LA COSCIENZA DEL PRINCIPE - gbv.de · «Bellum perpetuum» contro i Potentati islamici: la crociata...

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A 349608 Piero Bellini LA COSCIENZA DEL PRINCIPE Prospettazione ideologica e realtà politica delle interposizioni prelatizie nel Governo della cosa pubblica Volume II G. Giappichelli Editore - Torino

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A 349608

Piero Bellini

LA COSCIENZA DEL PRINCIPEProspettazione ideologica e realtà politicadelle interposizioni prelatizie nel Governo

della cosa pubblica

Volume II

G. Giappichelli Editore - Torino

INDICE

IM-

POSIZIONE DEL PROBLEMA

SEZIONE PRIMALA «POTESTAS ECCLESIAE CIRCA TEMPORALIA»

NEL QUADRO DEL MOVIMENTO CONCILIARE 3

Tendenza a abbandonare i tradizionali schemi pubblicistici della «pote-stas circa temporalia» 3

Fondamento assiologico di questa nuova tendenza: rivalutazione dei valo-ri del tempo presente 7

Revisione del rapporto fra la missione spirituale della Chiesa e i valori

del tempo presente 12

Proclamata esigenza di rispetto della dignità dell'uomo 14

Diritti fondamentali della persona umana 16

Correlativi doveri di solidarietà sociale 20

Crisi del sistema curialistico tradizionale 22

Allargamento della classe dei valori ecclesialmente rilevanti 27

Valutazione del sistema in rapporto alla sua vincolatività 31

1184 Indice

Pag-

SEZIONE SECONDA

NECESSITÀ D ' U N A RIVALUTAZIONE CRITICADELLA INTERA PROBLEMATICA 3J>

Passaggio da una valutazione emotiva del tema a una sua più distaccataconsiderazione critica 35

Peculiarità della questione in quanto "questione di politica ecclesiale":principio genetico di "continuità di progressione" 39

Conseguente privilegiamento delle posizioni tradizionalistiche 42

Possibilità di revisione critica delle posizioni tradizionalistiche 44

Necessità d'un vigile impegno culturale dei movimenti progressisti 47

Programma della indagine 49

SEZIONE TERZA

P O S I Z I O N E CRITICA DEL PROBLEMADELLA «POTESTAS CIRCA TEMPORALIA» 57

Carenze della disamina storico-giuridica del tema: unilateralità dei con-sueti giudizi storiografici 57

Opportunità di addivenire a uno slargamento della usuale impostazionestoriografica 61

Opportunità di non indulgere alle mere risultanze pratiche degli inter-venti prelatizi 66

Interferenza nella valutazione del problema di sollecitazioni d'ordinepolitico 71

Avvio d'una revisione giuridica del tema: successivi momenti di svilup-po delle indagini storico-giuridiche 74

Delucidazione concettuale degli aspetti tecnico-formali del problema:«prospettazione ideologica del sistema» 75

Ulteriore esigenza di cogliere, dietro la "prospettazione ideologica" deisingoli istituti curialistici, la loro "realtà politica" 78

Indice 1185

PARTE PRIMA

IL SISTEMA CURIALISTICO CLASSICO

CAPITOLO PRIMO

PREMESSA: LINEAMENTI GENERALI DEL SISTEMA

PREMESSA

STRUTTURA FORMALEDEL SISTEMA CURIALISTICO CLASSICO 87

Impianto tecnico-dogmatico del sistema curialistico classico 87

«Monismo ideologico» e «monismo giuridico» dell'esperimento storicodella «civitas christiana» 90

II sistema teopolitico 100

SEZIONE PRIMA

CONCORSO DI PIÙ QUALIFICAZIONI NORMATIVESUI MEDESIMI COMPORTAMENTI PERSONALI 105

Concorso sui medesimi comportamenti personali delle qualificazioninormative ecclesiastiche accanto alle qualificazioni normative secolari 105

Concorso sui medesimi comportamenti personali di qualificazioni etichee di qualificazioni giuridiche 113

Tenaci incertezze canonistiche circa la determinazione dei confini fraetica e diritto 121

Concorso sui medesimi comportamenti personali di qualificazioni etichee di qualificazioni di diritto naturale 131

Concorso sui medesimi comportamenti personali di qualificazioni di paricarattere giuridico-disciplinare 140

1186 Indice

SEZIONE SECONDA

COMPLETEZZA DELL'ORDINAMENTO GENERALEDELLA CHIESA 145

Completezza dell'ordinamento generale della Chiesa: componente etica 145

Completezza dell'ordinamento generale della Chiesa: componente disci-plinare-canonica 150

