IRES PIEMONTE€¦ · Nelle regioni benchmark (Lombardia, Veneto ed Emilia -Romagna) il tasso di...

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IRES PIEMONTE PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2019

S a l u t i :Alberto Cirio Presidente regione Piemonte M o d era: Marco Sisti Direttore IRES Piemonte

Economia

S o c i età

Territorio

P i e m o nte 2030

2 4 H P E R LA SOSTENIBILITÀ

Conclusioni: P r e s i d e nte Regione Piemonte 11 : 3 0

10:00

SETTIMANA DELLA RICERCA DELL’IRES PIEMONTE PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2019

VERSO UN PIEMONTE PIÙ SOSTENIBILE

S a l u t i : Mario Viano Presidente IRES Piemonte M o d era: Marco Sisti Direttore IRES Piemonte 10:00

ALBERTO CIRIO PRESIDENTE REGIONE PIEMONTE

S a l u t i : Mario Viano Presidente IRES Piemonte M o d era: Marco Sisti Direttore IRES Piemonte

Economia

S o c i età

Territorio

P i e m o nte 2030

2 4 H P E R LA SOSTENIBILITÀ

Conclusioni: P r e s i d e nte Regione Piemonte 11 : 3 0

10:00

SETTIMANA DELLA RICERCA DELL’IRES PIEMONTE PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2019

VERSO UN PIEMONTE PIÙ SOSTENIBILE

S a l u t i : Mario Viano Presidente IRES Piemonte M o d era: Marco Sisti Direttore IRES Piemonte 10:00

MARCO SISTI DIRETTORE IRES PIEMONTE

LA LEGGEREZZA SOSTENIBILE Dati e riflessioni su un Piemonte che vuol spiccare il volo Torino, 21 giugno 2019 – Verso un Piemonte più sostenibile

Dall’economia del cow-boy…

…all’economia dell’astronauta

I LIMITI DELLO SVILUPPO (1972)

“Lo sviluppo sostenibile soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri”

Commissione Brutland, 1987

IL SENSO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

Allocare le risorse in modo da…

…rigenerare il capitale per …

..garantire il benessere delle generazioni future

Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile e i relativi 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals), articolati in 169 target da raggiungere entro il 2030.

Approvati dalla Commissione Europea nel 2016 e dal Governo Italiano nel dicembre 2017 (Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile)

Quali sono le principali minacce allo

sviluppo sostenibile del Piemonte?

E come è possibile affrontarle?

LE DOMANDE DI RICERCA

ECONOMIA

L’ECONOMIA PIEMONTESE OGGI

00/07

08/14

15/17

18

19

20/22

Variazioni del Prodotto Interno Lordo

Si conferma la crescita del PIL: + 1,1%, ma in decelerazione Sostegno alla crescita dagli investimenti +4,2%. Previsioni su investimenti -1,6% nel 2019 Esportazioni nel 2018: -1,3%

PERDITA DI COMPETITIVITÀ: PROBLEMA CHE PARTE DA LONTANO

Il saldo esterno del Piemonte peggiora Le possibili spiegazioni: • ridimensionamento

di grandi player • Il ruolo del polo

lombardo • perdita di connessioni

preesistenti • imprese dinamiche si

sganciano dal territorio

LO SCARTO TRA RICERCA E INNOVAZIONE

Primo come percentuale di spesa in ricerca e sviluppo Queste buone performance sul lato della ricerca non si traducono in innovazione diffusa e in maggiore competitività

Deindustrializzazione, perdita di competitività e bassa crescita: cosa accade alla distribuzione del reddito? Risponde Santino Piazza

LAVORO

ANDAMENTO DEL MERCATO DEL LAVORO

Il tasso di disoccupazione poco superiore all’8%. Rispetto allo scorso anno un calo del 10% (circa un punto). Lieve rialzo nei prossimi anni. Da ricordare che era intorno al 4% nel 2006. Nel 2014 la punta massima: sopra l’11%.

