La Crisi e i Nuovi Modelli di Business: quali prospettive per i Giovani Talenti? - Prof. Edoardo...

Post on 24-Jun-2015

1.301 views 2 download

description

"La Crisi e i Nuovi Modelli di Business: quali prospettive per i Giovani Talenti?" Seminario tenuto dal Prof. Edoardo Sabbadin dell'Università di Parma, in occasione della premiazione dei vincitori di Virtual Talent 2009, il business game Asseprim.

Transcript of La Crisi e i Nuovi Modelli di Business: quali prospettive per i Giovani Talenti? - Prof. Edoardo...

Prof. Edoardo SabbadinUniversità di Parma

3 dicembre 2009

1. I giovani talenti 2. La crisi 3. I nuovi modelli di business

In Italia ad 1 anno dalla laurea il 53% dei neolaureati lavora.

A 5 anni dalla laurea l’85%. Ma a 5 anni dalla laurea il 27% degli

occupati ha ancora un lavoro precario.

Fonte: AlmaLaurea

La retribuzione media lorda dei neolaureati in Italia è aumentata in maniera minore rispetto all’inflazione cumulata negli ultimi 7 anni

Fonte: Hay Group

In Italia è molto elevata la distanza retributiva, tra il livello di ingresso dei neolaureti e gli stipendi medi di quadri e dirigenti

A 5 anni dalla laurea il 3% dei neolaureati italiani è occupato all’estero.

Le ragioni della scelta sono:1. La ricerca di uno sbocco professionale

all’estero.2. Le aspirazioni di carriera.

Gli occupati che lavorano in un paese straniero svolgono funzioni direttive (funzionario o quadro) con più frequenza rispetto a chi resta in Italia.

Il 18% degli occupati all’estero svolge funzioni direttive, rispetto all’8% (occupati in Italia).

È maggiore lo stipendio medio mensile.

Il reclutamento è gestito, oltre che dalla funzione Risorse Umane,dal responsabile di linea (nel 22% delle aziende) e da enti o società esterne (nel 68% delle aziende).

I fattori più rilevanti per le aziende nella fase di screening dei curricula sono i seguenti:

1. tempo di completamento degli studi e2. la conoscenza delle lingue straniere. Il 79% delle aziende prevede 3 incontri con i

candidati e in media trascorrono 36 giorni dal primo contatto alla formalizzazione della proposta di assunzione.

L’83% delle aziende prevede piani di inserimento per i neolaureati.

La prima tipologia di rapporto contrattuale utilizzata all’ingresso per i neolaureati è lo stage (per il 94%) delle aziende, la cui durata media è di circa 7 mesi.

La metà (50%) delle aziende trasforma il rapporto di lavoro in contratto a tempo indeterminato dopo 1 anno .

Nel 2009, tra le tipologie di lavoro previste dalla Legge Biagi, le grandi imprese hanno dichiarato di utilizzare stage (100% delle aziende) e contratti di inserimento (58%).

Le altre tipologie (apprendistato, lavoro a progetto, a chiamata, occasionale, ripartito e part time) sono utilizzate da poche aziende.

La retribuzione annua lorda media di un neolaureato all’ingresso in azienda è pari 24.827 euro.

Fonte: HayGroup

sempre spesso Raramente mai

Candidature spontanee 18 60 16 6

Contatti diretti con professori universitari

3 26 36 35

Career book e altre guide studenti 26 46 17 11

Contatti personali 6 31 38 25

Presentazioni presso Università e scuole 3 14 34 49

Inserzioni su internet (es. siti di recruiting)

6 21 23 50

Annunci su giornali, riviste, radio, televisione

6 21 23 50

Sezione all’interno del sito aziendale

8 43 25 24

Inserzioni presso Università, scuole e istituti

5 20 32 43

Career day e job meeting 5 18 30 47

Master 26 46 17 11Fonte: HayGroup

IMPRESE

1. Iniziativa

2. Capacità relazionali

3. Responsabilità e leadership

4. Problem solving

5. Capacità cognitiva

6. Gestione dello stress

7. Creatività

STUDENTI

1. Problem solving

2. Gestione dello stress

3. Iniziativa

4. Capacità relazionali

5. Responsabilità e leadership

6. Capacità cognitiva

7. Creatività

Il profilo del “Talento”: ranking delle imprese e degli studenti

Fonte:SIM

5,5

8,5

5,5 8,5

.

