Post on 18-Oct-2018
PSICOLOGIA SOCIALE
lez. 8
Paola Magnano
paola.magnano@unikore.itricevimento: martedì ore 10-12 c/o Studio 16, piano -1
UNIVERSITÀ KORE DI ENNA UNIVERSITÀ KORE DI ENNA
PERCHÈ I GRUPPI CERCANO DI RAGGIUNGERE UN CONSENSO E
PERCHÉ GLI INDIVIDUI ACCETTANO DI FARSI INFLUENZARE DAGLI ALTRI?
COME SI RAGGIUNGE IL CONSENSO?
interviene in ogni aspetto della nostra esistenza: nel modo di parlare, di vestire etc...
sono soprattutto i gruppi sociali di appartenenza ad esercitare un influsso pervasivo
anche i gruppi faccia a faccia esercitano una notevole influenza attraverso l’azione diretta sui pensieri, sui sentimenti e sui comportamenti dell’altro
INFLUENZA SOCIALE
sono composti da persone che condividono cara0eristiche o aspe0i socialmente rilevanti
(genere, età, ...)
COME NASCONO LE NORME SOCIALI?
quando gli individui interagiscono all’interno di un gruppo, i loro pensieri, le loro emozioni e le loro azioni tendono a convergere, diventando sempre più simili finché non sono identici o pressoché tali
NORME SOCIALI E ATTEGGIAMENTI
sono entrambi rappresentazioni cognitive di modi appropriati di pensare, sentire e agire in risposta a oggetti ed eventi sociali
rappresentano le valutazioni positive e negative date da un
individuo
gli a0eggiamenti
le nor8e
riflettono le valutazioni date dal gruppo riguardo a quello
che è vero o falso, appropriato o inappropriato
ESPERIMENTO DI ASCH
convergenza dei pensieri, dei sentimenti e del comportamento degli individui verso una norma del gruppo
Allen, 1965; Kiesler, Kiesler, 1969
conformità o conformismo
il giudizio del gruppo viene ritenuto un modello corretto e appropriato su cui basare le nostre opinioni e le nostre azioni
adesione interiore
quando le persone si comportano coerentemente con le norme del gruppo che intimamente non accettano (acquiescenza). Viene adottato per timore del giudizio del gruppo o di ritorsioni
conformismo pubblico
EFFETTO DI CONSENSO ILLUSORIO:
la tendenza a sopravvalutare la concordanza altrui rispetto alle proprie opinioni e caratteristiche e rispetto ai propri comportamenti
ASPETTATIVA DEL CONSENSO
di solito ci aspe0iamo che gli alt@i vedano il mondo così come lo vediamo noi
di solito ci aspe0iamo di vedere il mondo nel medesimo modo in cui lo vedono gli alt@i
quando gli altri condividono le nostre opinioni, tale concordanza di vedute ci rende più sicuri di percepire il mondo nel modo giusto
LE NORME CI RASSICURANO SULLA REALTA’
se crediamo che le norme del gruppo siano corrette, conformarsi ad esse soddisfa il nostro bisogno di padronanza
in questo caso il gruppo ha un’influenza informativa sul modo in cui l’individuo percepisce la realtà (v. esperimento Asch)
il consenso riduce la possibilità di errore individuale (se persone diverse arrivano alla stessa conclusione attraverso percorsi differenti è probabile che quella conclusione sia valida
il disaccordo, invece, indebolisce la fiducia che nutriamo nella nostra visione della realtà
LE NORME CI DANNO UN SENSO DI AFFILIAZIONE
aderire alle norme o ai riti del gruppo ci consente di assumere una propria posizione al suo interno e di adempiere al proprio ruolo
il gruppo esercita un’influenza normativa quando ci conformiamo per ottenere un’identità sociale positiva
coloro che sostengono le norme del gruppo sono considerati spesso più intelligenti, competenti, fidati, sinceri (Eisenger, Mills, 1968; Levinger, Schneider, 1969)
il disaccordo indebolisce il senso di identità sociale che deriviamo dall’appartenenza ad un gruppo
I GRUPPI SODDISFANO BISOGNI DI PADRONANZA E DI AFFILIAZIONE
prevale quando un gruppo deve affrontare un compito intellettivo, in cui l’attenzione è focalizzata sui fatti e sulle informazioni. in questo caso è importante la funzione di verifica della realtà assicurata dalla uniformità dei giudizi
di essere nel giusto e di for8ulare giudizi accurati
di aderire alle nor8e condivise
prevale quando un gruppo deve affrontare un compito valutativo, che chiama in causa i valori e che richiede decisioni su questioni sociali e personali, per cui diventa prioritaria la funzione di identità svolta dall’adesione alle norme
è il gruppo cui ci rivolgiamo quando abbiamo bisogno di sostegno per prendere una decisione o per dare una valutazione, perché ritenuto in grado di fornire informazioni adeguate rispetto al giudizio da formulare (Moscovici, 1976; TurLer e al., 1987)
il gruppo cambia a seconda del tipo di giudizio o di valutazione in questione
per compiti intellettivi, di fa riferimento alla competenza riconosciuta al gruppo
per compiti valutativi prevale il principio della condivisione di valori, atteggiamenti ...