Nelle regioni benchmark (Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna) il tasso di disoccupazione si aggira tra il 5,9 e il 6,4%. In Trentino Alto Adige siamo sotto il 4%.

AUMENTANO GLI OCCUPATI Nel 2018 il numero di occupati in Piemonte aumenta rispetto all’anno precedente di 12.000 unita’, concentrate tra i maschi, nell’industria manifatturiera, nel lavoro autonomo, e tra i rapporti a tempo pieno.

L’occupazione femminile mostra una lieve flessione (-5.000 lavoratrici), penalizzata dalla performance negativa delle attivita terziarie.

LA QUESTIONE GIOVANILE

Problema Oltre alla forte disoccupazione, esiste il problema di un mismatch strutturale tra domanda e offerta di lavoro

Aumenta l’occupazione: ma migliora anche la qualità del lavoro? Risponde Luciano Abburrà

SALUTE

PROGRESSIVO INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE Il rapporto tra la popolazione in età anziana (over65) e quella giovanile (under 15) – indice di vecchiata – supera quota 200. Predominanza delle classi più mature nella fascia di popolazione in età lavorativa: 150 «maturi» (40-64) ogni 100 giovani (15-39)

Il Piemonte è in calo, mentre le altre regioni del centro-nord crescono.

Si vive più a lungo: cittadini e sanità sono pronti ad affrontare la sfida? Risponde Giovanna Perino

MOBILITA’

Numero morti su strada

DAL PIANO REGIONALE DEI TRASPORTI DEL PIEMONTE

327 (2010)

Target

114 (2030)

0 (2050)

Rapporto domanda servita con TPL e domanda potenziale

20% (2011)

50% (2030)

100% (2050)

Consumo carburanti tradizionali in città

1815 ktep (2010)

910 ktep (2030)

0 (2050)

Spostamenti in città, tra città su mezzi diversi: verso quale modello sta evolvendo il Piemonte? Risponde Sylvie Occelli

AMBIENTE

INQUINAMENTO E SISTEMI TERRITORIALI

E' il primo anno in cui il valore limite della media annuale di PM10 è rispettato in tutto il territorio regionale.

Diminuzione degli ultimi anni. Con oscillazioni importanti e differenze a livello territoriale

Fonte: Arpa Piemonte

Biocapacità, impronta ecologica e soluzioni verdi: come si caratterizzano gli ecosistemi del territorio piemontese? Risponde Francesca Rota

S a l u t i : Mario Viano Presidente IRES Piemonte M o d era: Marco Sisti Direttore IRES Piemonte

Economia

S o c i età

Territorio

P i e m o nte 2030

2 4 H P E R LA SOSTENIBILITÀ

Conclusioni: P r e s i d e nte Regione Piemonte 11 : 3 0

10:00

SETTIMANA DELLA RICERCA DELL’IRES PIEMONTE PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2019

VERSO UN PIEMONTE PIÙ SOSTENIBILE

Economia

SANTINO PIAZZA IL REDDITO E LA SUA DISTRIBUZIONE IN PIEMONTE

Antefatto: perché monitorare la sostenibilità della crescita economica

CRESCITA ECONOMICA E INCLUSIONE SOCIALE

Reddito insufficiente Scarso investimento in capitale umano

difficile raggiungere pieno potenziale

individuale e inclusione sociale

Trappola della povertà

1 IL REDDITO DISPONIBILE IN PIEMONTE DURANTE E DOPO LA CRISI

• Nonostante la ripresa in corso il livello del reddito medio disponibile nel 2016 era ancora inferiore di circa 3700 euro rispetto al 2007

• Il calo dal 2007 al 2016 (-12%) è stato più intenso rispetto ai territori comparabili....il dato medio però non fornisce il quadro più esauriente dell’impatto della crisi

