Lezione 10 - softmining.it · Delocalizzazione elettronica e risonanza. ... ClO 2-CS 2. Alcune...

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Lezione 10

1. Elettronegatività

2. Numero di ossidazione

3. Reazioni di ossidoriduzione (REDOX)

4. Bilanciamento redox

5. Delocalizzazione elettronica e risonanza

Elettronegatività

Si definisce “elettronegatività” di un atomo la sua relativa tendenza ad attrarre verso di sé i cosiddetti “elettroni di legame”, ossia quegli elettroni che lo tengono unito ad un altro atomo per formare una molecola.

L’elettronegatività aumenta lungo un periodo (da sinistra verso destra) e diminuisce lungo un gruppo (dall’alto verso il basso).

I motivi di questo andamento sono i seguenti:

L’aumento che si verifica andando verso destra in un periodo deriva dalle sempre più ridotte dimensioni degli atomi, per cui c’è un minore effetto di schermo e quindi una maggiore attrazione degli elettroni;

La diminuzione che si ha, invece, scendendo lungo un gruppo deriva sia dall’aumento delle dimensioni atomiche sia dall’aumento dell’effetto schermo.

Numero di ossidazione

È la carica (positiva o negativa) che l’atomo avrebbe se gli elettroni di legame non fossero condivisi bensì fossero trasferiticompletamente dalla specie meno elettronegativa (più in basso a sinistra nella tavola periodica) a quella più elettronegativa (più in alto a destra).

Tutte le sostanze elementari (Na, He, O2, Cl2, ecc.) hanno

n.o. = 0

Tutti gli ioni monoatomici (K+, Cl-, S2-, O2-, Fe3+, ecc.) hanno

n.o. uguale alla carica dello ione

La somma dei valori dei numeri di ossidazione degli atomi in

un composto neutro è uguale a 0

La somma dei valori dei numeri di ossidazione degli atomi in

uno ione poliatomico è uguale alla carica dello ione

Numero di ossidazione Gruppo IA: n.o. = +1

Gruppo IIA: n.o. = +2

Idrogeno: n.o. = +1 (se combinato con i non metalli)

n.o. = -1 (se combinato con i metalli e il B)

Fluoro: n.o. = -1

Ossigeno: n.o. = -2

n.o. = -1 (nei perossidi)

Gruppo VIIA: n.o. = -1

Esempi. calcolare il numero di ossidazione delle seguenti

specie:

MnO4-, KClO4, HAsO3

2-, K2Cr2O7, HCrO4-, Na3AsO3, Al2(SO4)3,

Na2SO3, Ca3(PO4)2

Reazioni di OSSIDO-RIDUZIONE o redox

• L’OSSIDAZIONE consiste nell’aumento del numero di ossidazione e corrisponde alla perdita di elettroni.

• La RIDUZIONE consiste nella diminuzione del numero di ossidazionee corrisponde ad un acquisto di elettroni.

In una reazione chimica gli elettroni non vengono né

creati né distrutti, ma trasferiti

L’ossidazione e la riduzione avvengono sempre

simultaneamente e nella stessa misura

Reazioni redox

Classificazione

Bilanciamento REDOX

Cr2O72- Cr 3+

Cr2O72- 2 Cr 3+

Cr2O72 – + 6 e – 2 Cr 3+

Cr2O72 – + 14 H+ + 6 e – 2 Cr 3+ + 7 H2O

La molecola dell’acqua

Angolo H-O-H

di circa 104°

Quando non tutti gli orbitali si ibridano…es. il C ibridato sp2

…si formano legami multipli

Etilene C2H4

Rotazione limitata delle molecole con legami p

A. Il cis- e B. il trans-1,2-dicloroetilene esistono come molecole

distinte perché il legame p tra gli atomi di C limita la rotazione e

mantiene due differenti posizioni relative degli atomi di H e di Cl.

Acetilene C2H2

Promotion022 221 pss 112 221 pss

Ancora esempi:

Espansione di valenza + ibridazione

Espansione

ibridazione

Carattere

p

Carattere

s

Orbitale

legante

50% 50%

La geometria è analoga a quella di BeH2

Gli orbitali ibridi sp nella molecola

di BeCl2

Teoria VSEPR e Ibridazione sono due metodi

complementari: l’ibridazione dà una descrizione degli

orbitali che gli elettroni devono usare per fornire gli angoli

di legame previsti dalla VSEPR.

