LL’équipe di cure palliative - Centro di formazione...

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L’équipe di cure palliative

LL’é’équipe di cure quipe di cure palliativepalliative

Corso di formazione per infermieri Corso di formazione per infermieri e OSS, gennaio 2011e OSS, gennaio 2011

Eugenia MalinverniEugenia Malinverni

L’équipe •

E’

un gruppo organizzato con obiettivi

e regole di lavoro.•

Prevede una delega di responsabilità

in funzione delle capacità

del singolo operatore

Le finalità

Raggiungere uno o più

obiettivi•

Aprirsi in uno scambio con l’esterno

Ricevere INPUT dall’ambiente•

Fornire OUTPUT all’ambiente stesso con la finalità

di modificarlo in un sistema a

feedback•

Adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente

Caratteristiche dell’équipe

I componenti riconoscono reciprocamente una competenza distintiva

Hanno un modo di sentire condiviso•

Vengono valorizzate le competenze dei singoli operatori

Si facilita l’integrazione emotiva, cognitiva, relazionale

Ancora caratteristiche…•

Si condivide la responsabilità

dei progetti

con tutti i membri del gruppo•

I contatti con l’esterno sono impostati su uno stile manageriale dove il vertice del gruppo lo rappresenta all’esterno,ma coordina all’interno

E ancora…•

Occorre interazione tra i componenti per partecipare alla suddivisione del lavoro in base alle competenze dei singoli

Occorre autocontrollo dei singoli sulla qualità

e sulla quantità

del lavoro svolto e

da questo dipende la funzionalità

del sistema stesso

Perdono parte del loro significato i controlli rigidi di natura burocratica

E la produttività?E la produttivitE la produttivitàà??

EE’’

difficile determinare con difficile determinare con precisione la produttivitprecisione la produttivitàà

dei dei

singoli attivati nel processo singoli attivati nel processo

Cosa succede in un gruppo

Investimento personale che il professionista opera nei confronti dell’organizzazione e del gruppo di lavoro per il soddisfacimento dei propri bisogni

di:

Stima•

Appartenenza

Attaccamento

A LIVELLO INDIVIDUALEA LIVELLO INDIVIDUALE•

L’individuo sente che il gruppo soddisfa i propri bisogni

Ottiene soddisfazione dal rapporto con gli altri membri (buon clima)

Ottiene soddisfazione dalla partecipazione al compito

Ottiene soddisfazione dall’appartenenza al gruppo nei confronti dell’esterno

A LIVELLO DI GRUPPOA LIVELLO DI GRUPPOIl team e i suoi membri sono centrati sull’obiettivo

Alto livello di fiducia reciproca

Senso di sicurezza e di interdipendenza

Intimità nell’organizzazione (scambio diretto,

consapevolezza di problemi e frustrazioni)

Confidenza reciproca per disapprovarsi a vicenda

Identificazione con il successo della missione

Nella gestione dellNella gestione dell’é’équipequipe PRIVILEGIAREPRIVILEGIARE

COMUNIC-AZIONE

MOTIV-AZIONE

VALORE DEL LAVORARE

Chi fa cosa come quando perché

Chi? Risponde a …•

Cosa? Risponde a…

Come?•

Quando?

Perché?

è l’insieme dei comportamenti

attesi dal gruppo/organizzazione rispetto alla persona che occupa una certa posizione

RUOLORUOLORUOLO

POSIZIONEPOSIZIONEPOSIZIONE è l’insieme dei compiti

assegnati, delle risorse

disponibili e dei vincoli

imposti

Come definireCome definire

Il ruoloIl ruolo

l’acquisizione di un ruolo

presuppone sempre un apprendimento che avviene per approssimazioni

successive

Ciò implica che ogni ruolo viene interpretato dal soggetto che lo

riveste

ATTESOATTESO(aspettative del gruppo / dell(aspettative del gruppo / dell’’aziendaazienda

•• Devi/non deviDevi/non devi

AGITOAGITO(atteggiamenti e comportamenti messi in atto)(atteggiamenti e comportamenti messi in atto)

•• Faccio/non faccioFaccio/non faccio

PERCEPITOPERCEPITO(aspettative della persona nel ruolo)(aspettative della persona nel ruolo)

•• Voglio/non voglioVoglio/non voglio•• Posso/non possoPosso/non posso•• Devo/non devoDevo/non devo

ATTESOATTESO

AGITOAGITO

PERCEPITOPERCEPITO

Fondamenta Fondamenta del ruolodel ruolo

Interpretare un ruolo

ogni persona quindi nell’interpretare il proprio ruolo si confronta con due

aspetti :La prescrittività

e la discrezionalità

L’esperienza: chi fa cosa?