85

89

93

97

101

105

2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015

Italia Nord-ovest Piemonte Nord-est

1 COSA SI NASCONDE SOTTO LA CADUTA «MEDIA» DEL PRODOTTO: Impatto diseguale…

-30,00

-20,00

-10,00

0,00

10,00

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

2007-2011 2011-2015 2007-2015

• La doppia crisi non ha colpito tutte le famiglie allo stesso modo nella nostra regione

• La variazione del reddito disponibile equivalente medio mostra una caduta in termini reali molto più marcata per il decile più basso (- 24% circa)

• La caduta del prodotto, e dell’occupazione, ha peggiorato le condizioni di tutta la popolazione in Piemonte, ma si nota come siano state colpite anche le fasce di reddito superiori della distribuzione, che presentano variazioni negative cumulate che persistono

2,9

4,1

5,6

57.313 82.535 112.208 0

40.000

80.000

120.000

0

2

4

6

2007 2011 2015

% famiglie (incidenza) valore assoluto famiglie

..e crescita della povertà assoluta..

Felix H. Man , Ufficio di collocamento, ca 1930. Galerie Berinson, Berlin

3

4 3,8

2,9

20,5

12,4

0

5

10

15

20

25

30

Piemonte Nord

Italiana Non italiana

2015

Immigrants on line leaving Ellis Island waiting for ferry to N.Y., ca 1900, Time Magazine

..in particolare per i cittadini non italiani

17

18

19

20

21

8

9

10

11

12

13

14

15

2004 2006 2008 2010 2012 2014 2016

Nord-Ovest Lombardia Italia

Napoli, 2019

CRESCITA DEL PRODOTTO SENZA INCLUSIONE? L’INCIDENZA DI POVERTÀ RELATIVA NON CALA CON LA RIPRESA

3

4

UN MODELLO PIEMONTESE PER LE CONSEGUENZE DISTRIBUTIVE DELLA STAGNAZIONE DEI REDDITI:

RIFLESSO STATISTICO DI UN EQUILIBRIO DI BASSA CRESCITA?

4,0

4,5

5,0

5,5

6,0

6,5

2003 2005 2007 2009 2011 2013 2015

Piemonte Lombardia Centro Nord Italia

• Rapporto tra reddito del decile più alto della distribuzione e il più basso: in Piemonte diminuisce e durante la ripresa non cresce come accade nei territori comparabili

• Cadono i redditi per i lavoratori poco qualificati ma si assiste a una compressione del reddito da lavoro delle figure professionali più qualificate e una forte riduzione dei redditi da capitale

SE L’AUTOMAZIONE SOSTITUISCE IL LAVORO E LA PRODUZIONE EMIGRA I TIMORI PER LA SCOMPARSA DELLA CLASSE MEDIA

5,9 7,0 6,2 6,2 5,5 6,6

37,5 41,5 38,6 39,0 40,8 41,8

46,2 44,5 47,9 46,1 46,4

47,2

10,3 4,4

2004 2007 2009 2011 2013 2015

low income low-medium income medium-high high Fonte: The Spectator, 24 agosto 2013

QUALI MINACCE PER UN FUTURO SOSTENIBILE?

• Disaccoppiamento tra crescita del prodotto e incremento del benessere, della qualità della vita e dell’inclusione sociale.

• Imboccare un sentiero di equilibrio di bassa crescita: declino della produttività e del reddito, per un territorio meno attrattivo

• La trappola della stagnazione dei redditi: solo attraverso il recupero degli investimenti in capitale umano si può sperare di spezzare il circolo vizioso tra basso reddito, insufficiente acquisizione di competenze elevate e iniquità intergenerazionali.

