Post on 18-Feb-2019
LEGISLAZIONE
SANITARIA
Igiene e Profilassi delle Malattie Infettive
Dott. Antonio Santaniello
IGIENE
Definizioni in campo medico
Secondo la Costituzione
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS): “Scienza che ha come fine la
SALUTE dell’uomo”
secondo lo Zingarelli (Vocabolario della
lingua italiana): “Branca della Medicina che
mira a mantenere lo stato di SALUTE
dell’individuo e della collettività”
IGIENE
NON esistono DUE “Igiene”, una medica
ed una veterinaria, ma UNA SOLA, alla
quale attendono individui e strutture con
competenze e responsabilità diversificate
e che necessariamente devono essere
coordinate
COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
far aumentare le produzioni animali a livelli
ottimali, da un punto di vista sia
quantitativo sia qualitativo (zootecnologi)
controllare (controllo), prevenire
(profilassi), eliminare (eradicazione) gli
agenti che contrastano questo fine
(veterinari)
mettere a disposizione dell’uomo
alimenti sani, cioè rispondenti al
raggiungimento della sua salute, tali da
non trasmettergli agenti di malattia o
sostanze chimiche dannose, quali tossine,
residui di farmaci o di prodotti utilizzati
per aumentare le produzioni (veterinari e
zootecnologi),
COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
L’ Igienista è chiamato ad operare ai seguenti livelli: identificare ed analizzare le problematiche
esistenti e fare previsioni su quelle future
formulare soluzioni ed ipotesi
proporre norme (*) e controllare la loro applicazione (funzione di sanità pubblica)
insegnare e divulgare le conoscenze e le informazioni
(*)
COMPETENZE E RESPONSABILITÀ
SALUTE
In ambito umano (OMS) “Stato di completo benessere fisico, mentale e
sociale e non soltanto assenza di malattie od infermità”
In ambito zootecnico (Bellani e Mantovani, 1972, Congresso Mondiale di Veterinaria)
“Stato in cui gli animali sono in grado di fornire il loro ottimale rendimento produttivo, in base agli investimenti effettuati (in alimentazione, ricoveri, selezione….) e nessun agente di infezione può essere trasmesso agli altri animali e all’uomo o essere eliminato nell’ambiente”
o più modernamente “Stato di ottimale rendimento produttivo, ottenuto nel rispetto dell’uomo, dell’ambiente e degli animali stessi”
SALUTE
Le attività svolte nell’ambito delle
produzioni animali rappresentano attività
tese a fornire alimenti e benessere
economico-sociale alla collettività e perciò
concorrono alla promozione e al
mantenimento della salute dell’uomo,
intesa nel suo significato più ampio
ecosistema
• mantenimento della salute dell’uomo, intesa nel
suo significato più ampio
Preferite salvare un topo
piuttosto che un bambino?
Una scienza che adotta il
principio in cui il fine giustifica i
mezzi è una scienza malata
L’Azienda Sanitaria
Perché parlare di Managment in Sanità?
Che cosa è significato trasformare in
aziende le strutture sanitarie?
Significa preoccuparsi di salute ma anche di
costi e ricavi Efficace ed Efficienza
Come cambia la professionalità di Medici e
Veterinari?
LEGISLAZIONE SANITARIA
- pre-1978 (frazionamento dell’assistenza)
- 833/1978 (Istituzione del S.S.N.)