Mmg

: fornisce informazioni cliniche e non sul paziente e la famiglia, resta il responsabile della cura e delle prescrizioni anche se su suggerimento del palliativista; se condiviso, supporta la famiglia

Palliativista

: verifica la presenza dei criteri di malattia avanzata, applica modelli terapeutici finalizzati al miglioramento della QoL

discutendoli in equipe per

personalizzare l’assistenza, comunica con il paziente, supporta la famiglia….

L’esperienza: chi fa cosa

Responsabile di distretto: nella nostra esperienza valuta, autorizza, verifica l’appropriatezza del piano di cura stilato insieme agli altri attori, verifica indirettamente la qualità

dell’assistenza erogata

Infermiere : quale profilo identificate? A casa e in struttura?

Fisioterapista: serve in cure palliative?

Presenter
Presentation Notes
responsabile del caso, valuta quotidianamente l’andamento clinico, psicologico, spirituale, sociale del paziente, del care giver e della famiglia in genere, attiva supporti specifici in collaborazione con l’equipe (psicologi,volontari,…), informa l’equipe e i colleghi del distretto circa l’andamento del caso, accompagna malato e famiglia in questo difficile percorso di saluto…. responsabile del caso, valuta quotidianamente l’andamento clinico, psicologico, spirituale, sociale del paziente, del care giver e della famiglia in genere, attiva supporti specifici in collaborazione con l’equipe (psicologi,volontari,…), informa l’equipe e i colleghi del distretto circa l’andamento del caso, accompagna malato e famiglia in questo difficile percorso di saluto….

L’esperienza: chi fa cosa•

OSS: quale profilo identificate? A casa e in struttura?

Psicologo : viene offerta la possibilità

a tutte le famiglie di un colloquio con lo psicologo; in casi specifici il supporto è

continuo

Volontari: viene offerta la possibilità

di avere la compagnia di un volontario. Per l’equipe, l’importanza di “avere l’occhio della vicina di casa”

sulla proporzione e sulla qualità

delle cure•

Care giver: il contratto con la famiglia

Il gruppo di successo

Gruppo come cerchio e nodo: cruppa: grosso cavo; klupro, gomitolo; crup, stringere insieme, contrarre

La natura circolare del fare gruppo e la condizione di intreccio dell’essere gruppo

Un gruppo è

di successo se riesce ad esprimere quell’

uomo in più”

che è

appunto il gruppo, che non può essere solo la somma dei suoi componenti.

Cure/ Care •

“Cure: destinata ai malati, agli anziani non autonomi, alle persone con handicap, è utilizzata nel senso riparativo, cioè

come accudimento che colma lacune. Le azioni: ripristinare lo stato di salute, riparare, porre rimedio

Care: mira a promuovere il pieno fiorire dell’essere umano, rispondendo all’aspirazione per la trascendenza, è una pratica promotiva, facilita il fiorire della vita. Le azioni: monitorare, proteggere, dedicare attenzioni, avere considerazione

“Una buona cura è una pratica che si realizza in una serie di azioni nutrite da un’attenzione all’altro che sola sa generare una sensibile dislocazione cognitiva e affettiva verso la sua situazione”

L. Mortari, La pratica dell’aver cura, Bruno Mondadori, 2006

“Quelli che sono morti scontenti non possono far sapere a tutti quanto siano

stati trascurati”

““Quelli che sono morti Quelli che sono morti scontenti non possono far scontenti non possono far sapere a tutti quanto siano sapere a tutti quanto siano

stati trascuratistati trascurati””John John HintonHinton,,DyingDying

Eccoci alle domande…