August Sander, Bambini della classe media, 1925

S a l u t i : Mario Viano Presidente IRES Piemonte M o d era: Marco Sisti Direttore IRES Piemonte

Economia

S o c i età

Territorio

P i e m o nte 2030

2 4 H P E R LA SOSTENIBILITÀ

Conclusioni: P r e s i d e nte Regione Piemonte 11 : 3 0

10:00

SETTIMANA DELLA RICERCA DELL’IRES PIEMONTE PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2019

VERSO UN PIEMONTE PIÙ SOSTENIBILE

S o c i età

LUCIANO ABBURRÀ RICERCATORE IRES PIEMONTE

Il mercato del lavoro piemontese ha chiuso un 2018 positivo, sebbene in calo tendenziale

Quali cambiamenti qualitativi dietro le variazioni delle quantità?

-5 0 5 10 15 20

Metalmeccanico

INDUSTRIA

TERZIARIO

AGRICOLTURA

In quali settori cresce l’occupazione piemontese?

SEMPRE LORO: Industria e metalmeccanico tirano la ripresa, I Servizi non tengono il passo

I servizi alle imprese vanno meglio di quelli alle persone Variazioni occupazione per settori. Var. ass. 2017-18

-25

-20

-15

-10

-5

0

5

10

15

20

25

Industria Servizi

Liv. Alto

Liv. Medio

Liv.Basso

Come cambia l’occupazione per livelli di qualificazione ?

Mutamenti dell’ occupazione per livello di qualificazione. Var. ass. 2017-18

Upgrading Polarizzazione Nel complesso l’occupazione si qualifica, secondo due modelli diversi per industria e servizi

-30

-20

-10

0

10

20

30

40

LicenzaMedia oinferiore

Qualifica Diploma Laurea

La domanda di lavoro valorizza l’offerta crescente d’istruzione?

Si e no. Aumentano i laureati, ma non i diplomati

Mutamenti dell’ occupazione per livello di istruzione. Var. ass. 2017-18

0 5 10 15 20 25 30

Prof.ni di elevataspecializzazione

Professioni tecnicheintermedie

Prof.ni esecutiveamministrative

TOTALE

In quali posizioni professionali crescono i laureati?

metà professioni ad elevata specializzazione, metà tecnici intermedi e amministrativi esecutivi

Mutamenti dell’occupazione dei laureati per professioni. Var. ass. 2017-18

-20

-15

-10

-5

0

5

10

15

20

25

15-29 anni 30-49 anni 50 anni e oltre

Come partecipano alla crescita le diverse classi d’età?

Finalmente, questa volta aumentano anche i giovani

Variazioni occupazione per classi d’età. Var. ass. 2017-18

-25-20-15-10

-505

10152025

15-29 anni 30-49 anni 50 anni e oltre

LIV. ALTOLIV. MEDIOLIV. BASSO

I giovani sono coinvolti nel processo di qualificazione delle occupazioni?

Liv. Alto = Grandi Gruppi Prof.li ISTAT 1 -2- 3 / Liv. Medio = GGP 4 - 5 - 6 / Liv. Basso = GGP 7 e 8

I giovani NON sembrano partecipare al processo di qualificazione

A dispetto dei loro livelli d’istruzione accresciuti

Dove vanno a lavorare i giovani occupati in aumento? Quasi tutti nell’industria

Variazioni occupazione giovanile per settore. Var. ass. 2017-18

-2 0 2 4 6 8 10 12

TOTALE

Agricoltura

Industria

Terziario

-5 0 5 10 15

Dirigenti Quadri

Impiegati Operai e assimilati

Apprendisti

Imprenditori Liberi professionisti

Lavoratori in proprio Soci coop e coadiuvanti Collaborat.e occasionali

In quali professioni vanno i giovani in aumento? Né cococo né apprendisti,

Variazioni occupazione giovanile per posizione nella professione. Var. ass. 2017-18

ma tanti operai e (meno) impiegati

Le tendenze qualitative della occupazione dei giovani sono un segnale preoccupante, per il presente e per il futuro

• Le generazioni più scolarizzate e meno numerose di sempre non vengono valorizzate da una domanda di lavoro che non cambia in modi e misure corrispondenti

In realtà, che cosa è successo nel mercato del lavoro giovanile in questi ultimi dieci anni?

