Post on 28-Jun-2020
Corso di formazione e qualificazione
Modulo :LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO
CULTURALE
Ministero per i Beni e le AttivitàCulturali
Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di
funzionamento e sviluppo dei musei(D. Lgs. n.112/98 art. 150 comma 6)
•AMBITO I – STATUS GIURIDICO
•AMBITO II – ASSETTO FINANZIARIO
•AMBITO III – STRUTTURE DEL MUSEO
•AMBITO IV – PERSONALE
•AMBITO V – SICUREZZA DEL MUSEO
•AMBITO VI – GESTIONE E CURA DELLE COLLEZIONI
1.SOTTOAMBITO 1. NORME PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO, COMPRENDENTI L’ESPOSIZIONE E LA
MOVIMENTAZIONE
2.SOTTOAMBITO 2. INCREMENTO E INALIENABILITÀ DELLE COLLEZIONI
3.SOTTOAMBITO 3. REGISTRAZIONE E DOCUMENTAZIONE FINALIZZATA ALLA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO
4.SOTTOAMBITO 4. REGOLAMENTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE PERMANENTE E TEMPORANEA
5.SOTTOAMBITO 5. POLITICHE DI RICERCA E STUDIO
•AMBITO VII – RAPPORTI DEL MUSEO CON IL PUBBLICO E RELATIVI SERVIZI
•AMBITO VIII – RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Sicurezza dei beni e delle persone
Le finalità di un sistema di sicurezza
Le finalità primarie che ogni intervento finalizzato alla sicurezza deve prendere a riferimento in modo mirato e soprattutto integrato sono:Mitigazione delle “azioni” presenti nel contesto dell’ecosistema territoriale nel quale si trovano gli insediamenti e gli edifici, anche attraverso interventi di analisi, monitoraggio e bonifica;Tutela, conservazione, consolidamento degli insediamenti e degli edifici (“contenitori”) anche nei confronti delle “azioni” di cui al punto precedente;Tutela, conservazione del “contenuto” degli insediamenti e degli edifici anche in condizioni di emergenza;Sicurezza degli “occupanti” (frequentatori ed addetti) anche in condizioni di emergenza;Sicurezza dei soccorritori in condizioni di emergenza.
Sicurezza dei beni e delle persone
Viene introdotto per la sicurezza un approccio pragmatico integrato che, fissati gli irrinunciabili requisiti essenziali che i contenitori museali devono garantire e gli obiettivi che, a fronte di ciascun requisito, devono essere soddisfatti, si basa su una analisi del rischio mirata ed una conseguente strategia di sicurezza che comprende misure preventive, protettive ed organizzative capaci di perseguire quegli obiettivi, anche in occasione delle emergenze correlate alle situazioni di rischio considerate.
Sicurezza dei beni e delle persone
L’analisi del rischio presuppone la raccolta organica ed uniforme di tutti i dati relativi ai singoli pericoli, alle corrispondenti vulnerabilità ed anche ai relativi fattori di esposizione che concorrono in stretta sinergia alla determinazione dei singoli rischi in termini sia qualitativi che quantitativi.
Sicurezza ambientale
Sicurezza strutturale
Sicurezza nell’uso
Sicurezza anticrimine
Sicurezza in caso d’incendio
I requisiti essenziali che gli insediamenti e gli edifici, contenitori di “beni e attivitàculturali” devono garantire, possono utilmente essere così schematizzati:
Sicurezza dei beni culturali
Sicurezza dei beni e delle persone
Sicurezza ambientale
“Azioni” che l’ecosistema può esercitare sull’insediamento, sugli edifici e sulle sovrastrutture del sistema considerato.
sismicità
subsidenza
vulcanesimo
bradisismo
dissesti idrogeologici
presenza di falde superficiali
agenti meteo-marini
ceraunicità
inquinamento atmosferico
inquinamento elettromagnetico
degrado urbanistico
effetti “domino” dovuti a insediamenti e
infrastrutture al contorno
traffico
altri
Sicurezza dei beni e delle persone
Sicurezza strutturale
Stabilità degli edifici e delle strutture nei confronti di qualsivoglia “azione” comprese quelle ambientali.
