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PATOLOGIA APPARATO LOCOMOTORE

Distorsioni e lussazioni

Lesioni muscolari

DISTORSIONI E LUSSAZIONI

• DISTORSIONE:insieme delle lesioni capsulo-legamentoseprodotte da sollecitazione che tende a modificare i reciproci rapporti articolari o meglio perdita momentanea ed incompleta dei normali rapporti articolari

• LUSSAZIONE:perdita permanente dei rapporti reciproci tra i capi articolari di una articolazione

distorsioni• Lesioni frequentissime (es. 5000 traumi

distorsivi di caviglia ogni giorno in Italia)• Le più frequenti sono quelle di caviglia e di

ginocchio, seguite da quelle di gomito,dita e rachide

• Sono causate da trauma indiretto che imprime all’articolazione una sollecitazione esagerata

distorsioni• Distorsioni lievi: semplice distensione dei

legamenti o della capsula, lesioni parcellari di fasci fibrosi

• Distorsioni gravi: rotture complete di legamenti, lacerazioni capsulari

distorsioni

Sintomatologia:- Dolore, acuito dalla digitopressione sul

decorso dei legamenti- tumefazione, da emartro e/o infiltrazione

tessuti molli periarticolari- Lassità, solo in caso di lacerazione

completa di uno o più legamenti

Distorsioni del ginocchio

Legamento collaterale mediale

Legamento collaterale esterno

Legamenti crociati anteriore e posteriore

LCA visione anteriore LCP visione

posteriore

Il crociato anteriore visto in artroscopia

Menisco mediale e laterale

Menisco mediale in artroscopia

Il menisco laterale in artroscopia

Veduta sagittale che mostra lo spessoreconsiderevole delle cartilagini della rotula e della

troclea femorale Dr. Olivi

Calcio Sci Sports di combattimento Rugby Pallacanestro

Si verificano con il completo appoggio del piede al suolo, con una componente di varo o di valgo che può essereaccentuata da un elemento esterno (il peso di un avversario, ad esempio).

Alcuni sports predispongono a questo genere di lesioni.

le le distorsionidistorsioni deldel ginocchioginocchio

Le distorsioni• Interne • Esterne• LCA• LCP• Combinate

Nella maggioranza dei casi il trauma si verifica a ginocchio flessodi circa 30°.

Ci sono traumi laterali che si verificano in estensione completa o anche in iperestensione.

Il calcio a vuoto può provocare una rottura isolata del LCA.

Si parla di distorsione benigna quando c’è un allungamento delle fibre senzarottura (soprattutto i legamentilegamenti collateralicollaterali internointerno o o esternoesterno). ). Si tratta talvolta di un semplice movimento di lateralità.

Segni clinici delle distorsioni benigne:

- Dolore lungo il tragitto del legamento stirato, più spesso nella sua parte superiore, a livello dell’inserzione condiloidea, ma anche in basso o nel mezzo.

Stabilire il carattere benigno della distorsione, ovvero provare che non c’èinterruzione della continuità delle fibre legamentose.

-- Assenza di lassità interna nella manovra di valgo forzato, in estensione e in leggera flessione del ginocchio.

- Assenza di lassità esterna nel varo forzato.

- Assenza di movimento anormale nel cassetto anteriore o posteriore.

Le distorsioni benigne

Verificare l’integrità dei menischiIn caso di dubbio:

- Ripetere l’esame a distanza dalla fasedolorosa acuta- La RMN mostra bene i menischi, i

legamenti e le cartilagini.

Trattamento delle distorsioni benigne

Si può prescrivere l’impiego di una ginocchieraasportabile a scopo antalgico per qualche giorno. I principi del trattamento:

- Trattamento antalgico ed antinfiammatorio. - Mobilizzazione rapida del ginocchio

(rodaggio articolare).- Ripresa dell'appoggio con la cessazione dei

dolori. - Rinforzo del quadricipite e degli ischio-

crurali, allorchè possibile.L’evoluzione è in genere favorevole in 3 settimane, con ripresa dello sport.