• Una competizione per il lavoro fra diversi livelli d’istruzione

• Non una valorizzazione di tutti i

livelli di scolarità entro una qualificazione complessiva dell’occupazione

L’occupazione di diplomati, qualificati e laureati: Piemonte, Italia e Ue28 (20-34enni)

30

40

50

60

70

80

90

2006 2009 2012 2015 2018

Piemonte diplomati-qualificati

Piemonte laureati

Italia diplomati-qualificati

Italia laureati

UE diplomati-qualificati

UE laureati

Fonte: Eurostat, Labour force survey, elaborazioni Ires Piemonte. Nota: Tasso di occupazione dei 20-34enni con titolo conseguito da non più di tre anni e non più in istruzione/formazione. L'etichetta diplomati/qualificati corrisponde ai titoli ISCED 3-4 (compresi i post diploma); quella dei laureati corrisponde ai titoli ISCED 5-8 (compresi master, dottorato).

Qual è il rischio se si procede su questa strada?

•Di finire in trappola. La low skill trap

Domanda e offerta di competenze elevate nelle città metropolitane europee, OECD 2013

Fonte: Job Creation and Local Economic Development 2016 - OECD

Per evitare la trappola, o per uscirne al più presto

• Serve una strategia integrata per la qualità della domanda e dell’offerta di lavoro, per lo sviluppo di attività lavorative più solide:

• più coerenti con le aspirazioni dei giovani e i bisogni degli adulti

• più in grado di sostenere redditi e benessere che le generazioni precedenti ci hanno trasmesso

GIOVANNA PERINO COSA SIGNIFICA «ESSERE SOSTENIBILI»

QUANDO SI PARLA DI SALUTE?

Invecchiamento e multi cronicità

Salute mentale

Questione giovanile

Servizi territoriali

Innovazione ospedaliera Investimento sulle persone

DOMANDA

OFFERTA

COSA SIGNIFICA ESSERE SOSTENIBILI QUANDO SI PARLA DI SALUTE

INVECCHIAMENTO E ASPETTATIVE DI VITA

alla nascita

in buona salute

Donne Uomini

Donne Uomini

Italia Piemonte Nord

Anni di vita attesa 84,9 80,3

57,1 59,7

9,7 10,4 10,5

senza limitazioni funzionali ≥ 65

INVECCHIAMENTO E MULTICRONICITÀ NUOVE DOMANDE

Sempre più anziani

Basso tasso di fecondità

Patologie croniche in aumento

1.106.100 ≥ 65 anni 20% dei piemontesi

figli/donna al 2016 Piemonte: 1,35 (Italia: 1,34)

41% dei piemontesi 1.800.000 abitanti

SALUTE MENTALE Cresce la mortalità per

demenze e malattie del sistema nervoso

Non autosufficienza e rischio

impoverimento

Aumenta l’uso dei farmaci antidepressivi

25,2 % nel 2005 36,4 % nel 2015

70.000 persone 200.000 caregiver 9.000 € – 16.000 € / paziente

+ 77,3 % in Piemonte + 54,3 % in Italia 2004-2017

≥ 65

1

3

4

QUESTIONE GIOVANILE PIEMONTESI: UN COMPORTAMENTO SANO?

Alcool 24% dei ragazzi

Eccesso di peso 1 bambino su 4

Sedentarietà oltre 30 % ragazze ≥ 18

SERVIZI TERRITORIALI DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO?

Prestazioni e spesa, elevato rapporto

qualità/prezzo

Diminuiscono i ricoveri ospedalieri

Ma diminuisce anche l’Assistenza Domiciliare

Integrata

Spesa per beni e servizi: 1.928 €/p.c. Tasso di crescita spesa: 0,2% in Piemonte, 0,7% in Italia

-10,8 %, da 138 a 122 ogni 1.000 residenti, 2013-2017

-11,9 %, da 237 a 209 ogni 100.000 residenti, 2013-2017

SERVIZI TERRITORIALI ANCORA TROPPO LENTO IL CAMBIAMENTO ATTESO?