Sicurezza dei beni e delle persone
vetustà
deficienze strutturali
deficienze nella manutenzione
azioni conseguenti al sisma
azioni conseguenti a dissesti idrogeologici
azioni conseguenti a dissesti meteorologici
sovraccarichi statici e dinamici
cantieri, sbancamenti e simili
vibrazioni
altri
Sicurezza nell’uso
Problematiche connesse con la destinazione d’uso e le modalità di fruizione degli insediamenti e degli immobili.
compatibilità delle destinazione d’uso generale e specificacompatibilità della fruibilità da parte di grandi masse
(affollamento, gestione flussi) barriere architettonicheinfortuni sul lavoro e malattie professionaliagenti nocivi (fisici, chimici, biologici)microclimailluminazionerumoreservizi aggiuntivi
cucineristorantibarbookshopguardarobanurseryaltri
manifestazioni occasionaliaree a rischio specificorifiuti solidi urbani e tossico - nociviinquinamento acqua, aria, suolo
. . . . . .
Sicurezza dei beni e delle persone
. . . . .
contenimento energetico
impianti tecnologici di servizio
impianti elettrici
impianti termici
impianti di movimentazione interna (elevatori)
impianti distribuzione gas combustibili e tecnici
impianti condizionamento
impianti e sistemi di protezione attiva
impianti idrico – sanitari
impianti per le comunicazioni interne
impianti e sistemi bus
macchine, apparecchiature, attrezzature
lavorazioni
cantieri
altre
Sicurezza nell’uso
Sicurezza dei beni e delle persone
Sicurezza dei beni e delle persone
Sicurezza nell’uso: D.LGS. 81/2008ALLEGATI
Allegato IV Requisiti dei luoghi di lavoro
D.LGS. 81/2008 : AMBIENTI DI LAVORO
VIE ED USCITE DI EMERGENZA
VIE E VARCHI INTERNI
CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEI LOCALI
SERVIZI IGIENICI
ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
AERAZONE DEGLI AMBIENTI
TEMPERATURA DEGLI AMBIENTI
ILLUMINAZIONE DEGLI AMBIENTI
Sicurezza dei beni e delle persone
Sicurezza dei beni e delle persone
D.LGS. 81/2008 : Requisiti ambienti di lavoro
• assenza di materiali o mezzi che ostruiscono il deflusso
•apposita segnaletica normalizzata (cartelli di forma quadrata
o rettangolare con simbolo bianco su fondo verde)
• illuminazione anche in assenza della normale illuminazione
artificiale
• altezza minima di 2 metri e larghezza (al netto dell’ingombro
dell’anta mobile aperta a 90°) conforme alla normativa
antincendio vigente (moduli da 0.6 metri in funzione del
numero di persone) con un minimo di 1.2 metri (0.9 metri in
alcuni casi )
• porte mai chiuse a chiave
• porte apribili, nel verso dell’esodo, con facilità ed
immediatezza da parte di chiunque
• vietate saracinesche a rullo, porte scorrevoli verticali e porte
girevoli su asse centrale
• porte ad apertura automatica o con bloccaggi
elettromeccanici con possibilità di sblocco a spinta
D.LGS: 81/2008 Vie di circolazione, zone di pericolo e pavimenti
• vie di circolazione adeguatamente separate per mezzi e
pedoni e correttamente dimensionate
•zone di pericolo interdette alle persone non autorizzate e
segnalate
• zone di pericolo adeguatamente protette per i lavoratori
autorizzati
• pavimenti privi di buche, sporgenze o deformazioni
•pavimenti antisdrucciolevoli
• pavimenti senza ingombri o se presenti adeguatamente
segnalati
Sicurezza dei beni e delle persone
D.LGS. 81/2008 Porte e portoni
• se apribili nei 2 versi trasparenti o con pannello trasparente
di sicurezza ed antisfondamento.
