Irpinian graffiti_artisti

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Irpinian Graffiti. Street Art al museo

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banksy / blu / dado / keith haring / pao / phase 2 / zilda

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Nasce a Bristol nel 1974 o 1975. È uno dei maggiori esponenti della street art. Si sa di lui che è cresciuto a Bristol ma la sua vera identità è tenuta nascosta. Le sue opere sono spesso a sfondo satirico e riguardano argomenti come la politica, la cultura e l’etica. La tecnica che preferisce per i suoi lavori di guerrilla art è da sempre lo stencil, che proprio con Banksy è arrivato a riscuotere un successo sempre maggiore presso street artist di tutto il mondo. I suoi stencil hanno cominciato ad apparire proprio a Bristol, poi a Londra, in particolare nelle zone a nordest, e a seguire nelle maggiori capitali europee, notevolmente non solo sui muri delle strade, ma anche nei posti più impensati come le gabbie dello zoo di Barcellona.

banksy

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Con questo pseudonimo, Blu ha deliberatamente deciso di nascondere la propria identità. Tuttavia, si sa che è originario di Senigallia, ma è cresciuto artisticamente a Bologna. Nel 2011 The Observer l’ha segnalato come uno dei dieci migliori street artist in circolazione.Blu ha iniziato a farsi conoscere a partire dal 1999 attraverso una serie di graffiti illegali eseguiti a Bologna, nel centro storico e in periferia negli spazi occupati del centro sociale Livello 57. Questi primi anni di attività, sono ancora legati all’uso della bomboletta spray, ma già a partire dal 2001 le opere di Blu iniziano a essere eseguite con vernici a tempera e con l’uso di rulli montati su bastoni telescopici.

blu

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Tale tecnica gli ha permesso di ingrandire smisuratamente la superficie pittorica dando una nuova concretezza al suo universo figurativo. Lungo le strade di Bologna iniziano così a comparire grandi figure di umanoidi dai connotati sarcastici o talvolta drammatici il cui immaginario sembra ispirarsi al mondo dei fumetti, e degli arcade games.

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Vive a Bologna, lavora in Italia e all’estero. Il punto di partenza per Dado è stata la dedizione al writing inteso come disciplina artistica, come architettura della lettera e calcolo matematico, come labirintici solidi geometrici e fasci di lettere sinuose che si attorcigliano tra loro. Da quindici anni Dado collabora con l’amministrazione del Comune di Bologna e di altre città, si è fatto strumento di decoro dell’arredo urbano, delle stazioni ferroviarie e delle zone industriali, delle scuole; ha tenuto seminari presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Università’ di Padova presso la facoltà di Storia dell’Arte Contemporanea.

dado alessandro ferretti

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È stato uno degli esponenti più singolari del graffitismo di frontiera, emergendo dalla scena artistica newyorkese durante il boom del mercato dell›arte degli anni ottanta insieme ad artisti come Jean-Michel Basquiat e Richard Hambleton: i suoi lavori hanno rappresentato la cultura di strada della New York di quel decennio. Nel 1976 inizia a girare tutto il Paese in autostop, conoscendo molti artisti. Torna a Pittsburgh e si iscrive all’Università; per mantenersi lavora trova un impiego presso un locale che espone oggetti d’arte. Qui allestisce la sua prima mostra personale di disegni. Fu anche arrestato parecchie volte per aver “imbrattato” i muri. Nel 1980 partecipa insieme ad Andy

keith haring

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Warhol alla rassegna artistica Terrae Motus in favore dei bambini terremotati dell’Irpinia. Di recente il murale “Tuttomondo”, l’unica opera murale di Keith Haring in Italia, sulla parete esterna della chiesa di Sant’Antonio Abate a Pisa è stata sottoposta a tutela, in via eccezionale, dalla Soprintendenza di Pisa.

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Pao vive e lavora a Milano. Si forma principalmente in teatro, dove lavora come fonico, tecnico di palcoscenico e macchinista con la compagnia di Dario Fo e Franca Rame, studia e lavora presso i laboratori del Teatro alla Scala di Milano. I suoi primi interventi da autodidatta nel campo della street art nascono nel 2000, nonostante non abbia una vera nascita nell’ambito del writing, ma si interessi soprattutto di re-interpretare il contesto urbano in modo creativo e giocoso: le sue opere più famose e conosciute sono i pinguini dipinti sui paracarri, i dissuasori della sosta trasformati in delfini, i pali della luce in margherite, i bagni pubblici in lattine Campbell, nati con ispirazione diretta a partire dall’oggetto stesso.

paopaolo bordino

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Lonny Wood, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Phase 2, è un writer statunitense, attivo a New York fin dagli anni settanta. A questo artista è stata accreditata la creazione del cosiddetto Bubble Style, caratterizzato da lettere particolarmente paffute, che ricordano bolle. È anche fondatore della crew Omega Zulu Maasai. Nel periodo in cui comincia a graffitare la maggior parte dei writers sono portoricani di Manhattan, mentre Phase è un afroamericano proveniente dal Bronx, dove frequenta la DeWitt Clinton High School. Dalla parte opposta della strada in cui si trova la scuola era situato un negozio di ciambelle chiamato Coffee Shop, davanti al quale si ritrovavano diversi writers che

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phase 2lonny wood

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si davano appuntamento lì prima di scendere a dipingere la metropolitana. È qui che Phase 2 conosce il writing, venendo inserito nel giro da un amico, Thomas Lee, conosciuto come Lee 163rd, uno dei pionieri del writing a New York.

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Di lui si sa pochissimo. È uno street artist francese, originario di Rennes, che «imbratta» artisticamente i muri delle più importanti città europee con i suoi disegni, realizzati con la tecnica dello stencil, ispirati dai soggetti mitologici, letterari e storici più famosi della storia dell›arte. Fuori dagli schemi, lontano dai riflettori delle mostre e delle esposizioni, il giovane artista ha regalato a Napoli opere su muro famose per gli amanti del genere: Tentazione di Eva nel cortile della basilica di Santa Chiara, l›Annunciazione nei pressi di piazza Bellini ed altre lungo la Pedamentina e sui tetti delle abitazioni lungo corso Vittorio Emanuele, tra cui l’Angelo ferito.

zilda

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