Post on 15-Feb-2019
IBM 29 aprile
2009
L'uscita dalla crisi e il contesto competitivo post-crisiStefano Manzocchi
Ordinario di Economia InternazionaleLUISS Guido Carli
Direttore LUISS Lab of European Economics
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La Grande Recessione: la spirale negativa
Crisi finanziariaCrisi finanziarialegata ai derivati sui mutui(agosto 07 –
settembre 08)
Crisi realeCrisi realelegata alla restrizione del credito
e al panico di imprese e consumatori
(settembre 08 –
oggi)Il Pil mondiale cadrà
per la prima
volta dal dopoguerra (-1.3% FMI ultime previsioni Aprile)
Seconda crisi finanziariaSeconda crisi finanziarialegata alle sofferenze bancarie
(oggi)2
La politica
monetaria: i tassi
sono
stati abbassati ai minimi storici
Tassi di riferimentoFonte: IHS Global Insight
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La politica monetaria: le banche centrali stanno ritirando titoli pubblici e commerciali, in cambio di nuova monetaIl bilancio della Federal
Reserve
USA
La politica
fiscale: il
salvataggio
delle
banche
5
USA :1.
Con il Troubled
Assets
Rescue Plan
(Tarp), il Tesoro USA ha messo a disposizione 700$ mld
per acquistare titoli “tossici”
dalle banche. Finora ne sono stati spesi 350 per ricapitalizzare le banche
2.
Con il Financial Rescue (o Geithner) Plan:•
100-150 mld
per iniettare capitale nelle banche (la cifra precisa ancora non è
stata divulgata)•
80 –
100 mld
per finanziare il TALF (programma della Fed per acquistare asset
backed
securities)•
100 mld
per creare due programmi che, insieme ai fondi privati, compreranno 1.000 mld
di titoli e di prestiti “problematici”. La leva sarà
fornita dalla Federal
Reserve.•
75 mld
per ridurre i pignoramenti nel caso di mancato rimborso delle rate dei mutui (le rate non possono superare 1/3 del reddito)
•
200 mld
a Fannie
Mae
e Freddie
Mac, le agenzie governative a sostegno del mercato immobiliare 5
La politica
fiscale: il
salvataggio
delle
banche
6
Europa :1.
Intervento dello Stato nel capitale delle banche, attraverso azioni senza diritto di voto o prestiti convertibili
2. Garanzia pubblica dei prestiti interbancari e delle obbligazioni emesse dalle banche. In Europa le garanzie superano i 2.000€
mld3.
Aumento dell’assicurazione sui depositi ad almeno 50.000€
4. Maggiore flessibilità
nell’applicazione dei principi contabili mark-to-market 6
La politica
fiscale: il
salvataggio
delle
banche
Aiuti
alle
banche, % Pil
7
Fonte: FMI, The State of Public Finances: Outlook and Medium-Term Policies After the 2008 Crisis, marzo
2009
Principali
spese
e tagli
alle
imposte
del pacchetto
di
stimolo
ed
effetti
moltiplicativi
(CBO)
8
Spesatotale$ mld Moltiplicatore
Impatto su 2 anni$ mld
Acquisti beni e servizi 88 1 - 2.5 31Infrastrutture 44 1 - 2.5 8Trasferimenti alle persone 100 0.8 - 2.2 99Trasferimenti a enti locali (non Infrastrutture) 215 0.7 - 1.9 56Taglio biennale alle imposte per redditi medio-bassi 168 0.5 - 1.7 67Una tantum ai pensionati 18 0.2 - 1.2 9Taglio annuale alle imposte per redditi elevati 70 0.1 - 0.5 21Detrazione fiscale delle perdite 21 0 - 0.4 4Credito agli acquirenti di prima casa 7 0.2 - 1 3
Totale (1) 731 297% del Pil 2008 2.1%
Source: CBO, 2 marzo
per la spese
totale
e i moltiplicatori
Note (1): $56 mld
sono
esclusi
dal
totale
per difficoltà
di
assegnare
un moltiplicatore
alla
spesa
Stima basata sul moltiplicatore medio e la tempistica dell’intervento
La politica
fiscale: lo stimolo fiscale USA rappresenta il 5,6% del Pil -
dovrebbe contribuire 2 punti
percentuali alla crescita del Pil in 2 anni
La politica fiscale: l’impatto sui conti pubblici
Gl
interventi
per paese
9
Fonte: Gallagher, Kevin P., A Global Survey of Stimulus Plans, 8 marzo 2009
La politica fiscale: le conseguenze sul debito pubblico
Fonte: Global Insight, Eurostat, previsioni FMI, 6 marzo.
