TERAPIA e PROFILASSI -...
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DEFINIZIONE
ENDOCARDITE SINISTRA SU VALVOLE NATIVE
ENDOCARDITE SX SU VALVOLE PROTESICHE
RECENTI < 1 ANNO TARDIVE > 1 ANNO
ENDOCARDITE DX
ENDOCARDITE DI DEVICE INTRAVASCOLARE:
PM ICD
SITO DI INFEZIONE
PRESENZA ASSENZA di
MATERIALE
INTRACARDIACO
NOSOCOMIALE > 48 H DALL’OSPEDALIZZAZIONE
NON NOSOCOMIALE < 48 H
DALL’OSPEDALIZZAZIONE in pz ADI, trattamenti ev, chemiotp, emodialisi; Ospiti di Struttura, dimessi da < 90 gg
ACQUISITA IN COMUNITA’ TOSSICODIPENDENTI
MODO DI ACQUISIZIONE
DELL’INFEZIONE
Lesione
Formazione di trombi sterili di piastrina e fibrina sui lembi valvolari
• VALVOLE PROTESICHE
• DISPOSITIVI intracardiaci
Aumentata trombogenicità della superficie endocardica
Anomalie emodinamiche (stress meccanico da flussi turbolenti) +
VALVOLE NATIVE
• Insufficienza aortica
• Stenosi aortica
• Insufficienza mitralica
• Difetto del SIV
• Cardiopatie congenite
FATTORI
PREDISPONENTI DELL’OSPITE
• Valvulopatia reumatica o
degenerativa
• Cardiopatie congenite
• Valvole protesiche
• Dispositivi intracardiaci
• Uso di droghe per via
endovenosa
• Immunodeficienza
• Stato di ipercoagulabilità
• Diabete mellito
• Neoplasie
• Emodialisi
provocano flussi turbolenti che generano lesioni da urto
sull’endocardio su cui impattano e riducono il potenziale
antiaggregante dell’endocardio
• cavo orale
• tratto gastro-
intestinale
• vie genito-urinarie
• cute lesa
• vie aeree
• cateteri vascolari
• accessi chirurgici ed
eventuali dispositivi
impiantati
• pratiche invasive e
manovre strumentali
• droghe per via e.v.
BATTERIEMIA
• Stafilococchi, enterococchi e streptococchi rappresentano
l’agente eziologico nell’80% dei casi di endocardite
• S. aureus e gli streptococchi viridanti possiedono un elevato
tropismo anche per l’endocardio illeso infatti sono
responsabili della maggior parte delle endocarditi su valvole
native
• Emocolture positive nel 90% dei casi. Se negative utilizzo
di tp antibiotioca precedente
BATTERIEMIA EZIOLOGIA
E
PATOGENESI
PROFILASSI
TERAPIA
MEDICA
• Evidence based medicine: non esistono trials randomizzati
prospettici che ne provino un beneficio e simili trials
richiederebbero 6000 pz in ogni braccio
• le ultime Linee Guida dell’American Heart association (AHA
2007) limitano molto le indicazioni precedenti e quelle della
European Society of Cardiology (ESC 2009) sono in accordo
•Razionale: il fattore principale è rappresentato da esposizione
casuale a batteriemie determinate da attività legate alla vita
quotidiana
• la profilassi antibiotica riduce alcuni casi di endocardite legata a
batteriemie determinate da procedure invasive
• il rischio di tossicità da terapia antibiotica supera il beneficio
PROFILASSI PROFILASSI RACCOMANDATA SOLO IN
PAZIENTI AD ALTO RISCHIO
• Valvole protesiche (incluse le biologiche ed
omograft)
• Materiale protesico utilizzato in valvuloplastica
• Pregressa Endocardite
• Cardiopatia congenita cianogena, non sottoposta a
CCH o con deficit residuo adiacente a materiale
protesico
• Valvulopatia in cuore trapiantato
IIa C
PROFILASSI PROFILASSI RACCOMANDATA SOLO IN
PROCEDURE CHE POSSONO DETERMINARE
BATTERIEMIA CON MICRORGANISMI IN GRADO
DI CAUSARE ENDOCARDITE
• Procedure dentali con manipolazione di tessuto gengivale o
peri-apicale o perforazione della mucosa orale
• Procedure respiratorie con incisione o biopsia della
mucosa del tratto respiratorio: tonsillectomia,
adenoidectomia, broncoscopia con biopsia
• Amoxicillina 2 g po 30-60 min prima della procedura
• In alternativa: Cefalexina 2 g o azitromicina 500 mg o
clindamicina 600 mg
IIa C
PROFILASSI NON RACCOMANDATA :
• Procedure gastro-intestinali (inclusa colonscopia o
EGDScopia)
• Procedure genito - urinarie (cistoscopia, ureteroscopia..)