- Rottura di un legamento periferico (media gravità)- Rottura dei crociati e di altri legamenti (distorsionegrave)

Le rotture dei legamenti crociati vengono molto spesso misconosciute

All’anamnesi viene spesso riferita l’impressione di unoscricchiolio ben percepito al momento dell’incidente e di una lussazione del ginocchio. A volte si ha la sensazione immediata di instabilità

Le distorsioni gravi

Distorsioni interne

I meccanismi sono di solito:

• Valgo-Flessione-Rotazione Esterna: VALFE (distorsione tipica dello sciatore)

• Valgo puro (trauma su di un ginocchioappoggiato in estensione)

Lesioni del compartimento interno

DistaccoDistacco delldell’’inserzioneinserzione superioresuperiore delldell’’inferioreinferiore RotturaRottura nelnel mezzo mezzo RotturaRottura deldel LCI e dei 2 LCI e dei 2 crociaticrociati

Distorsioni esterne

Varo-flessione-rotazioneinterna

Rottura esterna nel mezzo Disinserzione inferiore ossea Possibilità di lesione dello SPE

I traumi in varo-flessione e rotazione interna determinano una rottura delLCA, poi lesioni esterne e, in casi gravi,di entrambi i crociati.

Frequenza dei distacchi ossei

- Testa del perone (LCE) +/- lesione del nervo sciatico popliteo esterno

- Inserzione sul condilo esterno

- Margine del piatto tibiale esterno

Iperestensione

Calcio nel vuoto: possibile rottura isolata del LCA

LL’’iperestensioneiperestensione forzataforzata ledelede il LCAil LCA (in (in seguitoseguito i i collateralicollaterali esterniesterni e i e i guscigusci posteriori). Il LCA posteriori). Il LCA urtaurta controcontro il il bordobordo anterioreanteriore delladella golagola

intercondiloideaintercondiloidea ((soprattuttosoprattutto se se èè strettastretta). La ). La contrazionecontrazione simultaneasimultanea deldelquadricipitequadricipite aumentaaumenta la la sublussazionesublussazione e e contribuiscecontribuisce alla alla rotturarottura. .

PossibilePossibile lesionelesione meniscalemeniscale

Si Si possonopossono osservareosservare lussazionilussazioni di di ginocchioginocchio con con perditaperdita completacompletadi di contattocontatto delledelle superficisuperfici articolariarticolari. .

I I vasivasi popliteipoplitei e i nervi sono e i nervi sono interessatiinteressati nelnel corso corso delladella dislocazionedislocazione o o perper stiramentostiramento (SPE). (SPE).

Le Le lussazionilussazioni possonopossono essereessere posteriori, posteriori, anteriorianteriori, , esterneesterne o interne.o interne.

Caso estremo: la lussazione di ginocchio

Lussazione anteriore con rischio di danno vascolare Lussazione esterna

LussazioneLussazione anterioreanteriore

Esame delle distorsioni gravi

- Ci può essere un emartro formatosi rapidamente, che è un segno significativo per sospettare una rottura.

- Si ricercano sistematicamente i punti dolorosi, che danno informazionisulle inserzioni legamentose e sui tratti di legamento lesi.

- Si ricerca la lassità legamentosa in valgo e in varo in estensionecompleta e in leggera flessione. In presenza di una netta lassità interna o esterna in estensione si può affermare che ci sono da quel lato lesioniperiferiche importanti e i legamenti crociati hanno forti probabilità di essere rotti.

L'immobilizzazione gessata

Permette di ottenere la cicatrizzazione dei legamentirotti, nella speranza di ottenere guarigione senza lassitàresidua.Questo è valido per i legamenti periferici.

Il LCA non cicatrizza quasi mai, probabilmente in ragione della cattiva vascolarizzazione dei frammenti. Il legamento necrotizza, soprattutto se le estremità non sono a contatto.

Il LCP cicatrizza meglio.

Il gesso deve essere tenuto per almeno 25 giorni. Indicazioni: Le rotture dei legamenti periferici e soprattutto nel soggetto anziano e nel soggetto non sportivo (nel quale si può sopportare una lassitàresidua).

Trattamento delle distorsioni gravi

L'immobilizzazione parziale con rieducazione

Si cerca spesso di evitare l’immobilizzazionerigorosa e i suoi inconvenienti sulla rigidità e l’amiotrofia:

- proteggendo con una ginocchiera asportabile e

- rieducando precocemente la flessione.

I legamenti periferici possono così cicatrizzare e il perno centrale potrà essere ricostruitosecondariamente, in caso di instabilità.

La rieducazione sarà molto importante.

Trattamento delle distorsioni gravi

Si possono adottare vari tipi di tutori nel corso del periodo di rieducazione e per la ripresa dello sport

Ad esempio, in caso di lesioni legamentose:Sutura semplice dei legamenti rotti, Sutura associata a rinforzi o ricostruzionemediante tendini prelevati in sedi contigue(tendine rotuleo, tendine quadricipitale o tendinidella zampa d’oca).