Risonanza

•Quando per un dato composto è possibile scrivere più

strutture di Lewis tutte ugualmente valide, si ammette

che la struttura reale sia costituita dall’insieme di esse →

ibrido di risonanza

•Ognuna delle singole strutture possibili si chiama

formula limite

L’ibrido di risonanza è una media ponderata delle

possibili forme di risonanza

Lo ione carbonato: CO32-

Delocalizzazione elettronica

• La delocalizzazione di elettroni è la

formazione di un insieme di orbitali molecolari

che si estendono su più di due atomi

• La forma di tali orbitali (molecolari), per le

specie nelle quali si ha delocalizazione degli

elettroni, può essere ottenuta combinando tutti

gli orbitali atomici coinvolti.

Lo ione carbonato: CO32-

La molecola di benzene: C6H6

La molecola di benzene: C6H6

Una riflessione

Considerato che gli elettroni tendono a disporsi in

configurazioni con la più bassa energia possibile, non

sorprende che l’ibrido di risonanza rappresenti una

molecola più stabile di tutte quelle di partenza.

Dal principio di Heisenberg, l’energia di un elettrone sarà

più alta tanto più la sua posizione sarà determinata

precisamente.

Quindi, se un elettrone è delocalizzato, invece che

confinato tra due atomi, la sua esatta posizione è meno

nota, quindi la sua energia è più bassa.

Un’altra riflessione

• Quanto è reale un legame chimico? Esiste qualcosa

di simile alla nostra rappresentazione del legame

covalente?

Alcune strutture molecolariFate molta attenzione alle coppie solitarie!

COF2 PF4-

HClO ClF3

S22- PO4

3-

SO3

Alcune strutture molecolariFate molta attenzione alle coppie solitarie!

N2H4 PF3

NO2+ IF4

-

NO2- NO2Cl

ClO2- CS2

Alcune strutture molecolariFate molta attenzione alle coppie solitarie!

NH2- CHBr3

COCl2

SF6

Lezione 11

1. Delocalizzazione elettronica

2. Risonanza: il benzene

3. Proprietà periodiche

4. Raggio atomico

5. Energia di ionizzazione

6. Affinità elettronica

7. Elettronegatività

Risonanza

•Quando per un dato composto è possibile scrivere più

strutture di Lewis tutte ugualmente valide, si ammette

che la struttura reale sia costituita dall’insieme di esse →

ibrido di risonanza

•Ognuna delle singole strutture possibili si chiama

formula limite

L’ibrido di risonanza è una media ponderata delle

possibili forme di risonanza

Lo ione carbonato: CO32-

Delocalizzazione elettronica

• La delocalizzazione di elettroni è la

formazione di un insieme di orbitali molecolari

che si estendono su più di due atomi

• La forma di tali orbitali (molecolari), per le

specie nelle quali si ha delocalizazione degli

elettroni, può essere ottenuta combinando tutti

gli orbitali atomici coinvolti.

Lo ione carbonato: CO32-

La molecola di benzene: C6H6

La molecola di benzene: C6H6

Una riflessione

Considerato che gli elettroni tendono a disporsi in

configurazioni con la più bassa energia possibile, non

sorprende che l’ibrido di risonanza rappresenti una

molecola più stabile di tutte quelle di partenza.

Dal principio di Heisenberg, l’energia di un elettrone sarà

più alta tanto più la sua posizione sarà determinata

precisamente.

Quindi, se un elettrone è delocalizzato, invece che

confinato tra due atomi, la sua esatta posizione è meno

nota, quindi la sua energia è più bassa.

Proprietà periodiche

• I chimici hanno sempre tentato di ordinare le sostanze

studiate in base a somiglianze che permettessero, in

qualche modo, di raggrupparle in modo schematico.

Gruppi e Periodi

• I GRUPPI, rappresentati dalle colonne verticali,

che riuniscono gli elementi con configurazioni

elettroniche simili;

I PERIODI, rappresentati dalle righe orizzontali,

con gli elementi disposti in ordine di peso atomico

crescente, sono indicati da un numero progressivo

all’estrema sinistra della Tavola.

Relazione tra riempimento degli orbitali e tavola periodica

Effetto di altri elettroni negli orbitali interni

Gli elettroni interni schermano molto efficacemente gli elettroni esterni e aumentanonotevolmente l’energia dell’orbitale.

