DUA 30 - la-certificazione-energetica.net tecniche per... · stenza autorizzato dalla UNICAL...

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LIB 0450C - 3 a edizione - 02/96 INSTALLAZIONE USO E MANUTENZIONE DUA 30

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LIB 0450C - 3a edizione - 02/96

INSTALLAZIONEUSO E MANUTENZIONE

DUA 30

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IMPORTANTE

IL LIBRETTO D'ISTRUZIONI costituisce parte integrante ed essenziale del pro-dotto e dovrà essere consegnato all'utilizzatore.Leggere attentamente le avvertenze contenute nel libretto in quanto fornisconoimportanti indicazioni riguardanti la sicurezza d'uso e manutenzione.Conservare il libretto per ogni ulteriore consultazione.L'installazione deve essere effettuata in ottemperanza alle norme vigenti, secondole istruzioni del costruttore e da personale professionalmente qualificato .Per personale professionalmente qualificato si intende quello avente compe-tenza tecnica nel settore dei componenti di impianti di climatizzazione ambientale eproduzione di acqua calda ad uso sanitario.Una errata installazione può causare danni a persone, animali o cose, per iquali la UNICAL non è responsabile .

Dopo avere tolto l'imballaggio assicurarsi dell'integrità del contenuto.In caso di dubbio non utilizzare l'apparecchio e rivolgersi al fornitore.

Prima di collegare l'apparecchio accertarsi che i dati forniti dalla UNICAL consen-tano un corretto impiego dello stesso entro i limiti minimo e massimo di potenzaconsentiti.

Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia, manutenzione o sostituzionedell'apparecchio, disattivare l'impianto di cui fa parte disinserendolo altresì dall'ali-mentazione elettrica.

In caso di guasto e/o di cattivo funzionamento dell'apparecchio astenersi da qualsi-asi tentativo di riparazione o di intervento diretto; rivolgersi esclusivamente apersonale professionalmente qualificato .L'eventuale riparazione del prodotto dovrà essere effettuata da un centro di assi-stenza autorizzato dalla UNICAL utilizzando esclusivamente ricambi originali.Il mancato rispetto di quanto sopra può compromettere la sicurezza dell'apparec-chio.Per garantire l'efficienza dell'apparecchio e per un suo corretto funzionamento èindispensabile fare effettuare una manutenzione periodica attenendosi alle in-dicazioni della UNICAL .Allorché si decida di non utilizzare più l'apparecchio, si dovranno rendere innocuequelle parti suscettibili di causare potenziali fonti di pericolo.

Se l'apparecchio dovesse essere venduto o trasferito ad un altro proprietario assi-curarsi sempre che il libretto accompagni lo stesso in modo che possa essereconsultato dal nuovo proprietario e/o dall'installatore.

Per tutti gli apparecchi con optional o kit (compresi quelli elettrici) si dovrannoutilizzare solo accessori originali .

Questo apparecchio dovrà essere destinato all'uso per il quale è stato espressa-mente previsto. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e quindi pericoloso.

E' esclusa qualsiasi responsabilità contrattuale ed extracontrattuale della UNICALper i danni causati da errori nell'installazione e nell'uso, e comunque da inosser-vanza delle istruzioni date dalla UNICAL stessa.

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1 CARATTERISTICHE TECNICHEE DIMENSIONI .................................................................... pag. 4