- Quando i legamenti hanno avulso la loroinserzione ossea, li si reimpianta o con fili trans-ossei, o con viti, o con cambre avvitate, in base al volume dei frammenti ossei.

Trattamento chirurgico delle distorsioni gravi

Es. ricostruzione artroscopica LCA

• Tendine rotuleo• Solidità• Affidabilità del fissaggio• Dolore

• Ischio crurali• Più estetico• Convalescenza più rapida• Lassità

Sono possibili diversi trapianti

Esempio: L’associazione Gracile + Semitendinoso

Incisione Accesso ai tendini

Dissezione dei tendini

Gracile/semitendinoso: assemblaggio , calibraggio

Do

Fissaggio semitendinoso e gracile

Viti biodegradabili

Semitendinoso e gracile: esempi di fissaggio femorale

Transfix Rigid Fix Endo button

Rottura meniscale: visione artroscopica

Distorsioni della caviglia

CenniCenni di di anatomiaanatomia

Il mortaio tibio-astragalico

MobilitMobilitàà delladella cavigliacaviglia

• La flessione dorsale avviene perla gran parte, nell’articolazionetibio-astragalica, ed é di 20° .

• La flessione plantare 50°

• L’asse di flessione é obliquo e passa per la punta dei malleoli

L’inversione e l’eversione hanno una modestaampiezza

• L’inversione associa flessioneplantare, supinazione e rotazioneinterna del piede

• L’eversione associa flessionedorsale, pronazione e rotazioneesterna del piede

Cenni di anatomia dei legamenti dellacaviglia

• Il legamento laterale éformato da tre fasci:

peroneo-astragalicoanterioreperoneo-astragalico

posterioreperoneo-calcaneare

• IL legamento interno è il legamento deltoideo

• L'articolazione sotto-astragalica é stabilizzata dailegamenti calcaneo-malleolari e dal legamento a siepe

Distorsioni della caviglia

- Distorsione benigna, rottura fibrillare chesollecita i recettori propriocettivi, abbondanti neilegamenti, che determinano la reazionevasomotoria

- Distorsione di media gravità: rottura fascicolaredei legamenti, senza soluzione di continuo capsulare

- Distorsione grave : rottura di uno o di parecchilegamenti con breccia capsulare

Distorsione esterna della caviglia

- Trauma in adduzione- Sensazione di rottura, spesso

percepita dal paz.

- Dolore acuto costante

- l'impotenza immediata non sempre completa,il paz. puòspesso riprendere un’attivitàdopo qualche minuto di doloreacuto

- Una tumefazione esterna, somigliante ad un uovo, segnal‘ematoma , l'ecchimosi invece èpiù tardiva

possibile associazione di frattura base V metacarpo

Le rotture esterne possono arrivare fino alla lussazionedella caviglia

Il trattamento

• Nell’immediato: GHIACCIO

• Bendaggio adesivo (strapping): contenzionesufficente nelle distorsioni benigne o medie: 15 gg - 21 gg

• Si utilizzano spesso tutori rimovibili (tipo"AIRCAST") che permettono la marcia edimpediscono i movimenti laterali

• Anti-infiammatori e fisioterapia• Il gesso (gambaletto da carico), per le

distorsioni gravi : 45 gg

Apparecchio gessato tutore

La rieducazione é una tappa fondamentaledeltrattamento,

per ritrovare una buona stabilità.La rieducazione propriocettiva della cavigliainizierà dopo il periodo di immobilizzazione, quale che sia la gravità della distorsione e

qualunque sia il trattamento adottato

Il trattamento chirurgico

• E’ a volte preferito al gesso nelle distorsionigravi, soprattutto nei soggetti giovani e sportivi

• Consiste nella sutura dei fasci rotti allo scopodi favorire una cicatrizzazione migliore dellefibre

• L'immobilizzazione in gesso segue l’intervento, come per il trattamento ortopedico

LUSSAZIONI• Complete: perdita totale dei rapporti

articolari• Sublussazioni: perdita parziale dei

rapporti articolari

lussazioni• Recenti: si sono verificate 24-36 ore prima

del riscontro clinico• Inveterate: si sono verificate in un periodo

precedente• Recidivanti: se per un nuovo evento

traumatico si sono riprodotte, in un periodo di tempo più o meno lungo

• Abituali: se si riproducono con facilità, anche senza traumi

sintomatologia

• Deformità della regione• Resistenza elastica, che si

apprezza nei tentativi di mobilizzazione dell’arto

• Impotenza funzionale• dolore

COMPLICAZIONIImmediate: associazione con frattura

irriducibilità della lussazionelesioni vasculo/nervoseesposizione (rara)

Tardive: lussazione abitualenecrosi asetticaossificazioni periarticolarilassità articolare

Le lussazioni devono essere ridotte entro le prime 36 ore.