Conseguente spettanza alla Chiesa d'una giurisdizione spirituale univer-sale 157

SEZIONE TERZA

ONERE DELLA «SATISFACTIO EI CUI DEBETUR» 163

Onere della riparazione degli esiti materiali della colpa come condizio-ne della assoluzione dal peccato 163

Operatività indiretta «in rebus temporalibus» delle censure spirituali 169

Possibile utilizzazione del sistema al di fuori dei suoi schemi morfologici 171

SEZIONE QUARTA

PROVVEDIMENTI SACERDOTALI E PASTORALI 175

Procedimenti prelatizi volti alla correzione del peccato-delitto 175

Duplice funzione delle interposizioni prelatizie 184

Trattamento prelatizio della «contumacia delinquentis» 189

Interferenza nel funzionamento del sistema dell'interesse del soggetto«in quem peccatur» 195

Interposizioni sacerdotali-pastorali ordinate alla prevenzione del pecca-to-delitto 203

Applicazioni pubblicistiche: «potestas indirecta in temporalibus» 208

Indice 1187

P*g-

CAPITOLO SECONDO

I POTENTATI DELLA REPUBBLICA CRISTIANA

I Potentati della Repubblica cristiana come «potentati individuali», por-tatori di una anima individuale 213

Sottoposizione dei «negotia regni» alla giurisdizione spirituale della Chie-sa: determinazione del «peccatum Caesaris» 220

Determinazione del codice morale e disciplinare dello «officium regis» 224

Perseguibilità ecclesiastica dellVofficium regis»: attività governative di

funzione temporale 233

Attività governative di funzione spirituale 246

Articolazioni normative dell'«officium regis» 252

Applicabilità delle censure spirituali alle persone collettive 255

CAPITOLO TERZO

SINDACATO PRELATIZIO DELL'ADEMPIMENTODELLO «OFFICIUM REGIS»

SEZIONE PRIMA

«OFFICIUM ADVOCATIAE» 273

Doveri ministeriali del Principe cristiano: funzione etica di essi; funzio-ne disciplinare 273

Rapporti interni alla «christianitas»: «munitio ecclesiasticae disciplinae»:sua duplice funzione 276

Preminenza pratica della funzione esterioristica della «munitio ecclesia-stiche disciplinae» 285

Repressione della «haeretica pravitas»: la Crociata cismarina 291

1188 Indice

Rapporti esterni alla «christianitas»: la guerra all'Infedele 305

«Bellum perpetuum» contro i Potentati islamici: la crociata transmarina 309

Ruolo determinante della Chiesa nella indizione e conduzione del «nego-tium crucis» 314

Montante egemonismo pontificio 321

SEZIONE SECONDA

«LEGIS LATIO» 325

Riconducibilità degli ordinali «negotia regni» alla «iurisdictio in tem-poralibus ratione spiritualium» 325

Compito del Principe-Legislatore di «statuere generalem aequitatem» 335

Rapporti fra «ius divinum naturale» e «leges humanitus positae» 338

Possibile divario fra la «prospettazione ideologica» del sistema e la sua"realtà politica" 346

Determinante importanza, nel sistema, del canone petrino della «oboe-dientia dominis et molestis» 355

Ambito di possibile intervento della azione penitenziale e disciplinaredella Chiesa 365

La «correctio legum de iure canonico» 370

SEZIONE TERZA

«IURIS DICTIO» 385

Altri "negotia regni": compito delle Autorità civili di «facere iudiciumatque iustitiam» 385

Qualificazione ecclesialmente rilevante degli atti di giustizia secolare 390

Interferenze prelatizie d'altro tipo nella gestione della "iurisdictio sae-cularis" 401

Indice 1189

Riqualificazione del monito evangelico «nolite iudicare» 407

Inquadramento dejla funzione giudiziale nel complessivo contesto auto-ritario della «respublica christiana» 414

Estraneità alla cultura giuridica intermedia del principio di legalità e per-sonalità della pena 421

SEZIONE QUARTA

«ADMINISTRATIO TEMPORALIUM» 433

Applicazione dei criteri curialistici alle altre attività governative 433

Controllo sacramentale e pastorale delle attività pubbliche del Principe

capaci di incidere sui beni dei «subiecti legum» 444

Imposizione tributaria 449

Provvedimenti ablativi e traslativi delle «res privatae» 457

Dovere del Principe di rispettare le sue stesse leggi 462

Dovere del Principe di adempiere il promesso 467

SEZIONE QUINTA

«ACTUS IURIS GENTIUM» 471

Disciplina «de iure gentium» [e «de iure naturali»] delle relazioni fra«potentatus sibi principes» 471

La guerra fra Principi cristiani: qualificazioni di «ius gentium-ius naturae» 481

