Università degli Studi “Kore” di Enna - Adriano Bacconi · CALCIO PROFESSIONISTICO MASCHILE....

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1 Università degli Studi “Kore” di Enna Facoltà di scienze Motorie e del Benessere Corso di Laurea in Scienze delle attività Motorie e Sportive GIORNALISMO SPORTIVO E NUOVE TECNOLOGIE. SOFTWARE E PERFORMANCE ANALYSIS NEL CALCIO PROFESSIONISTICO MASCHILE. Tesi di laurea di Luca Di Fazio Relatore: Ch.mo Prof. Mario Lipoma ____________________________________ Anno accademico 2010/2011

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1!!

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Università degli Studi “Kore” di Enna

Facoltà di scienze Motorie e del Benessere

Corso di Laurea in Scienze delle attività Motorie e Sportive

GIORNALISMO SPORTIVO E NUOVE TECNOLOGIE. SOFTWARE E PERFORMANCE ANALYSIS NEL

CALCIO PROFESSIONISTICO MASCHILE.

Tesi di laurea di Luca Di Fazio

Relatore: Ch.mo Prof. Mario Lipoma

____________________________________ Anno accademico 2010/2011

44!!

3.2 Performance analysis e giornalismo sportivo in

Italia Come abbiamo visto nel primo capitolo, ma anche in questo, il

racconto e lo studio della partita di calcio hanno cambiato fisionomia

nel corso del tempo, in risposta sia al sempre crescente interesse che

questo sport suscitava nella collettività sia allo sviluppo delle moderne

tecnologie.

Il primo in Italia a seguire la strada della performance analysis nel

calcio fu Adriano Bacconi, che nel 1992 era il preparatore atletico del

Pisa, allenato da Mircea Lucescu. La sua attività, infatti, non si limitava

alla preparazione fisica dei giocatori ma comprendeva anche il

rilevamento per ogni giocatore, durante gli allenamenti e gli incontri

ufficiali, del maggior numero possibile di informazioni utili (passaggi,

tiri, palle perse, palle recuperate, e così via) da fornire su richiesta

all’allenatore rumeno.!Ma, com’ è logico immaginare, effettuare questo

lavoro manualmente era un’impresa improba; l’esigenza di

automatizzare la raccolta dei dati e di avere un supporto tecnico

adeguato per l’elaborazione diede il via alla collaborazione tra lo staff

tecnico della società nerazzura, capitanato da Bacconi, ed un gruppo di

ricercatori del CNR di Pisa. Il risultato fu la creazione di un sistema

computerizzato che affiancasse al rilevamento delle azioni di gioco la

loro archiviazione in un database: il F.A.R.M. (Football Atlethic Results

Manager), antesignano del moderno Digital Soccer, che venne

brevettato e depositato agli inizi del 1994.

Dopo una breve sperimentazione con il Brescia, al quale era nel

frattempo approdato Lucescu con i suoi collaboratori, il F.A.R.M. ebbe

subito l’occasione di dimostrare la propria efficacia, attraverso la

collaborazione con la Federazione Italiana Giuoco Calcio e con la

nazionale di Arrigo Sacchi in occasione dei Mondiali negli Stati Uniti.

45!!

Il confronto fra l’equipe di Bacconi e lo staff tecnico degli azzurri portò

alla sperimentazione del F.A.R.M. in tempo reale: grazie al

collegamento con un videoregistratore, durante l’intervallo, venivano

proiettate ai giocatori un’insieme di azioni, recuperate istantaneamente

dalla memoria del computer, scelte appositamente dal tecnico per

evidenziare gli errori commessi dalla squadra nella prima parte di gioco.

La stessa operazione si ripeteva poi durante gli allenamenti, visionando

le immagini degli incontri precedenti parallelamente al lavoro “visivo”

effettuato con gli atleti durante le partite. Il F.A.R.M. permise la

rilevazione e l’analisi di molti parametri, utili per studiare l’intensità, i

flussi di gioco e la disposizione in campo della nostra nazionale. Questi

dati furono poi raccolti al termine dei Campionati del Mondo in uno

studio statistico sulla rivista del Settore Tecnico della FIGC, la prima

pubblicazione ad affrontare l’analisi della partita con questo nuovo

sistema.

