MERCOLEDÌ 19 GENNAIO 2011 Lettere al direttore · 2017. 4. 10. · 46 MERCOLEDÌ 19 GENNAIO 2011...

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MERCOLEDÌ 19 GENNAIO 201146

Lettere al direttore lettere@gazzettadiparma.netGazzetta di Parma

via Mantova, 68 - 43100 Parma

Sfilate.A «White» debutto del parmigiano Bommezzadri

L’uomo in cappotto chiude Milano!! Giovane e gagliardo, l’uomo «àla page» dell’autunno/inverno2011/2012 potrà giocare ai dadi lapartita con l’eleganza propostadagli stilisti in questi quattro gior-ni di Milano moda uomo. Fra letante, potrà scegliere l’«idea» chepiù si addice al suo spirito, ai suoiumori e alla sua visione dellamoda contemporanea.In passerella tanti suggerimentiche sarebbero piaciuti anche aLord Byron: dal formale che piùformale non si può al British che tisprofonda nella campagna ingle-se tra tweed, spinati e micro di-segnature declinati in colori sot-tobosco, a sofisticati effetti così«tecnologici» che Avatar diventaun gioco da bambini. Soprattuttoil cappotto – lungo, corto, largo ostriminzito – si porterà con pan-taloni avvolgenti, a imbuto ro-vesciato, appena ammorbiditi alpunto/cavallo, giacche elegante-mente disegnate che sottolineanol’allure delle spalle con quelle im-bottiture «a rollino» che dannoun’inconsueta linea V al giovaneleone anni 2012.Cravatta? Yes! Il vero Sir non puòproprio farne a meno anche sespesso la nasconde sotto il gi-rocollo di gonfi maglioni di mohairo di cachemire. Ma molti pre-

feriscono la stola/foulard legge-rissima e intrigante o, addirittura,una coperta da tenere sottobrac-cio, sempre pronta in caso dibisogno, presa a prestito dal pro-blematico Linus: sottolinea, cisembra, l’insicurezza di fondo diquesto strano macho-non-machodei nostri giorni.Chiusura ieri, naturalmente allagrande, con il sempre giovane (eseducente) uomo di «Giorgio Ar-mani». Bello come il sole e saggiocome pochi, ha ritrovato (e ci haregalato) tutto il sottile fascinodella normalità declinata nei sa-porosi toni del grigio.Normalità si fa per dire. Non è maisolo «normale» la classe del gran-de Giorgio. Come sempre, per-fette le sue giacche, sottili mamorbide che si appoggiano a pan-taloni affusolati che si appog-giano su scarponcini e sneakdersspesso scaldati da pelo interno.Molte t-shirt al posto della ca-micia - che quando c’è, ama icolori scuri o addirittura si lancianei toni accesi del fucsia - splen-dida la maglieria, che gioca congrandi inserti e righe in contrasto.E a sottolineare il trionfale ritornodel cappotto, quelli di Giorgio Ar-mani hanno in più quell’aria non-curante di chi sa di essere per-

fetto: nella linea, nelle dimensioni,e soprattutto negli splendidi tes-suti caldi e morbidi.E per le occasioni formali com-pleti bruno notte, stivaletti mo-cassini e sneacker di pelle lucidae, per la felicità di pochi eletti,cappotti/mantello decisamenteneri.Alta tecnologia nella collezioneche Donatella Versace dedicaall’uomo del prossimo inverno,che è ritornata al vecchio amoredella storica sede di via Gesù. Hatenerezza la Signora, per questouomo giovane e all’apparenzaquasi mingherlino strizzato in abi-ti sottili e disegnati in mini di-mensioni. Ma a far da contro-canto ecco lo splendore di tessutie materiali. Da urlo il gilet di pelletricottato canestro ad effetto 3D,la cintura attrezzata con borse eborselli portatutto. E che dire diquei cappotti splendidi, che «vo-lano» sul corpo quasi senza pe-so…?Fuori calendario, ma in pieno«stato di grazia», la collezioneEnrico Coveri ha entusiasmatostampa e compratori. Giovane,funzionale, allegra e «seducente»,fatta di capi intercambiabili e so-vrapponibili. Piacevole sorpresal’idea di far sfilare assieme lacollezione maschile e quella fem-minile, indossate entrambe dagiovani promesse del cinema ita-liano.Le linee giovani giocano un ruoloprimario nello stile dell’autun -