La guerra fra Principi cristiani: qualificazioni dipendenti dall'ordina-mento strutturale della «Respublica christiana» 495

Poteri di intervento spirituale della Autorità sacerdotale 506

II Pontefice di Roma come giudice ordinario delle controversie fra i Prin-cipi cattolici 517

1190 Indice

Pag-

CAPITOLO QUARTO

POSIZIONE EMINENTE DEL PONTEFICE

SEZIONE PRIMA

POSIZIONE SOVRANAZIONALE DEL PONTEFICE 533

Rispondenza del sistema curialistico classico ai fondamentali canoni dog-matici della esperienza teopolitica cristiana 533

Inquadramento del sistema curialistico classico nel contesto dell'ordina-mento costituzionale generale della «civitas christiana» 538

Moderatismo della dottrina curialistica classica 546

SEZIONE SECONDA

RAPPORTO PRIVILEGIATO CON L'IMPERO

L'impero sacro e romano come struttura primaria della ecumene teopo-litica cattolica 563

Questioni relative alle funzioni soprannazionali di spettanza deWimpe-rator romanorum 566

Questioni relative aWofficium advocatiae di spettanza del'imperator roma-norum 573

Questioni relative alla depositio imperatoris 576

Questioni relative alla institutio imperatoris 586

Dal Constitutum constantinianum alla translatto Imperii 593

SEZIONE TERZA

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL SISTEMA 599

Indice 1191

P<*g-

PARTE SECONDA

SUCCESSIVE VICENDE DEL SISTEMA

CAPITOLO PRIMO

IL SISTEMA CURIALISTICO POST-CLASSICO

SEZIONE PRIMA

LA «POTESTAS DIRECTA IN TEMPORALIBUS»RAPPRESENTAZIONE FORMALE DEL SISTEMA 621

Pretesa insufficienza della «potestas in directa» rispetto alle esigenze d'unprogramma ierocratico avanzato 621

Dalla «potestas indirecta» alla «potestas directa in temporalibus» 627

Maturazione dottrinaria della «potestas directa in temporalibus»: l'appor-to di Innocenzo IV, Canonista e Papa 631

L'apporto del Cardinale Ostiense 640

Riconsiderazione del sistema al metro della riscoperta filosofia politicaaristotelica 646

Progressiva riconsiderazione del sistema in chiave ierocratico-teocratica 653

Dalla «plenitudo potestatis spiritualis» alla «plenitudo potestatis omni-modae» 664

SEZIONE SECONDA

LA «POTESTAS DIRECTA IN TEMPORALIBUS»OPERATIVITÀ REALE DEL SISTEMA 677

Ricorrente ambivalenza delle proposizioni ierocratiche: dissonanza fraenunciazioni di principio e loro applicazioni pratiche 677

Progressivo decadimento della capacità di operazione del sistema curia-listico 691

Crisi della "potestas directa in temporalibus": concomitante crisi dellastessa "potestas indirecta"

1192 Indice

Perdurante ricorso ai vecchi schemi curialistici come a fattori di rinfor-zo della «potestas directa in temporalibus» 703

SEZIONE TERZA

RIPROPOSIZIONE CONTRORIFORMISTICADEL SISTEMA CURIALISTICO PRE-BONIFACIANO 713

713

722Ridimensionamento teorico e pratico del sistema ierocratico

Concorso di fattori vecchi e nuovi nel sistema controriformistico della ,..«potestas indirecta in temporalibus»

II sistema bellarminiano e suareziano

Valutazione complessiva del sistema

CAPITOLO SECONDO

CRISI DEL SISTEMA CURIALISTICO

SEZIONE PRIMA

CRISI DEL FONDAMENTO TEOLOGICO-MORALE 759

Frattura religiosa e politica di Europa seguita alla Riforma 759

Declino della «iurisdictio in temporalibus ratione spiritualium» negli stes-si Paesi cattolici 768

Fattori propulsivi del nuovo giure pubblico europeo: idea della «Ragion

di Stato» 771

II «diritto divino dei Re» 781

Reazione curialistica al programma regalistico: ribadito ancoramentodella regola politica alla regola morale 792

Indice 1193

pag.

