Post on 22-Sep-2020
Parametro Valore Unità di misura
Dimensione lotto 268.660 m2
Potenza elettrica lorda 16,8 MWe
Potenza elettrica netta 14,0 MWe
Producibilità media lorda annua 126 GWh/anno
Tensione di rete 150 kV
Potenza termica effettiva (a 20 °C) 61,9 MWt
Capacità nominale di combustione 13,1÷15,5(*) t/h
Smaltimento annuo autorizzato 135.000(**) t
(*) Funzione del PCI del combustibile
(**) Recupero energetico da CDR e un max di 25.000 t/anno di scarti vegetali e rifiuti della lavorazione del legno non trattati
(*) Funzione del PCI del combustibile
(**) Recupero energetico da CDR e un max di 25.000 t/anno di scarti vegetali e rifiuti della lavorazione del legno non trattati
Bacino provincia di FOGGIA
produzione RSU 308.425 ton/anno
produzione FSC135.707 ton/anno
produzione CDR124.850 ton/anno
Bacino provincia di FOGGIA
produzione RSU 308.425 ton/anno
produzione FSC135.707 ton/anno
produzione CDR124.850 ton/anno
Attualmente la Provincia non è pronta con la produzione del CDR e viene approvvigionato da altre province pugliesiAttualmente la Provincia non è pronta con la produzione del CDR e viene approvvigionato da altre province pugliesi
Combustore a letto fluido bollente
• Alta efficienza di combustione (temperatura, turbolenza, superficie di contatto, tempo di residenza, volano termico, ecc);
• Elevata stabilità di combustione;
• Basse temperature di combustione;
• Elevata flessibilità nell’utilizzo dei combustibili;
• Miglior controllo della combustione e quindi minori emissioni.
• Trattamento dei fumi completamente a secco
• Il trattamento dei fumi inizia in camera di combustione (SNCR e dosaggio dolomite);
• Trattamento dei gas acidi (HCl, HF, SO2) con dosaggio di bicarbonato micronizzato con l’ausilio di mulini;
• Dosaggio di carboni attivi per catturare eventuali diossine, furani e metalli pesanti;
• Abbattimento delle polveri con l’ausilio di un filtro a maniche;
• DeNOx catalitico per ulteriore abbattimento degli NOx;
• Miscelazione in una torre di reazione;
Camera di combustione e generatore di vapore
Box contenente n. 2 mulini per micronizzazione bicarbonato di sodio e relative soffianti per il trasporto nel reattoreFU
MI
Percorso dei fumi
Silo di stoccaggio bicarbonato di sodio
Linea di dosaggio A
Linea di dosaggio B
Il sistema viene regolato automaticamente dal sistema di supervisione, legge il valore di HCl a camino e dosa il bicarbonato necessario in funzione del set point impostato dall’operatore
Due sistemi di misura certificati in backup caldo provvedono all’analisi, alla misura e allaregistrazione in continuo dei parametri di funzionamento dell’impianto, Portata, Pressione eTemperatura dei fumi e dei seguenti composti:
• Monossido di carbonio come CO
• CO2
• Ossidi di azoto come NO2
• Tenore di Ossigeno nei fumi
• PolveriSi effettuano, secondo quanto previsto in autorizzazione, campionamenti discreti e analisi sui fumiper la valutazione per esempio del contenuto in:
• Biossido di zolfo come SO2
• Carbonio organico totale (COT)
• Acido Cloridrico e Fluoridrico
• NH3
• Umidità
• Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA)
• Metalli pesanti
• Diossine e Furani
• Cadmio e Tallio
• Mercurio
L’impianto è dotato di un campionatore in continuo delle diossine, PM 2,5 e PM 10
Limite Limite Limite Limite