1.1 Caratteristiche tecniche .......................................................... pag. 4

1.2 Dimensioni ............................................................................... pag. 4

1.3 Circuiti idraulici ........................................................................ pag. 5

1.4 Dati di funzionamento .............................................................. pag. 6

1.5 Caratteristiche generali ........................................................... pag. 6

ISTRUZIONI PERL’INSTALLATORE ............................................................ pag. 7

2.1 Norme per l'installazione ......................................................... pag. 7

2.2 Installazione ............................................................................ pag. 7

2.2.1 Imballo ........................................................................ pag. 7

2.2.2 Posizionamento della caldaia ..................................... pag. 8

2.2.3 Montaggio della caldaia .............................................. pag. 8

2.2.4 Ventilazione dei locali ................................................. pag. 9

2.2.5 Sistema di scarico dei fumi ........................................ pag. 9

2.2.6 Allacciamento gas ...................................................... pag. 15

2.2.7 Allacciamenti elettrici .................................................. pag. 15

2.2.8 Allacciamenti idraulici ................................................. pag. 16

2.3 Schemi elettrici ........................................................................ pag. 17

2.4 Riempimento dell'impianto ...................................................... pag. 22

2.5 Prima accensione .................................................................... pag. 23

2.6 Regolazione del bruciatore ..................................................... pag. 23

2.7 Adattamento della potenza all'impianto di riscaldamento ....... pag. 24

2.8 Adattamento all'utilizzo di altri gas .......................................... pag. 25

2.9 Ricerca guasti ed interventi correttivi ...................................... pag. 25

ISTRUZIONI PER L’UTENTE ................................... pag. 29

3.1 Pannello di regolazione ........................................................... pag. 29

3.2 Accensione e spegnimento ..................................................... pag. 30

3.3 Consigli e note importanti ........................................................ pag. 30

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3

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1 CARATTERISTICHE TECNICHEE DIMENSIONI

risponde anche per caratteristiche tecniche efunzionali alle prescrizioni della legge n°1083del 06/12/71 per la sicurezza e l'impiego delgas combustibile e alle normative della leggen°10 del 09/01/91.La caldaia della serie DUA 30 è inoltre qualifi-cata come "CALDAIA AD ALTO RENDIMEN-TO " ai sensi del D.P.R. n°412 del 26/08/93.

• Scambiatore in rame con serpentino im-merso per la produzione di acqua caldasanitaria

• Dispositivo per la regolazione indipenden-te della potenzialità del riscaldamento dal-la produzione di acqua calda sanitaria

• Dispositivo per la limitazione automaticadella portata d'acqua sanitaria fino al rag-giungimento di 36°C

• Dispositivo per la modulazione della fiam-ma in funzione della potenza assorbita

• Circolatore funzionante anche durante iprelievi del sanitario

• Speciali raccordi cha facilitano il collega-mento alla rete idrica, all'impianto termicoe alla rete di distribuzione del gas

• Pannello comandi con grado di protezionedell'impianto elettrico IP 44

• Pressostato di precedenza acqua calda

sanitaria• Pressostato di sicurezza contro la mancan-

za d'acqua circuito riscaldamento• Termometro caldaia• Idrometro caldaia• Rubinetto di carico impianto• Limitatore di portata acqua sanitaria• Valvola automatica di sfogo aria• Selettore di temperatura acqua di caldaia

(50÷90°)• Selettore di temperatura acqua sanitaria

(40÷60°)• Valvola deviatrice termostatica• Termostato limite (105°C)• Protezione antigelo• Commutatore Estate-Spento-Inverno• Lampada segnalatrice di tensione in linea• Dima di montaggio per la predisposizione

dei collegamenti idraulici• Accensione elettronica del bruciatore con

controllo a ionizzazione• Mantello in lamiera verniciato a polveri• Dispositivo di sicurezza antidebordamen-

to nel circuito di evacuazione dei fumi (ver-sione TN)

1.1 - CARATTERISTICHETECNICHE

La caldaia DUA 30 è un gruppo termico funzio-nante a gas per il riscaldamento e la produzio-ne di acqua calda sanitaria; viene fornita nelleseguenti versioni:TN Tiraggio naturaleTFS Tiraggio forzatoEntrambe le versioni sono disponibili solo conaccensione elettronica.

Pertanto le denominazioni della gamma com-pleta delle caldaie DUA 30 sono le seguenti:DUA CTN 30 AE Caldaia a tiraggio natu-

rale ad accensione elet-tronica

DUA CTFS 30 AE Caldaia a tiraggio forza-to ad accensione elettro-nica

La potenza utile massima della caldaia DUA30 è di 30,2 kW, sia in riscaldamento che inproduzione di acqua calda sanitaria.