- 502/1992 e 517/1993 (adeguamento del S.S.N. alle moderne esigenze di: controllo della spesa, management e qualità dell’assistenza)
LEGGE REGIONALE n. 32 del 3/11/1994
DELIBERA GIUNTA REG. n. 2255 del 11/4/ 1995
229/1999 (aggiornamento della 502 e 517)
Prima della riforma del 1978 ( legge 833)
- Condotta medica
- Enti mutualistici
- Rapporti di tipo privato (professionisti)
La Sanità si ispirava ai principi di medicina
curativa
1978 riforma sanitaria ( legge 833)
1) Unicità dei soggetti eroganti (USL in tutta Italia)
2) nella USL ci sono tutte le prestazioni sanitarie
3) Assistenza sanitaria estesa a tutti
4) Eguaglianza del trattamento
5) Rispetto della dignità e Libertà della persona
6) SOSTITUZIONE DEL CONCETTO DI MALATTIA CON
QUELLO DI SALUTE
Rivalutazione della prevenzione
502-517/1993 e 229/1999
. TUTELA DELLA SALUTE Salute - come diritto dell’individuo ed interesse
della collettività, nel rispetto della libertà della persona - è garantita dal SSN (Sistema sanitario nazionale)
LIVELLI ESSENZIALI E UNIFORMI DI ASSISTENZA
SSN -PSN (Piano Sanitario Nazionale) con validità triennale
EVIDENZE SCIENTIFICHE
carico del SSN le tipologie di assistenza, servizi e prestazioni sono escluse quelle che non rispondono a criteri di efficacia, efficienza e appropriatezza
TRE TIPOLOGIE ASSISTENZIALI:
Ass. san. collettiva in ambiente di vita
e di lavoro
Assistenza distrettuale
Assistenza ospedaliera
Le Regioni sono obbligate a
predisporre il PSR (Piano Sanitario
Regionale)
Le USL (istituite con la 833/1978) vengono ridotte di numero (di solito coincidendo con le Province) e diventano
Aziende:
• - «personalità» giuridica e autonomia amministrativa, gestionale e contabile
• - finanziamento su base capitaria
• - divieto di indebitamento
229/1999:
• privatizzazione con autonomia imprenditoriale (es.: possibilità di aquistare beni nell’esercizio delle loro attività secondo il regime della proprietà privata);
• rendere pubblici rendimenti e risultati
•
6. ASL (AZIENDA SANIT. LOCALE)
MANAGER - AZIENDA= Realizzare prodotti e
servizi per i BISOGNI dell’utenza
Utente e NON Cliente
Il cliente paga un prezzo per beneficiare di un
prodotto
L’Utente beneficia del servizio ma NON paga
L’Utente quindi è solo un Fruitore di un servizio
ma NON un AQUIRENTE
•Introduzione di concetti di efficienza ( come bilancio)
•anche di efficacia (come soddisfazione del
bisogno=salute)
Indicatori di salute come misurazione
dell’efficiacia
Stato di
salute
Gestione azienda
sanitaria Fattori
ambientali
Stili di vita
Caratteristiche
popolazione
Scelte di politica
sanitaria
Ogni ASL assicura l’erogazione delle prestazioni attraverso:
1. I Distretti Sanitari
2. Il Dipartimento di Prevenzione
3. I Presidi Ospedalieri
DISTRETTI SANITARI:
Direttore Sanitario del Distretto
Sono le strutture decentrate della ASL.
Dotate della sola autonomia organizzativa.
Hanno un preciso ambito territoriale (nella città di Napoli sono 10)
Almeno 60.000 abitanti (229)
Assicurano i servizi di assistenza primaria:
Medici di Medicina Generale (MMG)
Pediatri di libera scelta
Guardia medica notturna e festiva
Presidi specialistici ambulatoriali
Ogni Distretto è suddiviso in UNITA’ OPERATIVE
- 1. U.O. prevenzione collettiva
- 2. U.O. prevenzione nei luoghi di lavoro
- 3. U.O. veterinaria - 4. U.O. assistenza sanitaria di base e specialistica
- 5. U.O. medicina legale ed invalidi civili
- 6. U.O. materno-infantile
- 7. U.O. salute mentale
- 8. U.O. servizio tossicodipendenze (SERT)
- 9. U.O. assistenza anziani
- 10. U.O. assistenza riabilitativa
- 11. U.O. controllo interno
- 12. U.O. relaz col pubblico e integraz col sociale
- 13. U.O. amministrativa
Le prime tre U.O., pur essendo dislocate presso il Distretto,
dipendono dal: Dipartimento di Prevenzione
9. DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
struttura operativa dell’ASL che si
occupa della prevenzione e che
garantisce:
la tutela della salute collettiva
la promozione della salute
la prevenzione della malattie e disabilità
il miglioramento della qualità della vita
Uno per ogni ASL.:
ha funzioni centrali, di programmazione,
coordinamento e controllo,
le prestazioni sono svolte dalle UNITÀ
OPERATIVE
Il Dipartim. di Prevenzione è articolato in 6 Servizi:
1. IGIENE E SANITA’ PUBBLICA.
(U.O.Prevenzione Collettiva)
2. PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO.
(U.O. Prevenzione sui luoghi di lavoro)
3. IGIENE E MEDICINA DEL LAVORO.
4. IGIENE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE.
5. EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE.
6. VETERINARIO.
(U.O. Veterinaria)
SERVIZIO VETERINARIO
AREA A Sanità Animale Profilassi
delle malattie infettive ed
INFESTIVE
SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA
MONITORAGGIO PER L'ERADICAZIONE
INTERVENTI DI POLIZIA VETERINARIA
SORVEGLIANZA SULLE MALATTIE TRASMISSIBILI DAGLI ANIMALI ALL'UOMO
CONTROLLO DEL RANDAGISMO
ESECUZIONE DEL TATUAGGIO
VIGILANZA SUI CONCENTRAMENTI DI ANIMALI DA REDDITO
CONTROLLO DOCUMENTALE,
GESTIONE ED AGGIORNAMENTO DELLE ANAGRAFI DEGLI ALLEVAMENTI
GESTIONE DEL SISTEMA INFORMATIVO E TRASMISSIONE DEI DATI DI COMPETENZA
EDUCAZIONE SANITARIA (ALLEVATORI, STUDENTI ECC.)
AREA B -
IGIENE DELLA PRODUZIONE,
TRASFORMAZIONE,
COMMERCIALIZZAZIONE, CONSERVAZIONE
E TRASPORTO DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE
ANIMALE
AREA C - Igiene degli allevamenti e delle
produzioni zootecniche
Controllo documentale istruttorie e pratiche autorizzative per la detenzione di animali esotici.
Vigilanza e controllo sull'impiego di animali nella sperimentazione, nonché su sinantropi ed esotici.
Istruttorie per il parere sulle concessioni edilizie per ricoveri animali (stalle, scuderie ecc.) e per l'autorizzazione all'apertura di ambulatori veterinari.
Gestione del sistema informativo e trasmissione dei dati relativi all'area C.
Educazione sanitaria (allevatori, mangimisti, studenti, operatori commerciali del settore ecc.)
Vigilanza sugli stabilimenti di trattamento di rifiuti ad alto rischio.
Controllo e vigilanza sul trasporto degli animali vivi.
• 626/1994 Rischi professionali in MEDICINA VETERINARIA ( e successive modifiche e integrazioni) miglioramento nella sicurezza e nella salute dei lavoratori nell’ambiente e in ogni attività che coinvolge i veterinari e la produzione
• Sono coinvolti i dipendenti delle aziende agricole, dei macelli e di tutti i reparti di trasformazione
Istituzione di un piano di profilassi . Interscambio di piani di profilassi tra medici e veterinari
IL RUOLO DEL VETERINARIO
Il medico veterinario del Dipartimento di Prevenzione così come il medico di medicina umana devono definire i rischi impiliciti in qualsiasi attività zootecnica o parazootecnica e identificare i rischi sanitari nei quali potrebbero essere coinvolta la salute dei lavoratori
.La individuazione dei rischi è il principale punto di partenza
In questa maniera si identifica anche la condizione sanitaria ed epidemiologica di ogni allevamento
Il veterinario che dirige un macello o un’azienda agricola ha la RESPONSABILITA’ CIVILE E PENALE PER UNA INCOMPLETA O NON CORRETTA APPLICAZIONE DELLE NORME DI SICUREZZA D. Lgs. 626/1994
I rischi con i quali i veterinari si devono misurare più frequntemente sono: :
RISCHI FISICI
RISCHI TOSSICO CHIMICI
RISCHI DI ALLERGENI
RISCHI BIOLOGICI
•Lgs. 626/1994.
E’ importante fare un cambio culturale per incominciare un lavoro e una collaborazoione tra medici e veterinari che forse adesso inizia a realizzarsi