Semiorario Giornaliero Semiorario Giornaliero GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE
CO [mg/Nm3] 100 50 100 30 8,0 10,3 5,5 3,1 4,3 7,9 10,7 15,7 16,4 9,1 30%
COT [mg/Nm3] 20 10 20 10 1,1 0,6 0,6 0,4 0,4 0,4 0,6 0,7 0,7 0,6 6%
HCl [mg/Nm3] 60 8 50 8 4,1 4,7 5,3 4,4 3,6 4,1 2,8 3,7 4,1 4,1 51%
NOx in NO2 [mg/Nm3] 300 120 200 100 80,4 88,8 86,6 82,2 79,5 68,5 79,8 74,6 83,0 80,4 80%
SO2 [mg/Nm3] 200 40 150 40 2,2 2,6 4,1 3,0 1,1 4,1 6,1 5,2 4,8 3,7 9%
HF [mg/Nm3] 4 1 2 1 0,8 0,6 0,6 0,7 0,7 0,8 0,8 0,7 0,7 0,7 71%
POLVERI [mg/Nm3] 30 8 20 5 0,7 0,7 0,7 0,7 0,7 0,9 0,8 0,7 0,7 0,7 15%
NH3 [mg/Nm3] 15 10 10 5 1,7 1,7 2,4 1,4 0,6 0,4 1,7 2,5 2,4 1,6 33%
NOTE
ANALITA
(*) riferito al limite prescritto per l'esercizio commerciale
Media anno
% rif. @ l imite
giorno (*)
ANNO 2015PROROGA 6 MESI ESERCIZIO COMMERCIALE
MEDIE MENSILI MISURATE
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO SETTEMBRE
CO2 [%] 8,3 8,1 8,1 8,1 8,1 8,3 8,3 8,1 8,2 8,2
O2 [%] 9,6 9,1 9,1 9,8 9,7 9,4 10,0 9,3 9,5 9,5
H2O [%] 11,0 11,8 11,9 10,8 10,8 11,5 11,8 13,1 12,5 11,7
Temperatura Fumi [°C] 160,5 161,6 159,9 163,6 168,9 209,4 169,9 164,3 165,0 169,2
Temperatura P.C. [°C] 1066,9 1056,2 1152,2 1157,8 1130,4 1125,3 1081,1 1040,3 1045,1 1095,0
Pressione assoluta [mbar] 1017,0 1011,0 1017,0 1017,9 1016,7 1015,2 1013,2 1014,1 1015,4 1015,3
Portata [Nm3/h] 143393,4 150588,1 151306,3 146545,0 142631,5 144619,7 135651,4 140003,4 144509,8 144361,0
Parametro
ANNO 2015
MEDIE MENSILI MISURATE Media anno
0
20
40
60
80
100
120
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
[mg/Nm
3 ]
Giorno
Monossido di Carbonio
CO [mg/Nm³]
Limite Giornaliero
Limite semiorario
0
5
10
15
20
25
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
[mg/Nm
3 ]
Giorno
Carbonio Organico Totale
COT [mg/Nm³]
Limite Giornaliero
Limite semiorario
0
50
100
150
200
250
300
350
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
[mg/Nm
3 ]
Giorno
Ossidi di Azoto
NOx [mg/Nm³]
Limite Giornaliero
Limite semiorario
0
50
100
150
200
250
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
[mg/Nm
3 ]
Giorno
Anidride solforosa
SO2 [mg/Nm³]
Limite Giornaliero
Limite semiorario
0
10
20
30
40
50
60
70
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
[mg/Nm
3 ]
Giorno
Acido Cloridrico
HCL [mg/Nm³]
Limite Giornaliero
Limite semiorario
00,51
1,52
2,53
3,54
4,5
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
[mg/Nm
3 ]
Giorno
Acido Fluoridrico
HF [mg/Nm³
Limite Giornaliero
Limite semiorario
0
5
10
15
20
25
30
35
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
[mg/Nm
3 ]
Giorno
Polveri
Polveri [mg/Nm³]
Limite Giornaliero
Limite semiorario
0
2
4
6
8
10
12
14
16
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31
[mg/Nm
3 ]
Giorno
Ammoniaca
NH3 [mg/Nm³]
Limite Giornaliero
Limite semiorario
I composti della famiglia delle diossine si formano durante la fase iniziale della combustione, quando la combustione genera HCl gassoso, in presenza di catalizzatori, quali il rame e il ferro. Responsabile principale della formazione di composti appartenenti alla famiglia delle diossine è il cloro "organico", cioè cloro legato a composti organici polimerici, ad esempio il PVC. La presenza di cloro e di metalli nel materiale di rifiuto pone le due principali condizioni per la formazione delle diossine.