La caldaia DUA 30 è completa di tutti gli organidi sicurezza e controllo previsti dalle norme e

fig. 1

1.2 - DIMENSIONI

880

520 385

5

1.3 - CIRCUITI IDRAULICI1 Limitatore termostatico di portata2 Filtro acqua sanitaria3 Valvola gas4 Pressostato di precedenza sanitario5 Micro-interruttore pressostato precedenza sa-

nitario6 Limitatore di portata acqua sanitaria7 Ugelli bruciatore8 Elettrodo di accensione9 Sensore di temperatura acqua sanitaria

10 Scambiatore di calore11 Camera di combustione stagna12 Presa di pressione su circuito fumi13 Ventilatore d'estrazione fumi14 Condotto d'aspirazione e scarico dei fumi15 Micro-interruttore pressostato fumi16 Pressostato di sicurezza circuito fumi17 Presa di pressione circuito fumi18 Valvola automatica sfogo aria19 Valvola di riempimento vaso di espansione20 Vaso di espansione21 Termostato di sicurezza22 Elettrodo di rivelazione23 Sensore di temperatura riscaldamento24 Circolatore25 Valvola termostatica a tre vie26 Pressostato contro la mancanza d'acqua27 Valvola di sicurezza circuito riscaldamento28 By-pass29 Rubinetto di carico30 Cappa fumi31 Termostato antidebordamento fumi

C Uscita acqua calda sanitariaF Ingresso acqua freddaG Ingresso gasM Mandata impianto riscaldamentoR Ritorno impianto riscaldamento

fig. 3

DUA CTN 30 AE

DUA CTFS 30 AE

fig. 2

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18

19

20

21

22

23

24

25

26

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291

9

10

8

7

6

30

5

4

3

2

C FG M R

G C F M R

15

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5

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1.4 - DATI DI FUNZIONAMENTO

Le pressioni al bruciatore riportate nella seguente tabella devono essere verificate dopo 3 minuti di funzionamento della caldaia.

DUA CTN 30 AE

POTENZA PORTATA PRESSIONE BRUCIATORE

FUNZIONE UTILE TERMICA (mbar)(kW) (kW) Gas metano Gas butano Gas propano

RISCALDAMENTO 30,2 14,8 - 33,5 2,3 - 11,3 5,0 - 24,4 6,4 - 32,3

SANITARIO 30,2 14,8 - 33,5 2,3 - 11,3 5,0 - 24,4 6,4 - 32,3

DUA CTFS 30 AE

POTENZA PORTATA PRESSIONE BRUCIATORE

FUNZIONE UTILE TERMICA (mbar)(kW) (kW) Gas metano Gas butano Gas propano

RISCALDAMENTO 30,2 14,8 - 33,5 2,6 - 12,0 5,4 - 25,5 7,2 - 34,6

SANITARIO 30,2 14,8 - 33,5 2,6 - 12,0 5,4 - 25,5 7,2 - 34,6

Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 45°C = 9,6 l/min.Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 40°C = 10,8 l/min.Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 35°C = 12,3 l/min.Produzione acqua calda sanitaria con ∆ T di 30°C = 14,4 l/min.*