. ..

.

.

.

CREATIVITA’

CAPACITA’ COGNITIVA

GESTIONE DELLO STRESS

PROBLEM SOLVING

CAPACITA’ RELAZIONALIRESPONSABILITA’ E

LEADERSHIP

INIZIATIVA

Capacità considerate più importanti dagli studenti

La prospettiva delle imprese e degli studenti a confronto

Capacità considerate più importanti dalle imprese

Fonte:SIM

Fonte:SIM

L’analisi SIM ha evidenziato la presenza di quattro

principali cluster

CARRIERISTI “TIEPIDI”

CASH ORIENTE

D

CURIOSI “TIEPIDI”

INFORMALI

“SOCIAL ORIENTE

D"

Segmentazione dei giovani talenti in base ai

vantaggi attesi

Fonte:SIM

Le ragioni profonde della crisi economico in atto

prodotto PROCESSO

Le innovazionidi processodeterminano un aumentodella produttività

Riorganizzazionedei processicon nuove tecnologie

L’Italia destina solo l’1% del PIL in Ricerca e sviluppo

In Italia gli investimenti in Ricerca e Sviluppo rispetto al PIL sono diminuiti

EU investe l’2% in Ricerca e Sviluppo, USA 2.7%, Finlandia 3.5%, Svezia 4%

Gli investimenti in Ricerca e Sviluppo degli altri Paesi dell’Unione Europea sono in aumento

R&S privata si fa nelle medio-grandi imprese di alcuni settori del manifatturiero (per esempio nell’aerospaziale la R&SR&S >10% PIL settoriale, mentre, per esempio nel tessile/abbigliamento la R&S=0.02% del PIL settoriale).

UNA DELLE TESI DI FONDOLe imprese italiane stanno perdendo competitività

perché, di fatto, hanno smesso di innovare

R&S/PIL media 91-94 media 95-03

Totale manifatturiero 0.9 0.7

aerospaziale 11.7 11.3

macchine per ufficio 8.9 2.5

apparecchi per tlc 8.5 6.9

altri mezzi di trasporto 5.8 4.6

mezzi di trasporto 4.5 2.8

Farmaceutico 4.1 2.9

automobili 3.9 2.1

macchine elettriche ed elettronica 3.7 2.7

materiale ferroviario 1.6 1.1

R&S/PILmedia 91-94

media 95-03

altri macchinari 1.4 0.7Chimico 1.0 0.8navale 1.0 0.8meccanica di precisione 0.8 2.2Plastica 0.5 0.5Coke e derivati petrolio 0.4 0.1Metalli di base 0.3 0.1Lavorazione metalli 0.2 0.1

Altri minerali non metalliferi 0.1 0.1Alimentare 0.1 0.1altri manifatturieri 0.0 0.1Tessile e abbigliamento 0.0 0.0Carta, legno ed editoria 0.0 0.0

Definizione e misurazione

La "Valentine" di Sottsass

Lampada “Tolomeo”Design: Michele de Lucchi 1986Produttore ArtemideCopie vendute: 4.000.000La lampada più venduta al mondoCompasso d’oro nel 1989Da prototipo ha raccolto 10.000 prenotazioni

Sedia della LOUIS GHOST 2002nata dalle linee classichedisegnata dal designer francese: Philippe StarckCopie vendute: 1.000.000 in 7 anni.

Nome: “sacco”Design: Gatti, Paolini e Teodori 1968Produttore: ZanottaCopie vendute: 2.000.000Ciclo di vita: 41 anni

RADICALE

È spinta dalla tecnologia.

Crea una nuova categoria

DESIGN

L’innovazione riguarda la forma e l’aspetto estetico di un prodotto senza

modificare gli elementi funzionali.È all’interno di una

categoria

prodotto processo

marketing organizzativa

Recentemente Eurostat ha ridefinito ed esteso il concetto di:

che un’innovazione di marketing annovera cambiamenti rilevanti nel design dei prodotti, parte di un new marketing concept.