esercita una maggiore influenza sociale rispetto a quella esercitata da persone esterne al gruppo (Mackie, WorOh, Asuncion, 1990; TurLer, 1982)
i messaggi persuasivi vengono accettati in misura maggiore se provengono da fonti interne al gruppo di appartenenza
le comunicazioni che provengono dal gruppo di appartenenza ottengono un’elaborazione più sistematica rispetto a quelle provenienti da altri gruppi esterni (Budesheim, Houston, DePaola, 1996; van
Kippenberg, Wilke, 1991, 1992)
GRUPPO DI RIFERIMENTO
quando la discussione di un gruppo riesce a
generare un compromesso, la posizione riflessa
nella norma finale del gruppo è più moderata
delle opinioni iniziali dei suoi componenti.
Questo effetto è detto depolarizzazione
I PROCESSI DI INFLUENZA SOCIALE
COMPROMESSO DI GRUPPO
più comunemente una maggioranza è schierata in maniera fin dall’inizio su una particolare posizione
l’effetto di questa condizione è la polarizzazione del gruppo, cioè l’estremizzarsi di una posizione del gruppo in seguito all’interazione intercorsa tra i suoi membri (Moscovici, Zavalloni, 1969)
l’effetto di polarizzazione agisce anche quando si prendono in considerazione alternative rischiose: quando lavorano in gruppo, le persone tendono ad adottare decisioni più rischiose rispetto a quando prendono le decisioni da sole (Stoner, 1961)
I PROCESSI DI INFLUENZA SOCIALE
POLARIZZAZIONE DI GRUPPO
la maggior parte dei gruppi esprimono maggioranze che favoriscono un aspetto piuttosto che un altro
durante l’interazione possiamo utilizzare l’elaborazione superficiale o sistematica
a volte osserviamo la maggioranza e la seguiamo senza curarci troppo delle sue ragioni
altre volte, se la nostra opinione o decisione rivestirà notevole importanza non prenderemo in considerazione solo le posizioni degli altri: ci preoccuperemo anche delle ragioni, delle argomentazioni e delle prove addotte
COME SI FORMANO LE NORME POLARIZZATE?