* Acqua miscelata

1.5 - CARATTERISTICHE GENERALI

Ugelli bruciatore N° 17

Portata minima del circuito di riscaldamento l/min. 7

Pressione minima del circuito di riscaldamento bar 0,5

Pressione massima del circuito di riscaldamento bar 3

Alimentazione elettrica Tensione/Frequenza V/Hz 230/50

Fusibile sull'alimentazione A (F) 4

Potenza massima assorbita DUA CTN 30 AE W 75

DUA CTFS 30 AE W 110

Consumo gas metano * m3/h 3,54

Consumo butano kg/h 2,64

Consumo propano kg/h 2,60

Temperatura massima di funzionamento °C 90

Capacità totale vaso di espansione litri 10

Valori delle perdite richiesti da norma UNI 10348 rilevati alla P. min P. max

Perdite al mantello Caldaia installata all'interno % 0 ,35 ÷ 0,28

Caldaia installata all'esterno % 1,77 ÷ 1,1

(Versione TN) Caldaia installata in centrale termica % 1,2 ÷ 0,77

(Versione TFS) Caldaia installata all'interno % 0,28 ÷ 0,21

Caldaia installata all'esterno % 1,1 ÷ 0,71

Caldaia installata in centrale termica % 0,77 ÷ 0,5

Perdite al camino (Versione TN) % 9,3 ÷ 8,2

(Versione TFS) % 9,4 ÷ 7,87

Portata dei fumi (Versione TN) kg/h 53.3 ÷ 77,4

(Versione TFS) kg/h 51,7 ÷ 86,1

* Valore riferito a 15°C - 1013 mbar

7

2

2.1 - NORME PERL'INSTALLAZIONE

Questo gruppo termico deve essere installatosecondo quanto indicato dalle norme di seguitoriportate:

Norma UNI-CIG 7129/92Progettazione, installazione e manutenzionedi impianti a gas per uso domestico alimentatida rete di distribuzione (METANO).

Norma UNI-CIG 7131/72Progettazione, installazione e manutenzione diimpianti a gas di petrolio liquefatti (GPL) per usodomestico non alimentati da rete di distribuzione.

D.P.R. n°412 del 26.08.1993Progettazione, installazione, esercizio e manu-tenzione degli impianti termici ai fini del conte-nimento dei consumi di energia.

ISTRUZIONI PERL’INSTALLATORE

Legge n°46 del 05.03.1990Norme per la sicurezza degli impianti.

Legge n°186 del 01.03.1968Norma di installazione CEI 64-8 / II ed.Impianti elettrici utilizzatori a tensione nomi-nale non superiore a 1000 V in corrente alter-nata e a 1500 V in corrente continua.

Norma di installazione CEI 64-8 / I ed.Impianti elettrici utilizzatori negli edifici a de-stinazione residenziale e similari.

fig. 4

440

535

DAVA

NTI

2.2 - INSTALLAZIONE

2.2.1 - IMBALLO

La caldaia DUA 30 viene fornita completamen-te assemblata in una robusta scatola di carto-ne. Dopo aver tolto ogni imballo, assicurarsidell'integrità del contenuto. Gli elementi del-l'imballo (scatola di cartone, graffe, sacchettidi plastica, polistirolo espanso, etc.) non de-vono essere lasciati alla portata dei bam-bini in quanto potenziali fonti di pericolo .La UNICAL declina ogni responsabilità perdanni procurati a persone animali o cose deri-vante dalla inosservanza di quanto sopraesposto.

1000

8

2.2.3 - MONTAGGIO DELLA CALDAIA

Prima di qualsiasi operazione, è necessarioprocedere ad una accurata pulizia delle tuba-zioni con un prodotto idoneo, al fine di elimi-nare residui metallici di lavorazione e di sal-datura, di olio e di grassi che potrebbero es-sere presenti e che, giungendo fino alla cal-daia, potrebbero alterarne il funzionamento.

NB: L'uso di solventi potrebbe danneggia-re il circuito.

- Agganciare la parte superiore della calda-ia alla staffa di sostegno.

- Lasciare scendere la caldaia.- Avvitare i vari attacchi fra caldaia e le tu-

bazioni dell'impianto.- Allacciare l'alimentazione elettrica.

fig. 5

2.2.2 - POSIZIONAMENTODELLA CALDAIA

Nel determinare la posizione della caldaia ri-cordarsi di:- Tenere conto delle indicazioni contenute nel

paragrafo "Sistema di scarico dei fumi".- Lasciare una distanza di 50 mm su ciascun

lato dell'apparecchio per facilitare eventualioperazioni di manutenzione.

- Verificare che la struttura muraria sia ido-nea.

- Evitare il fissaggio su tramezze poco con-sistenti.

- Evitare di montare la caldaia al di sopra diun apparecchio che, durante l'uso, possapregiudicare in qualche modo il buon fun-zionamento della stessa (cucine che dan-no origine alla formazione di vapori grassi,lavatrici, ecc.).

