarà fin dall’inizio, dalla sua
formazione, dall’elezione dei suo organi e nella
attuale fase costituente, l’espressione vera e
autentica di tutte le realtà territoriali, dei Comuni,
delle comunità e dei cittadini, che possono farla
crescere ed in essa identificarsi.
Un’istituzione che deve nascere dal basso, nuova e
vitale, espressione:
• del policentrismo territoriale
• del pluralismo politico
• delle culture e dei bisogni della collettività.
Se così non fosse, si rischia di innescare forme di
involuzione, da quelle tecnocratiche a quelle
partitocratiche.
Una vera fase costituente, non un passaggio tecnico-politico o burocratico
La nascita della Città Metropolitana costituisce
un’opportunità per colmare la crisi di legittimità
nella relazione tra cittadini e politica, tra cittadini e
istituzioni. Una crisi evidenziata dalla bassa
percentuale di partecipazione agli appuntamenti
elettorali e alla vita politica attiva.
Per queste ragioni pensiamo che il momento della
definizione dello statuto metropolitano debba
essere vissuto come un impegno costituente da
parte di tutti i sindaci e di consiglieri dei 134 comuni
della Provincia di Milano, al di là di chi di loro verrà
eletto nel nuovo Consiglio metropolitano.
La Città Metropolitana che vogliamo. Policentrica. Concreta. Inclusiva. Giusta.
Milano è il capoluogo della Regione e della Città
Metropolitana, ma non può e non deve svolgere un
ruolo sovraimposto agli altri. Con gli altri Comuni
eserciterà un ruolo paritario.
La Città Metropolitana che vogliamo sarà:
• policentrica, e in grado di valorizzare tutte le
identità locali
• concreta nell’affrontare le esigenze delle
diverse comunità
• inclusiva, perché tutti i Comuni, nessuno
escluso, potranno e dovranno essere partecipi
e protagonisti della sua crescita
• giusta, perché se ogni Comune è chiamato a
portare un contributo significativo alla crescita
della nuova istituzione, allora i Comuni grandi
non potranno “costituzionalmente” contare di
più di quelli piccoli.
Qualità dei servizi, uniformità delle tariffe. A fondamento della pari dignità dei “cittadini metropolitani”.
Sarebbe un peccato se l’istituzione della Città
Metropolitana si riducesse a mera certificazione
dell’estensione del Comune capoluogo tramite
l’assorbimento di diverse “periferie”, “cinture” o
“hinterland”.
Il nuovo ente territoriale, piuttosto, dovrà
rappresentare una “Grande Milano”, nella quale
ognuno potrà riconoscersi cittadino di serie A.
E questo “sentire” dovrà trovare fondamento anche
su una distribuzione dei servizi uniforme, così come
sull’uniformità e integrazione paritaria delle tariffe.
Per l’intero territorio della Città Metropolitana
occorrerà definire criteri omogenei di livelli di
prestazione, qualità e tariffe dei servizi pubblici
locali.
Riportare l’economia al servizio della società.
Le società partecipate non dovranno essere
finalizzate alla speculazione finanziaria o a quella di
mercato ma dovranno rivolgere il loro equilibrio, la
loro efficienza e la loro efficacia, alla qualità sociale.
La parola ai cittadini-elettori, subito!
Per garantire la responsabilizzazione diffusa verso
la cosa pubblica, nonché il più elevato controllo
democratico, è necessario ottenere l’elezione
diretta del Sindaco e del Consiglio Metropolitano
fin dalla prossima tornata elettorale, che si terrà nel
2016 - entro sei mesi dall’elezione del nuovo
Consiglio Comunale di Milano.
Trasparenza e partecipazione
La Città Metropolitana dovrà essere un’istituzione
al servizio della cittadinanza attiva e della
sussidiarietà.
Un’istituzione che ogni cittadino dovrà poter sentire
come propria; quindi “open data” e “open
government”, per favorire la partecipazione
informata ai processi deliberativi, con quote di
sovranità definite e certezza dell'efficacia degli
strumenti.
Lo Statuto dovrà definire forme molteplici di
partecipazione attiva - a partire dai referendum
metropolitani, dovrà prevedere un bilancio
partecipato e disporre la redazione di un bilancio
sociale dell'amministrazione, con una
rendicontazione puntuale e periodica.