Effetto della carica nucleare e di un elettrone addizionale nello stesso orbitale

•L’aumento della carica nucleare fa diminuirel’energia dell’orbitale e aumenta l’En. Ionizz.

Ciascuno dei due elettroni

scherma parzialmente l’altro nei

confronti della carica nucleare

completa e aumenta l’energia

dell’orbitale e diminuisce l’E. Ion.

Raggio atomico

Energia di ionizzazione

L'energia di ionizzazione di un atomo o di una

molecola è l'energia minima richiesta per

strappargli un elettrone e portarlo a distanza

infinita. Quindi è l'energia necessaria per far

avvenire il seguente processo:

X(g) → X+(g) + e−

L'energia di ionizzazione decresce lungo un gruppo della Tavola

periodica, e aumenta da sinistra a destra attraverso il periodo. Gli

elettroni degli atomi più piccoli sono più attratti dal nucleo, quindi

l'energia di ionizzazione è maggiore. Negli atomi più grandi gli

elettroni non sono trattenuti così fortemente e quindi l'energia di

ionizzazione richiesta è minore.

Metalli alcalini (Gruppi I e II)

• Tutti i metalli del Gruppo I hanno un elettrone s nello

strato esterno (ns1), mentre i metalli del Gruppo II anno

due elettroni s esterni (ns2); gli elettroni esterni

debolmente trattenuti dal nucleo, rendono molto reattivi

questi metalli, che perdono facilmente gli elettroni

esterni e formano ioni stabili (con carica +1 per i metalli

alcalini, +2 per gli alcalino-terrosi).

Ad esempio:

Na Na+ + e-

Ca Ca2+ + 2e-

Affinità elettronica

L'affinità elettronica di un atomo è l'energia che si libera

quando l'atomo in fase gassosa cattura un elettrone,

trasformandosi in uno ione negativo; in altre parole è

la misura della tendenza di un atomo all'acquisto

di elettroni.

X(g) + e− → X- (g) + A.E.

L'affinità elettronica varia in modo caratteristico: cresce da

sinistra a destra per i primi due periodi e decresce lungo i

gruppi dall'alto in basso. L'affinità elettronica è massima per

gli elementi in alto a destra della tavola periodica (fluoro,

ossigeno, zolfo, cloro, bromo, iodio), ai quali manca un solo

elettrone per completare l'ottetto.

Elettronegatività

Si definisce “elettronegatività” di un atomo la sua relativa tendenza

ad attrarre verso di sé i cosiddetti “elettroni di legame”, ossia quegli

elettroni che lo tengono unito ad un altro atomo per formare una

molecola.

L’elettronegatività aumenta lungo un periodo (da sinistra verso

destra) e diminuisce lungo un gruppo (dall’alto verso il basso), così

come accade per l’affinità elettronica.

I motivi di questo andamento sono i seguenti:

L’aumento che si verifica andando verso destra in un periodo deriva

dalle sempre più ridotte dimensioni degli atomi, per cui c’è un minore

effetto di schermo e quindi una maggiore attrazione degli elettroni;

La diminuzione che si ha, invece, scendendo lungo un gruppo deriva

sia dall’aumento delle dimensioni atomiche sia dall’aumento

dell’effetto schermo.

Dal sito www.webelements.com

Tendenze di tre proprietà atomiche

Tendenze nel comportamento metallico

Carattere metallico

http://www.ptable.com

Legame covalente polare

• Quando si forma un legame covalente fra atomi diversi

Momento dipolare

Quando, in una molecola, il baricentro delle cariche positive e negative non coincide: esiste un momento dipolare m

Esso è un vettore il cui modulo è dato dal prodotto della carica q per la distanzar tra i due baricentri delle cariche positive e negative:

Polarità della molecola e momento dipolare dei legami

Una molecola polare deve avere un momento dipolare netto, cioè:

-Legami covalenti polari

-Geometria molecolare tale che la molecola risulta nel complesso polare

Polarità del legame

A. La differenza di elettronegatività (Dc) tra atomi legati presenta valori di soglia che fungono da guida generale al carattere ionico relativo di un legame.

B. La gradazione nel carattere ionico è rappresentata con l’ombreggiatura attraverso l’intero intervallo di legame da ionico (verde) a covalente (giallo).

I tre modelli del legame chimico