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COMUNICATO STAMPA 4 NOVEMBRE 2016
Italeaf: TerniEnergia presenta Plug in the smart energy company
Update del piano industriale 2016-18 con visione strategica al 2019
Il Consiglio di Amministrazione di TerniEnergia, smart energy company attiva nei settori dell’energia da fonti
rinnovabili, dell’efficienza energetica, del waste e dell’energy management, quotata sul segmento Star di Borsa
Italiana e parte del Gruppo Italeaf, ha approvato l’aggiornamento del piano industriale “Plug in the smart energy
company”, con visione strategica al 2019.
PRINCIPALI OBIETTIVI
Trasformazione per la creazione di valore – Stefano Neri (Presidente e Amministratore delegato)
“L’industria dell’energia sta affrontando una sfida molto complessa: creare nuovi modelli di business
competitivi rispetto al cambio di paradigma della generazione distribuita, avvenuto in risposta alle
preoccupazioni ambientali, all’aumento dei prezzi dell’energia e delle pressioni normative e agli incentivi.
TerniEnergia, con questo piano, intende generare il potenziale per creare maggiore valore per il futuro,
completando il percorso di trasformazione da “pure green company” in “smart energy company”. L’obiettivo
sarà perseguito, innanzitutto, favorendo l’irruzione impetuosa del digitale in tutte le nostre business lines,
grazie all’integrazione di Softeco Sismat e Selesoft nel Gruppo. Si tratta di due società che hanno fatto la storia
del made in Italy nell’intelligenza applicata alle reti elettriche, alle telecomunicazioni, all’efficienza energetica.
Con le nuove competenze apportate dall’operazione, TerniEnergia si candida al ruolo di partner ideale per
grandi utility, operatori della distribuzione, produttori di energia e gestori delle reti che intendono realizzare
grandi progetti di energia distribuita, smart e mini grids, partecipando come EPC (Engineeering, procurement
and construction) and BOP (Balance of Plants) contractor a gare ed appalti internazionali. Nel contempo, il
Gruppo sarà presente sul mercato dell’offerta di soluzioni integrate per l’autoconsumo verso grandi utenti o
gruppi di clienti industriali, da approcciare con la formula BOT (Build, operate and transfer) verso il cliente
finale o investitori terzi. Il posizionamento lungo tutta la catena di valore dell’energia, sarà completato
sostituendo l’apporto di Free Energia (il disinvestimento dalla quale è stato generato esclusivamente da fattori
esterni non preventivabili), con una nuova società target nell’energy management (Energetic), per entrare con
forza nel mercato del dual fuel, con un’offerta integrata di energia e gas. Questa integrazione consentirà inoltre
l’accesso a una base clienti fidelizzata per la business line di efficienza energetica, strategia rafforzata anche
dall’alliance partnership con il Gruppo Roma Gas and Power. Infine, perseguiamo il rafforzamento del
processo di internazionalizzazione verso i mercati più interessanti del mondo”.
Le trasformazioni industriali: il nuovo modello di business “smart”
EPC Rinnovabili e Digital energy: Smart grids e grandi impianti
Il sistema di distribuzione dell’energia è al cambio di paradigma: da un modello tradizionale monodirezionale,
a quello della generazione distribuita. TerniEnergia, grazie all’integrazione di Softeco Sismat e Selesoft (con
mantenimento dei livelli occupazionali nella sede di Genova), punta a recitare un ruolo da protagonista nel
nascente mercato delle Smart e mini grid, caratterizzato dalla diffusione sulla rete elettrica (sia di trasmissione,
sia di distribuzione) di sistemi “intelligenti” e “connessi”, aderenti al modello dell’Internet of Things (IoT). Il
mercato delle microgrid è stimato in crescita a 34,9 miliardi di dollari entro il 2022, con un CAGR del 10,9%
tra il 2016 e il 2022. TerniEnergia combinerà il suo track record nell’installazione di impianti per la produzione
di energie rinnovabili con i business digitali di ultima generazione. Continuerà il corso di realizzazione di
impianti di produzione da fonti rinnovabili (fotovoltaico) di taglia “giant”.
