Lezione 4 Produzione Vitivinicola Nel Territorio Pontino Parte I

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Liguria- PAESAGGIO DELLE CINQUE TERRE E LO SCIACHETRA’

Liguria- PAESAGGIO DELLE CINQUE TERRE E LO SCIACHETRA’

Veduta di Franciacorta

VEDUTA DI VIGNETI DI FRANCIACORTA

Toscana- COLLINE DEL CHIANTI

Toscana- COLLINE DEL CHIANTI

Vigneti di borgogna

Cantina con bottiglie di champagne

LA PRODUZIONE VITIVINICOLA NEL TERRITORIO PONTINO

14/03/09Raffaella Di Lorenzo

Lazio: Ambiente, clima e territorio• Superficie: 17 207 km²• Zone altimetriche:

– Pianura 20%– Collina 53,9%– Montagna: 26,1%

• Il rilievo: il trritorio laziale è costituito da zone diverse. Nell’interno si alzano I rilievi dell’appennino abruzzse con I Monti Reatini, verso la costa si incontra una serie di colli che formano l’Antiappennino laziale dove sono presenti rocce vulcaniche. A Nord vi sono colli di natura vulcanica (Monti volsini, Cimini, Sabatini, Colli Albani); a Sud si estendono I terreni calcarei (Monti Lepini, Ausono, Aurunci). Lungo la costa vi sono zone pianeggianti: Agro Romano e Agro Pontino)

• Il clima: temperato caldo o semi-umido, con estate calda e inverno mitigato dal mare. Nell’interno il clima è temperato-fresco.

• L’ambiente: l’ambiente più diffuso è la macchia mediterranea (Parco Nazionale del CIrceo)

Lazio: il settore agricolo• Il settore agricolo laziale ha perso

l'importanza che ha tradizionalmente avuto fino all'immediato dopoguerra, quando la produzione proveniva essenzialmente da grandi latifondi agricoli.

• Con riferimento alle coltivazioni legnose, preponderante nel Lazio è quella dell'olivo (86.151 ha coltivati nel 2003 soprattutto in provincia di Roma e di Viterbo), rispetto alla vite (32.605 ha coltivati). Dopo queste tre colture tradizionali si è molto sviluppata quella del Kiwi, soprattutto nella provincia di Latina, tanto che la superficie coltiva è di 6.881 ettari, di poco superiore a quella destinata alla coltura del castagno (6.409 ha).

• Per quanto riguarda le altre coltivazioni tra i cerali si coltiva soprattutto il frumento duro, mais, e frumento tenero (20.700 ha). Tra le altre colture si producono l'orzo,le barbabietole da zucchero (sopratutto in provincia di Latina) e l'avena.

la tabella che riporta il PIL prodotto nel Lazio ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le

principali macro-attività economiche:

La produzione italiana di uva si è attestata intorno ai 40 milioni di ettolitri. Circa la metà della produzione (48%) si effettua nel Nord (di cui il 18% in Veneto e il 14% in Emilia Romagna). Al Sud regnano: Puglia e Sicilia. Il Lazio si colloca all’8° posto nella graduatoria delle regioni con il 4,6% della produzione vitivinicola.

L’80% della produzione Laziale è di vino bianco, il 18% per il rosso

Produzione vitivinicola nel Lazio

Produzione vitivinicola nel Lazio

I VITIGNI

Nel Lazio si produce vino bianco per un buon 70%, il paradosso è che a fronte di tale produzione non ci sono molti vini che fanno parlare di sé, anche se uno dei primi vini italiani ad entrare nella carta dei vini dei reali d'Inghilterra è stato proprio il Frascati.

      La zona dei Castelli ha sempre dato vini interessanti sin dai tempi dei Romani quando si produceva vino bianco secco (austerum) in contrapposizione a quello alla greca che era dolce.

Dal punto di vista viticolo, i vitigni a bacca bianca sono prevalenti sia per numero che per estensione dei vigneti. Oltre al Trebbiano, troviamo la Malvasia Bianca di Candia e quella del Lazio, il Bellone, il Bombino, il Cacchione, il Grechetto ed il Moscato di Terracina. Tra le uve a bacca rossa possiamo ricordare il Cesanese, il Ciliegiolo, il Nero Buono, il Sangiovese ed il Montepulciano.