• Parto cesareo o vaginale
• Cute e tessuto muscolo-scheletrico: solitamente infezioni
polimicrobiche, ma necessaria copertura solo contro
Stafilococchi o Streptococchi beta-emolitici
• In caso di infezioni attive: eradicare prima di procedere
• In caso di pazienti ad alto rischio che subiscono procedure
GI o GU con infezione in corso, è necessario fornire
copertura per batteriemia da Enterococco: amoxicillina o
ampicillina
III C
SEGNI E SINTOMI CLINICA
Febbre 80-90%
Brividi e sudorazione 40-75%
Anoressia, perdita di peso, malessere 25-50%
Mialgie, artralgie 15-30%
Dolore lombare 7-15%
Soffio cardiaco di nuova
insorgenza
80-85%
Emboli arteriosi 20-50%
Splenomegalia 15-50%
Ippocratismo digitale 10-20%
Manifestazioni neurologiche 20-40%
Manifestazioni periferiche* 2-15%
Petecchie 10-40%
ENDOCARDITE ACUTA (streptococchi β emolitici, S. aureus, pneumococco)
• esordio brusco
• febbre elevata e persistente (39°-40°)
• rapida distruzione delle strutture cardiache
• produzione di foci metastatici extracardiaci con frequenti
fenomeni di embolismi settici
• se non trattata risulta fatale in poche settimane
CLINICA
ENDOCARDITE SUBACUTA (streptococchi viridanti, enterococchi, stafilococchi coagulasi
negativi, gruppo HACEK)
• esordio subdolo
• febbre < 39°
• rara e lenta distruzione delle strutture cardiache
• infrequenti episodi di tromboembolismo settico
• progressione lenta a meno dell’insorgenza di complicanze
CLINICA
Manifestazioni cardiache
distruzione del miocardio e dei lembi valvolari e delle corde
tendinee con progressiva disfunzione valvolare
soffio di nuova comparsa o di un soffio di maggiore gravità
rispetto al precedente controllo
La disfunzione valvolare conduce nel 30-40% all’insufficienza
cardiaca congestizia
La progressione è più rapida qualora l’endocardite interessi la
valvola aortica
Difetti di conduzione
CLINICA
Manifestazioni extracardiache
petecchie
emorragie a scheggia
subungueali (strie rosso fuoco
nel letto ungueale)
lesioni di Janeway (lesioni
emorragiche o eritematose sul
palmo della mano o sulla pianta
del piede)
noduli di Osler (noduli
sottocutanei più frequenti ai
polpastrelli delle dita)
macchie di Roth (emorragie
retiniche)
CLINICA
Manifestazioni emboliche Il microembolismo può interessare anche organi interni quali
la milza, i reni, il miodollo osseo, il cervello con conseguenti
microinfarti a carico di tali strutture
RMN encefalo positiva nell’80% dei casi
Il rischio embolico diminuisce dopo l’inizio della terapia
antibiotica
Dipende da tipo di vegetazione, dimensione, base di
impianto, germe interessato (più frequente con St bovis e
S aureus)
Ruolo protettivo dell’ASA se assnta nei 6 mesi precedenti. Se
iniziata dopo la diagnosi di EI aumenta il rischio emorragico
CLINICA
Manifestazioni settiche metastatiche
Infezioni focali ematogene si verificano soprattutto a carico di
milza, reni, meningi, cute e sistema scheletrico (osteomielite
vertebrale)
CLINICA
A carico del rene inoltre può verificarsi una glomerulonefrite da
immunocomplessi
CLINICA
Danno immuno-mediato
DIAGNOSI
Criteri diagnositici di Duke
DIAGNOSI DEFINITA
DIAGNOSI POSSIBILE
2 CRITERI MAGGIORI
O 1 MAGGIORE + 3 MINORI
O 5 CRITERI MINORI
1 CRITERIO MAGGIORE + 1
MINORE O
3 CRITERI MINORI
1. Emocolture positive
microrganismi che tipicamente causano endocarditi
S. viridanti, S. bovis, S. aureus, HACEK, Enterococchi
microrganismi inusuali ma compatibili con
l’endocardite isolati persistentemente:
in due emocolture effettuate a 12 h l’una dall’altra
in tre o nella maggior parte di quattro o più emocolture
Singola emocoltura pos per Coxiella burnetii o Sierologia
IgG per Coxiella burnetii > 1:800
Criteri diagnositici di Duke DIAGNOSI
2. Segni ecocardiografici
Vegetazione oscillante sulla valvola o sulle
strutture di supporto
Massa adesa ad una struttura cardiaca impiantata
Ascesso
Rigurgito valvolare di nuova comparsa
Deiscenza di valvola protesica
TEE indicato in caso di valvola protesica, alto
sospetto di EI, sospetto di ascesso perivalvolare
Criteri diagnositici di Duke DIAGNOSI
ECOCARDIOGRAFIA
• Visualizzazione diretta della
vegetazione
• Definizione della morfologia
della vegetazione
• Valutazione della presenza
di complicanze
intracardiache
• Valutazione della funzionalità
cardiaca e valvolare
DIAGNOSI
Condizioni predisponenti
patologie cardiache, tossicodipendenza, immunodeficienza…
Febbre ≥ 38°
Fenomeni vascolari periferici
embolo arterioso maggiore, infarto polmonare settico,
aneurisma micotico, ictus o emorragia cerebrale, emorragie
congiuntivali, lesioni di Janeway
Fenomeni immunologici
glomerulonefrite, noduli di Osler, macchie di Roth, fattore
reumatoide
Emocoltura positiva ma che non soddisfa i criteri
diagnostici sopra riportati
DIAGNOSI
Dimostrazione della presenza di
microrganismi, tramite coltura od istologia,
sulla vegetazione, un suo embolo od un
ascesso intracardiaco
Conferma istologica della diagnosi di
endocardite attiva su una vegetazione od un
ascesso intracardiaco
DIAGNOSI
Criteri diagnositici di Duke
ECOCARDIOGRAFIA
L’ecocardiografia transtoracica (ETT) : sensibilità del 65%
Non riesce ad evidenziare le vegetazioni < 2 mm
Non dispone di una finestra acustica ottimale
L’ecocardiografia transesofagea (ETE) ha una sensibilità del
90% circa ed è utilizzabile anche nello studio delle valvole
protesiche e delle complicanze intracardiache
DIAGNOSI
ECOCARDIO TE: raccomandazioni
• Elevato sospetto di EI con eco TT non diagnostico
o negativo ripetere dopo 7-10 gg
• Valvole protesiche (specialmente Aorta e Mitrale)
• Anomalia valvolare , pregressa EI
• Batteriemia da S aureus o Strepto viridanti
• Ridotta finestra acustica transtoracica
DIAGNOSI
I B
• Difficoltà da parte degli antibiotici di raggiungere gli
strati più interni della vegetazione dove i batteri sono in
stato di quiescenza sia dal punto di vista replicativo
che metabolico con concentrazioni di 109-1011 CFU/g
• Preferenza per la via di somministrazione parenterale
ed utilizzo di dosi elevate di farmaci
• Utilizzare farmaci BATTERICIDI, non batteriostatici
• La terapia dell’endocardite per germi resistenti o su
valvole protesiche richiede tempi più lunghi
TERAPIA
MEDICA TERAPIA: Principi generali
• Qualora la condizione emodinamica sia stabile
evitare la terapia empirica ed attendere i risultati
dell’antibiogramma per programmare una terapia
antibiotica mirata ed efficace: nel 90% dei casi di
endocardite le emocolture sono positive
• Se paziente instabile prelevare almeno 3 set di
emocolture a distanza di 30 min prima di terapia
empirica
• Controllare emocolture dopo 48-72 h di terapia
TERAPIA
MEDICA Principi generali
Penicillino sensibili: MIC < 0.12 ug/ml
• Penicillina G 12-18 MU per 4 settimane o Ceftriaxone 2 g per 4 settimane
• Penicillina G + Gentamicina 1 mg/kg x 3 per 2 settimane
• Vancomicina per 4 settimane in soggetti ipersensibili alla penicillina, ma NB:
MENO EFFICACE!
