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Learning object:
Catalogare per condividere
Master in Internet, costruzione della conoscenza, ambienti di apprendimento in reteUniversità di FirenzeSeminario 8/VII/2006
Dott. Patrizia Luperi
Che cosa sono LO
Definizione: metafora dei mattoncini di LEGO
(Hodgins, 2002) Definizione: qualsiasi entità digitale o non
digitale, che può essere usata, riusata e alla quale fare riferimento durante l’apprendimento supportato dalla tecnologia (IEEE, 2001)
Analisi dei termini
Learning: comprende la finalità ultima, cioè costruire un’ unità d’informazione con acquisizione finale di competenze
Object: termine ereditato dall’informatica (insieme a classificazione, soggettazione…)
Elementi interni e esterni
Elementi interni: nocciolo interno è l’UNITA’ DIDATTICA
Elementi esterni o METADATI: descrizione sintetica del contenuto, descrizione della vita dell’oggetto (chi l’ha prodotto, copyright), requisiti tecnici che richiede, per quali utenti è previsto, competenze finali presunte…
Cornice pedagogica in cui inserire i LO
Paradigma di riferimento: costruttivismo, secondo il quale l’apprendimento deve prevedere learning by doing, deve avere un forte grado di interattività e prevedere percorsi individualizzati
Inoltre la conoscenza si sviluppa attraverso forme di collaborazione sociale
Progettazione educativa
Si passa quindi alla progettazione aperta multimediale (comunità di conoscenza, comunità di pratica…), dove le risorse vengono utilizzate in modo collaborativo, all’interno di un percorso di problem solving.
Si introduce quindi tema della riusabilità e condivisione
Riusabilità
LO sono strutturati secondo una concezione modulare che sottintende riusabilità
Necessitano però di una indicizzazione adeguata per il recupero, la fruizione e l’uso
Uso di standard che descrivono qualsiasi oggetto informativo
Standard
Metadati Packaging Interfacciamento
Enti e organismi di creazione e gestione standard
Advance distributed learning (ADL) initiative AICC: the Aviator industry (CBT) committee Dublin Core: metadata for electronic
resources IEEE Learning Technology Standards
Committee IMS Global Learning Consortium ISO
Vari tipi di standard
de jure: certificazione dello stato di una specifica da parte di un ente accreditato ( in Europa: CEN/ISSS)
de facto: quando alcuni soggetti o un organismo scelgono di adottare una specifica (es.HTTP o HTML)
Metadati
Metadato: è una informazione che descrive un’altra informazione come un contenuto per l’apprendimento e permette che questo oggetto venga catalogato, ricercato e trovato in una base dati
Metadato: è una informazione che descrive un’altra informazione come un contenuto per l’apprendimento e permette che questo oggetto venga catalogato, ricercato e trovato in una base dati
Quali metadati?
• Dublin Core (1999)
• LOM Learning object metadata (2002)
• SCORM Shareable content object reference model (2000; 2004)
Dublin Core
Composto da 15 elementi:• Titolo• Autore• Soggetto• Descrizione• Editore• Autore di contributo secondario• Data• Tipo• Formato• Identificatore (es. ISBN…)• Fonte• Lingua• Relazione• Copertura• Gestione diritti
Due parole su LOM
Primo standard di catalogazione Molto complesso, composto da 49 elementi Concezione strutturalista: si descrivono più
elementi possibili: generalità, ciclo di vita, meta-metadati, requisiti tecnici, caratteristiche educativr, gestione diritti, relazione con altri LO, annotazioni e commenti, classificazione
SCORM
Non è uno standard, ma un modello (“de facto”) di riferimento utile per testare l’efficacia e l’applicabilità reale di una collezione di specifiche individuali e di standard. Alcuni importanti enti, come l’industria delle-learning, lo hanno adottato volontariamente
Catalogazione rigorosa
Punti di forza: standardizzazione degli accessi (es. classificazione), formalizzazione degli identificativi (es. autori e titoli)…
Punti di debolezza: si impiegano tempo e risorse, solo gli autori si ritengono capaci di catalogare…
Condividere con il Semantic web?
Web semantico: Internet diventa sistema intelligente, “in cui l’informazione sarà compresa da software specifici in grado di assistere l’utente a localizzarla e a rielaborarla in modo personalizzato e adattato alle proprie esigenze”
(vedi ricerche in corso di C. Petrucco e G. Roncaglia)
Prime applicazione del Semantic web
In campo LO vedi progetto Edutella
(http://edutella.jxta.org), in grado di gestire servizi peer-to-peer per lo scambio di risorse on line
Le ontologie
vedi progetto NSDL (National Science Digital Library) per l’apprendimento della scienza
Considerazioni conclusive
Abbiamo tempo per decidere. Frattanto viviamo di speranza e di tisana.
(R. Queneau, Icaro involato)
Conclusione dell’intervento di A. Cornero e A. Marchitelli su “Se non li trovi … non li riusi!”