Energy management
Integrando Energetic (all’esito del processo di acquisizione in corso), una società toscana attiva nel mercato
dual fuel di gas ed energia elettrica con Euro 100 milioni circa di ricavi nel 2015, il Gruppo potrà sviluppare il
business dell’energy management partendo da un portfolio di clienti fidelizzati, comprendente clienti corporate,
piccole e medie imprese e pubbliche amministrazioni. Obiettivo della società è quello di contenere al massimo
i rischi tipici del settore (attraverso opportune politiche di assicurazione dei contratti) e di favorire la crescita
dimensionale nei servizi e soluzioni al cliente consumatore di energia.
Energy saving
Sfruttando la base-clienti dell’energy management e valorizzando le partnership commerciali con operatori di
primo piano a livello nazionale, come Roma Gas & Power, TerniEnergia intende massimizzare le opportunità
di cross-selling e incrementare sensibilmente il numero degli interventi di risparmio energetico. Funzionale allo
sviluppo del nuovo modello di business sarà anche il rafforzamento della piattaforma “Hub” che ha come
obiettivo quello di creare una asset class specialistica di investimento, che consenta ai mercati dei capitali di
investire in progetti italiani di energy saving.
Cleantech
Per la business line cleantech è previsto il contenimento dei business capital intensive, considerando il solo
investimento per completamento dell’impianto di depurazione dei rifiuti liquidi industriali di Nera Montoro (TR).
Divisioni trasversali: Business development commerciale e R&D “Digital energy”
Nell’organizzazione del Gruppo sono previste due nuove divisioni trasversali. La prima si occuperà di ricerca
e sviluppo, perseguendo obiettivi di digital transformation per le quattro LOB di TerniEnergia (Technical
Services, Energy management, Energy Saving e Cleantech). La seconda sarà attiva, daggli headquarter di
Milano e Londra, nello sviluppo dei progetti e dei business a livello globale nei settori core dell’azienda,
rafforzando l’attività commerciale e avvicinando il Gruppo ai clienti in tutto il mondo.
Visione strategica al 2019 – Stefano Neri (Presidente e Amministratore delegato)
“TerniEnergia intende crescere dimensionalmente, attuando una politica di integrazione di altre realtà
industriali per linee esterne. Riteniamo un obiettivo strategico quello di perseguire un incremento sensibile dei
ricavi e del market cap, in linea con l’intenzione di dare vita a un “campione industriale italiano indipendente”
nella realizzazione e gestione di impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili e di sistemi integrati di
generazione distribuita (smart grids). A questo fine intendiamo valutare la possibilità di diversificare l’attività di
EPC anche nei settori dell’eolico e dell’idroelettrico, promuovendo operazioni di M&A con player di standing
internazionale. La concentrazione del core business sulla filiera energetica potrà determinare l’alienazione
degli impianti ambientali, anche in ragione del positivo contesto di mercato, che vede un interesse delle grandi
multiutility e degli asset manager del settore verso questa tipologia di impianti in esercizio”.
FORECAST 2016
Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto dell’aggiornamento del forecast dell’esercizio 2016, esercizio in
cui la Società ha deciso di accelerare nella ricerca di un partner nei business digitali, piuttosto che concentrarsi
sulla sostituzione del contributo ai ricavi portato dall’energy management. La stima per la chiusura
dell’esercizio prevede Euro 85 milioni di ricavi, EBITDA di circa Euro 16 milioni, una ulteriore riduzione della
PFN a Euro 92 milioni e una crescita del patrimonio netto a Euro 63 milioni.
“Plug in the smart energy company”: TerniEnergia in cifre
La Società intende operare in tempi brevi una contenuta raccolta di capitali, nell’ordine di massimo Euro 2,5
milioni, per sostenere la crescita delle nuove attività di business legate all’integrazione delle società acquisite.