no/inverno 2011/2012 : colore efantasia da D&G che infilano co-loratissime T-shirt sotto giacche egilet di pelliccia; Moschino dedicaaddirittura al mondo del rugbyuna collezione ispirata alle diviseda lui disegnate per l’Aironi Rug-by; tutta dedicata al gaucho me-tropolitano la collezione Icebergche mette la maglia alla base dipiumini e giacche sciarpe, cabane pantaloni, per una calda e raf-finata eleganza, comoda e in-formale.Ieri chiusura anche di «White»manifestazione «di nicchia» chepresenta collezioni sperimentalidi alto livello. Tra queste era pre-sente una firma della grande sar-toria parmigiana Bommezzadriche ha presentato una linea in-novativa, denominata «Ernesto»,della quale ci parla Enrico Mez-zadri. «L’esperienza di “White” - èla prima volta che partecipiamo aquesta manifestazione - è statacertamente molto positiva. Il de-butto della nostra nuova linea“Ernesto” richiedeva un palco-scenico appropriato. Si tratta dicapi di alta sartoria, ma mor-bidamente destrutturati, realizza-ti con tessuti preziosi e morbidi:indossandoli si ha l’impressione diinfilare un leggerissimo capo dipreziosa maglieria… Il successo èstato lusinghiero, come del restoquello registrato a Pitti Uomo,manifestazione alla quale non ri-nunceremo mai!»."Elisa Starace PietroniMilano moda uomo Modelli di Giorgio Armani in passerella.

Argomenti.«La volpe e le camelie»

Una quasi autobiografia di Silone!! Caro direttore,ho letto con interesse la recensione,apparsa sulla «Gazzetta di Parma»del 13 gennaio, del romanzo di Igna-zio Silone, «La volpe e le camelie»,recentemente ripubblicato a Po-schiavo nella collana «L’ora d’oro»dell’editore Andrea Paganini, che hascritto anche una pregnante in-troduzione. A quanto stilisticamen-te rilevato dall’autore dell’articolodella «Gazzetta», vorrei aggiungerequalche mia osservazione conte-nutistica, nata dalla lunga frequen-tazione (ormai quasi trentennale)con l’opera della scrittore abruz-zese. «La volpe e le camelie», che haavuto nel 1966 una bella riduzionetelevisiva (tra gli attori ricordiamoNando Gazzolo, Massimo Girotti, ealtri) è forse il meno conosciuto deiromanzi siloniani, forse perché, es-sendo l’unico ambientato fuori delsuo Abruzzo, si discosta un po’ dalfilone abituale riconoscibile dai let-

tori. Invece andrebbe rivalutato, co-me bene ha fatto Andrea Paganini,alla luce di certi aspetti autobio-grafici, con un riflesso e qualchenuova acquisizione sulla recentepolemica relativa alla supposta col-laborazione dello scrittore conl’Ovra. Per Silone, infatti, l’aspettoautobiografico è inscindibile daquello puramente letterario, inquanto tutta la sua opera, come luistesso ammette, è collegata allesue esperienze politiche e sociali:quella di scrivere è per lui unamissione, non un trastullo estetico.Giovanni Spadolini definì a suo tem-po «La volpe e le camelie» «unromanzo autobiografico».La trama si svolge in Svizzera,paese che gli diede asilo politicoper quindici anni (ma anche il car-cere, come ricorda il suo «Me-moriale dal carcere svizzero»), eche vide nascere la sua attività discrittore. Scritto nel 1934 sotto for-

ma di racconto col titolo «La volpe»e rimaneggiato nel 1958, fu pub-blicato per la prima volta sottoforma di romanzo nel 1960.A cinquant’anni dalla prima ap-parizione «La volpe e le camelie»mantiene intatta la sua intensitàmorale e quindi la sua attualità,arrivando alla conclusione che gliuomini sono più importanti del lorocolore politico, che può cambiare:le colpe sono immutabili, i colpevolino. Infatti è significativa la frase:«Ma se ci comportiamo come inostri avversari, da bruti, in chesiamo diversi?». Il fatto si svolge nelCanton Ticino, nei primi anni Tren-ta, periodo in cui la dittatura fa-scista porta la sua attività di re-pressione anche lì. Il protagonista èun antifascista italiano, Daniele, chesvolge attività clandestina; la figliaSilvia, in sua assenza, soccorre ungiovane, Cefalù, rimasto ferito in unincidente, innamorandosi di lui. Ma

