Medicazione della ferita chirurgica · LE FERITE CON PERDITA DI SOSTANZA devono essere...

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Medicazione della ferita chirurgica

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Carlotta Annunziata

Medicazione di una ferita chirurgica

MEDICAZIONE : l‟insieme dei provvedimenti messi in atto per favorire la guarigione di ferite chirurgiche e più precisamente la loro detersione , antisepsi, trattamento farmacologico e protezione.

La FERITA CHIRURGICA è una soluzione di continuo della cute e dei tessuti sottostanti praticata dal chirurgo al fine di raggiungere il distretto corporeo su cui intervenire

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LE FERITE CON PERDITA DI SOSTANZA devono essere adeguatamente coperte e le garze cambiate frequentemente in quanto l‟umidità trattiene i microorganismi che passano nella ferita

LE FERITE CON DRENAGGIO (sistema temporaneo che convoglia all‟esterno le secrezioni organiche ) hanno maggior possibilità di contaminazione. E‟ preferibile usare sistemi di piccolo diametro posizionati in una ferita adiacente piuttosto che nella ferita maggiore

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Per trattare al meglio una ferita chirurgica è necessario conoscere a

quali complicanze la ferita stessa può andare incontro

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Complicanze della ferita chirurgica

•Infezione •Deiscenza •Eviscerazione•Guarigione ritardata•Emorragia•Ematoma

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Infezione

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Infezione

Complicanza grave

Aumenta la durata della degenza

Aumentano i costi dell‟assistenza

Aumentano il rischio di ulteriori complicanze

Stafilocco aureo

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Fattori che pongono il paziente a rischio di infezione della ferita chirurgica

Tipo di ferita

Fattori correlati al paziente

Fattori associati alla procedura chirurgica

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Tipo di ferita

L‟instaurarsi di un‟infezione è associata al tipo di ferita

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CLASSIFICAZIONE DELLE FERITE CHIRURGICHE (National Research Council –USA)

F. pulita

- non manipolazione degli organi cavi dell‟app. digerente, respiratorio,

genito-urinario.

- perfetta tecnica asettica

- non si osservano segni di flogosi

- es. nei, ernia inguinale, mastectomia, muscoli e tendini

- senza drenaggio

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F. pulita-contaminata

- minima manipolazione di visceri (gastrointestinali, respiratori o genitourinari)

-Es. emorroidectomia, appendicectomia e colecistectomia -assenza di infiammazione acuta.

- Quelle con drenaggio

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F. contaminata

-Trasgressione dell‟asepsi

- Segni di infiammazione senza produzione di pus

- Importante manipolazione dei visceri cavi

-Es. Grandi interventi sul colon

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F. sporca

- Presenza di pus

- Sono incluse le ferite traumatiche che presentano corpi estranei

-Ferita chirurgiche con drenaggio purulento

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Fattori correlati al paziente

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Età (tessuti meno elastici)

Stato nutrizionale (carenze proteiche)

Diabete

Tabagismo

Obesità

Infezioni in altri siti al momento dell‟intervento

Alterata risposta immunitaria

Durata della degenza preoperatoria

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Fattori correlati alla procedura chirurgica

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• Metodi di preparazione preoperatoria della cute

• Abbigliamento chirurgico del team• Preparazione del campo con tecnica asettica• Durata della chirurgia• Profilassi antibiotica• Tecniche asettiche• Sede• Entità del trauma tissutale • Impianto di corpi estranei

Aumentano la suscettibilità del sito

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Linee guida per la prevenzione delle infezioni del sito chirurgico

Prima dell‟intervento

Durante l‟intervento

Dopo l’intervento

La prevenzione si effettua in 3 momenti

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Prima dell‟intervento

Degenza preoperatoria

Preparazione del paziente

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Degenza preoperatoria

Maggiore è la durata della degenza preoperatoria, maggiore è

l‟incidenza delle infezioni della ferita

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Preparazione del paziente

TRICOTOMIA- indicata solo se i peli

interferiscono con la procedura chirurgica

- poco prima dell‟intervento- strumenti monouso- evitare lesioni e microlesioni

DOCCIA PRE-OPERATORIA- La sera prima dell‟intervento

- oppure il giorno stesso dopo tricotomia (particolare attenzione : sede, ombelico, genitali,

ascelle, spazi interdigitali)

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Durante l‟intervento

Preparazione dell‟operatore

Preparazione del paziente

Tecnica chirurgica

Ambiente

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Preparazione dell‟operatore

Solo addetti ai lavori in tutta la sede operatoria

Calzature e divise pulite e riservate alla sede operatoria

Lavaggio sociale mani (unghie corte, no smalto, no anelli, bracciali, ecc.)