L’interesse per il F.A.R.M. e per l’analisi dettagliata delle partite era

cresciuto sia tra gli addetti ai lavori, sia da parte dei mass-media. Così,

dopo una serie di interventi televisivi nella trasmissione Goleada, in

onda su TMC, nel 1999 Bacconi abbandonò il suo lavoro di preparatore

atletico per dedicarsi a tempo pieno al suo progetto, e costituì una nuova

società, la Digital Soccer Project (DSP), con sede a Brescia. Dopo aver

sostituito il “vecchio” F.A.R.M. con il nuovo database Digital Soccer

(che ne costituisce il naturale sviluppo in virtù delle correzioni e dei

miglioramenti apportati in cinque anni di esperienza), la DSP è

diventata l’azienda leader nella consulenza e nell’analisi degli aspetti

tecnico-tattici del mondo del calcio italiano, tanto da essere stata

acquisita dal gruppo Panini.

Si capisce subito nel mondo del calcio che la strada da seguire è

quella di un’analisi quanto più oggettiva possibile; per questo motivo,

46!!

tutte le maggiori emittenti televisive in quegli anni iniziarono ad

utilizzare il supporto statistico e grafico della DSP. Tutti i mass media

italiani interessati al calcio, approfondirono le loro analisi grazie alla

DSP: le trasmissioni di TMC, la piattaforma digitale Stream, i canali

tematici satellitari Milan Channel e Roma Channel, e i giornali

“Corriere dello Sport” e “Guerin Sportivo”; mentre altri articoli di

approfondimento che utilizzano i dati raccolti dalla società bresciana si

trovano sul Corriere della Sera, sui settimanali “Rigore” e

“Rosso&Giallo” e sul mensile di calcio internazionale “Goals”52.

3.2.1 Il sistema Digital Soccer

Il sistema si compone di due parti distinte ma interagenti: l’omonimo

database che comprende i dati di tutti gli incontri e che permette una

rapida estrapolazione delle prestazioni, singole e complessive, dei

giocatori e delle squadre; il sistema di rilevazione vero e proprio,

denominato Digital Scout, a comando vocale.

Prima di cominciare la descrizione dell’incontro è necessaria una

fase di preparazione nella quale l’analizzatore ha il compito di

“educare” il computer alla propria voce, leggendo ripetutamente i nomi

dei giocatori e le azioni di gioco, espresse secondo una codifica

standard. Terminata questa operazione si può passare alla cronaca della

partita che viene seguita sul monitor in tempo reale, descrivendo ogni

azione mentre avviene e associando ad essa il suo protagonista.

Contemporaneamente, e per ogni evento di gioco, l’operatore evidenzia

con il mouse la zona del campo in cui sta avvenendo, mentre con l’altra

mano ha il compito di premere la barra spaziatrice ad ogni azione per

dar modo al computer di rilevarne anche la durata. Così, per ogni

giocata, le cronache realizzate con Digital Scout riportano il momento

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!52 Cfr Adriano Bacconi

47!!

della partita in cui è avvenuta, l’autore, il tipo di azione, la durata e la

porzione del terreno di gioco in cui si è svolta.

Successivamente tutti i dati raccolti vengono poi convogliati nel

database centrale Digital Soccer, per mezzo del quale è possibile

effettuare ogni sorta di elaborazione grafica ed analisi statistica. Per

ogni giocatore, oltre alle informazioni generali come il profilo

anagrafico, il curriculum, la scheda clinica, vengono registrati i dati di

ogni partita e, in un’apposita tabella, si calcolano totali e medie di ogni

gesto tecnico per ottenere rapidamente un confronto con quelle degli

altri giocatori. Per ognuno di essi e per ogni squadra si può ottenere una

scheda completa, contenente tutte le sue azioni e i dati ad esse collegati,

relativa all’intero campionato o a una singola partita o, addirittura, ad

una porzione di incontro53.

3.2.2 L’IVG System

La Digital Soccer Project, dopo i primi grandi successi ottenuti, ha

deciso di avventurarsi, in un secondo momento, in un campo d’azione

ancora inesplorato: quello della valutazione oggettiva del singolo

calciatore. Nel sistema Digital Soccer sono, infatti, contenute per ogni

giocatore tutte le informazioni riguardanti gli aspetti rilevabili di ogni

sua partita; l’idea di partenza è stata quella di combinarle fra loro per

arrivare a formare un indice univoco, che esprimesse il livello della

prestazione di un calciatore in base a ciò che realmente aveva fatto in

campo e non ad una valutazione personale e quindi opinabile. Da questi

presupposti, nell’estate del 1999, ha preso vita l’Indice di Valutazione

Generale (IVG). Il concetto-guida per la sua realizzazione è quello di

“valore atteso”. Infatti se ci si chiede: “In una determinata partita quante

azioni di tipo X devo aspettarmi dal giocatore Y perché la sua

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!53 Cfr Adriano Bacconi

48!!

