leefbaar In Olanda chi critica l’islam rischiala ...del regista Theo van Gogh, ucciso dai...

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Maria Cristina Giongodall’Aia

�Amsterdam dovrebbeessere inserita nel Guinnessdei primati per il numero dinazionalità presenti nel suoterritorio: 177. Il più alto nelmondo. Ha battuto persinoNew York, con le sue 150.Senza contare che 123miladei suoi abitanti hanno ladoppia cittadinanza. Questidati stanno preoccupandosempre più gli olandesi chesino a ora sono stati molto tol-leranti e generosi nei con-fronti degli immigrati, apren-do loro le porte e offrendo lo-ro un tetto. Case pulite, dota-te di tutto il necessario peruna vita dignitosa: sussidi dafar invidia a un lavoratore diqualsiasi Paese. D’altra par-te le cifre parlano chiaro: at-tualmente ad Amsterdam cisono 64.588 marocchini e37.421 turchi. Tanto per fareun paragone, gli italiani sono1.654 e i tedeschi 6.670.

Il primo a ribellarsi a que-sta «vera e propria invasio-ne» fu il regista Theo van Go-gh. Cercò in tutti i modi diatti-rare l’attenzione dei mediasul pericolo della cultura-non cultura islamica e deisuoi terroristi. Del suo filmSubmission si è parlato in tut-to il mondo. Soprattutto per-ché segnò la sua condanna amorte. «Ci elimineranno tut-ti», ripeteva spesso. E tre an-ni fa l’hanno ammazzato co-me un cane, per strada, la-sciando un biglietto sul suocorpo, conficcato nella schie-na con un coltello. Anche lasceneggiatrice di Submissionè diventata «famosa». Parlia-mo della bella somala AyaanHirsi Ali, considerata un’eroi-na per la lotta che conduce afavore dei diritti delle donneislamiche, deputata del Parti-to popolare per la libertà edemocrazia (Vvd). Ayaan Hir-si ha definito il profeta Mao-metto «un perverso tiran-no». Per cui pure lei si trovada tempo nella lista nera deicondannati a morte per bla-sfemia. «Non ho paura di mo-rire - dice -, vengo da un Pae-se dove ogni giorno ci si con-fronta con le malattie, la fa-me, il degrado, la morte. Cisono abituata. Pertanto conti-nuerò la mia lotta».

C’è un’altra donna del Vvdche da anni si batte per lachiusura delle frontiere, RitaVerdonk, 52 anni, cattolica,che è stata dal 2003 al 2006ministro dell’Immigrazione.È stata definita la «donna di

ferro» proprio per la sua in-transigenza nei confronti de-gli immigrati. Nel2005 ha fat-to approvare una legge mol-to importante sull’integrazio-ne degli stranieri, grazie allaquale sono stati istituiti corsiobbligatori di conoscenza del-la lingua olandese edell’orga-nizzazione sociale per coloroche vogliono ottenere un re-golare permesso di soggior-no.

Nel suo partito ha militatoGeert Wilders, di recente sali-

to alla ribalta delle cronacheper aver paragonato il Cora-no alMein Kampf diAdolf Hit-ler, chiedendo al Parlamentoche venga proibito «in quan-to si tratta di un libro danno-so che istiga alla violenza».Wilders non usa mezzi termi-ni: «Chiudiamo le moschee

radicali, mandiamo a casagli imam e fermiamo l’immi-grazione dei Paesi non occi-dentali, prima che sia troppotardi. È incredibile quelloche sta succedendo in Olan-da. Eppure la tv ha mandatoin onda una ripresa girata insegreto nella moschea di Am-

sterdam “al Taweed”, men-tre l’imam diceva che gli ami-ci della democrazia erano fi-gli di satana, le donne dove-vano essere bastonate e gliomosessuali buttati giù daitetti. E noi dobbiamo tenerciin casa questi fanatici? Fuoritutti i gruppi estremisti isla-

mici dal nostro Paese». Inquanto a minacce... pure luine ha accumulate una serieinfinita: alcuni siti internetradicali hanno lanciato unavera e propria campagnapubblicitaria a favore dellasua eliminazione. Si passadall’elargizione di un premiodi ben 92 vergini alla promes-sa del paradiso eterno e del-l’eterna riconoscenza di Al-lah nei confronti di «qualsia-si islamico disposto a decapi-tarlo».

Secondo alcuni Wilders haereditato il pensiero di PimFortuyn, leader del partitoLeefbaar Nederland. L’agget-tivo olandese leefbaar, «vivi-bile», è già di per sé molto si-gnificativo.Fortuyn, che vole-va un’Olanda vivibile, fu ucci-so il 6 maggio 2002, all’usci-ta degli studi televisivi doveaveva registrato un program-ma contro il proliferare delradicalismo islamico.

