Lo Storytelling

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Come raccontare la marca: dallo slogan allo storytelling, creare emozione ed affettività attraverso la storia del brand

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Lo StorytellingRaccontarsi e farsi raccontare

la gente parla

della nostra marca?

C’era un tempo, lontano lontanoin cui le fattorie parlavano per slogan

Era un modo rapidissimo, e molto efficace per far memorizzare i messaggi di rèclame

Musica consigliata

Ma per le tante magie di quel tempo dopo pochi anni il

millennio cambiò

In quella èra tutta nuovala gente

che pure aveva così poco tempo per sé comincio ad ascoltar le

fattorie che narravano loro

delle lunghe, interessanti, storie

Uno studioso vecchio vecchio disse

con la sua voce profonda e austera, che

era “una metodologia e

disciplina che, usando i principi della retorica e della narratologia 

creava racconti influenzanti

in cui vari pubblici potevano riconoscersi”

Egli conoscevatutte le scienze

e sosteneva che le storie sono nella natura dell’uomo

Fin dalla notte dei tempi infatti l’uomo aveva sempre

raccontato delle storie

Le fattorie però usavanolo Storytelling

Una cosa un po’ diversa dalla narrazione:

esso infatti non racconta il passato

ma disegna i comportamenti orientando i flussi di emozioni

portando gli individui a identificarsi e a conformarsi

L’epica raccontava lezioni di saggezza dall’esperienza

lo storytelling invece incolla sulla realtà dei racconti

artificiali

La narrazione infatti metteva d’accordo tutti: secondo gli antropologi per esempio, fu proprio la narrazione

a permettere la trasmissione della conoscenza tra uomo e uomo

Secondo i sociologi invecele persone vengono accomunate se si identificano in un

raccontoSviluppano senso di appartenenza

rendendosi quindi molto più disponibili a collaborare

E pure quei mattacchioni degli psicologi. Sì, la nostra mente è connaturata

alla creazione di storie. L’uomo, da sempre, naturalmente, crea storie

Pure i sogni son fatti di storie

La mente ragiona per immagini. Le storie sono immaginifiche, fanno descrivere cioè delle figure nella mente. Perciò si ricordano, sono

memorabiliLa memoria vive di immagini. Proviamo a chiudere gli occhi e pensare a ieri Subito, avrà inizio una sequenza di immagini

Musica consigliata

Le storie aiutano a spiegare i cambiamenti ed i loro motivi Sono dinamiche, e suscitano riflessioni

Le storie spiegano le verità, le umane debolezze, le forze, le speranze, le paure

Tutti noi ci identifichiamo nel protagonista di una storia

Le storie descrivono le alternative, stimolano la fantasia quindi fanno immaginare le conseguenze delle scelte

Ci aiutano a scegliere il prodotto più adatto

Tutte le storie narrano di conflitti interiori o esteriori

E mostrano come il protagonista l”eroe”, li affronti

svelandoci il significatodelle sue azioni positive e

negative

Nel nostro caso l’eroe si deve avvalere di uno strumento molto

speciale:il nostro prodotto

Un prodotto a cui ci si affezionapensiamo a quanti prodotti siamo affezionati, e anche a quante

marcheMa questo è più difficile, perché un prodotto è concreto e utile

mentre una marca è soltanto un nome, una filosofia, un’idea

In quello strano millennio

lo storytelling divenne veramente

importante

La gente infatti era ormai confusa

da troppi messaggi spot

Si preferiva ricevere meno messaggi

ma più affascinantie coinvolgenti proprio come le

storie

E quando le storie sono belle e interessanti vengono ri-raccontate a loro volta

Noi proviamo molto piacere nel raccontare nuovamente le storie che ci piacciono

Pensiamo ad un aneddoto, o ad una barzellettaUna marca che riesce a farsi raccontare raggiunge certo il successo

o comunque la notorietà. E pure, scusate l’espressione volgare, tutto gratis

Nel millennio precedente si dava importanza

all’immagine

In quello successivo invecesi badò alla reputazione

La differenza sta nel fatto che l’immagine se la crea

la fattoriala reputazione invece

è ciò che la gentedice in giro di lei

Roba seria, molto seriaMa niente affatto triste

Gli strumenti per diffondere la reputazione di una marca, in quel millennio tutto nuovo,

non mancavano di sicuro

Ci piace condividere…

Musica consigliata

Il termine “condividere” divenne molto popolareE si condivideva in un modo tutto nuovo

Nell’era dell’informazione si condivideva la conoscenza E le storie sono conoscenza

Ci piace condividere…

Ci piace condividere…

Anche gli uccellini cinguettavano storie

Si chiamavano “mezzi sociali”ma i forestierili chiamavano“social media”

Erano veramente tantiogni giorno se ne inventavano di nuovi, diversi

adatti alle rinnovate esigenze dei popolani che, invero diventavano sempre più bizzarri e capricciosi

Qualcuno faceva confusionee pensava

con le storie di potersi

prendere giuoco della gente

Ma il millennio era cambiato davveroed erano ancora tanti i mercanti che, ancora

non avevano compreso che le storie le raccontavanoSOPRATTUTTO la gente

E la genteche invece imparò tanto prestoad usare tutti quei nuovi arnesi quando si sentiva presa in giro

subito si vendicava:

bastava raccontarlo, e tutti i suoi amici meglio, i suoi contatti

l’avrebbero raccontato a loro volta

Antichi opifici

popolani

Era tornato il passaparola solo che

stavolta era più rapido, efficace,

potente

Anche perché la gente non si fidava più di quel mezzo ormai abusato che era la rèclame