2018 Piano Regionale Cronicità

2017 Case della Salute

2019 Piano Salute Mentale

INNOVAZIONE OSPEDALIERA INVESTIRE SU INFRASTRUTTURE NUOVE E VECCHIE

Innovazione mediante nuovi ospedali

Riuso degli ospedali esistenti

Adeguamento degli ospedali pubblici

Coordinamento di soggetti, funzioni, interventi, risorse

INVESTIRE SULLE PERSONE CURANTI SEMPRE PIÙ ANZIANI, PROSSIMI AL PENSIONAMENTO

Diminuisce il personale sanitario - 4,4 % negli ultimi 10 anni 57.710 nel 2008, 55.155 nel 2017

1 medico su 5 ≥ 60 4 % nel 2007, 21 % nel 2017

Raddoppiano gli infermieri ≥ 45 31 % nel 2007, 62 % nel 2017

INVESTIMENTO SULLE PERSONE CURANTI SEMPRE PIÙ ANZIANI E PROSSIMI AL PENSIONAMENTO

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Economia

S o c i età

Territorio

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Conclusioni: P r e s i d e nte Regione Piemonte 11 : 3 0

10:00

SETTIMANA DELLA RICERCA DELL’IRES PIEMONTE PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2019

VERSO UN PIEMONTE PIÙ SOSTENIBILE

SYLVIE OCCELLI MOBILITÀ E PERCORSI DI SOSTENIBILITÀ

PUNTO DI PARTENZA: COME DIS-ACCOPPIARE

CRESCITA ECONOMICA, VOLUME DEGLI SPOSTAMENTI E IMPATTI NEGATIVI

CRESCITA ECONOMICA

VOLUME DEGLI SPOSTAMENTI

IMPATTI NEGATIVI

USARE TECNOLOGIE PULITE

RICONFIGURARE PERCORSI E INSEDIAMENTI

PROGETTARE UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE

1

2

3 TRE MODELLI

Si mantiene l’attuale traiettoria

Le tecnologie annullano le emissioni dei veicoli

Mobilità più pulita con basso o nullo livello di emissioni

1

1

3

L’evoluzione della mobilità si sgancia dall’economia

Si riconfigurano insediamenti e luoghi di produzione e consumo

Minori distanze percorse; integrazione modale; tecnologie gestiscono spostamenti e alternative

1

3

4

5

VERSO QUALE MODELLO EVOLVE IL PIEMONTE?

20

PIL TRAFFICO CARBURANTI

2015-17

+2,4% +1,9% -1,6%

20

NEL DECENNIO

MOBILITÀ PER CURA -6,0% MOBILITÀ PER LAVORO +23% INCIDENTALITÀ -20%

KM PERCORSI +2% KM PERCORSI +29% MORTI -15% PEDONI INFORTUNATI -6%

UNO SGUARDO DENTRO IL PIEMONTE DISTANZA MEDIA DEGLI SPOSTAMENTI PER CURA (KM)

1 UNO SGUARDO DENTRO IL PIEMONTE

Aree dove l’ aumento delle distanze è inferiore a quello dei flussi

Legenda AU ambito urbano AE area esterna AM provincia metropolitana CN provincia di Cuneo NE province del Nord-Est SE province del Sud-Est Occupati con un rapporto di lavoro non inferiore ai 100g (Cob)

VARIAZIONE 2012-18 DEGLI SPOSTAMENTI E DEI KM PERCORSI DAGLI OCCUPATI ALLE DIPENDENZE

COSA NE PENSANO I PIEMONTESI?