prestazione possa considerarsi sufficiente?”, la risposta più logica è: “la

media delle azioni di tipo X effettuate in un incontro dai giocatori del

suo stesso ruolo”. Di conseguenza utilizzando dati storici sono state

calcolate, ruolo per ruolo, le medie di ogni azione e queste sono

diventate il riferimento col quale confrontare il rendimento del

calciatore in una singola partita per arrivare al calcolo del suo IVG.

La DSP ha utilizzato un primo modello di IVG, in seguito chiamato

“classico”, con buoni risultati per tutto il campionato 1999/2000. Alla

fine della stagione, dopo aver stretto un accordo con la RAI-TGS per la

fornitura dei propri servizi durante i Campionati Europei in Belgio e

Olanda, ha avvertito la necessità di integrarlo e modificarlo per poter

eventualmente proporre l’IVG alla grande platea televisiva che si

apprestava a seguire gli Europei. È stato implementato un nuovo

modello statistico, ribattezzato IVG System, che correla gli eventi più

frequenti (passaggi filtranti, dribbling, ripartenze) con quelli rari,

fornendo quindi il monitoraggio dinamico della prestazione del

giocatore; in tal modo poteva essere stimata, anche per piccole frazioni

di gioco, la sua performance finale ed il suo specifico IVG. Il punteggio

finale, espresso in trentesimi, ottenuto dalla correlazione di tutte le

variabili avrebbe dovuto predire se il giocatore alla fine della gara fosse

stato vincitore o perdente. L’indicazione che ne derivò, a fine ricerca, fu

particolarmente significativa; dimostrò, infatti, che comunque l’esito di

una partita di calcio, per quanto “oggettivamente” prevedibile in base

alle prestazioni dei giocatori, sfugge in alcune occasioni a qualsiasi

paradigma, in virtù di fattori occasionali non contemplabili in un

modello statistico. Va inoltre sottolineato che il risultato di un incontro

è sempre determinato dall’interazione fra 22 giocatori e quindi la

49!!

prestazione del singolo può occasionalmente rivelarsi marginale rispetto

a quella della sua squadra o degli avversari54.

3.2.3 Europei di calcio 2000 con IVG System

Il debutto ufficiale dell’IVG System si è avuto con i Campionati

Europei 2000 e proprio in quell’occasione, attraverso i teleschermi della

RAI, milioni di telespettatori hanno avuto la possibilità di conoscerne

l’esistenza. Nella fase di commento durante l’intervallo e in quella di

approfondimento a fine partita, il giornalista Marco Mazzocchi

presentava ai telespettatori il rendimento dei vari giocatori attraverso il

loro IVG, completando sempre l’analisi dell’incontro con altri

interessanti strumenti della DSP, come i grafici delle densità e delle

disposizioni in campo. Si può affermare che, nel complesso, le

valutazioni fornite dall’IVG durante i Campionati Europei sono state

affidabili e precise, come risulta dalla classifica generale della

manifestazione riportata nella Fig. 3.1

Al primo posto di questa classifica troviamo, infatti, Zinedine

Zidane, indiscussa stella del torneo e capitano della Francia campione

d’Europa, seguito dal belga Vanderhaege, autore di ottime prove nelle

partite del girone pur essendo stata poi eliminata la sua squadra, e da

Guardiola, autentico faro del centrocampo iberico. Tra gli attaccanti il

più efficace risulta essere stato l’olandese Bergkamp, strepitoso con i

suoi assist durante tutti i Campionati e posizionato meglio del suo

compagno di squadra Kluivert, capocannoniere del torneo ma più

discontinuo nel rendimento.

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!54 Cfr Adriano Bacconi

50!!

Fig. 3.1 – La classifica generale dei giocatori ad Euro 2000 in base alla media del loro IVG

nel corso della manifestazione.

La palma del miglior portiere spettò a Myhre, estremo difensore

norvegese, seguito a breve distanza dall’azzurro Toldo, mentre il

difensore più bravo è stato un italiano: Alessandro Nesta, vero baluardo

al centro della difesa della nostra nazionale.

