L’amico ritrovato - Alice Tortoli

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L’amico ritrovato

DiFred Uhlman

Hans Schwarz Hans è il protagonista del

libro ed anche il narratore; è un ragazzo ebreo molto timido che ha un’idea molto romantica dell’amicizia. Per questo prima dell’arrivo di Konradin lui non aveva un amico vero con cui condividere tutto, né qualcuno per cui morire.

Konradin Von Hohenfels Konradin è un ragazzo

tedesco abbastanza timido e sempre vestito elegante, nato da una famiglia rinomata e nobile. Quando arriva nella sua nuova classe tutti sono affascinati dai suoi modi perché anche se è ricco non si vanta davanti agli altri e quindi tutti vogliono fare amicizia con lui.

La nascita di un’amicizia A scuola arriva un ragazzo nobile da una

famiglia rinomata; tutti sono affascinati e nessuno lo prende in giro. In classe c’erano anche altri nobili, addirittura un principe ma non erano come lui. Alcuni ragazzi provano a farci amicizia: i membri del Caviale, un club, gli chiedono se voleva entrare a far parte del loro gruppo e lui risponde di no.

Hans, il protagonista, che fino a quel momento non aveva amici veri perché gli altri non condividevano la sua idea d’amicizia, decide si mettersi in mostra portando a scuola la sua collezione di monete greche, e scopre che anche Konradin condivide la sua stessa passione.

Konradin e Hans diventano amici, tutti i giorni fanno il tragitto da scuola a casa insieme. Un giorno Hans lo invita a casa e da quel giorno Konradin va a casa sua tre/quattro volte a settimana. Konradin non lo invita mai, solo un giorno gli chiede di andare da lui; Hans aveva paura dei suoi genitori, ma poi scopre che in casa non c’erano.

Altre volte Hans va a casa di Konradin, ma i suoi genitori non ci sono mai e quindi si insospettisce.

Un giorno andando a teatro a vedere un’opera trova Konradin con tutta la famiglia, gli passa vicino ma non lo saluta.

Hans il giorno dopo chiede all’amico perché non lo aveva salutato a teatro e perché i suoi genitori non erano mai a casa quando lui veniva invitato. Konradin gli spiega che sua madre è una nobile polacca e odia gli ebrei, suo padre innamorato della moglie la asseconda; per non perdere l’amicizia di Hans o l’amore dei genitori evita di farli incontrare.

Da quel giorno Hans smette di frequentare Konradin.

Iniziano le persecuzioni contro gli Ebrei e i compagni lo prendono in giro; i suoi genitori decidono di mandarlo in America.

Konradin e alcuni compagni gli scrivono due lettere: il primo gli scrive che gli dispiaceva e che si era divertito con lui, ma ora era dalla parte di Hitler. Gli altri continuano a prenderlo in giro.

In America Hans non cerca più i vecchi compagni, si sposa e fa dei figli.

Durante la guerra i suoi genitori si suicidano con il gas nella loro casa, non erano Ebrei praticanti ma sapevano quale sarebbe stato il loro destino e non avrebbero sopportato di essere deportati in un campo di concentramento.

Molto tempo dopo Hans riceve una lettera dal suo vecchio liceo che conteneva la lista dei morti della sua scuola. Lui non ci voleva guardare, ma quando scorre quelli della sua classe vede che alcuni erano morti nella campagna di Russia.

Arrivando alla lettera H lesse che anche il suo amico Konradin era morto:

GIUSTIZIATO perché implicato nel complotto per uccidere

Hitler.

In quel momento quando vede quella scritta, Hans capisce che aveva ritrovato il suo amico.