Ottenuta la riduzione l’articolazione va immobilizzata

per un periodo variabile a seconda della sede della lussazione.

Dopo 36 e più ore dalla lussazione è spesso necessaria una terapia cruenta per ottenere la

riduzione.Le più frequenti sono quelle scapolo-omerali di

spalla, del gomito, delle dita e acromion-claveari

Lussazione scapolo-omerale di spalla

Lussazione di spalla: cenni di anatomia

Cenni di anatomia

La glena è piatta, la sua concavità è ampliata dal ciglioglenoideo. La stabilità è assicurata dalle strutture capsulo-

legamentose e dai muscoli

Cenni di anatomia

La glena è piatta, la sua concavità è ampliata dal ciglioglenoideo. La stabilità è assicurata dalle strutture capsulo-

legamentose e dai muscoli

Lussazioni della spalla

Lussazione anteriore della spalla

96 %

Lussazione anteriore interna

Meccanismo

• Caduta sulla mano• Rotazione esterna+ abduzione

• Qualche volta, trauma in abduzione e R.E.

Rarità nei bambini

Deformazioni caratteristiche all’ispezione ed alla palpazione

• Testa omerale in avanti

• Rilievo dell’acromion in fuori (segno della spallina)

• Vacuità della glena

• Braccio in Abduzione ed in RE

Lesioni presenti con le lussazioni Ant-int.

Lesioni costanti• Rottura della struttura capsulo-

legamentosa anteriore– Sia distacco all’inserzione glenoidea– Sia scollamento del periostio della scapola

• Lesione del cercine glenoideo

Lesioni associate• Frattura del bordo della glena• Lesione (intaccatura) di Hill-Sachs della

testa• Rottura dela cuffia• Frattura del trochite

Rx frontale

• La testa non è affrontata alla glena

• Si proietta in avanti ed in basso

• Frattura del trochite e lesione di H-S della testa

Complicazioni precoci

Lesioni vascolari ascellari e Paralisi del n.circonflesso del Plesso brachiale

Trattamento dele lussazioni antero-interne

In urgenza :

• Riduzione in A.G.

• Trazione sull’asse del bracciocon contro-spinta nella ascella(con l’aiuto che si preferisce)

La riduzione può essere instabile se c’è la fratturadella glena

Metodo di riduzione progressiva senza anestesia

Trazione Rotazione esterna Adduzione Rotazione interna

1 2 3 4

Trattamento delle lussazioni antero-interne

Fare sempre una rx di controllo dopo la riduzione

Durata delle immobilizzazione: 3 settimane

poi rieducazione

Trattamento delle lussazioni antero-interne

Confezione di un bendaggio tipo Desault

Altri sistemi di contenzione

1/ Fratture del trochite

Lesioni associate

Lesioni asssociate1/ Fratture del trochite

Lussazione+ fratt. del trochite Dopo la riduzione verificare il trochite

2/ Frattura anteriore della glena

Importanza della TAC IL frammanto della glena resta scompostodopo la riduzione della lussazione

Trattamento chirurgico

3/ Lesione di Hill-Sachs

4/ Frattura del trochine

Distacco (raro) del trochine

(sotto-scapolare)

Trattamento chirurgico (fissazione del frammento)

Fratture-lussazionicomplesse frequenti

La ripetizione delle lussazioni crea dellelesioni

• Lesioni del cercine• Lesioni capsulari : tasca di scollamento dietro il sotto-

scapolare (BROCA)• Lesione di H-S• Lesioni del margine anteriore della glena• Lesioni della cuffia dei rotatori

Lussazione posteriore

MeccanismoCaduta sulla mano, braccio in R.I.