L’esperienza dei Campionati Europei è stata, senza dubbio, positiva

per il grande risalto che la vetrina televisiva ha dato, durante una

manifestazione così seguita, ad un nuovo strumento di valutazione

basato su dati oggettivi e non più su semplici impressioni personali. Il

pubblico di appassionati tifosi ha avuto a disposizione un nuovo

elemento di discussione e, dall’altro versante, la stessa televisione ha

51!!

avuto occasione di sperimentare una soluzione innovativa nell’analisi

delle gare55.

3.3 Intervista ad Adriano Bacconi Adriano Bacconi è laureato in scienze dello sport all’università di

Digione in Francia; Fondatore della Digital Soccer Project (azienda che

si occupa di rilevazioni statistiche e di analisi degli aspetti tecnico-

tattici del calcio); general manager dell’azienda Bigberry (azienda che

si occupa di multimedialità e comunicazione soprattutto in ambito

sportivo); partecipa alla Domenica Sportiva, programma sportivo RAI,

come tecnico studioso della performance.

1 Lei! è! uno! dei! primi! in! Italia! ad! avere! aperto! la! strada! al!

giornalismo! sportivo!verso!uno! studio!più!dettagliato!e!attento!della!

performance! sportiva.!Da! quanto! tempo! collabora! con! il!mondo! del!

giornalismo! sportivo! e! quali! sono! state! le! tappe! di! questo!

avvicinamento?!

Nel! 2000,! l'anno! degli! Europei! in! Belgio! e! Olanda.! L'idea! era! di!

calcolare! sulla! base! di! tutte! le! nostre! statistiche! un! indice! di!

valutazione! della! prestazione! del! giocatore! per! Rai! Sport! ed! in!

particolare! il!programma! serale! che! seguiva! le!partite,! condotto!da!

Marco!Mazzocchi.!Mi!venne! incontro! il!Prof:!Furio!Camillo,!docente!

del!Dipartimento!di!Scienza!Statistiche!all'Università!di!Bologna.!Con!

lui!sviluppammo!un!Indice!(IVG)!basato!sul!valore!atteso!del!giocatore!

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!55 Cfr Adriano Bacconi

52!!

in!funzione!delle!sue!medie!di!rendimento!storiche!e!in!funzione!della!

sua! adattabilità! al! sistema! di! gioco! dove! era! inserito.! Mi! ricordo!

ancora! lo! scalpore! che! destò! Marco! Mazzocchi! quando! annunciò!

Filippo!Inzaghi!migliore!in!campo,!autore!del!gol!vittoria!su!un!rigore!

contestato! nella! partita! d'esordio! dell'Italia.! Inzaghi! prese! 29/30!

contro!la!Turchia.!Vista!la!posizione!media!tenuta!da!Inzaghi!durante!

la!partita!Inzaghi!e!i!tanti!recuperi!fatti!a!metà!campo,!fu!confrontato!

con!le!seconde!punte.!Aspetto!tecnico!che!sfuggì!ai!commentatori.!

Poi! ho! iniziato! a! collaborare! con! la! “La! Domenica! Sportiva”! la!

Domenica,!e!con!i!programmi!dedicati!alla!Champions!League.!

Nel!2010!mi!sono!ritrovato!con!Deltatre,!azienda! leader!mondiale!

nel!result!system!e!nella!tv!graphic!per!sviluppare!il!Magma!Index,!un!

indice!che!tiene!conto!di!parametri!e!algoritmi!diversi!ma!ha!alla!fine!

la! stessa! finalità,! contrapporre! al! voto! giornalistico!una! valutazione!

più!obiettiva!e!ponderata.!

!

!

2 A! suo! parere,! lo! sviluppo! tecnologico! ha! influito! sulla!

metamorfosi! del! calcio! nell’ultimo! ventennio?!Qual! è,! secondo! lei,! il!

settore! in! cui! tale! processo! è! stato! più! evidente! e! quali! sono! le!

prospettive!di!ulteriori!sviluppi!in!questo!sport?!

!

Lo!sport!del!calcio!non!è!cambiato!nelle!dinamiche!di!gioco.!Negli!

ultimi! venti! anni! è! cambiato! nell’approccio! alla! preparazione! e!

nell’analisi!della!gara.!Questo!è!un!processo!in!continua!evoluzione.!I!

primi!a!portare!la!tecnologia!nel!calcio!sono!stati!i!preparatori!atletici!

negli! anni! ’90.! Iniziarono! a! portare! i! primi! computer! sul! campo,! a!