Reazione curialistica al programma regalistico: ribadita subordinazionedel Sovrano alla giurisdizione spirituale della Chiesa 799

Tendenza regalistica a fare della Chiesa nazionale una istituzione fonda:

mentale dello Stato 808

Reazione curialistica avverso le invadenze del montante regalismo accen-tratore 820

Conseguente giuridicizzazione del sistema 827

SEZIONE SECONDA

CRISI DEL FONDAMENTO GIURIDICO 833

II sistema pubblicistico ecclesiastico fra umanesimo e crisi riformistica 833

Progressiva razionalizzazione del diritto naturale 842

Secolarizzazione del diritto naturale razionale 851

Relativizzazione del diritto naturale 858

Crisi del fondamento giuridico trascendente del tradizionale sistema teo-politico 866

Tentativo di superamento della crisi: ricorso al sistema concordatario . 872

SEZIONE TERZA

CONTESTAZIONE LAICA DEL REGIME TEOPOLITICO 885

Dal primato d'una «oggettiva Verità di fede» al riconoscimento dei «con-vincimenti soggettivi di doverosità» 885

Dallo «Stato confessionistico» allo «Stato laico» 896

Dalla «idea di tolleranza» alla «idea di libertà» 905

Affermazione conclusiva dello Stato liberale separatista 911

1194 Indice

CAPITOLO TERZO

LA CHIESA OTTOCENTESCAFRA LIBERALISMO E SOCIALISMO

SEZIONE PRIMA

LA CHIESA E IL MOVIMENTO LIBERALE 921

Estraneazione della Chiesa dal processo di rinnovamento culturale e ideo-logico d'Europa 921

Condanna magisteriale delle ideologie razionalistiche e dell'esperimentopolitico liberale 924

Ribadimento delle tesi pubblicistiche cattoliche della tradizione 931

Apporti culturali del movimento neo-cattolico 937

Riproposizione del primato del compito ecclesiastico 944

Progressivo estraneamento della Chiesa dalla realtà culturale ed ideolo-gica della società liberale 951

Vicissitudini del «cattolicesimo liberale» 955

SEZIONE SECONDA

LA CHIESA E IL MOVIMENTO SOCIALISTA 965

Atteggiamento iniziale della Chiesa verso l'incipiente movimento socialista 965

Riconduzione della «Questione sociale» sotto i tradizionali paradigmietici della «caritas in egentem» 969

Successiva cauta apertura della Chiesa verso talune fondamentali istan-ze socialiste 976

Avvio d'una «dottrina sociale della Chiesa» 979

Riconduzione al compito ecclesiastico del promovimento d'una sana solu-zione della «questione sociale» 985

Indice 1195

Rappresentazione della «dottrina sociale della Chiesa» nei modi di una«etica sociale» 992

SEZIONE TERZA

EQUILIBRAMENTO DEL SISTEMA 999

Valutazione d'assieme della nuova politica ecclesiastica: vantaggi deri-vanti alla Chiesa dal separatismo liberale 999

Ottenuta guarentigia costituzionale del libero esplicamento del compitoecclesiastico 1004

Vantaggi derivanti alla Chiesa dalla apertura verso le istanze socialiste 1009

Riassestamento della Chiesa ufficiale su posizioni moderate 1012

Necessità di un ripensamento curialistico degli antichi schemi del «iuspublicum ecclesiasticum externum» 1018

Riordinamento leoniano del «ius publicum ecclesiasticum externum» 1025

Perdurante diffidenza verso le forme di reggimento democratico 1032

SEZIONE QUARTA

PERSISTENTE CONSERVATORISMO

DELLA POLITICA ECCLESIASTICA 1043

Preoccupazioni fondamentalmente difensive della pubblicistica di curia 1043

Apertura della dottrina curialistica verso taluni postulati giuspositivisti-ci: inconvenienti d'una tale conversione 1050Necessità di riscoprire la specificità canonistica dei grandi problemi cano-nistici 1055

Smarrita comprensione critica degli schemi curialistici classici della«potestas tantum indirecta» 1059

1196 Indice

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 1065

Ripensamento del problema nel quadro della realtà contemporanea 1067

Indispensabile ricupero della sostanza teologico-morale del problema 1073

Esigenza curialistica di tornar a stabilire un contatto spirituale con lecoscienze etiche degli operatori politici 1077

Raffigurabilità curialistica d'un «officium civis», e d'un «peccatum civis» 1082

Esigenza curialistica di scuotere la reattività morale dei nuovi operatoripolitici 1087

Accentuamento d'una funzione di presidio e promozione dei «iura fun-damentalia personarum» 1097

Crescente valorizzazione dei «compiti sociali» della ecclesia re gens e dellaecclesia militans 1107

Rischi inerenti a una progressiva umanizzazione e secolarizzazione della

caritas 1112

Dottrina sociale della Chiesa e economia della ecclesialità 1118

Necessità ecclesiastica e opportunità civile di tener ferma la «identità delCristianesimo» 1127Funzione pedagogica del fattore religioso in ragione d'una retta fruizio-ne della stessa legge laica 1136

Indice analitico 1143