•se trasparenti con segno indicativo all’altezza degli occhi
• se con apertura verso l’alto con protezione contro la
ricaduta
• se ad azionamento meccanico senza rischio di
schiacciamento o cesoiamento, con dispositivo per arresto di
emergenza e apribili anche manualmente
• larghezza minima:
0.8 m per lavoratori < 26
1.2 m per 26 < lavoratori < 50
1 da 1.2 m + 1 da 0.8 m per 51 < lavoratori < 100
• accanto ai varchi carrai vanno previsti varchi pedonali
Sicurezza dei beni e delle persone
D.LGS. 81/2008Vie di circolazione e zone di pericolo
Scale
• da evitare quelle a chiocciola o a spirale
• larghezza > 1.2 m
• gradini con alzata < 17 cm e pedata > 30 cm
• ringhiere o parapetti con altezza > 1 m
• se incassate corrimano
• gradini non sdrucciolevoli o con strisce antisdrucciolevoli
• inizio scala e rampe illuminate sia con impianto normale che
con impianto di emergenza
• se di tipo mobile conformi e con comando di arresto di
emergenza ben accessibile ed identificabile
Sicurezza dei beni e delle persone
D.LGS. 81/2008LUOGHI DI LAVORO
Aperto
• circolazione sicura per pedoni e veicoli
• adeguata illuminazione
• possibilità di abbandono rapido e sicuro
• possibilità di pronto soccorso
Locali
• altezza > 3 m
• cubatura > 10 m3/lavoratore
• superficie > 2 m2/lavoratore
• pareti e soffitti salubri (senza muffe, umido, odori ...)
• pareti in tinta chiara
• vetrature segnalate ad h = 1 m o inavvicinabili
Misure al lordo da cui va detratto l’ingombro dei mobili, dei
macchinari e degli impianti fissi.
Sicurezza dei beni e delle persone
Luoghi di riposo
• adeguata separazione
• presenza di vani per fumatori
• possibilità di stendersi per donne incinte o in allattamento
Docce e gabinetti
• 1 per 3 addetti
• 2 fino a 10 addetti
• 3 fino a 30 addetti
• 1 ogni 20 addetti oltre
Se ci sono più di 3 addetti devono essere divisi per sessi
Mense o refettori
• altezza > 2.70 m
• superficie > 1 m2/lavoratore e comunque > 9 m2
Sicurezza dei beni e delle persone
“SICUREZZA” nei confronti di eventi dannosi prodotti dall’uomo che, con atti criminali e dolosi, tende a sottrarre o danneggiare il “Patrimonio Culturale”
Pericolo: Uomo (criminale)
Azionicriminali
-Effrazione
-Intrusione
-Vandalismo
-Taccheggio
-Furto
-Rapina
-Attentato
Sicurezza anticrimine
Sicurezza dei beni e delle persone
INQUADRAMENTO GLOBALE
Fabbricato B
Fabbricato A
sala B
Opera rara
Sala A
Insediamentoesterno
INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI DI RISCHIO
vulnerabilità
Fattori di esposizione
Sicurezza anticrimine
AREE AD ALTO RISCHIO
•Aree di accoglienza
•Cassa
•Guardaroba e deposito oggetti
•Servizi aggiuntivi
•Aree espositive
•Depositi di opere d’arte
•Laboratori di restauro
•Aree destinate a mostre temporanee
Sicurezza anticrimine
Sicurezza dei beni e delle persone
FATTORI DI RISCHIO(analisi vulnerabilità/fattori di esposizione)
FATTORI ESTERNI1. ostacoli naturali ed artificiali2. illuminazione aree esterne3. visibilità del complesso4. sorveglianza forze dell’ordine5. tempi di intervento forze dell’ordine6. pericoli ambientali
FATTORI INTERNI1. aree ad alto rischio2. resistenza porte, finestre, …3. illuminazione aree interne4. sorveglianza custodi5. movimentazione dei beni6. organizzazione dei percorsi7. orario di apertura