53!!

catalogare! i! risultati! degli! allenamenti! e! delle! gare,! adottando! una!

metodologia! più! razionale.! Pian! piano! anche! gli! allenatori! hanno!

iniziato! ad! adeguarsi.! Naturalmente! c’è! voluto! un! ricambio!

generazionale,! e! adesso! tutti! i! nuovi! allenatori! sono! abituati! ad!

usufruire! di! una! svariata! serie! di! supporti! tecnologici.! Negli! ultimi!

venti!anni!a! cambiare!di!più! sono! stati!gli! staff! tecnici.!Adesso! tutti!

top! team!si!appoggiano!a!delle! figure!che! fino!a! tre!quattro!anni! fa!

non! esistevano:! l’analista! video,! l’analista! tattico,! i! mental! coach.!

Ormai! l’allenatore,! acquisisce! le! informazioni! da! una! serie! di!

specialisti!e!poi! impartisce!delle! linee!guida!e!controlla! il! lavoro!che!

viene!fatto!quotidianamente.!Ovviamente!il!suo!lavoro!di!scelta!nelle!

decisioni! è!molto! agevolato!da!questa! concatenazione!di! input! che!

riceve.!Quindi! il!gioco!del!calcio!non!è!cambiato!con! le!tecnologie,!è!

cambiato!il!modo!di!analizzare!il!gioco.!

3 Come!esperto!di!tattica,! lei!ha!collaborato!con! la!nazionale!

di!calcio!guidata!da!Marcello!Lippi!che,!nel!2006,!ha!vinto!i!mondiali!in!

Germania.!Quanto!pensa! sia! stato! importante! il! suo! lavoro!analitico!

nel! conseguimento!di!questo! titolo! cosi!prestigioso?!Qual!è,! secondo!

lei,! l’importanza! di! un! buon! lavoro! di! performance! analysis! per! il!

conseguimento!di!particolari!risultati?!

!

Ho! accompagnato! la! spedizione! azzurra,! anche,! ai! Mondiali! di!

calcio!di!Sudafrica!2010.!Quindi! il!valore!che!a!prima! impressione!si!

potrebbe! dare! al! lavoro! di! tutto! lo! staff! tecnico! a! primo! impatto,!

sarebbe! zero.! Abbiamo! raggiunto! risultati! diametralmente! opposti!

54!!

nelle!due!competizioni,!anche! se!con!giocatori!diversi.!Quindi,! se! lo!

stesso!metodo,! applicato! con! giocatori! diversi,! ottiene! due! risultati!

opposti,!vuol!dire!che! il!metodo!è!stato!completamente! ininfluente.!

Ma! sarebbe! sbagliato!dare!una! risposta! cosi! semplicistica.! Secondo!

me,! nel! contesto! del! 2006,! con! giocatori! che! avevano! una! certa!

mentalità! e! determinate! motivazioni! il! metodo! funziono! alla!

perfezione.!Mentre!nel!2010,!con!giocatori!diversi!e!con!motivazioni!

diverse!il!metodo!adottato!funziono!meno.!

È!difficile!dire,!quindi,!quanto! la!match!analysis!abbia! influito! sul!

risultato!del!2006.!Posso!dire!che!giocatori!molto!motivati!hanno!una!

capacità!di!recepire!gli!stimoli!che!gli!vengono!dati!in!modo!migliore.!

Quindi,!un!buon!metodo!può!incidere!molto!per!il!raggiungimento!di!

buoni!risultati.!

4 Dal! 1994! ad! oggi,! quanto! è! cambiato! il! suo! lavoro! e! cosa!

bisogna!fare!per!stare!sempre!al!passo!dell’evoluzione!tecnologica?!

!

Per! stare! sempre! al! passo! con! la! tecnologia! in! questo! mondo!

bisogna! viaggiare,! informarsi,! studiare,! leggere.! Bisogna! anche!

investire!sulla!ricerca!e!sulle!nuove!tecnologie.!Ad!esempio! la!Digital!

Soccer,!ha!un!sistema!che!oggi!è!un!po’!in!affanno,!perché!negli!ultimi!

10!anni!si!è!investito!poco!nello!sviluppo.!Società!che!hanno!investiti!

su!strumenti!di!supporto!che!riescono!a!fare!un’analisi!più!complessa,!

fornendo!maggiori! informazioni!e!più!soluzioni,!si! trovano! in!questo!

momento!più!avanti!e!sono!più!avvantaggiate.!In!secondo!luogo,!per!

rimanere! sempre! al! passo,! bisogna! confrontarsi! con! i! migliori!