L’aumento di capitale rappresenterà anche lo strumento per l'ingresso di nuovi investitori-azionisti di supporto,
il rafforzamento del management e la valorizzazione di possibili opportunità nel contesto di mercato.
TerniEnergia prevede al 2017 e al 2018 un consistente aumento dei ricavi e della profittabilità e,
contestualmente, un contenimento della PFN e una crescita della generazione di cassa.
Il Piano stima una crescita del valore della produzione (CAGR 2016-18) del 67%, per circa Euro 762 milioni
nel triennio, con obiettivi intermedi pari a Euro 282 milioni nel 2017 ed Euro 395 milioni nel 2018, con un
incremento dei ricavi derivanti dall’attività delle business lines Technical services e energy management.
L’EBITDA è stimato in Euro 19 milioni nel 2017 ed Euro 31 milioni nel 2018. Al 2018 si prevede un contributo
preponderante della business line technical services (pari a circa i due terzi) alla formazione dell’Ebitda e un
apporto equilibrato delle altre line of business (LOB) cleantech, energy management e energy efficiency. La
marginalità si manterrà in crescita nel periodo di piano, al 7% nel 2017 e all’8% nel 2018, testimoniando la
solidità e la replicabilità del nuovo business model e l’abbassamento del rischio grazie alla diversificazione
delle attività e all’integrazione della digital energy nella catena del valore.
L’EBIT è atteso in crescita da Euro 12 milioni nel 2017 a Euro 24 milioni nel 2018.
Grazie alla nuova struttura, la Posizione Finanziaria Netta si ridurrà nel periodo di piano a Euro 90 milioni nel
2017 ed Euro 82 milioni nel 2018. Migliorano, però, sensibilmente le ratios: in particolare il rapporto
PFN/Patrimonio netto (Gearing Ratio) si ridurrà a 1,37x nel 2017 fino a 1,09x nel 2018.
Per quanto attiene alla politica di remunerazione degli azionisti, la Società è intenzionata a non distribuire
dividendi nel 2017 per sostenere lo sviluppo delle società acquisite e il lancio dei nuovi business delle smart e
mini grids, mentre per il 2018 la previsione di proposta al Consiglio di Amministrazione quella di una
distribuzione di un massimo del 50% dell’Utile Netto consolidato.
Bond TERNIENERGIA 6.875% Feb 06, 2019 – Eur 25 million
Il Gruppo TerniEnergia ha delineato un solido piano di gestione del rimborso del prestito obbligazionario
“TERNIENERGIA 6.875% Feb 06, 2019 – Eur 25 million”. In particolare, la Società è intenzionata ad accedere
al mercato dei capitali, in un contesto positivo per le obbligazioni corporate, per rifinanziare o riscadenzare il
bond. In ogni caso la possibile valorizzazione, attraverso l’alienazione, degli asset ambientali copre circa i due
terzi del fabbisogno finanziario per il rimborso. Nel periodo di piano, infine, TerniEnergia ha previsto
l’attivazione di nuove linee di credito per un importo significativamente inferiore al capitale rimborsato.
In conclusione, la trasformazione strategica delineata nel Piano darà vita a una TerniEnergia molto più
robusta, che si proporrà al mercato come la prima smart energy company italiana. La nuova
configurazione aziendale vedrà un Gruppo attivo nel settore core della digital energy, della
realizzazione di impianti da fonti rinnovabili, dell’energy management, dell’energy saving e del
cleantech, con circa 500 dipendenti e una presenza geografica in quasi tutti i Continenti, con sedi
operative e commerciali.
La TerniEnergia del futuro sarà una smart energy company che – nell’era della rivoluzione energetica
– sarà in grado di rappresentare il partner ideale per grandi utilities, primari operatori nel settore della
trasmissione e distribuzione energetica, grandi multinazionali attive nella realizzazione di reti e
impianti ad alto contenuto di innovazione.