questi altri non è che una spia delregime, ferito invece in una col-luttazione. A un certo punto scom-pare dalla casa, non senza aversottratto carte politiche di Daniele;alla fine tuttavia, sopraffatto dalrimorso, si riscatta annegandosi.Dobbiamo ricordare che Silone stes-so aveva avvertito: «Io credo cheogni autore possa essere trovato piùo meno in tutti i suoi personaggi»;questo accade anche nel romanzoin questione, dove in ogni perso-naggio maschile c’è un risvolto chefa riferimento allo scrittore. In par-ticolare, nell’ottica di chiarire la vi-cenda della presunta collaborazionecon l’Ovra, ci dobbiamo soffermaresu Cefalù, l’informatore del regime,che, per non continuare nell’equi -voco con la donna amata, dopo unacrisi di coscienza si uccide anne-gandosi. Tra l’altro la descrizionefisica (capelli folti e neri, snello,affabile), corrisponde all’aspetto diSilone giovane. E’ risaputo che Igna-zio Silone, negli anni Trenta (periodoappunto in cui è ambientato il ro-manzo), ebbe in Svizzera una pe-riodo di profonda crisi, che - afferma

lui stesso - lo portò vicino al sucidio.Ne uscì come un uomo nuovo, dan-do una svolta alla sua vita in tredirezioni: abbandonò il comunismo;si riaccostò a una visione cristianadella vita; iniziò la sua attività discrittore.E da Locarno, il 13 aprile 1930, fuscritta la ormai famosa e discussalettera al commissario di poliziaBellone, in cui Silvestri (da moltiidentificato con lo scrittore) di-chiarava di voler abbandonareogni equivoco e di voler vivere piùmoralmente. Non vogliamo qui ria-prire un’annosa polemica, ma pen-siamo che essa vada superata ve-dendo qui adombrare la caduta e ilriscatto, e che veramente lo scri-vere secondo principi morali siastata per Silone una sorta di espia-zione. Da quel momento il suoimpegno politico e letterario fucoerente e improntato ad equilibrioe amore per l’umanità; per questo ilsuo messaggio fu apprezzato dailettori di tutto il mondo."Anna Ceruti Burgiopresidente del Centro StudiIgnazio Silone di Parma

Perdited'acquaEgregio direttore,in merito alla nota del signorRoberto Gemma di Sorbolo re-lativa all’assicurazione per leperdite occulte di acqua pota-bile, riteniamo opportuno for-nire precisazioni utili a tutti icittadini.Come già comunicato ad inizio2008 a mezzo stampa e in tuttele fatture del servizio idrico, ecome ribadito al signor Gem-ma nel corso dei contatti in-tercorsi, le assicurazioni controle fughe occulte di acqua nonsono più attive dal 1° gennaio2008 data in cui l’Agenziad’Ambito per i servizi pubblicidi Parma ha istituito il «Fondoperdite idriche» a coperturadei rischi dovuti a consumianomali per fughe d’acqua avalle del contatore. Il Fondo èstato costituito tramite l’appli -cazione di una quota aggiun-tiva in tariffa paria a 0,01 europer ogni metro cubo di acquafatturata dai gestori Iren AcquaGas (ex Enìa) ed Ascaa, pertutte le utenze titolari di uncontratto di tipo domestico enon domestico. Il cliente cherileva un consumo anomalo

dovuto ad una perdita occulta,che ha comportato elevati con-sumi d’acqua, può richiedereuna agevolazione sul pagamen-to del consumo eccedente, ri-levato dal contatore nel perio-do in cui si è verificata la per-dita. L'agevolazione può essererichiesta al gestore del servizionei casi in cui si è verificatauna perdita significativa,nell’impianto interno privato(cioè a valle del contatore), nonvisibile e non dovuta ad incuriao negligenza nella conduzionedell’impianto d’utenza e la per-dita è stata segnalata al Ge-store, nonché riparata entro i15 giorni solari successivi alladata di rilevazione della fugastessa. Non può essere invecerichiesta nel caso le perdite sia-no «visibili» quali quelle ri-scontrate nei servizi igienici,negli addolcitori, da idrantini oimpianti d’innaffio, da rubinet-teria in genere; non rientranoaltresì nella disciplina le per-dite causate da malfunziona-mento di apparecchiature alservizio di utenze non dome-stiche che, in quanto tali, do-vrebbero essere soggette a pro-grammi di ispezione e/o di ma-nutenzione periodica (es. ban-chi frigoriferi, ecc.).

Per le utenze non domestiche,l’agevolazione prevista dal Fon-do perdite idriche consiste nelcalcolare la quota di consumieccedenti quelli mediamentesostenuti dall’utenza in condi-zioni di normale funzionamen-to degli impianti a tariffa base,non applicando quindi le ta-riffe di scaglioni di consumosuperiore, e nel detrarre laquota di fognatura e depura-zione – che rappresenta circa il50% della tariffa per metro cu-bo – qualora si presuma che laperdita non si sia incanalatanelle condotte fognarie. Un’ap -posita modulistica, che può es-sere richiesta al numero verdee presso gli sportelli clienti sulterritorio del Gruppo Iren, aiu-ta gli utenti a presentare re-golare domanda di accesso alfondo.Queste sono le condizioni fis-sate dal Fondo previstodall’Agenzia d’Ambito e questesono le condizioni che i gestoridel servizio idrico sono tenutiad applicare, tutti allo stessomodo. Come previsto dalle con-dizioni di applicazione del Fon-do perdite idriche, le agevola-zioni non sono tecnicamenteapplicabili quando l’utenza, co-me è il caso del signor Gemma,