55!!

allenatori.!Bisogna!essere!molto!curiosi!e!ritenersi!utili,!non!pensando!

ai! risultati! ottenuti,! concentrando! l’attenzione! sul! confronto! e!

sull’ascolto.!

5 Cosa! lega! la!performance!analysis!al!giornalismo!sportivo!e!

quanto!può!giovare!ai!mass!media! l’utilizzo!di!una!metodologia! che!

può!rendere!il!calcio!un’attività!più!facilmente!studiabile!e!osservabile?!

Sicuramente! l’analisi! può! aiutare! tantissimo! il! mondo! del!

giornalismo.!Purtroppo!non! tutti!hanno! l’umiltà!di!capire!quanto!sia!

importante! l’analisi! oggettiva.! Sto! cercando! di! intraprendere! un!

nuovo!percorso!con!il!settore!tecnico!e!con!la!F.I.G.C.!per!attivare!dei!

corsi!sull’analisi!per!la!formazione!dei!giornalisti.!Corsi!che!riguardano!

tecnica,! teoria! e! linguaggio.! Il! linguaggio! adottato! è! molto!

importante,! perché! la! prima! cosa! per! potersi! capire! è! avere! una!

terminologia!comune.!Quello!di!far!fare!dei!corsi!di!specializzazione!ai!

giornalisti!sportivi!è!uno!sforzo!che!i!grandi!media!dovrebbero!fare.!A!

quel!punto! si! creerebbe!un!back"ground! culturale! che!potrebbe! far!

fare!un!bel!salto!di!qualità!al!giornalismo! italiano.! Io!personalmente!

cerco!di!portare,!tramite!le!mie!presenze!televisive,!questo!linguaggio!

all’interno!del!mondo!giornalistico,!con!un!sistema!comunicativo!che,!

ovviamente,! è! un! po’! semplificato! per! permettere! alla! platea!

televisiva! di! capire.!Ho! subito! nel! corso! degli! anni! vari! attacchi! dal!

mondo!giornalistico,!per! le!contrapposizioni! ideologiche!che!ci!sono!

tra! il!mio!modo! di! intendere! il! calcio! e! il! loro.! Sono! prestato! alla!

televisione,!non!è! il!mio! lavoro,!e!mi! impegno!per! far!capire!a!molti!

com’è!realmente!il!mondo!del!calcio!e!dei!settori!tecnici.!

56!!

6 Secondo!lei,!quanto!è!importante!la!formazione!universitaria!

nel!campo!della!performance!analysis!e!delle!nuove!tecnologie!per! la!

formazione! di! tecnici! specializzati?! Quali! sono! le! prospettive! che! si!

aprono!agli! studiosi! della! performance! che! si! apprestano!a! lavorare!

nel!calcio!professionistico!odierno?!

Tendenzialmente non c’è una grande collaborazione tra il settore

tecnico e il mondo universitario ed è un peccato. Ci sono alcune

università che sono riuscite a portare avanti degli studi molto

interessanti, come l’”Università di Tor Vergata”, che ha condotto

delle ricerche sulla significatività statistica dei test. Io personalmente

ho cercato, insieme a Roberto Baggio, di coinvolgere negli anni le

università, come quella di Pisa o di Losanna, conducendo degli studi

per avere dei dati sui settori giovanili in Italia e nel Mondo. Le

collaborazioni sono a macchia di leopardo, non c’è un progetto

organico di collaborazione e questo è un limite culturale che l’Italia si

porta dietro. Ci sono dei pregiudizi di fondo e trovare il giusto punto

di contatto non è facile. Ad esempio è sbagliata, secondo me, l’idea

che gli uomini di calcio sono uomini di campo e i professori non

centrano niente col calcio. Ma anche l’atteggiamento di alcune

università è sbagliato, in quanto dovrebbero investire di più sulla

ricerca e sulla formazione specifica per permettere agli studenti un

approccio migliore a questo ambito lavorativo.

3.4 Intervista ad Italo Cucci Italo Cucci è un giornalista Professionista, attualmente direttore

editoriale dell'Agenzia di Stampa Italpress; fra i tanti giornali diretti

57!!

nella sua lunga carriera vanno ricordati il “Guerin Sportivo” e il

“Corriere dello Sport”; da Germania 1974 a Sudafrica 2010 ha seguito

da inviato dieci Mondiali di calcio e sei Olimpiadi; collabora con la

RAI come opinionista/editorialista sportivo.