Sicurezza anticrimine
Sicurezza dei beni e delle persone
PROGETTO DEL SISTEMA DI SICUREZZA
Organizzazione sinergica delle difese di un insediamento
OBIETTIVODEL
PROGETTO RISORSE
Possibilità di procedere per fasi
difese
fisiche
elettroniche
procedurali
(compensazionerischio)
(mitigazionedel rischio)
(compensazione+ mitigazionedel rischio
Sicurezza anticrimine
Sicurezza dei beni e delle persone
DIFESE FISICHE (protezioni passive)
1. dell’insediamento
fasce di rispettoostacoli naturali
2. del fabbricato
recinzionicancellirinforzi elementi “deboli”
2. del locale
portoniinferriate a finestre e lucernaiblindature
3. della singola opera
porte blindatecassefortitechedelimitazione areedistanziatori
Sicurezza anticrimine
Sicurezza dei beni e delle persone
DIFESE ELETTRONICHE
RIVELATORI
CENTRALE DI CONTROLLO
SEGNALATORIDI ALLARME
INTERVENTO
Sicurezza anticrimine
DIFESE PROCEDURALI(Misure organizzative)
procedure di comportamento e di pronto intervento
1. Vigilanza ad uomo presente
2. Ronde
3. Controllo e gestione chiavi
4. Procedure di controllo dell’accesso di personale
autorizzato(addetti alla manutenzione, addetti alle
pulizie, studiosi,..)
5. Gestione e controllo dei visitatori
6. Registro aggiornato delle opere
7. Procedure di apertura e chiusura sale
8. Piano di manutenzione degli impianti
9. Procedure di gestione degli allarmi
10. Procedure di intervento in caso di emergenza
Sicurezza anticrimine
Sicurezza in caso di incendio
Sicurezza degli occupanti, dei beni mobili e di quelli immobili che deve essere garantita in occasione di un incendio che non si è saputo o potuto evitare.
Obiettivi di sicurezza
sicurezza degli insediamenti e degli edifici
sicurezza del contenuto “beni culturali”
sicurezza degli “occupanti”: addetti e visitatori
sicurezza delle squadre di soccorso
Sicurezza dei beni e delle persone
Art. 4, comma 5 lettera q)Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del
preposto … obbligo ad “ adottare le misure necessarie ai fini
della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei lavoratori”
A tal fine ( Art. 12)• rapporti con le autorità competentiNomina dei lavoratori incaricati di attuare misure di
pronto soccorso, salvataggio, prevenzioni incendi,lotta antincendi
• formazione di personale specificatamente addetto• istruzioni ai lavoratori
Art. 13…. Si rimanda a specifici decreti da emanare
successivamente a cura del Ministero dell’Interno e del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
I RIFERIMENTI DI LEGGE: DLGS 626/94
Sicurezza in caso di incendio
Sicurezza dei beni e delle persone
SCOPO DEI DECRETI SPECIFICIIndividuare
Misure intese ad evitare l’incendio e a limitarne le conseguenze
Metodi di controllo e manutenzione degli impianti
Criteri per la gestione delle emergenze
D.M. 10 marzo 1998
“…stabilisce i criteri per la valutazione dei rischi di incendio nei luoghi di lavoro…”
Decreto 20 maggio 1992, n. 569( edifici storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre)Decreto 30 giugno 1995, n. 418 ( biblioteche ed archivi)
Sicurezza in caso di incendio
I RIFERIMENTI DI LEGGE: DLGS 81/2008
Sicurezza dei beni e delle persone
COMBUSTIONE
COMBUSTIBILE(legna, plastica, benzina…)
COMBURENTE( ossigeno)