TerniEnergia, costituita nel mese di Settembre del 2005 e parte del Gruppo Italeaf, è la prima “smart energy company italiana” e opera
nel settore delle energie da fonti rinnovabili, nell’efficienza energetica, nell’energy e nel waste management. TerniEnergia è attiva come
system integrator, con un’offerta chiavi in mano di impianti fotovoltaici di taglia industriale, sia per conto terzi sia in proprio anche tramite
joint venture con primari operatori nazionali. La Società intende inoltre rafforzare l’attività di vendita dell’energia prodotta da fonte solare.
TerniEnergia opera nel waste management, nel recupero di materia ed energia e nello sviluppo e produzione di tecnologie. In particolare,
la Società è attiva nel recupero pneumatici fuori uso; nel trattamento di rifiuti biodegradabili attraverso l’implementazione di biodigestori;
nella produzione di energia da biomasse; nella gestione di un impianto di depurazione biologica; nello sviluppo e produzione di apparati
tecnologici. Il Gruppo è attivo nell’energy management, nella vendita di energia a clienti energivori, nella realizzazione di software e servizi
informatici per l’energia ed è provider di servizi amministrativi, finanziari e di gestione del credito. Il Gruppo è inoltre attivo nel mercato del
gas naturale e di gas naturale liquefatto (GNL), offrendo una gamma di servizi e attività, al fine di sviluppare il business del cliente e
ottenere un vantaggio competitive, fornendo le migliori condizioni di mercato e la creazione di un elevato valore aggiunto. TerniEnergia
opera per lo sviluppo di impianti di efficienza energetica sia attraverso EPC sia in FTT (Finanziamento Tramite Terzi), perseguendo gli
obiettivi di incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili, del risparmio energetico e riduzione delle emissioni come stabilito
dalla politica ambientale europea.
TerniEnergia è quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana S.p.A..
Il presente comunicato stampa è disponibile anche sui siti internet delle Società www.italeaf.com,
www.ternienergia.com.
Certified Adviser
Mangold Fondkommission AB opera come Certified Adviser per Italeaf sul mercato NASDAQ OMX First North.
Per maggiori informazioni: Filippo Calisti CFO – Italeaf S.p.A. E-mail: calisti@italeaf.com
Mangold Fondkommission AB
Tel. +46 (0)8 5030 1550
info@mangold.se
Italeaf S.p.A., costituita nel dicembre 2010, è una holding di partecipazione e un acceleratore di business per imprese e startup nei settori dell’innovazione e del cleantech. Italeaf opera come company builder, promuovendo la nascita e lo sviluppo di startup industriali nei settori cleantech, smart energy e dell’innovazione tecnologica. Italeaf ha sedi operative in Umbria a Terni e Nera Montoro nel Comune di Narni, a Milano e Lecce; ha filiali internazionali a Londra e a Hong Kong ed un centro di ricerca localizzato all’interno dell’Hong Kong Science and Technology Park. La società controlla TerniEnergia, quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana e attiva nei settori delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica e del waste management, WiSave nel settore “internet of things” per lo sviluppo e la produzione di termostati intelligenti e tecnologie per il telecontrollo remoto degli impianti elettrici e termici degli edifici gestiti su infrastruttura cloud, Skyrobotic, azienda di sviluppo e produzione di droni civili e commerciali nelle classi mini e micro per il mercato professionale, Numanova, attiva nella produzione di polveri metalliche per la manifattura additiva e l’industria metallurgica avanzata, e Italeaf RE, società immobiliare.
SMARTER SOLUTIONS FOR TOMORROW: LE SFIDE E LE TECNOLOGIE CHE STANNO DISEGNANDO IL FUTURO
Industry 4.0: un nuovo paradigma industriale,
ma le imprese italiane necessitano di capitali
Milano, 4 Novembre 2016
Franco Gaudenti
Chief Executive Officer, EnVent Capital Markets Ltd.
© 2016 EnVent Capital Markets Ltd. – All rights reserved.