Il rapporto debito / Pil
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La politica fiscale: le misure in Italia
Fonte: Il contento del DL
185/2009, Il Sole 24 Ore, 27 gennaio, 2009
Bonus alle famiglie (tra 200 € e 1000 € per famiglie con un reddito fra 15mila e 22 mila) per un totale di 2,4 mldTassi mutuo (tasso massimo del 4%, il resto sarà pagato dallo Stato): 350 milioniImprese: detrazione del 10% dell’Irap da Ires e Irpef; fondo di garanzia per il credito alle PMIInfrastrutture e grandi opere: fondo da 960 milioni per il 2009 per gli investimenti delle FS, fondo di 480 milioni per il 2009-2011 per il trasporto pubblico localeLavoro: estensione del fondo sociale per l’occupazione e la formazione a 1,2 mld da usare per il sostegno al reddito
Per un totale di 5 mld
di euro
Il pacchetto
anti-crisi
La Grande Recessione: le politiche
Politica monetaria: con tassi di interesse a zero, le banche centrali stanno adottando una politica di quantitative easing, ovvero di creazione di base monetaria, per evitare che l’economia vada in deflazione. Il rischio è l’inflazione futura
Politica fiscale: l’obiettivo è di ridare fiducia ai consumatori e indurli a consumare di più, attraverso il salvataggio del sistema bancario e lo stimolo all’economia reale dato dall’intervento pubblico. Nel caso delle banche si tratta di fornire garanzie pubbliche o intervenire nel capitale, per evitare il panico e assicurare che riprenda il credito a famiglie e imprese. Nel caso dell’intervento pubblico, nell’attuale situazione la spesa pubblica è probabilmente più efficace dei tagli alle imposte. Purtroppo non esiste una ricetta sicura per ristabilire la fiducia
Politica del lavoro: nel caso degli aiuti settoriali e degli ammortizzatori sociali, si tratta di evitare che il timore delladisoccupazione provochi una depressione dell’economia
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La politica del lavoro:
se le famiglie perdono il lavoro, o hanno timore di perderlo, i consumi non ripartonoTasso di disoccupazione
Fonte: Eurostat
Area Euro Gennaio 2009: 8,2%
Usa Febbraio 2009: 8,1%
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Fonte: US Bureau of Economic
Analysis, Eurostat, FGA
La ripresa: previsioni Pil e inflazione USA e Area dell’euroLa crescita del PilVariazione trimestrale, annualizzata, in %
Previsione
2008: 1.1%
2009: -2.9%
2010: 0.4%
2008: 0.6%
2009: -3.2%
2010: 0.8%
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Previsione
La ripresa: per il 2009-2010 l’inflazione è sotto controllo…
Inflazionein %. Fonte: US BEA, Eurostat, Consensus
Economics
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Previsione
La ripresa: per il 2009-2010, l’inflazione è sotto controllo… ma dopo?