spesso si conosce cosa le persone pensano senza saperne il perché (Baron, Roper, 1976)
il consenso fornisce una scorciatoia verso la posizione che si ritiene corretta ed appropriata senza troppo sforzo
aderire ad un consenso di gruppo soddisfa:
i bisogni di padronanza, cioè il desiderio di nutrire opinioni corrette (se la maggioranza pensa che qualcosa è corretto, probabilmente lo è)
i bisogni di affiliazione, cioè il desiderio di essere considerato un “degno” rappresentante di quel gruppo (Codol, 1975)
ELABORAZIONE SUPERFICIALE
prende in considerazione non solo le posizioni del gruppo (che cosa), ma anche le argomentazioni e le evidenze (perché) portate a loro sostegno
viene attivata quando quando il gruppo è profondamente impegnato nella risoluzione di un problema
l’attenzione che si presta sia alle argomentazioni che alle posizioni rende ancora più persuasiva la posizione inizialmente favorita dalla maggioranza degli altri membri del gruppo
maggiore è il numero di persone con un particolare punto di vista, più numerose saranno le argomentazioni favorevoli a quel punto di vista: questo determinerà una più probabile polarizzazione (spiegazione delle argomentazioni persuasive): il grado di polarizzazione dipende dalla novità e dalla qualità delle evidenze fornite
gli argomenti sostenuti da più persone in un gruppo hanno maggiori probabilità di essere discussi (Stasser e al., 1989)
ELABORAZIONE SISTEMATICA
all’interno di un gruppo le persone ritengono che le informazioni su cui tutti concordano siano le più rilevanti ai fini della discussione
questa tendenza è più forte nei compiti valutativi che nei compiti intellettivi
le argomentazioni della maggioranza vengono considerate punti di vista condivisi, quelle della minoranza riflettono opinioni isolate e dissenzienti
la stessa opinione espressa da persone diverse esercita un influsso maggiore: viene prestata maggiore attenzione alle repliche che alle ripetizioni
le repliche forniscono una sorta di “convalida sociale”: le informazioni vengono confermate da persone diverse indipendenti le une dalle altre e viene messa in dubbio la validità delle informazioni non condivise
se una maggioranza si lascia convincere da un’argomentazione, ciò ne testimonia la validità
le informazioni condivise da molti membri di un gruppo vengono discusse prima delle informazioni non condivise (Larson, 1996): questo le rende più persuasive perché esercitano un’influenza maggiore (HogarO,
EinhorL, 1992)
ELABORAZIONE SISTEMATICA
LE NORME DEL GRUPPO NEI CONTESTI CLINICI
I GRUPPI DI AUTO-AIUTO
PRESSIONE AL CONFORMISMO
a volte i gruppi esercitano pressioni indebite sulle persone che ne fanno parte ignorando le voci di dissenso, indipendentemente dal loro valore. Questo può portare a decisioni non valide e inaffidabili, persino quando i singoli individui che compongono il gruppo sono in grado di fornire risposte adeguate
non è detto che una decisione sia valida solo perché è basata sul consenso
se facciamo unicamente affidamento sull’esistenza di un consenso rischiamo di essere influenzati da un consenso inaffidabile o a volte manipolato
ad es. l’apparente approvazione di un finto pubblico può accrescere l’accettazione di un messaggio persuasivo (Axsom e al., 1987)
le persone che accettano acriticamente un consenso apparente creatosi all’interno di un gruppo vengono fuorviati facilmente
IL CONSENSO A TUTTI I COSTI
consenso senza riflessione
generalmente ci fidiamo del consenso perché riteniamo che individui diversi, in maniera indipendente e con punti di vista diversi, alla fine sono giunti alla medesima conclusione: questo conferma la validità di quella posizione
tuttavia questi individui devono essere percepiti come appartenenti ad un proprio “gruppo interno”: cioè dobbiamo riconoscere in loro caratteristiche di similarità con noi, che siano rilevanti ai fini del giudizio da formulare
IL CONSENSO A TUTTI I COSTI
consenso senza indipendenza
g@appo interLo similarità diversità Mackie e al., 1990
viene definito conformismo pubblico: comportamenti coerenti con norme che intimamente non vengono considerate giuste
la motivazione per l’adozione di un atteggiamento di conformismo è l’evitamento del disprezzo altrui (Deutsch, Gerard, 1955; Kelley, 1952)
il conformismo pubblico è legato alla consapevolezza che i gruppi distribuiscono ricompense a chi è in sintonia con il consenso e puniscono chi non lo è; chi non si uniforma agli altri componenti del gruppo spesso prevede di esporsi a reazioni negative
IL CONSENSO A TUTTI I COSTI
consenso senza adesione interiore
il conformismo pubblico non è facilmente distinguibile dall’adesione reale