Delusioneal Teatro DueEgregio direttore,domenica sera ho assistito allarappresentazione «Shylock» inprogramma al Teatro Due:spettacolo valido e ben inter-pretato ma troppo breve... Do-po una mezz’ora, o poco più,era già finito, lasciando glispettatori, basiti, nel buio dellasala... Ma non doveva durare55 minuti, come riportatonell’avviso esposto in sala, oalmeno i 45 minuti precisatinella recensione di lunedì? For-se l’attore, comunque bravo eapplaudito dopo la sua ricom-parsa, aveva fretta di sgattaio-lare via...

Mariangela CrottiSorbolo, 18 gennaio

La scortadi Emilio FedeSignor direttore,ma i suoi lettori lo sanno cheanche loro pagano la scorta aEmilio Fede, cioè al reclutatoredi prostitute per Berlusconi,come sostiene la Procura diMilano? Non se lo fila proprionessuno, poveraccio, ma seproprio vuole la scorta se lafaccia pagare dal suo padronee non dagli italiani.

Maurizio M.Parma, 18 gennaio

Scriveteci su Internet!! La «Gazzetta» è suInternet. E' infatti attivo unindirizzo di posta elettronicaal quale i lettori possonoinviare le loro lettere algiornale. L'indirizzo di E-mailè il seguente:lettere@gazzettadiparma.net

è a condizioni contrattuali di-verse sia da quelle di tipo do-mestico e sia da quelle di tiponon domestico e inoltre presen-ta particolari condizioni di al-laccio alla rete fognaria. Non sitratta quindi di una proceduradefinita autonomamente daIren Acqua Gas, ma dalle pre-visioni per la gestione delle age-volazioni a copertura delle spe-se per perdite d’acqua occultestabilita dall’Agenzia d’Ambito.

Selina XerraRelazioni Esterne Iren Acqua GasParma, 18 gennaio

A propositodi sanitàEgregio direttore,spesso la cronaca racconta diepisodi di malasanità e noi, nel-l'opulenta Parma, guardiamocon distacco dall'alto delle no-stre certezze. In fondo... rigua-reda gli altri, al sud, ma a volte(come dice una famosa canzo-ne) «gli altri siamo noi». In set-tembre, in vacanza al mare, miomarito fu colpito da emorragiacerebrale e venne ricoverato nelreparto di Neurologia di unospedale del luogo. Dopo le pri-me cure, anche su nostra richie-sta, venne trasferito alla Neu-rologia di Parma. Stabilizzatosi,espressione oserei dire abusata,dopo una decina di giorni (du-rante i quali per le ripetute crisirespiratorie venne sottoposto atracheotomia) fu trasferito inlungodegenza. Qui siamo pre-cipitati in un vuoto che si riem-piva della mancanza di tutto:bisognava fornirsi di garze, sal-viettine e di tutto quanto riguar-dasse l'igiene personale, le curemediche affidate per lo più adun manipolo di specializzandi,per non dire della scarsa sen-sibilità di molti infermieri edoperatori. Dopo pochi giorni, al-

tro trasferimento, questo dovutonon alle condizioni cliniche maai lavori di ristrutturazione delreparto. Il meglio però dovevaancora venire ed è arrivato conl'improvviso trasferimento nonpiù in un reparto ospedalierobensì in una Rsa effettuato, tral'altro, il giorno dopo un peg-gioramento delle condizioni cli-niche. Per i medici interpellati ilquadro era stabile. Era talmentestabile che nel giro di quaran-totto ore dalla Rsa è tornato alPronto Soccorso dove venivadiagnosticato un focolaio pol-monare e inviato, in gravissimecondizioni, in Geriatria. Qui èdeceduto. Forse il quadro cli-nico di estrema gravità sin dal-l'esordio ha fatto sì che ognuno,appena possibile, si volesse li-berare ma a qualcuno o a moltiè sfuggito un particolare signi-ficativo: quel «quadro clinico»era rappresentato da un uomoche era un marito e un padre.Certo, il rispetto della sofferenzae forse anche della vecchiaia co-sì come i valori umani non fan-no parte delle strategie azien-dali. Però può capitare che qual-che volta... gli altri siamo noi.

Lettera firmataParma, 18 gennaio