2
Industry 4.0: la quarta rivoluzione industriale
AIM Italia Facts 3Q 2016
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3
Cos’è Industry 4.0
La nuova rivoluzione è guidata da quattro forze
concomitanti/clusters di tecnologie
Fonte: McKinsey, Industry 4.0 - How to navigate digitization of the manufacturing sector, 2015
Big data
Advanced Analytics e Business Intelligence
Nuove forme di interazione uomo-macchina
Miglioramento nel trasferimento di informazioni digitali al mondo reale
Nuovo stadio di sviluppo dell’organizzazione e del management dell’industria manifatturiera
Convergenza di trend e tecnologie in grado di rivoluzionare i processi di produzione dell’industria
Industry 4.0
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4
Le tecnologie abilitanti
Industry 4.0
Simulations
Autonomous robots
Big data and analytics
Augmented reality
Additive manufacturing
The cloud Cybersecurity
Internet of things
Horizontal and vertical system integration
• Il processo di trasformazione è alimentato da nove progressi tecnologici fondamentali
• I sensori, le macchine, le componenti e i sistemi IT saranno connessi lungo l’intera value chain
• I sistemi integrati possono interagire tra loro e analizzare dati per prevenire errori, organizzarsi e adattarsi ai cambiamenti
Fonte: The Boston Consulting Group, Industry 4.0 - The future of productivity and growth in manufacturing industries, 2015
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Minor impiego di capitale e valore aggiunto più elevato
Fonte: Roland Berger, The Industrie 4.0 transition quantified, 2016 - McKinsey, Industry 4.0 - How to navigate digitization of the manufacturing sector, 2015
• Riduzione costi qualità (-10/20%) • Previsioni domanda basate su
analisi avanzate • Riduzione time to market • Manutenzione a distanza
• Minor fermo macchine (-30/50%) • Incremento produttività • Maggiore rapidità delle operazioni, riduzione
complessità compiti • Riduzione scorte eccessive
Value driver
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La disaggregazione dell’auto tradizionale
Fonte: CB Insights, 2016
DRIVER TECNOLOGICI:
• Smart car
• Veicoli autonomi
• Ride sharing/hailing
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Crescita esponenziale di M&A nel settore automotive
Fonte: CB Insights, 2016
• GM ha investito $ 500 milioni in Lyft (ride sharing).
• Volvo e Uber hanno investito $300 milioni per sviluppare veicoli a guida autonoma
• Volkswagen ha investito $300 milioni in Gett, rivale di Uber
Transazioni recenti
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Principali deal nel settore automotive
Date Target
Company Business Bidder
% of share
acquired
Deal value
(US$)
Transaction
multiple
2016 Cruise
Automation
Autonomous
vehicles
General
Motors 100
580.5m
(291m cash
289.5m stock)
n.a.
2016 Lyft Ride sharing General
Motors n.a. 500m n.a.
2016 Sidecar
Technologies Ride sharing
General
Motors 100 39m n.a.
2015 Here Mapping Audi, BMW,
Daimler 100 2.8bn
EV/Revenues
2.9x
2016 Gett On Demand
mobility Volkswagen n.a. 300m n.a.