Mascherina

Copricapo

Riduzione traffico in sala operatoria

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Per l’equipe che accede al campo operatorio

Lavaggio pre-operatorio delle mani(Clorexidina o Iodofori)Vestizione con tecniche asettiche(camice e guanti sterili)Non allontanarsi dalla salaSostituzione mascherina e copricapotra un intervento e l‟altro

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Preparazione del paziente

Verificare la pulizia dell‟area di incisione

Antisepsi campo operatorio :soluzioni a base di iodofori oppure in caso di intolleranza o di allergia, soluzione di Clorexidina partendo dal centro verso la periferia, per 3-4 minuti

Mantenimento delle condizioni di asepsi per tutto l‟intervento

Ogni operatore ne è responsabile!www.slidetube.it

Tecnica chirurgica

Ridurre traumatismo tessuti

Buona tecnica di sutura

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Ambiente

Spolveratura ad umido delle superfici piane e del pavimento prima della seduta operatoria

Mantenere le porte chiuse

Allontanare rifiuti, biancheria sporca, strumentario usato tra un intervento e l‟altro

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Dopo l„intervento chirurgico

Antisepsi della ferita pulita

Detersione ed antisepsi della ferita infetta

Tutti comportamenti atti a garantire unaCORRETTA MEDICAZIONE

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Medicazione in sale a bassa carica microbica

Suddivisione in base alla classificazione delle ferite (dalla ferita più pulita a quella più sporca)

Lavaggio antisettico mani prima e dopocontatto con una ferita chirurgica

Uso di guanti sterili

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• Set monopaziente per medicazione

• Sostituzione medicazione (circa 24-48 ore) se pulita

• La rimozione della medicazione prima delle 24-48 ore solo se bagnata o se il paziente presenta sintomi che suggeriscono la presenza di un’infezione (febbre o dolore localizzato alla ferita )

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Usare tecnica sterile ogni volta che bisogna cambiare una medicazione

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Antisepsi della ferita pulita si garantisce:

Utilizzando soluzioni antisettiche a base di Iodopovidone

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La detersione e l‟antisepsi della ferita sporca si garantiscono:

Cloro attivo diluito al 5% o con Perossido di Idrogeno 3%

Sol.fis.

Antisepsi con Iodopovidone

Zaffando se occorre

Esame colturale se necessario per eventuale antibiotico

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Deiscenza

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Interruzione totale o parziale dei bordi della ferita

Obesità, scarso stato nutrizionale, tensione aumentata sull‟area di incisione aumentano il rischio di deiscenza, così come lo sforzo nel tossire e nel vomitare

Si manifesta anche quando i punti di sutura o i punti metallici sono rimossi prematuramente

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Eviscerazione

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Protrusione dei visceri attraverso un‟apertura della ferita

Può seguire la deiscenza

Le parti protrudenti di intestino devono essere coperte con una medicazione sterile inumidita con soluzione salina

Prevenire con fasce addominali

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Guarigione ritardata

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La guarigione dipende

dalla localizzazione

dall‟estensione

dalle condizioni generali della persona

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Le ferite, in base alle loro condizioni possono guarire per

prima

seconda

terza intenzione

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Guarigione delle ferite

“Per prima intenzione” -

- Minima distruzione tissutale

- i lembi della f. sono lineari e ben accostati e non sono presenti secrezioni o edema.

