Nascita Lett Latina E Influsso Cultura Greca Def

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La nascita della letteratura latina

L’ellenizzazione della cultura romana

Pp.37-43

Il contesto storico350-200 aC

Conquista dell’Italiapeninsulare e creazione

della confederazioneRomano Italica

•396 conquista di Veio

•390 Rotta dell’Allia

•340-326 sottomissione della Lega Latina ed espansione in Campania

326-290 guerre sannitiche

281-272 guerra contro Taranto e Pirro

Assoggettamento delle colonie italiote

264-241 prima guerra punica - creazione della provincia di Sicilia

218-201 seconda guerra punica

Municipia

Socii

colonie

La letteratura latina nasce cinque secoli dopo la fondazione di Roma (753 a.C.)

La data convenzionale è il 240 a.C., quando Livio Andronico fece rappresentare la prima opera teatrale

Tale ritardo è dovutoAlle lotte per la supremazia che distolsero Roma dall’attività intellettuale (Concetto Marchesi)

Al bisogno di consolidare la lingua

Alla necessità di contatti culturali (etruschi, magno-greci) da cui maturò una nuova sensibilità

Fondamentali i modelli greci

La nascita di una letteratura latina si ha per mezzo del “trapianto” di generi letterari greci (tranne la satura)

Contatti col mondo magnogrecoContatti col mondo magnogreco

Le forme orali preletterarie italiche si incontrano Le forme orali preletterarie italiche si incontrano con le forme già codificate della letteratura grecacon le forme già codificate della letteratura greca

Generi letterari a RomaPropri della nobilitas:

ProsaSTORIOGRAFIAORATORIA

Occupazioni legate alla prassi politica

Praticati da schiavi, liberti, clientes: VersiEPICATEATROSATURA

Occupazioni legate all’otium

FASTI (V sec.)

ANNALES MAXIMI PONTIFICUM (IV sec.)

ANNALISTI in greco: Fabio Pittore, Cincio Alimento (III sec.)

ANNALISTI in latino: Catone il Vecchio, Origines (II sec.)

STORIOGRAFIA

Attività legata alla carriera politica

Nel II sec. A.C. le si affianca il suo studio teorico, la rhetorica, legata a modelli greci

Primi oratori:Appio Claudio il Cieco III sec. a.C.

Catone il Vecchio II sec.a.C.

Tiberio e Caio Gracco II sec. a.C.

ORATORIAORATORIA

Appio Claudio CiecoAppio Claudio CiecoPubblica lo Ius Flavianum nel 304 a.C. (codice di procedura civile)Importante uomo politico e illustre oratore

280 a.C.: durante la guerra tarentina in un’orazione si schiera contro le proposte di pace di Pirro

Scrive un Carmen de sententiis fra le quali la più nota è:

Fabrum esse suae quemque fortunae

Odusìa di Livio AndronicoIn saturni, traduzione artistica

Bellum Poenicum di Nevio in saturni, monografico

Annales di Ennio in esametri, su tutta la storia romana

EPICA

Il teatroIl teatro

Fescennini versus (da “fascinum=malocchio, o “pene” con valore apotropaico?) recitati durante le feste rurali [carnevalesco], buffonerie

Atellana: fabula teatrale di origine osca, improvvisata su un canovaccio, con maschere fisse( Maccus=il ghiottone; Pappus= il vecchio rimbambito; Dossenus=il gobbo perfido) e caratterizzata da tono beffardo e popolaresco

Forme teatrali popolari

I generi teatrali letterariPalliata (commedia di ambientazione greca) dal pallium, corto mantello tipico dei greciTogata (commedia di ambientazione romana) dalla toga, veste romana della vita quotidiana

Cothurnata (tragedia di ambientazione greca) dai cothurni, alte calzature indossate dagli attori tragici sulla scenaPraetexta (tragedia di ambientazione romana) dalla toga praetexta, orlata di rosso, dei magistrati (la tragedia prevede personaggi di alto rango)

L’organizzazione degli spettacoli

Spettacoli rappresentati duranteFeriae e ludi (feste religiose, da quattro a quindici giorni)Ludi circenses et scaenici romani

240 fabula composta da Livio Andronico

Organizzati da magistrati preposti ai ludi (aediles)In teatri provvisori,in legno

Censura preventivaAccompagnamento musicaleMaschere

Un’invenzione romana

……forse in origine era una forma di spettacolo teatrale…forse in origine era una forma di spettacolo teatrale…

La saturaSatura quidem tota nostra est (Quintiliano): genere totalmente romanoComponimento poetico conversevole, con osservazioni sulla vita quotidiana e riflessioni moraliDall’aggettivo satur = sazio (cfr. satura lanx = piatto di primizie da offrire agli dei e lex satura = “legge polpettone” con varie disposizioni): allude alla “mescolanza e varietà” (G.B.Conte)

Per Ennio la satira è discussione sui comportamenti socialiPer Lucilio è carmen maledicum (giudizio aggressivo sul vizio) > mordacità

Influsso della cultura greca a Roma: tappe

III secolo (prime due guerre puniche): incontro con la cultura greco-ellenistica;

inizia la circolazione di singoli testi o sillogi di testi greci

II secoloII secolo: conquiste in Oriente (148-146 a.C. : conquiste in Oriente (148-146 a.C. assoggettamento della Grecia)assoggettamento della Grecia)

Orazio dirà in seguito: Orazio dirà in seguito: Graecia capta ferum victorem Graecia capta ferum victorem cepit et artes\intulit agresti Latiocepit et artes\intulit agresti Latio (Epist.2,1) (Epist.2,1)

Aspro dibattito fra filoelleni (Scipione l’Africano) e Aspro dibattito fra filoelleni (Scipione l’Africano) e antielleniantielleni (Catone Maggiore o il Censore) (Catone Maggiore o il Censore)

I sec. A.C. – I sec. D.CI sec. A.C. – I sec. D.C. : . : emulazione e continuità emulazione e continuità spirituale tra autori latini e grecispirituale tra autori latini e greci

Da p.41

Già al termine della I guerra punica (241 a.C.)