La massima pubblicità e trasparenza della vita
istituzionale di Città Metropolitana dovrà riguardare
anche le partecipate, ad esempio attraverso
l’anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati.
Una fase costituente, una lista aperta.
Per redigere un buon statuto occorre agire con
"velo di ignoranza", cioè pensandosi
contemporaneamente sia in maggioranza o
all'opposizione, mettendo da parte ogni interesse
particolare, ispirandosi a principi e valori generali,
immaginando una buona politica pubblica,
facendosi guidare da un senso di giustizia,
guardando come interesse primario al futuro delle
nuove generazioni.
Per questo la nostra proposta di lista civica è
aperta a tutti i Consiglieri che ne condividono con
coerenza le ragioni costituenti e gli indirizzi generali,
indipendentemente dalla loro collocazione politica
nei loro Consigli Comunali.
E’ solo l’adesione ad idea, che prenderà corpo
attraverso le proposte e le sollecitazioni di tutti
coloro che vi aderiranno.
A settembre, quando si eleggerà il Consiglio
Metropolitano, la sua funzione costituente e
statutaria, nella partecipazione, alla quale la nostra
lista attribuisce l’assoluta priorità, dovrà essere
chiara a tutti gli elettori sindaci e consiglieri.
Il percorso verso la Città Metropolitana
8 aprile 2014 Entrata in vigore della Legge 56/2014
E’ costituita la Città metropolitana di Milano nel territorio della Provincia di Milano
(art.12). Rimangono in carica fino a scadenza naturale del mandato Presidente, Giunta e
Consiglio della Provincia di Milano.
24 giugno 2014 data di scadenza naturale del mandato elettivo degli organi elettivi della Provincia di Milano.
Il Presidente e la Giunta restano in carica fino al 31 dicembre a titolo gratuito per l’ordinaria
amministrazione e gli atti inderogabili e urgenti. Il Presidente assume anche le funzioni del
Consiglio (art.14).
28 settembre 2014 L’Elezione del Consiglio metropolitano di Milano si deve svolgere, secondo quanto previsto dalla legge, entro il 30 settembre 2014. Il Consiglio metropolitano sarà composto da 24 membri scelti da e tra sindaci e consiglieri comunali con voto ponderato (art.15). Il corpo elettorale è costituito dai sindaci e dai consiglieri comunali in carica dei comuni della Città metropolitana. L'elezione avverrà secondo le linee guida stabilite dal Ministero degli Interni. A tal scopo la Provincia di Milano ha costituito l'Ufficio Elettorale di cui ha nominato il responsabile ed i componenti. Sono state inoltre definite le istruzioni operative e la modulistica per la presentazione delle liste e delle candidature che sono a disposizione per il download alla pagina dedicata ai documenti. La data nella quale si svolgeranno le elezioni del Consiglio metropolitano di Milano è domenica 28 settembre 2014, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, come da Decreto del sindaco Giuliano Pisapia del 18 luglio. L'indizione dei comizi elettorali del Consiglio metropolitano avverrà da parte del Sindaco del Comune di Milano, che è di diritto Sindaco metropolitano. Il provvedimento di indizione verrà pubblicato su questa pagina entro il 40° giorno prima delle votazioni. Sono eleggibili a consigliere metropolitano i sindaci e i consiglieri in carica dei comuni del territorio della Città metropolitana. Le liste con i nominativi dei candidati verranno pubblicate entro l'8° giorno prima delle votazioni Pubblicazione dei risultati I nominativi dei candidati eletti alla carica di consigliere della Città metropolitana di Milano saranno pubblicati su questa pagina entro 3 giorni dalla loro proclamazione.
Entro il 31 dicembre 2014 La Conferenza Metropolitana approva lo Statuto (art. 15)
1 gennaio 2015 La Città metropolitana subentra alla Provincia di Milano e ne assume patrimonio, personale
e funzioni.
Il Sindaco di Milano assume le funzioni di Sindaco metropolitano (art. 16).
NOTA: Informazioni tratteb dal sito della Provincia di Milano, alla pagina Verso la Città metropolitana di Milano.