può essere causato dalla paura, dall’eccessiva stanchezza o dal desiderio di compiacere
può influenzare gli altri, determinando l’ignoranza collettiva
IL CONSENSO A TUTTI I COSTI
consenso senza adesione interiore
nasce in quelle situazioni in cui il desiderio di raggiungere un consenso interferisce con un efficace processo decisionale
prevale la motivazione a raggiungere un consenso, indipendentemente dal modo in cui quel consenso viene ottenuto
è frequente nei gruppi coesi che si sentono pressati a prendere delle decisioni: è probabile che i componenti del gruppo impongano il conformismo, nascondano le informazioni favorevoli a posizioni dissenzienti, soffochino il pensiero indipendente e giustifichino la loro posizione
maggiore è la forza con cui l’individuo si identifica con il gruppo, maggiori saranno le probabilità che si verifichi un pensiero di gruppo (Hogg, Hains, 1998; Mullen, Anthony, Salas, Driskell, 1994)
è associato a processi decisionali che distorcono o inibiscono l’elaborazione delle informazioni (Kameda, Sugimori, 1993; Moorhead, Montanari, 1986; Schafer, Crichlow, 1996)
IL PENSIERO DI GRUPPO Janis, 1972
IL PENSIERO DI GRUPPO Janis, 1972
il consenso viene ottenuto senza prendere in considerazione tutte le informazioni disponibili: i componenti del gruppo scoraggiano le informazioni che generano dissenso attraverso l’autocensura, il guardiano della mente, favorendo la razionalizzazione collettiva
il consenso è contaminato perché i giudizi non sono indipendenti: i componenti si isolano da influenze esterne e da punti di vista diversi dal proprio, facendo prevalere sul processo decisionale dei preconcetti condivisi
il consenso viene ottenuto mediante conformismo pubblico: diventa forte la pressione al conformismo, con scarsa tolleranza per qualsiasi tipo di disaccordo, ad es. attraverso le “dichiarazioni di voto” (Moorhead, Montanari, 1986)
si produce una illusione di unanimità
COME CONTRASTARE IL PENSIERO DI GRUPPO
quando il consenso viene ottenuto senza prendere in considerazione tutte le informazioni disponibili: incoraggiare attivamente il dissenso e un atteggiamento mentale critico, ad es. nominando gli “avvocati del diavolo”
quando il consenso è contaminato perché i giudizi non sono indipendenti: si possono coinvolgere persone esterne al gruppo che ne convalidino le decisioni; oppure si possono far lavorare sottogruppi diversi su uno stesso problema
quando il consenso viene ottenuto mediante conformismo pubblico: evitare le votazioni pubbliche
IL VALORE DEL DISSENSO
l’esposizione al dissenso della minoranza gioca un ruolo cruciale nel garantire funzioni di validità e di affiliazione alle norme sociali
il punto di vista di una minoranza può alterare il consenso raggiunto all’interno di un gruppo, può indebolire il consenso della maggioranza - minandone la fiducia - ed offrirne uno alternativo; tuttavia il punto di vista alternativo deve costituire di per sé un consenso
le minoranze sono più influenti quando sono concordi al loro interno: maggiore è il numero di coloro che adottano la posizione minoritaria, maggiore sarà l’influenza esercitata dalla minoranza (Wood, Lundg@en, Oule0e, Busceme, Balckstone, 1994)
le minoranze sono più influenti quando il loro consenso è costante nel tempo (Moscovici, Lage,
Nagechoux, 1969): la coerenza conferisce autorevolezza ad una minoranza (Wood e al., 1994; Moscovici e al., 1969)
LA MINORANZA TRA SIMILARITA' E DIFFERENZA
la minoranza deve offrire un punto di vista differente da quello della maggioranza
...ma i dissidenti devono essere considerati come appartenenti per qualche motivo al gruppo, o per lo meno essere credibili altrimenti non verranno presi in considerazione (Gorenflo, Crano, 1989; TurLer, 1991)
i dissidenti devono costruirsi un “credito di credibilità”, concordando con il gruppo almeno sulle questioni importanti
le doppie minoranze - minoranze sia per opinioni che per caratteristiche - si trovano maggiormente svantaggiate
PROMUOVERE L’’ELABORAZIONE SISTEMATICA
quando le minoranze gestiscono il dissenso in maniera efficace, gli altri componenti del gruppo hanno la possibilità di elaborare in maniera sistematica le argomentazioni
un’alternativa plausibile proposta dalla minoranza crea una condizione di incertezza che stimola l’attività cognitiva dei componenti della maggioranza (Moscovici, 1980)
le minoranze inducono processi di convalidazione, che portano i membri di un gruppo ad elaborare attentamente le informazioni per capire perché i dissidenti abbiano determinate opinioni
i dissidenti richiamano l’attenzione sulle argomentazioni logiche