- Guariscono rapidamente lasciando una cicatrice lineare poco visibile

- Tessuto di granulazione non visibile

- incisione chirurgica pulita- f. poco profonda

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“Per seconda intenzione” - F. infette (ascessi)- Ferite i cui bordi non sono statiapprossimati-Quando si forma pus o si verifica perdita di tessuto per qualsiasi ragione

- La ferita può essere lasciata aperta per permettere al tessuto di granulazione di proliferare gradualmente fino a chiuderla.

-Es.-Ustioni

-Ulcere da pressione

Guarigione per granulazionewww.slidetube.it

“Per terza intenzione”

• Ferite chirurgiche suturate normalmente ma infettatesi nel decorso post-operatorio. In questi casi esse vanno riaperte e lasciate così fino alla risoluzione dell'infezione. A quel punto possono essere risuturate così da permetterne una cicatrizzazione più rapida.

-Cicatrice più profonda e ampia

Sutura secondaria

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Per una rapida guarigione

Adeguata nutrizione con proteine, integratori vitamina A e C (determinante per la sintesi del collagene)

Riposo (l‟iperattività impedisce l‟avvicinamento dei margini)

Posizione

Deambulazione controllata

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Emorragia

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Esternamente o internamente

Esterna più evidente

Interna indicata da un aumento del dolore, da edema eccessivo e da anomalie nella rilevazione dei parametri

Controllare se assume farmaci anticoagulanti

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Ematoma

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Raccolta localizzata di sangue sottocute

Di colore bluastro

Piccoli ematomi sono assorbiti in tempi rapidi

Grandi possono impiegare molto tempo per essere assorbiti inficiando la guarigione

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Responsabilità infermieristica

Prevenire la contaminazione delle ferite

Deve segnalare i riscontri sugli effetti della medicazione sulla lesione ed altre utili considerazioni

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L‟infermiere deve saper valutare le ferite

Nell‟aspetto ( accostamento dei margini)

Se presentano secrezioni : verificarne la sede ed il tipo (se sieroso, purulento, emorragico)

Se presentano edema : frequente.

Nell‟odore : in genere non presentano odore, se maleodoranti denotano infezione

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Ispezione

• Approssimazione di bordi

• Integrità delle suture

• Segni di infiammazione

• Presenza di drenaggio

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Area attorno alla ferita

Reazioni al cerotto

Reazioni a bendaggi troppo stretti

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Il cerotto

Ipoallergenico se pz allergico

Preferire quelli porosi e permettono la ventilazione e prevengono la macerazione

Modo corretto di applicazione: porlo al centro della medicazione e poi premere il cerotto in entrambi i lati, applicando una tensione che si allontana dal centro

Per medicazioni in aree mobili (arti) è preferibile il bendaggio elastico adesivo

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Una medicazione troppo piccolapermette l‟invasione batterica, troppo stretta riduce l‟apporto ematico (meno nutrienti e ossigeno)

La vecchia medicazione si rimuove tirando in modo parallelo alla cute

Inumidirla con sol.fis.

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Preparazione di un campetto sterile

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Scopo

Ottenere una superficie sterile su cui disporre il materiale necessario per una tecnica asettica

Materiale occorrente

Piano di lavoro

Telino sterile monouso impermeabilizzato

Telini sterili

Garze sterili

Pezze laparatomiche sterili

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Procedura

Procedura1. Lavare, disinfettare e asciugare il piano di

lavoro2. L‟operatore A esegue lavaggio antisettico delle

mani e indossa guanti sterili3. L‟operatore B apre i sacchetti con i telini

sterili e li offre all‟operatore A 4. L‟operatore A distende i telini sul piano di

lavoro5. L‟operatore B aprire i pacchetti di materiale

con manovra asettica 1. Porgendolo all‟ operatore A

2. Lasciando cadere il materiale sul campetto

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Preparazione di un set da medicazione

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Cosa preparare per un set da medicazione

-Due telini

-Garze

-5-6 tamponi ripiegati o gnocchetti

-2 capsule metalliche

-1 ago bottonuto

-1 pinza anatomica

-1 pinza di Kelly

-Nastro per autoclave

-Un paio di forbici

-N.B. I ferri chirurgici da inserire nel set variano a seconda del tipo di medicazione da effettuare

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Perché una medicazione?