Choc diretto ant. sulla spalla

Crisi comiziali

EsameLa testa omerale è apprezzata dietro

C’è un vuoto in avanti

Mobilizzazione impossibile, dolore

Non provare la mobilizzazione quando c’è

una intaccatura cefalica (rischio di frattura)

Riduzione delle lussazioniposteriori

A.G. in urgenza

Trazione in abduzione poi rotazione esterna

Immobilizzazione in leggera abduzione ed anteposizione e leggera

rotazione esterna

Lussazioni di Gomito

Lussazioni postero-esterne

• Forma più frequente

Caduta sulla mano

• Sensazione di lussazione

• Impotenza funzionale

• Rottura dei legamenti interni

Esame di una lusszione di gomito

• Gomito voluminoso• Allargamento antero-posteriore• L’avambraccio sembra più corto• L’olecrano fà scalino indietro• La paletta omerale è in avanti• Attitudine in flessione e pronazione

Esame : 3 reperi nel gomito

Allineamento in estensione Triangolo isoscele in flessione

Epicondilo,epitroclea ed olecrano

I 3 reperi nel gomito delimitano un triangolo isoscele

Sono su un piano frontale

PALPAZIONEIn avanti :• Rilievo della troclea

Indietro :• Olecrano• capitello radiale• i 3 reperi del gomito sono

modificati

Ricerca immediata delle complicazioni

• L’apertura cutanea è rara• Compressione vascolare• (polsi , colore, calore)• Compressione nervosa

(sensibilità, motricità)

• Lesioni associate– Apofisi coronoide– Epicondilo– Epitroclea

Distacco dell’epicondilo

Distacco dell’epitroclea

Interposizione possibile dell’epitroclea

I muscoli epitrocleari attirano il frammento che basculla

Nei grandi spostamenti :eventuale compressione del N. ulnare

Trattamento delle lussazioni di gomitoRiduzione in A-G in urgenza

Trazione sull’avambraccio

in flessione del gomito

contro-estensione sul braccio

± pressione sull’olecrano

Doccia gessata in flessione: 15 gg

Evoluzione• rieducazione leggera , per recuperare una mobilità normale

• no massaggi : per evitare lo svilupppo di fibrosi del muscolobrachiale

• rigidità e ossificazioni visibili e palpabili

• le lussazioni recidivanti sono rare

Nei casi di fratture scomposte : osteosintesi con una vite

Nei casi di fratture scomposte dell’apofisi

coronoide: osteosintesi

Forme rare : lussazione divergente

LussazioneAcromio-clavicolare

Cenni anatomici sull’articolazioneacromion-clavicolare

Capsule e legamenti acromion-clavicolari

Conoide e Trapezoide

LussazioneAcromion-Clavicolare

Meccanismo

• Trauma diretto sulla spalla• Caduta sul moncone della spalla

Sport ++

Stadio 1 Stadio 2 Stadio 3

Distorsione semplice Rottura dei legamenti + Conoide e trapez. Acromion-clavicolari

Segni clinici

Rilievo della clavicola

Dolore localizzato

Segno del tasto di piano

Radiologia

Rx grafie comparative frontale con un peso nelle mani, perabbassare le spalle

Trattamento ortopedico

Bendaggio che mantienesollevato il braccio e abbassa la clavicola

Gesso toraco-brachiale in abduzione

6 settimane

es. di trattamenti chirurgici

Mantenere in posizione la clavicola per la cicatrizzazione dei legamenti

Filo Acromion-clavicolare Stabilizzazione con filoprovvisorio

Altro es. di lussazione:lussazione d’anca

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari acute sono piuttosto frequenti in tutte le discipline sportive,

avendo un'incidenza del 10-30% di tutti i traumi da

sport.

• Il danno muscolare può essere la conseguenza di un:

- trauma diretto

- trauma indiretto

Trauma diretto:determina la lesione di un numero di fibre muscolari tanto maggiore quanto più forte è il trauma e quanto meno è contratto il muscolo al momento della contusione.

Intensità del danno

Lieve :modesta dolorabilità, funzionalità conservata, ROM > 90°.

Moderata: arto tumefatto e dolente, funzionalitàcompromessa, ROM > 45-90°.

Grave: arto molto tumefatto, dolenzia alla contrazione, funzionalità fortemente compromessa, ROM < 45°.

• immobilizzazione in posizione di riposo• Crioterapia (10 minuti max)• Impacchi e massaggi freschi per 20 min• Compressione

TRATTAMENTO

Ryan JB, Wheeler WJ, Hopinkson WJ et al:, Quadriceps contusion: AM J SPORT MED 19(3):299-304,1991

Trauma indiretto:

1) sovraccarico di tensione su di un muscolo passivo2) sovraccarico eccentrico su un muscolo contratto attivamente

• La modalità di contrazione concentrica prevede l'accorciamento del ventre muscolare, mentre quell'eccentrica vede il muscolo allungarsi.