Nella lista dei condannatia morte è entrato da poco an-che Ehsan Jami, un ragazzoiraniano di 28 anni che hafondato un comitato di exmusulmani. «Il Corano non ècredibile. È anacronistico.Se vieni dal mondo islamiconon vuol dire che devi per for-za essere musulmano», hadetto Jami durante un recen-te dibattito tv. «Essere mu-sulmano non è un fattore ge-netico. Con la creazione diquesto comitato voglio direai giovani che, come me,amano la libertà, di uscire al-lo scoperto e di ribellarsi auna religione imposta, incivi-le, inumana». Un discorso co-raggioso. E pericoloso. Ilgiorno dopo, infatti, è statoassalito da tre africani al-l’uscita di un supermercatoe picchiato a sangue.

Cambiare politicaBasta spendere soldiper l’integrazionedi fanatici: aiutiamoi nostri vecchi ei nostri handicappati

«Il mio idolo è Oriana Fallaci:capì il pericolo musulmano»dall’Aja

�Geert Wilders, l’uomo politi-co più discusso in Olanda, ci ricevein Parlamento, nel suo studio, fuoridal quale ci sono ben quattro guar-die del corpo. È affabile, deciso, maper niente arrogante, come gene-ralmente viene descritto dai mediadel suo Paese. Ha seguito le ormedel regista Theo van Gogh, uccisodai fondamentalisti islamici, ha lostesso coraggio e gli stessi idealiper cui hanno ammazzato Pim For-tuyn. È sotto scorta da mattina asera.Signor Wilders, 177 nazionalitàpresenti in una sola città comeAmsterdam non preoccupano?«Certo, mi batto da anni perché ilmio Paese possa tornare alla nor-malità».Il suo partito si chiama Partito del-la Libertà. Libertà di.....«Libertà di fare con i propri soldiquello che si vuole. Gli olandesi pa-gano troppe tasse, addirittura il50%. Mentre si dovrebbe avere ildiritto di disporre del proprio dena-ro, guadagnato con tanta fatica. Epoi libertà di gioire di una bella

giornata di sole e della vita, di gira-re per strada senza essere assaliti,derubati, picchiati. Soprattutto li-bertà di vivere nella propria nazio-ne conservandone la cultura. Infi-ne libertà di esprimere le proprieidee senza per questo essere co-stretti a girare sotto scorta perchévogliono metterti a tacere per sem-pre.La stampa olandese parla ampia-mente della decisione del vostrogoverno di stanziare 28 milioni dieuro per far fronte al problemadel radicalismo islamico e degliestremisti di destra. Questa som-ma dovrebbe servire a costituirecentri di sostegno per i comunipiù colpiti da questa piaga e perinstaurare con integralisti e ultrà

un proficuo “dialogo intercultura-le”. Che ne pensa?«Un pessimo piano (del partito so-cialista, al governo con i cristiano-democratici del premier Pit Balke-nende, ndr). Con loro il dialogo nonserve più. Ci abbiamo provato peranni e non abbiamo ottenuto nulla.Anzi, la situazione è peggiorata.Con questo costoso progetto, asso-lutamente privo di concretezza,trattiamo i colpevoli come vittime.Basta con le parole, con la tolleran-za. Si passi ai fatti».In che modo?«Prima di tutto se non rispettano lenostre norme, le nostre regole e lanostra cultura devono tornare dadove sono venuti. Se commettonocrimini, vanno puniti severamente.Se dopo essere usciti di prigione ri-cominciamo a delinquere devonoessere espulsi. Dobbiamo chiuderele frontiere, riappropriarci della no-stra terra e usare invece questi fon-di per i nostri vecchi, la sanità, per

accudire gli handicappati».La sua dichiarazione sul fatto cheil Corano andrebbe proibito comeil Mein Kampf di Hitler ha suscita-to molte polemiche, accuse con-tro di lei, anche da parte degli al-tri partiti al governo. Non ha forseesagerato con questa che è parsauna provocazione inaccettabilenei confronti di una religione?«Il Corano è un libro fascista, ag-gressivo, che semina odio. Non vo-glio discriminare o provocare, dicosolo che la violenza che trasuda daitesti islamici non la si trova in nes-sun’altra religione: né cattolica, néebraica, né buddhista. Diciamopiuttosto che il Corano è piùun’ideologia che una religione.Non ce l’ho con l’islam, con i musul-mani come persone, ma appuntocon un’ideologia che vuole privarel’uomo della libertà, che non rispet-ta le donne, che vuole eliminare gliomosessuali. Il mio idolo è OrianaFallaci: lei aveva capito la pericolo-sità dell’invasione islamica! Comelei odio il relativismo, cioè il volercredere che ogni cultura sia la stes-sa, perché non è vero.