INCENDIO = combustione con produzione di fumo e calore
• Incendio con produzione fiamma ( fumi di colore scuro e molta produzione di calore)
• Incendio covante (fumi di colore chiaro e poca produzione di calore
DEFINIZIONE DELL’INCENDIO
ENERGIA D’INNESCO
+ =
Sicurezza in caso di incendio
• Flash-over = punto in cui si sono raggiunte temperature e produzioni di calore tali da rendere l’incendio non più“gestibile” ( T= 400°C – 500°C)
• Tutti i dispositivi predisposti, nonchél’azione della squadra antincendio devono intervenire nella fase precedente al Flash-over
RAPPRESENTAZIONE DELL’INCENDIO
Sicurezza in caso di incendio
COSA FARE PER LIMITARE I RISCHI
EVITARE CHE L’INCENDIO SI FORMI
Identificazione del pericolo
materiale combustibile presente(carico d’incendio)
sorgenti d’innesco
riduzione del carico d’incendio a quello minimo indispensabile per l’attività•usare dove possibile materiali ignifughi (arredi)•mantenere ordine e pulizia anche nei locali non frequentati
riduzione delle sorgenti d’innesco•non usare fiamme libere
•installare ed usare correttamente macchinari che producono calore
•controllare e manutenere l’impianto elettrico• imporre il divieto di fumo
sistemi di rivelazione e allarme incendi
dispositivi di primo intervento (estintori-idranti)( agenti estinguenti: acqua, CO2, schiuma
squadre antincendio di primo intervento
SOFFOCARE L’INCENDIO SUL NASCERE
Sicurezza in caso di incendio
compartimentazione mediante adozione di
muri tagliafuocoporte antincendio
impianto di spegnimento automatici
intervento dei Vigili del Fuoco
REI 60- REI 120 ecc.=> la struttura garantisce per 60-120 minuti:
-resistenza ( non si ha crollo ) (R) -tenuta ( non si ha trasmissione di fumo) (E)-isolamento ( non si ha trasmissione di calore) (I)
EVITARE CHE L’INCENDIO SI PROPAGHI
Sicurezza in caso di incendio
Sicurezza dei beni e delle persone
CONSEGUENZE DI UN INCENDIO NON CONTROLLATO
incendio
Effetti nocivi sull’uomo
Perdita di vite umane
Perdita di beni
FUMO
CALORE
Sicurezza in caso di incendio
Sicurezza dei beni e delle persone
FUMO
Gas asfissianti(provocano assopimento ed incapacità
di moto)
Gas irritanti( provocano irritazione agli occhi
ed alle vie respiratorie)
ossido di carbonio COforma carbossiemoglobina-inabilitazione= 30-45% di carboss.morte = 50-70% di carboss.
anidride carbonica CO2
causa iperventilazione
acido cianidrico(incendi di materie plastiche, lana-seta)
GAS IRRITANTI
CALORE
anidride solforosa ( incendi di oli minerali, di lana … )acido cloridrico ( incendi di PVC- resine poliesteri )
ipertermia (a 80°C il tempo max di sopportazione è 20 min)ustionimorte
CONSEGUENZE DI UN INCENDIO NON CONTROLLATO
Sicurezza in caso di incendio
D.LGS. 81/2008VIE ED USCITE DI EMERGENZA
DEVONO GARANTIRE L’EVACUAZIONE RAPIDA ED IN
SICUREZZA DELLE PERSONE (LAVORATORI ED ALTRI
POSSIBILI OCCUPANTI) DAI LUOGHI DI LAVORO VERSO UN
LUOGO SICURO IN CASO DI EMERGENZA
LUOGO SICURO: luogo (strade, piazze, spazio a cielo aperto,
scale di sicurezza esterne) in cui le persone possono
considerarsi al sicuro in caso di incendi od altre situazioni di
emergenza
Sicurezza dei beni e delle persone
Dati tratti da:
Decreto 10 maggio 2001
Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei.