0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0%

Taxi-sharing

Tragitti condivisi su mezzo privato

Promuovere servizi di bike sharing

Promuovere servizi di car sharing

Segnaletica migliore

Promuovere i veicoli elettrici

Migliori percorsi pedonali

Collegamenti con stazioni treno

Strade più illuminate per i pedoni

Incroci e attraversamenti pedonali più sicuri

Nuove piste ciclabili

Più corse dei trasporti pubblici 25%

14%

11%

MUOVERSI È BELLO: creiamo le condizioni per migliorare le mobilità di domani

FRANCESCA S. ROTA RICERCATRICE IRES PIEMONTE

DUE VISIONI

ECONOMIA

AMBIENTE

SOCIETÀ

ECONOMIA

AMBIENTE

SOCIETÀ

1,6

2,7

1965 1975 1985 1995 2005 2015

capitale naturale

RISERVA

DEFICIT ECOLOGICO

impronta ecologica

NEL MONDO

Piemonte

IN EUROPA

3,2

4,7

1965 1975 1985 1995 2005 2015

impronta ecologica

capitale naturale

Piemonte

0,9

4,4

IN ITALIA

1965 1975 1985 1995 2005 2015

impronta ecologica

IL PIEMONTE E LE ALTRE … GREEN ECONOMY

Piemonte Trento Emilia-R. Veneto Friuli V.G.

dotazioni 10° posto

parchi riserve

infrastrutture “verdi”

Piemonte

Piemonte

green life 8° posto

qualità aria, acqua, suolo, qualità vita,

rischi

politiche 7° posto

leggi misure

classe politica

Piemonte

green production 4° posto innovazioni

verdi di processo

Piemonte

Piemonte

green business 2° posto innovazioni

verdi di prodotto

Piemonte

comportam individuali 2° posto

rifiuti consumi mobilità

11

UN BILANCIAMENTO COMPLESSO

tendenziale omogeneità del modello

emissivo

maggiore variabilità

socio-economica

33 ambiti territoriali ALESSANDRIA

VERCELLI

NOVI LIGURE

DOMODOSSOLA CEVA BORGOSESIA

ACQUI TERME

MONTAGNA OLIMPICA

SALUZZO

FOSSANO

CUNEO

SAVIGLIANO

NOVARA

TORINO

d

Piemonte

LA QUESTIONE URBANA

Città: strutture dissipative a elevato impatto

• Torino 3,7 milioni • Alessandria 2,4 milioni • Moncalieri 1,8 milioni • Trecate 1,3 milioni • Novara 1,1 milioni (t/anno CO2-eq)

Emissioni CO2 equivalente valore assoluto (produzione tot)

Città: macchine ottimizzatrici degli impatti procapite

• Robilante 375 mila • Livorno Ferraris 181 mila • Cassano Spinola 154 mila • Lesegno 127 mila • Sale Vercellese 115 mila (t/ab CO2-eq)

LA QUESTIONE URBANA Emissioni CO2 equivalente valore procapite (produzione tot)

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Economia

S o c i età

Territorio

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Conclusioni: P r e s i d e nte Regione Piemonte 11 : 3 0

10:00

SETTIMANA DELLA RICERCA DELL’IRES PIEMONTE PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2019

VERSO UN PIEMONTE PIÙ SOSTENIBILE

MAURIZIO MAGGI DIRIGENTE DI RICERCA

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Economia

S o c i età

Territorio

P i e m o nte 2030

2 4 H P E R LA SOSTENIBILITÀ

11

: 3 0

10:00

SETTIMANA DELLA RICERCA DELL’IRES PIEMONTE PIEMONTE ECONOMICO SOCIALE 2019

VERSO UN PIEMONTE PIÙ SOSTENIBILE

Conclusioni: Marco Sisti Direttore IRES Piemonte

MARCO SISTI DIRETTORE IRES PIEMONTE

VERSO UN PIEMONTE PIÙ SOSTENIBILE

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