Post on 02-May-2015
Mariacecilia PaoliMariacecilia Paoli
Az. Osp. L.Sacco
Polo Universitario-Milano
Az. Osp. L.Sacco
Polo Universitario-Milano
ASSISTENZA AL PAZIENTE CON ASSISTENZA AL PAZIENTE CON CIRROSICIRROSI
Patologia irreversibile del fegato
Degenerazione fino alla necrosi degli epatociti
Infiammazione cronica detta fibrosi
Rigenerazione nodulare del residuo del
parenchima con conseguente alterazione delle
funzioni esercitate dal fegato
CAUSE INFETTIVE DI CIRROSICAUSE INFETTIVE DI CIRROSI
EPATITE CRONICA VIRALE:
VIRUS B (HBV)
VIRUS C (HCV)
RARAMENTE:
INFEZIONI DI PARASSITI: SCHISTOSOMA
COMPLICANZECOMPLICANZE
Ipertensione portale
Splenomegalia
Ascite
Emorragie digestive – rettali
Encefalopatia epatica
Altre complicanzeAltre complicanze
Ittero
Dificit di coagulazione
Edemi
Astenia
Febbre e infezioni
Nausea e vomito
Teleangectasie
Trattamento e monitoraggio della Trattamento e monitoraggio della cirrosicirrosi
• Uso diuretici (edemi e tensione addominale)
• Uso lassativi (alvo pulito per evitare l’accumulo di sostanze tossiche)
• Astensione uso alcool, fritti e cibi grassi• Diminuzione del sale• Dieta equilibrata ricca di sostanze nutritive
indispensabili perché la cirrosi è causa malnutrimento
• Controllo del peso corporeo e della diuresi
• Riposo preferibilmente in posizione declive
• Cura e igiene della cute
ESAMIESAMI
• Ematochimici emocromo, ap, bil, trans
• Ecoaddominale
• Biopsia epatica
Per le complicanze:
• EGDS
• Colonscopia
• Paracentesi
ECOGRAFIA ADDOMINALEECOGRAFIA ADDOMINALE
INDICAZIONI GENERALI
Chiamata anche ecotomografia, è una tecnica
diagnostica basata sull’impiego di ultrasuoni.
Con una sonda appoggiata sulla pelle si
invia un fascio di ultrasuoni verso le
strutture corporee da esaminare.
·
In relazione alla densità dei tessuti
attraversati, gli ultrasuoni vengono variamente riflessi, raccolti dalla stessa sonda emettrice ed elaborati dall’apparecchio in un immagine su monitor.
In tal modo è possibile discriminare raccolte solide o gassose, o analizzare finemente alterazioni di struttura degli organi solidi.
L’avvento dell’ecografia ha consentito di avere a disposizione uno strumento diagnostico maneggevole, non invasivo e soprattutto sicuro e sufficientemente preciso.
SCOPI
Ricercare raccolte liquide, cisti, processi degenerativi, infiammatori o tumorali in grado di alterare l’ecostruttura normale del tessuto.
Sotto guida ecografica possono essere effettuate biopsie profonde.
Grazie al principio fisico dell’effetto doppler, l’ecografia viene utilizzata nello studio delle affezioni dei vasi sanguigni.
PREPARAZIONE:
Il paziente deve rimanere a digiuno
dalla mezzanotte;
Nel giorno precedente l’esame
deve assumere n. 3 compresse di mylicon
alle ore 8 – 16 - 20
EFFETTI COLLATERALI
nessuno
BIOPSIA EPATICABIOPSIA EPATICA
STUDIO DI UN CAMPIONE DI TESSUTO EPATICO PER VALUTARE LE CONDIZIONI DEL FEGATO PER POTER VALUTARE LA TERAPIA
• MATERIALE OCCORRENTE• ·Ago da biopsia epatica set monouso.• ·Siringhe di vario calibro (10, 20 cc.).• ·Matita dermografica, • .Cerotto (Mepore)• ·Fiala di atropina.• ·Barattolo sterile con formalina.• ·Soluzione fisiologica 10 cc.• ·Provette per campione, Lidocaina 2%.• ·Garze, guanti, batuffoli, telino sterile.• ·Disinfettante in uso (Betadine)• ·Septobox.
• ·Barattolo sterile con formalina.• ·Soluzione fisiologica 10 cc.• ·Provette per campione, Lidocaina 2%.• ·Garze, guanti, batuffoli, telino sterile.• ·Disinfettante in uso (Betadine)• ·Septobox.
PREPARAZIONE• *Verificare la presenza in cartella medica del
consenso informato del paziente e spiegagli lo scopo e la metodica dell’esame al fine di ottenere la sua collaborazione.
• *Verificare in cartella che il paziente abbia eseguito i test di coagulazione, emocromo, emogruppo, più esami di routine .
• * Controllare l’avvenuta esecuzione di ECG, RX torace, ecografia epatica.
• * Rilevare pressione e frequenza del paziente prima e dopo l’esecuzione dell’esame. Monitoraggio dopo 1 ora le successive dopo 2 ore fino alla 12 ora dall’esame.