Penicillino intermedi: MIC > 0.12 < 0.5 ug/ml o Strepto di gruppo B, C, G
• Penicillina G 24 MU per 4 settimane o Ceftriaxone 2 g per 4 settimane +
Gentamicina 1 mg/kg x 3 per 2 settimane
Penicillino resistenti: MIC > 0.5 ug/ml
• Ampicillina 3 g x 4 per 4 settimane + Gentamicina 1 mg/kg x 3 per 2 settimane
STREPTOCOCCHI Viridanti (S mitis S mutans, S oralis, S sanguinis, S sobriinus, S milleri (S anginosus, S constellatus, S intermedius) + S bovis (S gallolityticus,
S infantarius)
TERAPIA
MEDICA
I B
I C
I B
Associazione con aminoglicosidi battericida in vitro ed in vivo
6 settimane di tp per pazienti con sintomi > 3 mesi, recidiva, valvola
protesica, profilo di resistenza > con necessità di utilizzo di vancomicina
• Penicillina + Gentamicina per 4-6 settimane
• Ampicillina + Gentamicina per 4-6 settimane
• Vancomicina + Gentamicina per 6 settimane
Resistenza ad aminoglicosidi:
Se suscettibilità a Streptomicina conservata: 7.5 mg/kg x 2
Se resistenza a Genta e Strepto NON usare AG associazione di ampicillina 3 g x 4 + ceftriaxone 2 g x 2 per 6 settimane
Resistenza a vancomicina (più frequente in E faecium, raramente causa di EI)
Buoni risultati con daptomicina. NON in associazione con gentamicina. Dati contrastanti con Linezolid
ENTEROCOCCHI La maggioranza di EI è dovuta a ceppi di E faecalis
TERAPIA
MEDICA
I B
• Oxacillina 3 g x 4 per 6 settimane
NON evidenze di beneficio con associazione di genta: clearance batterica più rapida, ma > effetti collaretali
• Cefazolina 2 g x 3 per 6 settimane
• Vancomicina 30 mg/kg + Rifampicina 600 mg pef 6 settimane
TERAPIA
MEDICA STAFILOCOCCHI MSSA, MSSE Meticillino sensibili, valvole native
STAFILOCOCCHI MRSA, MRSE Meticillino resistenti, valvole native
• Vancomicina 30 mg/kg + Rifampicina 600 mg per 4-6 sett
• Trattamento più prolungato: agente battericida per 6-8 settimane
• Terapia di associazione con 3 farmaci
• Eradicazione dell’infezione più difficile. Effetto BIOFILM
• Necessario identificare causa microbiologica e antibiogramma
• Intervento chirurgico spesso necessario
• Terapia : vedi valvole native, eccetto x stafilococchi
TERAPIA
MEDICA
ENDOCARDITI SU PROTESI VALVOLARI
Principi generali
TERAPIA
MEDICA
VALVOLE PROTESICHE STAFILOCOCCHI
MSSA
• (Oxacillina + rifampicina ) per 6 settimane + gentamicina per
2 settimane
• Oxacillina + Rifampicina + Levofloxacina per 6 settimane in
caso di resistenza ad aminoglicosidi
• Oxacillina + Rifampicina + Linezolid o TMP/SMX in caso di
resistenza a fluorochinoloni e aminoglicosidi
MRSA
•Vancomicina + Rifampicina per 6 settimane + gentamicina
per 2 sett
GRUPPO HACEK Haemophilus aphrophilus, Actinobacillus
actinomycetemcomitans, Cardiobacterium hominis, Eikenella corrodens, Kingella kingae
TERAPIA
MEDICA
• EMOCOLTURE NEGATIVE se incubazione < 6 gg
• Ceftriaxone per 4 settimane (AHA, ESC)
• Ampicillina + Gentamicina per 4 settimane (ESC)
• (Ceftriaxone 2 g per 4 stt oppure Ampicillina 3 g x 4
per 4 sett) + Gentamicina 1 mg/kg x 3 per 2 sett
(BSAC)
EMOCOLTURE NEGATIVE Terapia antibiotica precedente; batteri a lenta crescita, funghi, Coxiella
burnetii, Bartonella
TERAPIA
MEDICA
• Ripetere emocolture dopo sospensione antibiotica (se
paziente stabile) per 48-72 h
• copertura ad ampio spettro:
• Vancomicina + gentamicina + ciprofloxacina per 4-6
settimane (AHA)
• Vancomicina per 6 settimane + Gentamicina per 2 settimane
(ESC, BSC)
FUNGHI Candida albicans, non albicans
TERAPIA
MEDICA
• Caspofungin 50-150 mg/day o Anidulafungina 100–200 mg/d
oppure
• Formulazioni lipidiche di Amphotericina B 3–5 mg/kg/day +
Flucitosina 25 mg/kg qid.