Per caldaie a tiraggio naturale evitare al-tresì l'installazione in locali con atmosferacorrosiva o molto polverosa, quali saloni diparrucchiere, lavanderie ecc.

DIMA PER ATTACCHI CALDAIA

G = Gas 3/4"C = Acqua calda 1/2"F = Acqua fredda 1/2"M = Mandata impianto 3/4"R = Ritorno impianto 3/4"S = Scarico valvola di sicurezza

F

40208

S

95

162

45

881

778

58

65 105 65 13090 65

G C M R

S

520

270

140

Ø 100 (solo per versione TFS)

9

2.2.4 -VENTILAZIONE DEI LOCALI

La caldaia deve essere installata in un loca-le adeguato conformemente alle norme in vi-gore e in particolare:

CALDAIA A TIRAGGIO NATURALE

La caldaia modello DUA CTN 30 AE è a ca-mera di combustione aperta e prevista peressere allacciata alla canna fumaria: l'ariacomburente è prelevata direttamente dal-l'ambiente nel quale la caldaia stessa è in-stallata.I locali potranno usufruire sia di una ventila-zione di tipo diretto (cioè con prese d'ariadirettamente sull'esterno) sia di ventilazio-ne indiretta (cioè con prese d'aria sui localiattigui) purchè vengano rispettate tutte lecondizioni di seguito indicate:

Aerazione diretta- Il locale deve avere un'apertura di aera-

zione pari a 6 cm2 per ogni kW installato,e comunque mai inferiore a 100 cm2, pra-ticata direttamente sul muro verso l'ester-no.

- L'apertura deve essere il più vicino pos-sibile al pavimento.

- Non deve essere ostruibile, ma protettada una griglia che non riduca la sezione

utile per il passaggio dell'aria.- Un'aerazione corretta può essere ottenu-

ta anche attraverso la somma di più aper-ture, purchè la somma delle varie sezio-ni corrisponda a quella necessaria.

- Nel caso non sia possibile praticarel'apertura vicino al pavimento, é neces-sario aumentare la sezione della stessaalmeno del 50%.

- La presenza di un camino nello stessolocale richiede un'alimentazione d'ariapropria, altrimenti l'installazione di appa-recchi di tipo B non è consentita.

- Se nel locale vi sono altri apparecchi chenecessitano di aria per il loro funziona-mento (ad esempio aspiratori), la sezio-ne dell'apertura di aerazione va dimen-sionata adeguatamente.

Aerazione indirettaNel caso non sia possibile effettuare l'aera-zione direttamente nel locale, si può ricorre-re alla ventilazione indiretta, prelevando l'ariada un locale attiguo attraverso una adegua-ta apertura praticata nella parte bassa dellaporta. Tale soluzione è però possibile solose :- Il locale attiguo è dotato di ventilazione

diretta adeguata (vedi sezione "Aerazio-ne diretta").

- Il locale attiguo non è adibito a camerada letto.

- Il locale attiguo non è una parte comune

dell'immobile e non è un ambiente con pe-ricolo di incendio (ad esempio un depo-sito di combustibili, un garage, ecc.).

CALDAIA A TIRAGGIO FORZATO

La caldaia modello DUA CTFS 30 AE è a ca-mera di combustione stagna rispetto all'am-biente all'interno del quale viene inserita, per-tanto non necessita alcuna particolare racco-mandazione a proposito delle aperture di ae-razione relative all'aria comburente.Lo stesso dicasi per quanto riguarda il localeall'interno del quale dovrà essere installato l'ap-parecchio.

2.2.5 -SISTEMA DI SCARICO DEIFUMI

CALDAIA A TIRAGGIO NATURALE:DUA CTN 30 AE

Allacciamento alla canna fumariaLa canna fumaria ha una importanza fonda-mentale per il buon funzionamento dell'instal-lazione; deve pertanto rispondere ai seguentirequisiti:- Deve essere di materiale impermeabile

e resistente alla temperatura dei fumi eralative condensazioni.

- Deve essere di sufficiente resistenzameccanica e di debole conduttività ter-mica.

- Deve essere perfettamente a tenuta, perevitare il raffreddamento della canna fu-maria stessa.