1 Da più di 50 anni lei lavora nel mondo del giornalismo

sportivo, a stretto contatto con lo sport più popolare in Italia: il calcio.

Potrebbe identificare le variabili che hanno contraddistinto

l’evoluzione di questo sport nell’ultimo mezzo secolo?

!

Quando ho cominciato ad interessarmi di calcio era già nato il

Catenaccio, sublimazione tattica del gioco che ho presto adottato pur

amandone le forme più audaci che Fulvio Bernardini talvolta (quando

arretrava) per pudore definiva Catenaccio Dinamico, precursore del

Catenaccio Offensivo, mia definizione della tattica di Mourinho.

Successivamente, ho registrato due sole notevoli rivoluzioni: una,

sostanziale, introdotta in Olanda teoricamente dall’ungherese Stephan

Kovacs e praticamente dall’olandese Rinus Michels, battezzata Calcio

Totale; l’altra rivoluzione si deve ad Arrigo Sacchi, autore peraltro di

importanti aggiornamenti: dalla difesa a zona al pressing a tutto campo,

dalle ripartenze che “accorciano” i contrattacchi/contropiede al fallo

tattico, e si potrebbe allungare l’elenco di “ritocchi” che colpirono in

particolare – per me dolorosamente – il linguaggio dei giornalisti

sportivi.

2 Qual è la sua posizione, quale professionista dei media,

rispetto al problema dell’esigenza della diffusione di una cultura della

58!!

pratica sportiva, specie nelle età giovanili?

!

Si fa demagogicamente molta confusione fra il calcio giovanile e

quello professionistico: stessa la base tecnica, totalmente diverso lo

sviluppo tattico come diverso dovrebbe essere il contesto etico/morale.

Il grande calcio è storicamente intriso di dettagli comportamentali a dir

poco scorretti ma essenziali al gioco almeno fino a quando le

telecamere non hanno rivelato le azioni fallose “invisibili” per l’abilità

degli autori; mentre le migliori scuole-calcio insegnano agli allievi a

coprire ogni ruolo del campo fino a quando non riveleranno le

propensioni all’attacco, alla difesa, fino alla regia di centrocampo, non

altrettanto sanno fare per contenere gli esempi “scandalosi” diffusi dai

cosiddetti “campioni”. Anche perché i genitori – vera piaga dello sport

– vogliono i figli già primattori dello spettacolo.

!

3 Può spiegarci se e quanto, secondo lei, l’avvento dei

supporti tecnologici ha influito sul modo di fare giornalismo nello

sport? E nel calcio?

!

Televisione e business hanno tragicamente azzoppato il giornalismo

di cronaca, inchiesta e il bello scrivere: oggi si parla soprattutto di

Moviola, mostro tecnologico esaltante la verità che in realtà viene

camuffata a comodo dei manovratori, quindi strumento di menzogna; di

calciomercato, sagra di fandonie sensazionalistiche ad uso dei gonzi o

dei furbi; di soldi, reclamizzando ingaggi, stipendi, cifre mostruose di

trasferimenti con la pretesa di eccitare i tifosi: nella realtà, questi

cambiamenti hanno ridimensionato ulteriormente i giornali sportivi, che

dall’Ottantadue bearzottiano hanno ridotto le vendite di otre il cinquanta

59!!

per cento, e intristito le trasmissioni televisive (non le telecronache,

pure punite da improbabili Seconde Voci) dimezzandone gli ascolti. Il

resto del fronte sportivo ha mantenuto il suo stile originario,

motociclismo a parte.

!

4 Lei ha seguito 10 mondiali di calcio come inviato, avendo

modo di osservare i migliori giocatori, i migliori allenatori e i più

svariati moduli di gioco. Può raccontarci qualche aneddoto sui suoi

incontri con i personaggi di questo mondo che hanno manifestato

atteggiamenti contrapposti, di predilezione o di rifiuto, per lo studio

della performance mediante l’utilizzo di sistemi informatici o altre

tecnologie?

!