• * Assicurarsi che il paziente sia a digiuno e che vi rimanga per le 5-6 ore successive all’esame.
• * Posizionare un accesso venoso periferico con ago cannula(venflon), premedicare con una fiala di atropina diluita con 5 cc di fisiologica sotto controllo medico. dopo eparinare.
* Mobilizzare il paziente in decubito laterale sinistro con il braccio sinistro estroflesso all’esterno, mentre quello destro disteso lungo il corpo; o in decubito supino con le braccia sotto il capo. Dopo qualche prova di profonda inspirazione ed espirazione il paziente deve rimanere in ispirazione durante l’agobiopsia per evitare lesioni profonde e lacerazioni del parenchima epatico, dovuti al movimento respiratorio.
• Al termine della manovra far nuovamente respirare il paziente e procedere alla medicazione.
• Aiutare il paziente a mettersi supino.
• Posizionare la borsa del ghiaccio sulla sede biopsiata.
• Eseguire dopo 6 ore emocromo in urgenza
e ripetere l’esame ripetere l’esame • alle 7 del giorno successivo inviandolo con
l’ausiliaria.• Mantenere il paziente a riposo assoluto 5-6 ore
dopo l’esame.• Far assumere al paziente thè nel pomeriggio e
dieta leggera la sera dell’esame.• Monitoraggio dei parametri su un foglio
EGDS esofagoduodenoscopiaEGDS esofagoduodenoscopia
Consente lo studio dell’esofago e dello stomaco e di parte del duodeno.
Durante questo esame è possibile:Durante questo esame è possibile:
Legatura delle farici esofagee
Cauterizzazione
• Mantenere il paziente a digiuno dalla mezzanotte• Invitarlo a non fumare. • Rimuovere eventuali protesi dentarie mobili.• Incanulare una vena periferica• Somministrare i farmaci prescritti (sedativi
ed atropinici per inibire le secrezione gastrica)
su indicazione medica.
Controllare la presenza in cartella:
- del modulo di consenso informato,
-ECG
- esami ematochimici
Dopo l’esecuzione dell’esame controllare il
paziente affinché non ingerisca nulla finché
perdura l’effetto dell’anestesia del cavo
orale per circa 2h.
PARACENTESI
DEFINIZIONE
Per paracentesi si intende il drenaggio
di liquido ascitico dalla cavità peritoneale.
Sede della puntura: fossa iliaca sinistra.Sede della puntura: fossa iliaca sinistra.
Gli scopi possono essere:
Diagnostico: si prelevano dei campioni di liquido per esami chimico-fisico e microbiologico;
Terapeutico: drenaggio del liquido per diminuire la compressione esercitata dallo stesso sui visceri addominali.
Applicazioni cliniche: versamento ascitico conseguente a cirrosi epatica o ipertensione portale, processi infiammatori aspecifici.
• Set monouso per paracentesi• Siringhe di varia capienza• Etile cloruro spray• Garze, batuffoli e telini sterili• Guanti sterili di varie misure• Aghi di vario calibro• Cerotto anallergico• Antisettico• Contenitore per smaltire aghi ed altri oggetti taglienti• Contenitore per smaltire gli altri rifiuti• Klemmer• Cuffia , mascherina ed occhiali protettivi• Metro a nastro• Fascia addominale• Sfigmomanometro e fonendoscopio• Lamette e schiuma da barba• Provette varie per esami
MATERIALE OCCORRENTEMATERIALE OCCORRENTE
ESEMPIO DI SET PER PARACENTESI
PROCEDURA IN PREPARAZIONE
• Spiegare lo scopo e la procedura al paziente• Tenere il paziente a digiuno da un ora• Verificare se in cartella clinica vi è il consenso
all’esecuzione dell’esame da parte del paziente• Far vuotare la vescica al paziente, per evitare la puntura
accidentale della stessa• Lavaggio delle mani Misurare la circonferenza addominale del paziente prima di eseguire la puntura
• Valutare la necessità di eseguire la tricotomia dell’area interessata
• Rilevare i parametri vitali• Reperire un accesso venoso• Far assumere al paziente la posizione di Fowler o in
decubito laterale sinistro• Coprire il paziente e assicurare la privacy• Aprire il set monouso per paracentesi
PROCEDURA ALL’ESAME
• Aprire i guanti sterili
• Collaborare con il medico durante la disinfezione, l’anestesia locale e la puntura della cute
• Osservare le caratteristiche del liquido e se necessario prelevare qualche campione da inviare in laboratorio
• Controllare la quantità del liquido
• Rilevare i parametri vitali e osservare l’eventuale comparsa nel paziente di pallore e vertigini
• A paracentesi ultimata rimuovere l’ago ed applicare una medicazione compressiva
• Infondere, se prescritto, albumina umana in base alla quantità di liquido drenato
• Valutare la necessità di posizionare la fascia addominale
• Controllare l’eventuale perdita di liquido dal foro di puntura
• Registrare in cartella l’esecuzione dell’esame, le caratteristiche e la quantità del liquido drenato
• Controllare ad intervalli di tempo i parametri vitali e le caratteristiche della medicazione