13/04/23 17

L a z I o

                                                                                                                                                                                                                                  

                                                                                                                                                                                 

Produzione vitivinicola nel Lazio

TOTALE AZIENDE CON VITE PER NATURA DELLA PRODUZIONE

uva per vini DOC uva per vini DOCG uva per altri vini

3.849 877 64.773

totale aziende 69.499 9%

TOTALE SUPERFICIE INVESTITA A VITE PER NATURA DELLA PRODUZIONE

(in ha)

uva per vini DOC uva per vini DOCG uva per altri vini

7.431,12 1.259,69 20.279,96

totale ha 29.586,00 4%

5,7% del territorio nazionale

Di cui il 30,2% è costituito da seminativi e il 10,8% da coltivazioni legnose

• All’ultimo censimento generale dell’agricoltura (2000) il Lazio registrava 29.586 ettari di Superficie destinati alla coltura della vite.

Produzione vitivinicola nel Lazio

Il 70% dell’uva prodotta proviene da Altri vini

Il 29% è rappresentato da uva destinata alla produzione di DOC e DOCG

Breve glossario• DOC: dal 12 Luglio 1963 l’Italia ha la legge sulla Doc. la sigla Doc in etichetta

garantisce i limiti delle zone geografiche da cui provengono le uve, le caratteristiche dei terreno, i vitigni che possono essere impegnati e le percentuali; le tecniche di coltivazioni, la resa massima di quintale per ettaro,la resa di uva in vino; l’acidità, l’estratto secco, la gradazione alcolica minima, la possibilità di imbottigliare in una zona diversa dalla coltivazione, la tecnica e special modo i tempi di invecchiamento, Le pratiche per l’appassimento delle uve, arricchimento o taglio con altri vini di diversa annata o provenienza. L e caratteristiche organolettiche che deve presentare il vino al momento della commercializzazione, le eventuali qualificazioni (classico, riserva) e tipologia (spumante, liquoroso..) e regolamentazioni per l’utilizzo

• DOCG: per ottenere la docg le camere di commercio di competenza effettuano con una apposita commissione, un esame organolettico e se accertano il particolare pregio e la rispondenza a tutte le condizioni danno il loro benestare. Al fine vengono rilasciati ai produttori i contrassegni di stato, numerati e siglati, che dovranno essere posti su ogni bottiglia in modo tale da essere lacerato al momento della stappatura della stessa.

• ALTRI VINI: uva prodotta da viti appartenenti a vitigni di uva da vino le cui superfici non sono iscritte all’Albo dei vigneti. Tale uva può essere destinata in tutto o in parte alla produzione e al consumo

• UVA DA TAVOLA: uva prodotta da viti appartenenti a vitigni di uva da tavola• VITI NON INNESTATE: giovani piante di vite messe a dimora e non ancora

innestate, ma destinate ad esserlo.• VITI MADRE DA PORTAINNESTO: piante di vite appartenenti a varietà coltivate per

la produzione di materiale per la moltiplicazione della vite (tralci che, una volta interrate, emettono radici dando origine ad una nuova pianta di vite detta barbatella)

• BARBATELLE: giovani piante di vite prima del loro impianto definitivo.

NATURA DELLA PRODUZIONE NEL LAZIO

7.431,12

1.259,69

20.279,96

0

5000

10000

15000

20000

25000

uva per vini DOC uva per vini DOCG uva per altri vini

(in ha)

superficie investita a vite per natura di produzione

29%70%

Aziende con vite da tavola e da vino nel Lazio

68841

12310

10000

20000

30000

40000

50000

60000

70000

80000

aziende con superficieinvestita per uva da vino

aziende con superficieinvestita per uva da tavola

Per gli Altri vini il contributo provinciale è così ripartito:

Produzione di vini DOC e DOCG

Nella categoria dei vini DOC e DOCG fanno da protagoniste le province di:

Roma e Latina

Possiede il 64% della superficie laziale destinata a tale coltivazione.

Possiede il 24% della superficie laziale destinata a

tale coltivazione

Frascati

Lanuvio

Roma

Velletri

Aprilia: trebbiano

Cori: trebbiano e malvasia

Terracina: moscato

La coltura della vite nella provincia di Latina

Confronti: si produce di meno rispetto al 1990 ma la qualità è migliore

• Dal confronto fra gli ultimi due censimenti dell’agricoltura (1990-2000) è emerso un calo delle aziende agricole con vite del 40%, al quale corrisponde una diminuzione anche della superficie investita a vite del 46%.

• Nonostante questi aspetti, l’agricoltura Laziale è migliorata in qualità e in reddito.

La conduzione delle aziende è più moderna,le tecniche e le conoscenze scientifiche sono migliorate