Inflazionein %. Fonte: US BEA, Eurostat, Consensus
Economics
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Previsione
La ripresa: i paesi dell’Europa continentale sono in condizioni miglioriDebito
famiglie, % Pil
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Fonte: Ocse
La politica
regolatoria
degli
intermediari finanziari
Il Il quadroquadro
regolatorioregolatorio
((BasileaBasilea
II) II) verrverràà
rivistorivisto
a a seguitoseguito
delladella
crisicrisi
deidei subprime. I subprime. I temitemi
caldicaldi
sonosono::
I I critericriteri
contabilicontabili
basatibasati
susu
fair value and markfair value and mark--toto--market market hannohanno accentuatoaccentuato
la la portataportata
delladella
crisicrisi. . EsistonoEsistono
alternative?alternative?
I I ratioratio
patrimoniali devono essere estesi a tutti i prodotti patrimoniali devono essere estesi a tutti i prodotti strutturati e agli strutturati e agli hedgehedge
fundsfunds? Le proposte del Financial ? Le proposte del Financial StabilityStability
Forum vanno in questa direzione.Forum vanno in questa direzione.
Bisogna introdurre vincoli di liquiditBisogna introdurre vincoli di liquiditàà
sulle banche, oltre che sulle banche, oltre che patrimoniali? Il dibattito patrimoniali? Il dibattito èè
acceso: il FSF non prende posizione.acceso: il FSF non prende posizione.
Occorre separare le banche commerciali (vigilate) da quelle di Occorre separare le banche commerciali (vigilate) da quelle di investimento? Difficile tornare indietro.investimento? Difficile tornare indietro.
Il FSF suggerisce che le banche diano conto dei prodotti derivatIl FSF suggerisce che le banche diano conto dei prodotti derivati i sui loro bilanci entro la fine del 2008.sui loro bilanci entro la fine del 2008.
Il FSF avvisa le banche di non prendere per oro colato i giudiziIl FSF avvisa le banche di non prendere per oro colato i giudizi delle societdelle societàà
di di ratingsratings
(su cui si basa Basilea II).(su cui si basa Basilea II).
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Dopo
la crisi: quale
contesto
competitivo?
Necessaria più flessibilità:
Mercati: la geografia della crescita muta rapidamente, Paesi ed aree ieri trainanti hanno rallentato (Est Europa); alcuni emergenti (India, Cina) avranno tuttavia crescita positiva -
anche se modesta -
quest’anno
Prodotti: trasformazioni in corso o prossime della domanda mondiale (caso tipico: settore auto)
Struttura industriale: la crisi spinge verso e crea le opportunità
per un riassetto dei settori su scala globale (caso tipico: sempre settore auto)
Integrazione manifattura-servizi: vendere un bene può non bastare, oppure può non creare sufficiente valore aggiunto. occorre a volte integrare con servizi ad alto valore aggiunto e ritagliati”su specifici segmenti di “clientela globale”
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Dopo
la crisi: quale
contesto
competitivo?
Cosa si è
venduto nel mondo fino all’inizio della crisi:
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World import1980 1990 2007
Clothing 4,9 5,6 3,6
Textiles 5,8 4,9 2,3
Chemicals 11,5 13,9 15,4
Iron and steel 7,3 4,9 4,8
Machinery and transport equipment 35,3 53,5 51,2
of which
Electronic data processing and office equipment 0,8 2,5 5,8
Integrated circuits and electronic components 0,7 1,9 5,4
Automotive products 11,1 14,1 11,7
Office and telecom equipment 8,0 13,7 17,6
Telecommunications equipment 1,2 2,4 6,4
Manufactures 100,0 100,0 100,0
Source: WTO
Dopo
la crisi: quale
contesto
competitivo?
Una chiave del successo post-crisi: crescere di dimensioni e di visione aziendale
(Quasi) tutte le imprese sono piccole nell’economia globale
“Crescere”
può significare attivare o perfezionare alcune funzioni aziendali, anche risparmiando sulle dimensioni e sui costi
Controllo di gestioneProgettazione, “architetture”
concrete o virtuali
Integrazione tra beni e servizi21