Post on 14-Dec-2014
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Spring Framework
Core e AOP
J2EE Applications
Composte da più “blocchi” in collaborazione tra loroUtilizzano containers invasivi per la gestione di aspetti (transazioni,ecc.)Spesso non rispettano il principio “1:1” – design level requirements-implementation
Le caratteristiche desiderabili
DRY principleModularityInformation hidingSeparation of Concerns
DRY Principle
Ogni sottosistema dovrebbe avere una rappresentazione singola, non ambigua, autoritativa.
Modularity
Un’unità in cui gli elementi strutturali sono strettamente legati tra loro e poco legati con le altre unità
Information hiding
Ogni modulo è caratterizzato dalla sua conoscenza della decisione di design che nasconde agli altri. La sua interfaccia o definizione è scelta per rivelare il meno possibile sul suo funzionamento.
Separation of Concerns
Significa focalizzare su una cosa alla volta
Caratteristiche principali
Lightweight containerStrato di astrazione per transazioniStrato di astrazione JDBCIntegrazione AOP Piena integrabilità con i frameworks più diffusi
Spring lightweight container
Configurazione centralizzata degli oggetti applicativi e dei loro collegamentiNon invasivo (le classi non devono implementare particolari interfaces o estendere classi del frameworkAssembla un sistema complesso a partire da componenti disaccoppiati (POJO)
Astrazione per Transazioni
Integra un transaction manager “preconfezionato” utilizzando le funzionalità AOPDemarca le transazioni a livello di configurazione senza dover gestire a codice le problematiche legate alla specificità del contesto.
Strato di astrazione JDBC
Uniforma la gestione delle transazioniSi integra con le più diffuse tecnologie ORMClassi di supporto (templates)DAO layer semplificatoRiduzione possibilità errori
Funzionalità AOP
Approccio AOP integratoSupporto di una parte del progetto “AspectJ” Proxy-based systemAOP full language support
I moduli di Spring
Il file spring-context
<beans xmlns="http://www.springframework.org/schema/beans"xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance"xmlns:context="http://www.springframework.org/schema/context"xsi:schemaLocation="http://www.springframework.org/schema/beans http://www.springframework.org/schema/beans/spring-beans-2.5.xsdhttp://www.springframework.org/schema/contexthttp://www.springframework.org/schema/context/spring-context-2.5.xsd"></beans>
XML BASED Configuration MetadataAttenzione: l’import degli xsd deve essere eseguito in base alle funzionalità implementate
Istanziare i beans
In fase di startup i beans vengono pre-istanziati come singletonsGli eventuali errori vengono rilevati subito senza attendere un tempo indefinitoIn ogni caso i beans possono essere istanziati quando richiesto (lazy-init)Ciascun bean può essere configurato affinchè venga restituita una istanza (scope="prototype“)
Definizione di un bean
<bean id="dataSource" class="org.springframework.jdbc.datasource.DriverMana gerDataSource"><property name="driverClassName“ value="com.mysql.jdbc.Driver" /><property name="url" value="jdbc:mysql://localhost:3306/corsi" /><property name="username" value="myUser" /><property name="password" value="myPassword" /></bean >
… e di un altro bean che lo usi..
<bean id="empDAO" class="refbeanexample.EmployeeDAO"><property name="dataSource"><ref local="dataSource"/></property></bean>
Il bean sarà iniettato con la property “dataSource” dopo essere stato istanziato dal container e tramite il “setter” method.
D.I. tramite costruttore
<bean id="empDAO2" class="refbeanexample.EmployeeDAO"><constructor-arg> <ref local="dataSource"/></constructor-arg> </bean>
Il risultato è il medesimo ma il bean è iniettato quando è istanziato.