Essa spesso dava fastidio, e poi si sapeva che diceva le bugie

Certo, non sempre ma molto spesso Era un rapporto da pari a pari, peer to peer, come dicevano i

forestieriE non costava nulla

I popolanisi fidavano invece

di ciò che dicevano

gli altri popolaniperché erano disinteressati

e, spessoanche molto competenti

In quel millennio posmoderno infatti

la gente amava tanto

la tecnologia ma per paradosso riscopriva tante tante belle cose dei tempi antichi

Quasi si comportavano come se appartenessero a una medesima tribù

erano capaci di azioni collettive,si muovevano tutti assieme, rapidamente, inaspettatamente

Essi erano mossi da uno scopo comuneche spesso era dovuto ad una semplice motivazione etica

Raccontare storie sviluppa il senso di

appartenenza

Un raccontomeglio di altri freddi schemi usati un tempo

riesce a far immedesimare le

persone

Musica consigliata

Ancor più importante poi è far condividere le storie

E le emozioni se condivise sono ancor più belle Condividere vuol dir moltiplicare

Le storie trovano l’individuo nella folla

E ciascuno le reinterpreta a modo suo. Aggiunge, toglie, modifica Tutto dipende dalle sue personali emozioni

L’importante però e che rimanga intatta la trama della storia

Le storie creano connessione ed empatiasono più facili da capirsi e stimolano

la creazione di nuove soluzioni Sono molto più persuasive

Le storie sono belle

“Ma come si costruisce una storia?”

chiese allora un bimbo curioso

Un signore dall’aria stralunata gli rispose:

simula una situazione verapoi dài un insegnamento

Ed infine invita a metterlo in pratica

Musica consigliata

“Può spiegarsi meglio”? Incalzò il bambino, un poco scettico

“Certo” rispose il tipo allampanato

“ricordiamoci che le matrici delle storie le abbiamo

impresse nel nostro inconscio

E queste storie primordiali si chiamano archetipi”

La dinamica di una storia

Tranquillità

I atto

I incidente

Si affro

nta

la sfid

a

II incidente

II atto III atto

L’eroe aff

ronta

la lotta più

diff

icile Si re

agis

ce e

vince

la

sfida

final

e

Una storia inizia di solito da uno stato d’animo tranquillo e positivoMa ecco l’imprevisto, che l’eroe affronta e supera. Ancora, quando sembra tutto ormai passato, ecco una nuova minaccia, ancor più

grave della precedenteCon maggior fatica, astuzia, coraggio fino all’eroismo

il protagonista affronta tutti i pericoli e, naturalmente, vince

Secondo il più grande studioso del tempo che si chiamava Carl Jung

tutte le persone hanno un comune “inconscio collettivo”

C’è un aspetto affettivo, simbolico,

etico

Questo è l’archetipo

Mentre secondo un certo Booker, le storie potevano seguire sette archetipi differenti

Battere il mostrosfidare sé stessi

storie di saggezza lezioni di ottimismo

l’integrità e la purezza le tragedie

e le commedie

E gli eroi possono essere di tanti tipi diversi Ma essi devono sempre insegnarci qualcosa, questa è la morale.

Nello storytellig la morale sta nella bellezza, nel fascino, nell’utilità del prodotto. Meglio: nell’esperienza d’uso del prodotto

Questo era il finedello storytelling

Il motivo veniva rafforzato

dal fatto chedietro questa marca vi fosse una lunga

ed avvincente storia

La morale è sempre un

argomento forte

Le marche allora(che poi erano i

cognomidei prodotti)

avevano bisogno di tempo per spiegare

a tutti i popolani il motivo

della loro bellezza

In fondo, quando qualcuno la sceglieva doveva avere un buon

motivo

Questo motivo era la morale della

favola

Gli studiosi dei mercati la chiamavano

“Tessuto narrativo della marca”

In sostanza: cosa dovrebbe andare a dire la gente di lei? Perché dovrebbe sceglierla?

Riuscire non solo a dare un motivo ma spingerla a dirlo

in maniera coinvolgente

Si prefigurava un millennio difficile

Qualche eccentrico giullare arrivò a dire:

“un bravo mercante, in questo millennio, deve saper scrivere

bene”

Chissà… magari aveva ragione

Per tutte queste cose, si scopri che lo storytelling era molto utile in tante altre cose non solo per intrattenere i bambini piccoli ma anche

tutti i bambini grandi Li aiutava a diventare ancora più grandi e più forti dentro

Aiutava a risolvere problemi, a prender decisioni, a scambiarsi il sapere,

e soprattutto a cambiare, vero forte imperativo di quel difficile momento

… e fu così che il rapporto

tra aziendee clienti

si trasformò in rapporto tra persona e persona

Musica consigliata

E vissero insieme felici e contenti

Andrea Riccio

Via Tharros 9109170 - Oristano

0783 212037info@marketingeformazione.it

www.ilriccio.euwww.marketingeformazione.it

Skype: Andrea.riccio1Twitter: andrea_riccio

Gratzias meda

http://www.slideshare.net/biancacawthorne/engaging-through-storytelling-overview

http://www.slideshare.net/whitneyq/power-of-story-ux-hong-kong

http://blog.tagliaerbe.com/2010/08/storytelling.html

http://gruppodilettura.wordpress.com/2008/10/31/storytelling-la-fabbrica-delle-storie-la-narrazione-come-strumento-di-manipolazione/

http://blog.evoluzionetelematica.it/quale-la-vostra-storia/

http://drwho.it