[MCG]

Simona Verrazzo

�La paura delle moscheesta contagiando l’Europa. DopoGermania, Svizzera, Francia,Spagna, Grecia e le ultime pro-teste di Roma, è adesso il turnodell’Austria. Nel Paese la «que-stione dei minareti» è stata sol-levata da Jörg Haider e, comesuccede ogni volta che apre boc-ca, le sue parole sono state ri-prese in patria e all’estero. Illeader dell’Alleanza per il Futu-ro dell’Austria e attuale gover-natore della Carinzia ha spiega-to di non essere contrario ai luo-ghi di culto islamici, ma di nonvolerli nella regione da lui am-ministrata. «I musulmani han-no tutto il diritto di pregare - hadichiarato -. Ma non tollero lacostruzione di edifici che “spon-sorizzino” il potere della religio-ne islamica». Ai giornalisti Hai-

der ha anche ribadito quelloche da mesi va chiedendo: unanormativa a livello nazionaleche regolamenti la costruzionedi moschee, con relativi minare-ti, e centri di cultura. Il suo idea-le sarebbe che il Parlamento diVienna mettesse al bando qual-siasi edificio di matrice islami-ca. Il motivo lo ha spiegato sen-za giri di parole: «Non voglia-mo uno scontro tra culture eper questo non vogliamo istitu-zioni che siano estranee alla no-stra di cultura, quella dell’Euro-pa occidentale».

La sua posizione ha trovato ilsostegno di Heinz-ChristianStrach, astro nascente della for-mazione politica storica della

destra austriaca, il Partito libe-rale. L’appoggio di Strach è ungrande punto a favore di Hai-der: il poco più che trentennemedico viennese è cresciutoproprio sotto la stella dell’expremier austriaco. L’alleanzasi è poi interrotta nel 2005quando Haider è stato espulsodal partito. Ora i due si ritrova-no uniti nella stessa battaglia:fermare l’islamizzazione del-l’Austria.

Le parole di Haider hanno sco-perto un nervo molto sensibile:il Paese lamenta non soltanto ilnumero degli immigrati, ma te-me l’imposizione di valori checon quelli austriaci non hannoniente a che vedere. Il governa-

tore della Carinzia ha lanciatoun appello affinché quando vie-ne costruito un edificio di cultovengano considerate le «tradi-zioni culturali e religiose» delposto che lo ospita. Con undici-mila musulmani su una popola-zione di 400mila, la regione èuna di quelle che ne ospita dimeno. Eppure la paura è tanta.

Haider ha parlato di poteredella religione islamica perchéi residenti vedono nelle mo-schee, nei minareti e nei centridi cultura con le scritte in ara-bo, il dilagarsi della suprema-zia dell’islam rispetto alla reli-gione cattolica, e con esso an-che dei suoi valori. E sono pro-prio questi a spaventare. Ades-

so ancora di più dopo l’elezionein Turchia dell’islamico Abdul-lah Gül a presidente della Re-pubblica: l’Austria, dopo la Ger-mania, è il Paese che ospita lamaggiore comunità turca in Eu-ropa e Vienna teme l’arrivo dalBosforo di un non gradito ventoislamista.

Ma le proposte di Haider nonsi sono fermate ai soli edifici:ha chiesto un provvedimentoper obbligare i gruppi religiosia svolgere servizi alla comunitàe pronunciare sermoni in lin-gua tedesca. Dall’altra parte gliha fatto eco Strach, che ha solle-citato misure contro le manife-stazioni estremistiche del-l’islam, incluso il divieto di por-tare il velo a scuola, nelle uni-versità e in luoghi pubblici, ol-tre che l’espulsione per direttis-sima dal Paese dei religiosiestremisti.GOVERNATORE Jörg Haider [FOTO: AP]

La Carinzia vuol mettere al bando le moscheeIl governatore Haider: «Non tolleriamo costruzioni estranee alla nostra cultura»

LA PAURA DEL PROLIFERARE DI MINARETI CONTAGIA ANCHE L’AUSTRIA

La politica delleporte aperte

ora preoccupai Paesi Bassi

che sono invasida musulmani

Dalla Hirsi Alia Wilders, molti

politici sottoscorta per i lorodiscorsi controgli integralisti

INTERVISTA AL PARLAMENTARE OLANDESE GEERT WILDERS

In Olanda chi critica l’islamrischia la «decapitazione»

Ilprimoaessereuccisoèstato il registaVanGogh.Oggila listadegli«infedeli»daeliminaresiè ingrossata

Per l’alfiere della lotta al fondamentalismo,il Corano non è più religione ma ideologia

10 Esteri il Giornale � Giovedì30agosto2007