- Deve avere un andamento il più possibi-le verticale e la parte terminale deve ave-re un aspiratore statico che assicuri unaefficiente e costante evacuazione dei pro-dotti della combustione .

- Allo scopo di evitare che il vento possacreare intorno al comignolo delle zone dipressione tali da prevalere sulla forzaascensionale dei gas combusti è neces-sario che l'orifizio di scarico sovrasti dialmeno 0,4 metri qualsiasi struttura adia-cente al camino stesso (compreso il col-

mo del tetto dell'edificio) distante menodi 8 metri.

- La canna fumaria deve avere un diame-tro non inferiore a quello della cappa an-tivento; per canne fumarie con sezionequadrata o rettangolare la sezione inter-na deve essere maggiorata del 10%, ri-spetto a quella di attacco della cappa an-tivento.

- A partire dalla cappa antivento, il raccor-do deve avere un tratto verticale di lun-ghezza non inferiore a 2 volte il diametroprima di imboccarsi nella canna fumaria.

Scarico diretto all'esternoGli apparecchi a tiraggio naturale possonoscaricare i prodotti della combustione diret-tamente all'esterno, tramite un condotto at-traversante le pareti perimetrali dell'edificio,a cui, all'esterno, è collegato un terminale ditiraggio.Il condotto di scarico deve inoltre soddisfa-re i seguenti requisiti:- La parte sub-orizzontale interna all'edifi-

cio, deve essere ridotta al minimo (nonmaggiore di 1000 mm).

- Per apparecchi a scarico verticale, qualile caldaie DUA, non deve avere più di 2cambiamenti di direzione.

- Deve ricevere lo scarico di un solo appa-recchio.

- Deve essere protetto, nel tratto attraver-

sante il muro, da un tubo guaina chiusonella parte rivolta verso l'interno dell'edi-ficio, ed aperto verso l'esterno.

- Deve avere il tratto finale, a cui dovrà es-sere applicato il terminale di tiraggio,sporgente dall'edificio per una lunghez-za di almeno 2 diametri.

- Il terminale di tiraggio deve sovrastare dialmeno 1,5 metri l'attacco del condottodi scarico sulla caldaia (vedi fig. 6).

10

fig. 6

fig. 7 fig. 8

QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTODEL CONDOTTO DI SCARICO FUMI

520 385

880

Ø 140

250

ATTENZIONE:Sulla caldaia è installato un dispositivo di sicu-rezza contro eventuali fughe di prodotti dellacombustione all'interno dell'abitazione.In caso di intervento del dispositivo, è neces-sario attendere almeno 10 minuti prima di pre-mere il bottone di riarmo (bottone rosso) mon-tato sulla cappa antivento della caldaia (fig. 8).E' assolutamente vietata la manomisione e/o l'esclusione del dispositivo .In caso di arresti ripetuti della caldaia è neces-sario far controllare il condotto di evacuazionedei fumi da personale tecnico professional-mente qualificato .La UNICAL declina ogni responsabilità per dan-ni causati a seguito di errori d'installazione, diutilizzazione, di trasformazione dell'apparecchioo per il mancato rispetto delle istruzioni fornitedal costruttore o delle norme di installazione invigore riguardanti il materiale in oggetto.

2 Ø min. 2 Ø min.

Ø

1,5

m m

in.

1,5

m m

in.

Pendenzamin. 3% Pendenza

min. 3%Ø

2 Ø

2 Ø1 m max.

> 3

Ø>

3 Ø1 m max.