La prima “rivoluzione mediatica” fu la lavagna di Helenio Herrera,

che raffigurai proprio in una copertina del Guerino con tunica e

cappello da Mago e bacchetta da maestro mentre scriveva schemi tattici

sulla lavagna; prima dell’arrivo della televisione totale, ovvero con

l’uso di videocassette e cd e altro armamentario video informatico, si

ricorda il walkie talkie di Fulvio Bernardini che nel 1964 dava istruzioni

al suo “secondo” Cervellati dalla tribuna perché squalificato, attività

allora punita come scorretta oggi dilagante e permessa…I tecnici più

aggiornati lavorano con il computer…

!

!

5 Adriano Bacconi è sicuramente, in Italia, il più conosciuto

studioso di performance analysis che utilizza sistemi informatici. Lei

conosce bene Bacconi e ha l’opportunità di condividere con lui alcune

esperienze televisive. Quanto reputa importante il lavoro di specialisti

60!!

come Bacconi per la conoscenza più accurata del mondo del calcio?

!

…o vanno a scuola da Bacconi! Lavoro con lo specialista televisivo

più noto, ritengo utile riscontrare con le sue analisi tecnologiche le mie

personali osservazioni o intuizioni: parliamo di integrazione, non di

rivelazione.

!

6 Grandi e vincenti allenatori, da Sacchi a Lippi ed Ancelotti,

passando per Mourinho, ognuno a proprio modo e sfruttando le

tecnologie a loro disposizione, hanno utilizzato l’analisi notazionale o

computerizzata per costruire le loro vittorie. Quanto nella realtà,

secondo lei, ognuno di questi tecnici ha riposto fiducia nell’aiuto

derivato dalle tecnologie informatiche?

Ritengo che le loro elaborazioni scientifiche siano solo un’appendice

delle straordinarie performances dei calciatori di altissimo livello loro

affidati. Sacchi avrebbe fatto a meno dei campioni, vinse grazie ai Tre

Grandi Olandesi Gullit, Rijikaard e Van Basten; Lippi, Ancelotti e

Mourinho ebbero a disposizione i migliori giocatori; come Capello, che

è ancora il numero uno dei tecnici anche se non fa uso di tecnologie ma

solo di grande competenza.

!

7 L’Italia, è notorio, è una nazione di commissari tecnici. Ma

non tutti gli allenatori di club possono diventare dei buoni commissari

tecnici. Quali sono, secondo lei, le caratteristiche che bisogna

possedere per riuscire in questo ruolo? E quanto conta il rapporto con

la stampa sportiva?

61!!

!

Invito i giovani e gli appassionati a leggersi le vite di Vittorio Pozzo,

Enzo Bearzot e Marcello Lippi: non furono vincitori a caso ma al

momento opportuno seppero diventare Condottieri d’Italia, accogliendo

nella loro attività di commissari tecnici anche contenuti nazionalistici.

Non a caso ho voluto ricordare nelle celebrazioni dei 150 anni

dell’Unità d’Italia il grande contributo del calcio al rispetto e

all’esaltazione della bandiera e dell’Inno nazionale. Non dimenticando

che il più grande animatore della Patria dal dopoguerra fu Ferruccio

Valcareggi, ct degli Azzurri nella storica partita Italia-Germania 4 a 3

del Mondiale di Mexico 70, all’Azteca.

!

8 Come vive il rapporto tra giornalisti ed “opinionisti”

nell’ottica dello sviluppo di una cultura sportiva e, se ci sono, che

rischi intravede all’orizzonte?

!

Odio sentirmi definire “opinionista”, ruolo che trovo adeguatamente

coperto da ex giocatori ed allenatori anche se il loro contributo

linguistico è spesso vicino all’analfabetismo di ritorno prodotto

dall’unico medium consultato, la televisione. Immagino e m’auguro che

il futuro possa reintrodurre cultura e passione e scrittura e narrazione di

buon livello. Per ora, si salva solo la Radio.

9 Cosa ritiene avrebbero pensato suoi illustri colleghi del

passato, come Gianni Brera, di questa intervista e del calcio

pluritecnologico di oggi?

62!!

Brera ci avrebbe mandato – pardòn - a quel paese. Gli altri – penso a

Ghirelli, Palumbo, Bardelli, Zanetti, Morino - si sarebbero

educatamente prestati. In tutti questi c’era e c’è (penso a Totò Ghirelli)

il Maestro, in Giuàn il Genio.

10 Per finire, vorrei chiederle qualcosa di più personale.

Potrebbe regalare ad un giovane che sogna di diventare giornalista

sportivo cinque verbi che possano aiutarlo nell’impresa?

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Lavorare, lavorare,!lavorare,!lavorare.!E!lavorare.!

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