2016 Didi Ride sharing Apple n.a. 1bn n.a.
2016 Uber Ride sharing Toyota n.a. 100m n.a.
Fonte: Pwc, Automotive M&A - Deals insights, 1H 2016. S&P Capital IQ 8
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Vehicle to grid:
energia elettrica
Dispositivi hardware:
recupero energia perduta
Sensori ottici:
illuminazione
intelligente
Rete mobile per
Smart grid
Interfacce uomo
macchina
per sicurezza impianti
Big data: produzione
energia
su base previsionale
Cybersecurity: sicurezza
comunicazione impianti
Big data: efficienza
nelle operazioni di
gestione
Applicazione di I4.0 al settore energetico
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Risorse energetiche distribuite e attivate dai Big-Data consentono allineamento tra domanda e offerta
Strategie basate sulle condizioni in tempo reale permettono la manutenzione preventiva e l’interruzione
Smart grid e condotti intelligenti consentono controlli automatizzati per migliorare elasticità della rete, sicurezza ed efficienza
Interazione con i clienti, analisi degli spostamenti, comunicazione personalizzata
Piattaforma a supporto della distribuzione risorse energetiche
Back-office automatizzato e processo decisionale guidato
Lavoratori con accesso mobile alle mappe, dati, strumenti di gestione del lavoro e competenze in tempo reale
Alto livello di consapevolezza per attivare il bilancio energetico
Fonte: McKinsey&Company, The digital utility: New opportunities and challenges, 2016
La Digital Utility
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Gli effetti sulla redditività della Digital Utility
L’incremento della redditività lungo la catena del valore (impatto % su EBIT)
Generation Trading Distribution G&A Total impact
• Manutenzione ottimizzata dell’impianto
• Gestione dei ricambi
• Gestione del carburante
• Miglioramento del processo decisionale
• Miglior bilancio energetico complessivo
• Minori perdite
• Manutenzione preventiva
• Produttività forza lavoro
• Nuovi prodotti individuali
• Prezzi migliori
• Operazioni digitalizzate
• Ottimizzazione delle operazioni
• Gestione attraverso pianificazione delle risorse aziendali
• Opportunità digitali per migliorare le operazioni e aumentare la flessibilità lungo tutta la catena del valore.
• Aumento redditività fino al 20-30% attraverso l'ottimizzazione digitale (contatori intelligenti, smart grid, automazione dei processi di back-office, etc)
Retail
11 Fonte: McKinsey&Company, The digital utility: New opportunities and challenges, 2016
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Investimenti degli operatori Oil & Gas
Date Target Company Business Investor Round (US$)
2016 MAANA IoT Saudi Aramco Energy
Ventures 26m
2016 Sense Home Smart metering Shell Technology Ventures,
Energy Impact Partners 14m
2016 Geli Automazione Shell Technology Ventures 7m
2014 Veros Systems Big Data
Chevron Technology Ventures,
Shell Technology Ventures,
Austin Ventures, LiveOak
Venture Partners, Texas Wide
Open for Business
17.5m
2013 Utilidata Business
intelligence
Saudi Aramco Energy
Ventures, American Electric
Power, Braemar Energy
Ventures, Formation 8
20m
12 Fonte: S&P Capital IQ e Crunchbase
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La digitalizzazione nel mondo delle utilities
Date Target Company Business Bidder % of share
acquired Deal value (US$)
Transaction
multiple
2016 FlowGem
Limited IoT Centrica 100 17m n.a.
2016 Siradel 3D Modelling Engie 100 n.a. n.a.
2016 StreetLight
Data
Business
intelligence
Engie, Deutsche
Telekom Strategic
Investments, Osage
Partners, Vision Ridge
Partners
n.a. 7.5m n.a.
2016 kWh Analytics Big Data Engie, Anthemis Group n.a. 5m n.a.
2015 AlertMe IoT British Gas Services
Limited 79 67.7m
EV/Revenues
3.8x
2015 SIGFOX IoT
Engie, Air Liquide,
Bpifrance Large
Venture, Intel Capital,
Telefonica
n.a. 112.6m n.a.
13 Fonte: S&P Capital IQ e Crunchbase
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<<Diventa prioritario costruire una finanza d’impresa capace di
sostenere lo sforzo di investimenti necessario a cogliere le
opportunità di Industria 4.0.