11

POSIZIONAMENTO DEI TERMINALI PER APPARECCHI "A TIRAGGIO FORZATO"

(estratto dalla norma UNI-CIG 7129-92)

Apparecchi

POSIZIONE DEL TERMINALE Distanze min. in mm oltre 16 fino

a 35 kW

Sotto finestra A 600

Sotto apertura di aerazione B 600

Sotto gronda C 300

Sotto balcone (1) D 300

Da una finestra adiacente E 400

Da una apertura di aerazione adiacente F 600

Da tubazioni o scarichi vert./orizz. (2) G 300

Da un angolo dell'edificio H 300

Da una rientranza dell'edificio I 300

Dal suolo o da altro piano di calpestio L 2500

Fra due terminali in verticale M 1500

Fra due terminali in orizzontale N 1000

Da una superficie frontale prospiciente senza aperture o terminali entro

un raggio di 3 metri dallo sbocco dei fumi O 2000

Idem, ma con aperture o terminali entro un raggio di 3 metri

dallo sblocco dei fumi P 3000

Note:(1) I terminali sotto un balcone praticabile devono essere collocati in posizione tale che il percorso totale dei fumi, dal punto di uscita degli stessi

dal terminale al loro sbocco dal perimetro esterno del balcone, compresa l'altezza della eventuale balaustra di protezione, non sia inferiore a2000 mm.

(2) Nella collocazione dei terminali dovranno essere adottate distanze non minori di 500 mm da materiali sensibili all'azione dei prodotti dellacombustione (ad esempio, gronde e pluviali in materiale plastico, sporti in legname, ecc.) a meno di non adottare adeguate misure schermantinei riguardi di detti materiali.

POSIZIONAMENTO DEI TERMINALI

CNE F

L

G

O

P

B DA

I H

M

fig. 9

CALDAIA A TIRA GGIO FORZATO Nei casi in cui, in deroga allo stesso D.P.R.,sia permesso lo scarico in facciata, per il po-sizionamento dei terminali devono essere ri-spettate le seguenti distanze:

Le caldaie a tiraggio forzato, come prevede ilD.P.R. 412/93 art. 5 comma 9, devono scari-care a tetto.

12

fig. 10

Diaframma

Guarnizione inneoprene

Sondaanalizzatore

21

QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTO DELLOSCARICO FUMI A CONDOTTI COASSIALI

CALDAIA A TIRAGGIO FORZATO CONSCARICO FUMI A CONDOTTI COASSIALI(Accessori di tipo A)

NB: La lunghezza massima consentitadei tubi coassiali è di metri 3; perogni curva aggiunta la lunghezzamassima consentita deve essere di-minuita di metri 1; inoltre il condottodeve avere una pendenza minimaverso il basso del 3% nella direzionedi uscita.

Per installazioni con tubo coassialedi lunghezza inferiore a 1 metro, è ne-cessario inserire un diaframma, for-nito assieme alla caldaia, all'internodel condotto uscita fumi del ventila-tore (vedi fig. 10).

MISURA IN OPERA DEL RENDIMENTO DICOMBUSTIONEIn riferimento alla normativa UNI 10389, 4.1.1e UNI 10642

Per determinare il rendimento di combustioneoccorre effettuare le seguenti misurazioni:- misura dell'aria comburente prelevata nel-

l'apposito foro 2 (vedi fig. 10).- misura della temperatura fumi prelevata

nell'apposito foro 1(vedi fig. 10).- analisi CO2 nei fumi.

Effettuare le specifiche misurazioni con ilgeneratore a regime.

Diaframma

Fino a 1 metro

fig. 11

520 385

8088

0

100

215

13

fig. 12

Fino a ∆∆∆∆∆ P = 40 Pa

Diaframma

Guarnizionein neoprene

Diaframma

Sondaanalizzatore

1

2

QUOTE DIMENSIONALI PER IL COLLEGAMENTO DELLOSCARICO FUMI A CONDOTTI SEPARATI

CALD AIA A TIRAGGIO FORZATO CONSCARICO FUMI A CONDOTTI SEPARATI(Accessori di tipo B)

NB: La perdita di carico massima consen-tita, a seconda del tipo di installazio-ne, deve essere uguale al valore indi-cato negli esempi di installazione ri-portati alla pagina seguente.

Per installazioni con scarico a tubi se-parati il cui valore di perdite di caricoè inferiore o uguale a 40 Pa, è neces-sario inserire il diaframma, fornito as-sieme alla caldaia, all'interno del con-dotto uscita fumi del ventilatore (vedifig. 12).