A ROMASi aprono SCUOLE pubbliche (con maestri a pagamento e controllate dai censori) con uso di testi greciSi accolgono SCHIAVI magnogreci come maestri (paedagogi) per i figli della nobilitasLa classe dirigente usa il GRECO per le ambascerie e le ricostruzioni storicheSi organizzano SPETTACOLI TEATRALI a cura dello stato, in cui si rappresentano tragedie e commedie alla greca.

III – II secolo:L’atteggiamento è però ambivalente

Ammirazione …e diffidenza

Doctrina Graecia nos et omni litterarum genere superabat; in quo erat facile vincere non repugnantes (Cic)La Grecia ci superava nella cultura ed in ogni genere letterario; in questo era facile vincerci poiché non gareggiavamo.

L’oligarchia al potere giudica negativamente gli influssi greci

difendendo le priscae virtutes e il mos maiorum (austerità, temperanza, impegno civile)

contro le ricchezze orientali (luxuria), l’individualismo e la pratica dell’otium greco-ellenistico.

Moribus antiquis res stat Romana virisqueLo Stato romano si fonda sull’esempio degli antenati

e sui loro antichi costumi

T4 p.48Contro i Graeculi

Il mos maiorum contro i mores Graecorum

Catone il Vecchio si batte contro la luxuria asiatica, fonte di corruzione morale per il civis romanus

Difende le priscae virtutes, la rusticitas, i negotia contro l’otium

Suo avversario è Scipione l’Africano

Da p.44Vedi note

Carthago delenda est

Opere di Catone

ScriveOrigines, opera storica in 7 libri (conquiste non di singoli condottieri, ma del popolo romano)De agri cultura, trattato in 162 capitoli sulla gestione della villa rustica, che contiene il ritratto del civis all’anticaLibri ad Marcum filium, opera didascalica antiellenica

Vedi note

T5 p.50

Catone fu uno straordinario oratore

Pronunciò almeno 160 discorsi (che per primo scrisse per rielaborarli)

Abbiamo 80 titoli e qualche frammento

Per lui l’oratore è VIR BONUS DICENDI PERITUS (preminenza delle qualità morali su quelle tecniche).

Vedi note

Il mos maiorum si disgregò nonostante le battaglie di Catone

il quale aveva fatto emanare un decreto senatorio contro i seguaci dei culti greci

aveva adottato severe misure contro il lusso durante la sua censura (184)

aveva fatto espellere più volte da Roma retori e filosofi greci

Il Circolo degli Scipioni

Gruppo di intellettuali filoelleni, aristocratici, capeggiati da Scipione Emiliano (nipote dell’Africano).Valori professati: humanitas, virtus individuale, equilibrio, garbo.Il circolo comprende

Lelio,il filosofo Panezio di Rodi (stoico), che rimase a Roma dal 145 al 130 a.C. e scrisse il trattato Del dovere (sintesi tra la filosofia greca stoica e i valori romani)gli oratori Rutilio Rufo ed Elio Tuberoneil commediografo Terenzio

pp.46-47

LIVIO ANDRONICO

Da p.63

Il mediatore della LETTERATURA GRECASemigraecus di Taranto (n. 300 – 290 a.C.)Liberto di Livio (Salinatore?), giunto a Roma dopo il 272“traduce” l’Odissea (pensata per la scuola, in quanto grammaticus) e una serie di opere teatrali240 prima rappresentazione a Roma di un’opera teatrale di Livio Andronico207 inno a Giunone reginaDirige il collegium scribarum histrionumque

L’OdusìaOdusia=Odyssèus (Ulixes) > poema di viaggi, scelto in collegamento all’espansione di Roma > tema del ritorno alla famiglia (valore tipicamente romano)Restano frammenti che mostrano le modalità della “traduzione”Romanizzazione del testo: in saturni e con ricorso allo stile dei carmina (arcaizzante)

Virum mihi Camena insece versutum= L’eroe astuto a me canta, o Camena (divinità delle fonti latina, radice di carmen/ al posto di Musa)

Intensificazione del pathos

La traduzione si adatta alla mentalità romana

Quale parola, figlia mia, ti è sfuggita dalla chiostra dei denti? (Omero)

Mea puera, quid verbi ex tuo ore supra fugit?

Allora si sciolsero le ginocchia e il cuore di Odisseo (Omero)

Igitur demum Ulixi cor frixit prae pavore >allitt.®

I frammenti

Delle opere teatrali di Andronico conserviamo circa 50 frammenti,quasi tutti di un solo verso

Cicerone dà un giudizio negativo delle sue opere