Considerando la difficoltà del sistema bancario a espandere il
moltiplicatore creditizio, occorre lavorare per una maggiore
canalizzazione del risparmio nazionale verso gli impieghi
nell’economia reale e attivare il mercato internazionale dei capitali
dando visibilità a emissioni di “carta italiana” (private equity,
development bond, Fondo Centrale di Garanzia) su Industria 4.0.>>
Carlo Calenda
L’impegno del Governo Italiano nell’innovazione
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• Detrazioni fiscali fino al 30% per investimenti fino a 1M in start-up e PMI innovative
• Assorbimento da parte di società sponsor delle perdite di start-up per i primi 4 anni
• Agevolazioni fiscali con detassazione capital gain su investimenti a medio/lungo termine
• Programma ‘’acceleratori di impresa’’ con combinazione di strumenti agevolativi e attori istituzionali (CDP)
• Fondi di investimento dedicati all’industrializzazione di idee e brevetti ad alto contenuto tecnologico
• Fondi VC dedicati a start-up in co-matching (CDP/Invitalia)
• Iperammortamento: incremento aliquota a 250% per beni I4.0
• Superammortamento: proroga di un anno
• Credito d’imposta alla ricerca: incremento aliquota su ricerca dal 25% al 50% e limiti credito max per contribuente da 5 a 20M
L’impegno del Governo Italiano nell’innovazione
Rafforzare la finanza a supporto di I4.0
€ 13 mld (2017-2020)
Incentivare gli investimenti privati
Aumentare spesa privata in R&S&I
15 Fonte: Piano nazionale Industria 4.0 - Investimenti, produttività e innovazione, 2016
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La via di accesso al mercato dei capitali
• Washington, 12 Aprile 2016 - Fondo Monetario Internazionale: «La dipendenza delle imprese italiane dal
finanziamento bancario è un problema serio»
• Le PMI non avvertono in modo uniforme i benefici del QE della BCE e della liquidità “permanente” disponibile
sui mercati e sono le più esposte al peggioramento delle condizioni di credito, mentre hanno piuttosto bisogno
di capitali pazienti e attivi al tempo stesso
• Per queste aziende il percorso di ingresso al mercato dei capitali e l’accesso agli strumenti finanziari disponibili è
una via necessaria e ineluttabile: debito (bond, minibond, mezzanine, direct lending) e soprattutto equity
• In questo scenario il mercato dei capitali sarà sempre di più al centro del percorso di crescita e rafforzamento
delle PMI italiane del Mid-Market rappresentando la fonte di raccolta dei mezzi finanziari per la crescita e lo
sviluppo
• AIM Italia rappresenta uno “strumento / prodotto finanziario” che si aggiunge e affianca il tradizionale credito
bancario che peraltro arriva con difficoltà a questo tipo di aziende
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Industry 4.0: la quarta rivoluzione industriale
AIM Italia Facts 3Q 2016
AIM ITALIA FACTS 3Q 2016
September 2016
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9 IPOs, 4 delistings e 1 passaggio su MTA da inizio 2016
78 società quotate al 30 Settembre 2016 (+5,4% vs 2015)
Market Cap totale € 2,6 mld (-13% vs 2015)
AIM Italia: Size
19
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Raccolta in IPO pari a € 106 mln nei 9M 2016 (-39% vs 9M 2015)
€ 890 mln raccolti in IPO dal 2009, 92% tramite emissione di nuove azioni
AIM Italia: Funds collected in IPO
20
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Raccolta addizionale nei 9M 2016 pari a € 34 mln:
€ 14 mln tramite aumenti di capitale e € 20 mln tramite emissioni di bond
Quasi € 250 mln di risorse addizionali raccolte dal 2012
AIM Italia: Secondary market
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L’AIM Italia Velocity Turnover si attesta a 14,5% nel 3Q 2016
(vs 34% nel 3Q 2015)
AIM Italia: Liquidity
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Maggiore velocità osservata nel settore Food & Beverage e per le società con una
Market Cap inferiore a € 10 mln
AIM Italia: Liquidity
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AIM UK: Size
1000 società quotate al 30 Settembre 2016, -4% vs 2015
Market Cap totale dell’AIM UK pari a GBP 83 mld, +14% vs 2015
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AIM UK: IPOs and Money raised
52 IPO/Ammissioni nei 9M 2016 (vs 46 nei 9M 2015)
96 delistings (vs 86 nei 9M 2015)
GBP 982 mln raccolti in IPO nei 9M 2016 (+45% vs 9M 2015)
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AIM UK: Liquidity
Il valore degli scambi nel 3Q 2016 ammonta al 27% della Market Cap totale dell’AIM UK
(vs 32% 3Q 2015)
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