Marco Fabio Quintiliano Calagurris 30-35 d.C. Vita Studia a Roma con Remnio Palemone e Domizio Afro...

Post on 01-May-2015

218 views 5 download

Transcript of Marco Fabio Quintiliano Calagurris 30-35 d.C. Vita Studia a Roma con Remnio Palemone e Domizio Afro...

Marco Fabio Quintiliano

Calagurris30-35 d.C

Vita

Studia a Roma con Remnio Palemone e Domizio AfroSi afferma come avvocato poi come insegnante di retoricaE’ il primo professore stipendiato dallo Stato (con Vespasiano) per 20 anni

appare ormai certo che tra i suoi allievi ci fosse Plinio il Giovane

92-95: lasciato l’insegnamento pubblico compone l’Institutio OratoriaÈ precettore dei due nipoti di Domiziano (lealismo verso la dinastia)Successo professionale ma dolori privati (morte della giovane moglie e di due figli piccoli)Si rituffa negli studiMuore nel 95 o 96.

Opere perduteDe causis corruptae eloquentiaeOrazioni giudiziarieLezioni di retorica

Spurie le Declamationes (di allievi)

Institutio Oratoria

12 libriPubblicata nel 95Guida completa allo studio dell’eloquenzaFormazione e attività dell’oratore

ContenutoEducazione dei bambiniQualità e compiti dell’insegnanteCaratteri della retorica

InventioOrdoElocutio – imitatio

Rassegna poeti/prosatori greci e latini

MemoriaPronuntiatioActio

Compiti professionali, morali, civili dell’oratore

Si comincia con la fanciullezza: metodi educativi, apprendimento della pronuncia e della grammatica (libro I); si passa alla scuola di retorica e declamazione (II). I libri successivi entrano nella tecnica oratoria: analisi dei tipi di cause e della struttura formale dei discorsi (III-V). Il libro VI riguarda le qualità emotive del discorso, il VII questioni legali e argomentazioni, l'VIII e il IX le qualità e le figure dello stile e del pensiero e il ritmo prosastico.Il libro X, trattando il valore della lettura come aiuto per l'oratore, offre un quadro ragionato della letteratura greca e latina, con giudizi su molti autori. Il libro XI riguarda la memoria e il suo esercizio, il modo di disporre nell'orazione gli argomenti e gli atteggiamenti dell'oratore; il XII il carattere e le qualità morali a lui necessarie.

DedicatarioVittorio Marcello, homo novus appoggiato dalla corte (nuova aristocrazia di corte)

Atteggiamento verso Domiziano

Adulazioni nel proemio del IV libroInevitabili all’epoca di Quintiliano che comunque

Non cercò cariche politicheNon praticò la DELAZIONE (che condanna)

PubblicoIdea di utilitàOpera rivolta al figlio del dedicatario

In realtà richiestissima dai nuovi ceti che occupano ruoli pubblici (lo testimonia l’editore – libraio Trifone)

Sintesi della scienza retorica

Vaglio critico della tradizione precedente riordinata sistematicamente con limpido ordine espositivo

FontiCicerone

(che però aveva privilegiato trattati dialogici sulla retorica) per aver posto al centro le responsabilità etiche e civili dell’oratore

Celso

Le opere specialistiche di retorica allora in circolazione erano invece tecniche, pedanti, limitate a singole questioni.

Pedagogia Unica per la quale l’autore rivendica piena originalitàI libro:

fanciullezza dell’oratoreScelta accurata degli educatoriScuola pubblica (confronto con i coetanei)Gradualità insegnamentoFiducia nel bambinoEliminazione punizioni corporaliEmulazione - competizione

StileQuintiliano, “neoclassico”, rifiuta lo stile moderno/virtuosistico = “dulcia vitia” di Seneca

(pericoloso e allettante per i giovani)

e il gusto arcaicizzanteproponendo uno stile intermedio = proponendo uno stile intermedio = “rectum dicendi genus”,“rectum dicendi genus”, cioè classico, che va dall’atticismo asciutto allo stile ciceroniano più mosso.

Rassegna scrittori greci e latini per generi

Il libro X è una rassegna di giudizi letterari

(satura quidem tota nostra est)

Per Q. pari e superiori ai greci sono i latini “classici” di epoca cesariana e augustea

La questione della decadenza dell’oratoria

Per Quintiliano è dovuta a carenze nel metodo formativo (uso perverso della declamazione)E’ ottimista > crede nella rinascita di un oratore “ideale” che unisca talento a buona preparazione tecnica (come quella che egli vuole fornire)

La questione della decadenza dell’oratoriaPer Tacito è dovuta alla minor rilevanza della retorica nel regime assolutistico, in cui è tramontata la libertà (eloquentia alumna licentiae, Dialogus de oratoribus)

Per Petronio alla corruzione del gusto dovuta alle declamazioni e al degrado morale dei giovani non disposti al duro lavoro richiesto dalla preparazione retorica (decadenza della scuola e pretese dei genitori)Per altri a una ciclicità

(eccellenza/ decadenza)(Persio nella Satira I ridicolizza

i declamatori alla moda)

I compiti dell’eloquenzaNonostante Q. viva in un’età di autocrazia e proponga un ideale “ciceroniano” di ORATORE GUIDA MORALE E CIVILE DELLA COMUNITA’ non lo si può definire inattuale.Q., pur devoto al principe, rivendica la dignità tecnica e il valore civile dell’eloquenza, condannando chi se ne serve per la delazione.