Per controllare le condizioni delle lesioniPer impedire la contaminazionePer favorire la cicatrizzazionePer assorbire le sierositàPer introdurre, accorciare, sostituire o rimuovere drenaggi

Sempre dalla ferita più pulita a quella più sporca

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Fasi di una medicazione

1) Rimozione della medicazione da sostituire

2) Osservazione delle caratteristiche della ferita :

a. Presenza di flogosib. Presenza di secrezionic. Lo stato dei margini

d. Il grado di vascolarizzazione

3) Eventuale detersione ed antisepsi della ferita

4) Applicazione della medicazione più idonea

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Preparati utilizzati

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1. Iodopovidone

2. Clorexidina

3. Acqua ossigenata (H2O2) l’uso deve essere limitato alle lesioni infette che presentano pus o con necrosi e sempre eseguito da risciacquo con fisiologica

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4. Antibiotici topici : da usare solo se strettamente necessari e previo prelievo batteriologico. Favoriscono allergie e presenza di ceppi resistenti.

5. Preparati in pomate : la loro applicazione comporta una medicazione occlusiva impedendo un idoneo scambio gassoso ed ostacolando la guarigione : applicarne uno strato sottile e rimuovere con sol. fis. prima di applicarne di nuova

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Gli accorgimenti da prendere riguardano

L’ambiente :Ridurre i movimenti dell‟aria durante le

medicazioni perché i microorganismi dell‟ariacontaminano le ferite e le ferite infette

contaminano l‟aria

L’operatore : attuare il lavaggio antisettico delle mani;

non parlare sopra la ferita; evitare lunghi tragitti del materiale dal carrello

alla ferita e viceversa; non allontanarsi lasciando la ferita esposta

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Il paziente : separare la persona con la ferita da persone con

infezioni note o fonti di infezioni (ad es. colonstomie);

se il pz può deambulare eseguire la medicazione in un ambiente protetto

Il materiale : rigorosamente sterile;

usare pacchettini contenenti l‟occorrente per una sola medicazione

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Prima di procedere alla medicazione

Controllare:

1) Dati anagrafici della persona

2) Tipo di intervento chirurgico, tipo e numero di drenaggi posizionati

3) Data dell‟ultima sostituzione

4) Precedenti registrazioni sulle condizioni della ferita

5) Fornire alla persona alcune informazioni sulla procedura

6) Far assumere alla persona la posizione adeguata in relazione alla sede della ferita

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Medicazioni semplici e complesse

Le medicazioni che si praticano su ferite pulite sono denominate medicazioni semplici

Le medicazioni che si praticano su ferite con drenaggi o settiche sono denominate medicazioni complesse

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Le m. semplici vengono rinnovate di norma, se esistono delle indicazioni : generalmente si tende a lasciare il più possibile la prima m. eseguita in sala operatoria se si mantiene pulita.

Le m. complesse possono essere rinnovate anche più volte nelle 24 ore.

N.B. Il lavaggio troppo frequente con sol antisettiche o sol fis può asportare i fattori di protezioni naturali. Ritarda la guarigione ed espone

la ferita al rischio di contaminazione microbica

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Ogni operatore dovrà essere capace di apportare le opportune modifiche ai passaggi del processo, in virtù delle condizioni reali di :

paziente, contesto e risorse

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Medicazioni Semplici o “ a piatto”

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1. Preparazione : informare la persona assistita sulla procedura

2. Lavaggio sociale mani3. Preparare sul carrello materiale occorrente :

1. Garze sterili2. Telino sterile

3. Antisettico monodose 4. Medicazione adesiva (varie misure) o cerotto varie

misure5. Soluzione fisiologica

6. Guanti sterili7. Guanti monouso non sterili

8. DPI (camice non sterile, cappellino, mascherina)9. Siringhe da 10, 20, 50 cc.

10. Bacinelle reniformi11. Set per medicazione monopaziente (pinze

anatomiche, chirurgiche, forbici, kocher ecc.)4. Indossare DPI

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6. Preparare campo sterile sul piano del carrello7. Aprire confezioni del materiale sterile e

posizionarlo sul campo sterile8. Far assumere una posizione confortevole ,

garantendo una buona esposizione della ferita, senza scoprire le parti non interessate dal procedimento