I servizi creano innovazioni (architetti, designer, società di ricerca e consulenza).

Le aziende di servizi diffondono la possibilità di fruire dei vantaggi delle innovazioni.

Sono sempre le imprese di servizi che finanziano i prodotti innovativi.

I servizi e l’innovazione

Le imprese di servizi che consentono un uso flessibile del lavoro.

Una parte sempre maggiore delle imprese di servizi oggi contribuiscono a razionalizzare i processi produttivi.

MA

RC

A

Conoscenza della marca

Rete di relazioni

Immagine

Notorietà

Riconoscibilità

Fiducia

Fedeltà

Valori associati alla marca

INNOVAZIONE

SERVIZI pre e post-vendita

Qualità percepita

I servizi consentono di differenziare l’offerta, creano valore e redditività

I servizi sono una delle determinati del valore di una marca ( brand equity)

Il valore di un marchio dipende dalla qualità dei servizi che l’impresa è in grado di offrire.

Un’impresa di marca che non offre servizi di qualità rende più facile la contraffazione del marchio.

è nata negli anni Trenta quando Fisher (1935) e Clark (1940) suddivisero l’economia in tre macro attività:

1. il settore primario: attività agricole e minerarie.

2. Il settore secondario: l’industria manifatturiera.

3. Il settore terziario, o dei servizi, che invece è stato definito in maniera residuale (ne fanno parte tutte le attività non rientranti nei precedenti settori).

Settori 1998-2008

Servizi + 21,5%

Industria - 1,1%

Agricoltura - 19,3%

Sistema economico

+ 14,6%

Settori 2007 2008

Agricoltura 924.000 867.000

Industria 5.048.000 4.973.000

Servizi 15.295.000 15.593.000

I dati sull’occupazione sottostimano il reale contributo occupazionale dei servizi, in quanto la terziarizzazione dell’industria occulta gli occupati nei servizi, che operano all’interno di imprese industriali.

Il terziario è il settore più importante e dinamico dell’economia, ma è stato considerato per lungo tempo un settore residuale, poco competitivo, protetto e parassitario.

Il recente processo di de-industrializzazione contribuisce ad affermare una concezione negativa della terziarizzazione.

In Italia è sviluppata anche dalle imprese minori, che non quantificano

l’investimento.

I “declinisti” sono pessimisti sul futuro della piccola e media impresa.

I difensori delle piccole imprese sostengono l’unicità del modello di sviluppo italiano

“Campioni nascosti”“Un tesoro emergente”

Le medie imprese italiane nell’era globale

Gigantismo Burocrazia Manager

Piccola impresa Impresa-famiglia L’istituto famiglia

al servizio della finalità dell’impresa.

Le imprese minori hanno dimostrato una capacità di auto-rigenerazione, di saper trovare endogenamente nuove soluzioni

Organizzazioni che assumono: www.upim.it/selezione lavora con noi www.tetrapak.com www.heineken.it sezione lavora con noi www.bialetti.it/it/indexasp, sezione “lavora con

noi” www.it.capgemini.com/carriera www.pwc.com/it/it/careers/index.jhtml (Price

WaterhouseCoopers www.kpmg.it sezione careers www.tre.it sezione “lavora con noi”

Fonte: IlSole-24Ore del 16.11.09 pag. 23

http://www.emarketer.com

http://www.osservatori.netI report del Politecnico sui vari temi legati al mondo web

http://www.online-marketing.it/

http://www.uxmagazine.it/ 

http://www.oneweb20.it/

http://www.socialenterprise.it/

http://www.marketingjournal.it/

http://www.mymarketing.net/

Abbandoniamo l’approccio antagonista: Grande impresa contro piccola Industria manifatturiera contro terziario Industria e ambiente

LE RISORSE

TANGIBILI INTANGIBILI

FIDUCIA COGNITIVE

ESPLICITE TACITE

COMPETENZE