• In alternativa: uno dei 2 regimi precedenti, seguiti da Fluconazolo
400-800 mg/day per 6 mesi
• Sostituzione valvolare fortemente raccomandata (soprattutto se
valvola protesica)
• Durata della terapia: almeno 6 settimane dopo sostituzione
valvolare, più a lungo se complicanze (ascesso miocardico,
perivalvolare)
• Terapia soppressiva prolungata Fluconazolo 400-800 mg/die se
NON sostituzione valvolare
Medicine 90:237, 2011; IDSA treatment guidelines: Clin Infect Dis 48:503,
2009; Eur J Clin Microbiol Infect Dis 27:519, 2008.
INFEZIONI DI PM / ICD
TERAPIA
MEDICA
Eziologia: Staphylococcus aureus (40%); Staphylococcus
epidermidis (40%); altri Staphilococchi: (10%); Bacilli Gram-
negativi (5%); Funghi (5%).
Schemi di terapia:
Stafilococchi:
• rimozione del device + Vancomicina 30 mg/kg + Rifampicina
300 mg po bid
• In alternativa: rimozione del device + Daptomicina 6 mg/kg
IV q24hNAI ± Rifampicina 300 mg po bid o Daptomycin 8-10
mg per IV q24h.
INFEZIONI DI PM / ICD
TERAPIA
MEDICA
Rimozione del device (fondamentale) e assenza di
vegetazioni sono associate con sopravvivenza
significativamente maggiore ad 1 anno
JAMA 307:1727,
2012
Durata del trattamento dopo rimozione del device :
• Infezioni della tasca: 10–14 giorni
• Endocardite dei cateteri: 4–6 settimane in base al micro-
organismo isolato
Studio su 25 pazienti con infezione di ICD da stafilococco
rimozione del device + daptomicina 8 mg/kg (range 6.4-10.7)
per una media di 20 giorni (range 8-52) 92% di
eradicazione microbiologica con successo clinico complessivo
dell’80% Clin Infect Dis 54:347,
TERAPIA
CHIRURGICA Indicazione cardiochirurgica
Complicanze intracardiache e cerebrali ad elevata mortalità se trattate con terapia medica
1. SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO
DA DISFUNZIONE VALVOLARE
• mortalità a 6 mesi nei pz trattati con tp medica: 60-90%
• mortalità a 6 mesi nei pz trattati chirurgicamente: 20-50%
2. DEISCENZA ED INSTABILITA’ DELLA VALVOLA
PER INFEZIONE PERIVALVOLARE
• maggiore incidenza in caso di valvole protesiche
TERAPIA
CHIRURGICA
3. ENDOCARDITE DA S.AUREUS SU VALVOLE
PROTESICHE
CON COMPLICANZE CARDIACHE
mortalità del 70% con la sola terapia medica
mortalità del 20% con la terapia chirurgica
4. ELEVATO RISCHIO DI EMBOLI SETTICI
vegetazione ampia (> 10mm) ed ipermobile
Indicazione CCH
TERAPIA
CHIRURGICA
5. RECIDIVA DELL’ENDOCARDITE DOPO
TRATTAMENTO MEDICO ADEGUATO
6. PERSISTENZA DELLA BATTERIEMIA DOPO
TRATTAMENTO MEDICO ADEGUATO
7. MANCANZA DI TERAPIA EFFICACE E MIRATA
CONTRO DETERMINATI MICRORGANISMI
Indicazione CCH
FATTORI PROGNOSTICI DIAGNOSI
Caratteritiche del paziente
Anziani
Valvole protesiche Diabete
Comorbidità
Microorganismo
S. Aureus Funghi
Gram-neg
Complicanze
Insufficienza cardiaca Insufficienza renale
Shock settico Ictus
Ecocardio
Insufficienza valvolare sx severa Complicazioni peri-annulus Insufficienza ventricolare sx
Ipertensione polmonare Vegetazione di grandi dimensioni
Disfunzione protesica severa