Constructor Argument type matching
<bean id="exampleBean" class="examples.ExampleBean"><constructor-arg type="int" value="7500000"/><constructor-arg type="java.lang.String" value="42"/></bean>
Constructor Argument index
<bean id="exampleBean" class="examples.ExampleBean"><constructor-arg index="0" value="7500000"/><constructor-arg index="1" value="42"/></bean>
Best practise
E’ preferibile l’utilizzo di “setter injection”Alcune proprietà possono essere opzionaliIl risultato sarà un xml più snello e controllabileSi evitano dipendenze circolariIn alcuni casi, es. codice legacy, potrebbe essere opportuno o necessario l’uso di “constructor injection”
Property values
Il valore di una property è fornito tramite una stringa leggibile.Spring effettua automaticamente la conversione nel tipo richiesto dalla propertyEsistono forme “contratte” per specificare i valori di java.util.Properties
Laboratorio
Esempio bean-refEsempio Costructor Inection
Una Enterprise Application tipica
Domain model
Class
Attributes
attributes
Class
Attributes
attributes
Class
Attributes
attributes
Data access
DAOs/Repository
Business Services
Service 1
Service 2
Service 3
Web Tier
Action A
Action B
Action C
Costruiamola con Spring
Costruzione di POJO per il domain modelCostruzione di DAO per Data AccessCostruzione di Servizi Gestione delle transazioniEsempio utilizzo Hibernate
Laboratorio
Applicazione gestione corsi
Aspect Oriented Programming
Spring 2.0 (2006) e AspectJ 5 (2005)AOP è un approccio quindi una scelta per risolvere determinate problematicheComunemente usato per la gestione delle transazioni in Spring grazie anche ad alcuni built-in beans
Spring AOP
framework proxy-basedJava + ‘weaver’Soluzione AOP più utilizzataIntegrata con Spring containerLimitato uso (execution) dei join pointsSufficiente nel 90% dei casi
Weaving : linking aspects with other application types or objects to create an advised object. This can be doneat compile time (using the AspectJ compiler, for example), load time, or at runtime.
Spring AOP, like other pure Java AOP frameworks, performs weaving at runtime.
L’unità base di un aspetto
AspectAttributes
Behaviours
WHERE (pointcuts)
WHAT (advice)
use
access
Pointcuts
E’ un’espressione con una sintassi simile a Regular ExpressionsSpring NON valida l’espressioneDefinisce, in Spring, quando viene eseguito un metodo con una determinata signature
Join points (method execution)
Un ‘method execution’ join point si verifica quando viene eseguito un metodoLe informazioni che possono essere usate per il join point:
Nome del metodoTipo parametroTipo restituitoEccezione dichiarata
Advices
Ogni dichiarazione di advice è associata con un pointcut expression
Il codice dell’advice viene eseguito nel join point verificato dal pointcut expression
Rispetto al join point, l’advice può essere eseguito:BeforeAfterAfter returningAfter throwingAround
Before advice
“gira” prima di un join point verificato. Non può modificare i valori degli argomenti, non può influenzare il funzionamento del flusso logico se non lanciando una exception
After Advice
“gira” dopo un join point verificato, non può modificare il valore di ritorno, né influenzare il flusso computazionale; tranne lanciando una exception.
After Returning advice
“gira” dopo un ritorno eseguito da un join point verificato. Non può modificare il valore di ritorno e non può modificare il flusso computazionale, tranne lanciando una exception.
After throwing
“gira” dopo aver lasciato un join point verificato da una condizione di exception. Non può influenzare il flusso ma può a sua volta lanciare una exception.
Around
“gira” sia prima che dopo un join point verificato. Può determinare se, quando e come deve continuare il flusso computazionale, può cambiare gli argomenti, gli oggetti ed i valori di ritorno.Per motivi di performance utilizzarli solo quando non è possibile usare gli altri
Proxy system
Le classi devono implementare un’interfaceIl file di configurazione deve contenere il tag:
<aop:aspectj-autoproxy/>Attenzione all’uso del puntatore ‘this’
Si riferisce al proxy Si riferisce all’advice
Ancora sul transaction manager
La versione precedente di Spring (2.0) utilizzava un proxy per la gestione delle transazioniLa versione attuale utilizza un advice bean
Potenzialità di AOP
Possibilità di modellare, all’interno di un sistema:TransactionsSecurityRemotingTracingProfilingFailure handlingManagementCaching….