Affinché si formino, quindi, devono essere presenti tutte queste condizioni:•Sostanze clorurate, di tipo prevalentemente organico•metalli di transizione (Fe, Cu..)•sostanze che forniscono idrogeno (materiali organici)•comprese tra 200 e 500 °C•combustione in presenza di ossigeno in difetto
Il letto fluido bollente alimentando CDR ha bassissimi livelli di emissioni delle diossine in quanto lelavorazioni per la produzione del CDR garantiscono l’eliminazione a monte di alcuni composti cherisultano fortissimi catalizzatori nella formazione delle diossine (ad esempio il rame). Inoltre il letto fluidobollente permette una maggiore stabilità della combustione con minori sbalzi di temperatura all’internodella camera di combustione.
Il sistema di combustione permette di mantenere i prodotti della combustione ad almeno 850°C. In questomodo la molecola dei precursori della diossina viene “aperta”, spezzando alcuni dei legami.
Con questa temperatura, mantenuta almeno per 2 secondi, il carbonio viene ossidato ed il cloro sisepara sotto forma di acido cloridrico, che viene successivamente assorbito dai sistemi diabbattimento e depurazione fumi.
Infine, quale ultima sicurezza, vengono utilizzati i Carboni Attivi che, come è noto, grazie alle lorocaratteristiche, costituiscono il materiale “principe” per l’assorbimento delle eventuali diossine residue.
Le temperature in camera di combustione sono mantenute sempre al di sopra degli850 °C (comprese fra 850° e 1050°C), con tempo di residenza dei fumi di almeno 3secondi (> 2) .
In questo modo i precursori della diossina sono distrutti, il cloro si separa e diventadisponibile alla formazione di altri composti eliminabili sotto forma di sali.
Se la temperatura dei fumi scende al di sotto degli 870 °C il sistema di supervisioneavvia i bruciatori ausiliari e al di sotto degli 850°C ferma il sistema di alimentazionedel CDR
Di seguito si riportano i risultati di misurazioni condotte durante dei controlli eseguitisulle emissioni dell’impianto da parte di laboratori certificati e dall’ARPA Puglia.
Come si legge, le emissioni di Diossine e Furani sono molto più basse di quantoprevisto dai limiti di legge.
COMPOSTO Laboratorio Emissioni Misurate Limite di legge Unità di misura % Rispetto al limite
PCDD+PCDFARPA PUGLIA 0,0080
0,1 ng/Nm38,00%
LABORATORIO CERTIFICATO(*) 0,0065 6,50%
(*) Valore riferito alla media di 5 campionamenti
L’impianto sfruttando la tecnologia del letto fluido bollentee il sistema di trattamento fumi descritto ha ottimeperformance sia ambientali che di produzione
I valori di tutti gli inquinanti misurati in continuo e con ilaboratori risultano ampiamente al di sotto dei limiti previstiin autorizzazione
La produzione è sempre soddisfacente con un coefficientedi producibilità medio nell’anno in corso del 95% che tieneconto del calo fisiologico nei mesi estivi dovuta alladifficoltà di condensazione
La dotazione di impianti ausiliari per il trattamento delleacque permette il recupero totale delle acque meteoriche edi processo per la produzione di acqua industriale edemineralizzata riducendo al minimo l’emungimento dapozzo e lo smaltimento di rifiuti liquidi