9. Indossare i guanti monouso non sterili e rimuovere la medicazione precedente delicatamente, tirando verso la ferita, con strappi brevi e rapidi ( se è molto aderente bagnarla con soluzione fis. )

10. Smaltire medicazione e guanti11. Osservare la ferita

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11. Lavaggio antisettico delle mani e indossare i guanti sterili

12. Se necessario, rimuovere eventuali residui di colla con l‟etere

13. Detergere la ferita con la fisiologica “a caduta”14. Prendere una garza sterile, utilizzando una pinza

e bagnarla con antisettico15. Effettuare l‟antisepsi della ferita

11. Dal centro alla periferia 12. Dall‟alto verso il basso procedendo

alternativamente, sulla ferita, a destra, a sinistra16. Attendere che la zona si asciughi17. Posizionare la medicazione adesiva o le garze

asciutte a misura della ferita ed il cerotto. 18. Procedere allo smaltimento dei rifiuti19. Lavaggio antisettico mani20. Registrare i dati rilevati sulla cartella

infermieristica ed eventuali osservazioni

Cambiando le garze ad ogni

passaggio

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Medicazioni Complesse

a) Ferite con drenaggi

b) Ferite settiche

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a) La tecnica è pressochè la medesima della medicazione semplice, tenendo presente che per la rimozione del cerotto è indispensabile la massima cautela onde evitare spostamenti accidentali di eventuali drenaggi.

b) Il materiale potrebbe richiedere oltre al materiale di base anche :

a) Porta aghib) Bisturi

c) Sonde Scanalated) Specilli

e) Aghi e fili da suturac) Trascrivere sulla c.i. le condizioni della ferita, il tipo di

drenaggio in situ e le eventuali operazioni effettuate su di esso, la quantità e i caratteri della secrezione drenata, i lavaggi praticati, i farmaci introdotti, la medicazione finale effettuata

d) Tra i DPI è necessario aggiungere occhialini o una visiera se vi è presenza di drenaggi o se vi sono in previsione manovre a rischio

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Tecnica medicazioni “con drenaggio” Procedere come per la medicazione semplice fino al

punto 12 Prendere con una pinza una garza, bagnarla con sol.fis.

e passarle sulla ferita iniziando dalla sutura e proseguendo verso l’esterno, senza mai tornare verso la sutura stessa

Durante questa procedura il chirurgo può accorciare, sostituire o rimuovere il drenaggio

Se il drenaggio è stato accorciato e/o retratto il chirurgo può chiedere il posizionamento di un punto di sutura

Effettuare una ulteriore antisepsi della sede del drenaggio sempre in senso centrifugo

Tagliare a Y una o più garze e posizionarle attorno al drenaggio

Continuare come per la medicazione semplice

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Medicazioni Settiche

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Materiale occorrente

- Carrello riservato esclusivamente alle medicazioni settiche

- Restante materiale per la medicazione

Tecnica

La tecnica è quella delle medicazioni in generale, tenendo però presente che si procede

- Dall’esterno all’interno (parte più contaminata)- E’ raccomandata un’adeguata detersione o con un derivato

del cloro o con acqua ossigenata prima di passare all’antisepsiwww.slidetube.it

Tecnica Medicazione “settica”

1. Procedere come per la medicazione semplice fino al punto 10

2. Se richiesto eseguire un tampone colturale3. Prima di eseguire il tampone rimuovere le

secrezioni con garza asciutta e sterile4. Il tampone deve essere premuto sulla ferita per

raccogliere le secrezioni dei tessuti

5. Prendere con una pinza una garza e bagnarla con acqua ossigenata o derivato del cloro e passarle sulla ferita iniziando dal margine esterno verso l’interno

6. Sempre con una pinza procedere all‟antisepsi con iodopovidone sempre in senso centripeto

7. Se prescritto applicare altre sostanze medicamentose

8. Concludere come per la medicazione semplice

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