L'effetto dopante del cinghiale

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Imbattersi in un cinghiale lungo i sentieri della Maremma può avere effetti collaterali sconosciuti sulla prestazione sportiva...

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“Ma chi me l’ha fatto fare!?? Me ne stavo lì bello spaparanzato sotto l’ombrellone a guardami un po’ di bikini e il contenuto… sotto l’ombrellone, ad ascoltarmi l’ultimo dei The Mess Hall… e invece… ‘sta salita non finisce più… e poi in ‘sta vegetazione così folta e bassa non circola un filo d’aria… ma quando finisce ‘sta salita?”Così pensava il biker K verso le 7 di sera dopo aver percorso circa 40km nell’entroterra maremmano. Era partito in piena afa alle 2 del pomeriggio da Punta Ala, direzione Scarlino, scollinamento e salita per Tirli. Da qui salita fino alle antenne e poi giù in picchiata su Castiglione della Pescaia. E poi il rientro: dalle Rocchette un’ultima salitella e poi giù di nuovo su Punta Ala. Ecco, il biker K era proprio su quest’ultima salitella che si stava maledicendo. “Ho finito anche l’acqua porcocazzo… no, adesso scendo e spingo, non ce la faccio più… ma chi me l’ha fatto fare? Adesso dopo quel tornante, scendo e spingo… ‘sta tagliafuoco maledetta, “cessa” la chiamano qui… dopo quel tornante spingo…”Così delirava il biker K dopo quasi 5 ore di pedale ster-rato e natiche piatte.

Fu proprio nel momento in cui svoltò il tornante, esat-tamente nel momento in cui allentò la presa su manu-brio e pedali per scendere dalla bici, fu proprio in quei due secondi lì che si bloccò con un piede per terra e una gamba per aria nell’atto di smontare dalla sella. Improvviso comparve un rumore di foglie secche sempre più intenso ed incisivo finchè esplose in un ferale, cavernicolo e mostruoso rutto senza fine. Il mostro iniziò a correre verso il biker K accelerando con il solo ed unico obiettivo di centrare, abbattere e demolire.Il biker K terrorizzato montò in sella alla velocità della luce urlando a più non posso: “NOOOOOOOO, TI PREGO NOOOOOOOO!!!!!! BUONOOOOOOOOO, STAI BUOOOOOOOOOOONOOOOOOO!!!” Pedalò fortissimo dando fondo ad energie sconosciute aggrappandosi e stritolando il manubrio; davanti a sé scorreva il powerpoint della sua vita, dietro di sé corre-va invece il re della macchia mediterranea, il più grosso, il più sadico e forse anche il più incazzato.Il biker K si mangiò quell’ultima salita come fosse una discesa.Il biker K, quel pomeriggio, scoprì l’effetto dopante del cinghiale.

foto di copertina: www.studiotamtam.it