La classificazione delle lesioni muscolari viene fatta in relazione all'entità del danno anatomico; si distinguono:

Contrattura Elongazione (stiramento)Distrazione (strappo) 1°,2°,3° grado

• La contrattura

L'atleta che si procura una contrattura riesce solitamente a terminare la gara senza troppi fastidi. Il dolore compare dopo la partita o il giorno seguente. Non v'èuna vera e propria lesione muscolare, ma una alterazione del tono di tutto il muscolo o di una parte di esso come reazione ad uno stimolo troppo intenso e prolungato.La terapia è rappresentata da: calore, massaggi e stretching. La prognosi è di 4-7 giorni (rientro in gara).

L'elongazione (stiramento)

provoca un dolore immediato e vivo ma generalmente non impedisce il proseguimento dell'attività; tuttavia il fastidio tende ad aumentare progressivamente. E' molto importante smettere subito la gara o l'allenamento per evitare di procurarsi una distrazione muscolare.

Nello stiramento, come nella contrattura, non v'èuna lesione vera e propria delle fibre muscolari, ma un'alterazione marcata e localizzata del tono muscolare; in questo caso, all'interno del muscolo si può apprezzare un ben definito "cordone" doloroso, e anche il soggetto, a differenza della contrattura, sa individuare bene la zona dolorosa.

Trattamento

• RICE: riposoghiacciocompressioneelevazione

Ultrasuoni, tens laser; in terza giornata si eseguirà un'ecografia per escludere la presenza di una lesione muscolare

massaggi, stretching, allenamento progressivo, anti infiammatori e miorilassanti.

PROGNOSI 15 GIORNI

DISTRAZIONE

Grado I: rottura di < 5% dell’integritàstrutturale della giunzione miotendinea.Grado II: rottura parziale con lesione + significativa, ma una rottura incompleta della giunzione miotendinea.Grado III: rottura completa del muscolo, in cui le estremità muscolari sono rotte e sfilacciate

• Sintomi: Dolore locale, dolore lieve alla tensione passiva e alla contrazione attiva del muscolo coinvolto; modesta disabilità

• Segni: Lieve spasmo,tumefazione, ecchimosi, dolore locale, lieve perdita di forza e funzionalità.

LESIONI DI GRADO I

TRATTAMENTO les. 1° grado

• R.I.C.E.• ECOGRAFIA• FKT precoce (dopo 48 ore)• FANS e MIORILASSANTI• 20-30 giorni di STRETCHING (senza

dolore), POTENZIAMENTO MUSCOLARE PROGRESSIVO E ADEGUATO RISCALDAMENTO.

LESIONI DI GRADO II

• Sintomi: Dolore locale, dolore modesto alla tensione passiva e alla contrazione attiva del muscolo coinvolto., disabilitàmoderata.

• Segni: Spasmo moderato, tumefazione, ecchimosi, dolore locale, funzionalità e forza diminuite.

TRATTAMENTO les. 2°grado

• R.I.C.E.• ECOGRAFIA• RIPOSO 7 giorni.• Deambulazione con 2 stampelle• FANS, ANTIEDEMIGENI, MIORILASS..• FKT • > 7 GIORNI STRETCHING (senza dolore)

E POTENZIAMENTO MUSCOLARE

RIPRESA AGONISTICA 30-50 GIORNI

LESIONI DI GRADO III

• Sintomi: Forte dolore, disabilità

• Segni: Grave spasmo, tumefazione, ecchimosi, ematoma, dolore, perdita della funzione muscolare; si può palpare una lacuna.

TRATTAMENTO les. 3°grado

• R.I.C.E.• ECOGRAFIA• IMMOBILIZZAZIONE IN DOCCIA O TUTORE PER

15-20 GIORNI.

• Segue trattamento analogo a quello delle lesioni di 2° grado

Eventuale chirurgia

Va sottolineato che la prognosi delle lesioni muscolari di 3° grado è da considerarsi riservata, per quel che concerne il completo recupero agonistico, anche nei casi i cui venga instaurato un corretto trattamento terapeutico; molto alto, infatti, è il rischio di recidive.

LA CHIRURGIA, NELLE LESIONI DI III GRADO, SPECIE NEGLI ATLETI AGONISTI E’ SEMPRE DA PREFERIRE, NONOSTANTE NON ABBIA IL RISULTATO CERTO DI RIPORTARE IL MUSCOLO AL 100% DELLA PROPRIA ATTIVITA’