• BIOSSIDO DI ZOLFO
• BIOSSIDO DI AZOTO
• OZONO
• PARTICOLATO SOSPESO INQ
UIN
AN
TI
AER
IDIS
PER
SI
Inquinante Archivi(NISO–
TR01/95)
Museo(Brimblecomb
e)
UNI10586/97
Biossido di zolfo
5–10 ppb (vol)
<0.4 ppb (vol) <10 µg/m3
Biossido di azoto
5–10 ppb (vol) <2.5 ppb (vol) <2 µg/m3 (NOx)
Ozono 5–10 ppb (vol) 1 ppb (vol) <2 µg/m3
PS (fine) rimoz. >95% rimoz. >95%(>2µm)
<50 µg/m3
SICUREZZA DEI BENI
SICUREZZA DEI BENI
• FUNGHI
• BATTERI
INQ
UIN
AN
TI
BIO
LOG
ICI
ATM
OSF
ERIC
I
DA ORGANIZZAZIONI
SANITARIE AMERICANE
750 UCF/m3
( BATTERI )
150 UCF/M3 ( FUNGHI )
Condizioni microclimatiche per la prevenzione di attacchi microbiologici su materiali organici
Manufatti organici
Umidità relativa (%) max variaz. giornaliera
UR
Temperatura (°C)
max variaz. giornaliera
T Dipinti su tela 40–55 6 19–24 1,5
su tavola 50–60 2 19–24 1,5 Legno 50–60 2 19–24 1,5
archeologico 50–60 2 19–24 1,5 bagnato – <4*
Carta 40–55 6 18–22 1,5 pastelli,
acquerelli < 65 < 10
libri e manoscritti 45–55 5 < 21 3 materiale grafico 45–55 5 < 21 3
Cuoi, pelli e pergamene
40–55 5 4–10 1,5
Tessuti di natura cellulosica
30–50 6 19–24 1,5
di natura proteica
>50–55 19–24 1,5
Collezioni etnografiche
20–35 5 15–23 2
Materiali stabili 35–65 –30
SICUREZZA DEI BENI: TEMPERATURA ED UMIDITA’
Valori termoigrometrici consigliati
Manufatti Umiditàrelativa (%)
Temperatura(°C)
Armature in ferro,armi <=40Avorio, ossa 45-65 19-24Marmi e pietre 45-60 <=30Pelli e pergamene 50-60film 30-50 -5 +30insetti 40-60 19-24legno 40-65 19-24Libri e manoscritti 50-60 19-24Ottone, argento,rame <45mosaici 45-60 6(inv)-25 (est)Tessuti,arazzi,tappeti 40-60
SICUREZZA DEI BENI: TEMPERATURA ED UMIDITA’
• ILLUMINAMENTO MASSIMO
• UNIFORMITA’ DI ILLUMINAMENTO
• ESPOSIZIONE ENERGETICADOSE DI LUCE ANNUALECOMPONENTE UV E RADIANZA TOTALE
FON
TI
LUM
INO
SE
SICUREZZA DEI BENI: LUCE ED ILLUMINAMENTO
SICUREZZA DEI BENI: ILLUMINAMENTO MASSIMO
Categoriafotosensibilità
Illuminamento
massimo(lux)1 Molto bassa metalli, materiali lapidei e
stucchi senza strato di finitura, ceramiche, gioielleria, smalti, vetri, vetrate policrome, reperti fossili
Superiore a 300 ma con limitazioni sugli effetti termici in particolare per stucchi, smalti, vetrate e fossili2 Media pitture ad olio ed a tempera
verniciate, affreschi – materiali organici non compresi nei gruppi 3 e 4 quali quelli in corno, osso, avorio, legno
150
3 Alta Tessili, costumi, arazzi, tappeti, tappezzeria;acquerelli, pastelli, stampe, libri, cuoio tinto;pitture e tempere non verniciate, pittura a guazzo, pitture realizzate con tecniche miste o “moderne” con materiali instabili, disegni a pennarello;piume, pelli e reperti botanici, materiali etnografici e di storia naturale di origine organica o tinti con prodotti vegetali;carta, pergamena, legni bagnati
50
4 Molto alta mummie;sete, inchiostri, coloranti e pigmenti a maggior rischio di scoloritura come lacche, ecc.
50
UNIFORMITA’ DI ILLUMINAMENTO
Emin/Emed>0,5
Emax/Emin<5
ESPOSIZIONE ENERGETICA
Categoria di fotosensibilità
Lux ora /anno
2 media 500.000
3 alta 150.000
4 molto alta 50.000
SICUREZZA DEI BENI: LUCE ED ILLUMINAMENTO