MISURA IN OPERA DEL RENDIMENTO DICOMBUSTIONEIn riferimento alla normativa UNI 10389, 4.1.1e UNI 10642

Per determinare il rendimento di combustioneoccorre effettuare le seguenti misurazioni:- misura dell'aria comburente prelevata nel-

l'apposito foro 1 (vedi fig. 12).- misura della temperatura fumi prelevata

nell'apposito foro 2 (vedi fig. 12).- analisi CO2 nei fumi.

Effettuare le specifiche misurazioni con ilgeneratore a regime.

fig. 13Ø 80

520 385

880

120 120

215

Ø 80

14

fig. 15

Esempio N.1

Aspirazione dell'aria primaria e scarico deifumi da due muri perimetrali esterni contrap-posti.

Perdita di carico massimaconsentita: 80 Pa

Esempio N.2

Aspirazione dell'aria primaria da muro perime-trale e scarico dei fumi sul tetto.

Perdita di carico massimaconsentita: 65 Pa

Hmin. = 150 mm

fig. 14

> 50

0

15

fig. 16

135

45Hmin. = 150 mm

Esempio N.3

Aspirazione dell'aria primaria da muro perime-trale e scarico dei fumi dallo stesso muro pe-rimetrale esterno.

Perdita di carico massimaconsentita: 80 Pa

CALCOLO DELLE PERDITE DI CARI-CO RELATIVE ALLE TUB AZIONI SIADI SCARICO CHE DI ASPIRAZIONE

Per il calcolo delle perdite di carico occor-re tenere presente i seguenti parametri:- per ogni metro di tubo con Ø 80 (sia di aspi-

razione che di scarico) la perdita di caricoè di 3,5 Pa

- per ogni curva a 90° a stretto raggio Ø 80(R=½D), la perdita di carico è di 14 Pa

- per ogni curva a 90° a largo raggio Ø 80(R=D), la perdita di carico è di 4 Pa

- per il terminale di aspirazione orizzontaleØ 80 L = 0,5 m la perdita di carico è di 15Pa

- per il terminale di scarico orizzontale Ø 80L = 0,6 m la perdita di carico è di 10 Pa

NB: Tali valori sono riferiti a scarichi rea-lizzati a mezzo di tubazioni rigide e li-sce.In entrambi gli esempi che seguono lecomposizioni delle tubazioni di aspi-razione e scarico ipotizzate sono pos-sibili in quanto la perdita di carico to-tale è inferiore a 80 Pa che è la perditadi carico massima consentita.

2.2.7 - ALLACCIAMENTI ELETTRICI

I collegamenti elettrici della DUA 30 sono illu-strati nella sezione "SCHEMI ELETTRICI".L'installazione della caldaia richiede il colle-gamento elettrico ad una rete a 230 V - 50 Hz:tale collegamento deve essere effettuato a re-gola d'arte come previsto dalle vigenti normeCEI, e deve avere una sicura messa a terra.E' necessario verificare questo fondamentale

requisito di sicurezza; in caso di dubbio richie-dere un controllo accurato dell'impianto elet-trico da parte di personale professionalmentequalificato.La UNICAL non è assolutamente responsabi-le per eventuali danni causati dalla mancanzadi messa a terra dell'impianto.Non sono assolutamente idonee come presedi terra le tubazioni degli impianti gas, idrico edi riscaldamento.

La caldaia è corredata di un cavo di alimenta-zione e occorre rispettare la polarità delle con-nessioni Fase-Neutro dell'impianto con Fase-Neutro del cavo stesso.Si ricorda che è necessario installare sulla li-nea di alimentazione elettrica della caldaia uninterruttore bipolare, di facile accesso, in modotale da rendere veloci e sicure eventuali ope-razioni di manutenzione.

2.2.6 - ALLACCIAMENTO GAS

La tubazione di alimentazione deve avere unasezione uguale o superiore a quella usata incaldaia.E' comunque opportuno attenersi alle "Normegenerali per l'installazione " esposte nelle nor-mative UNI-CIG 7129-7131.Prima di mettere in servizio un impianto di di-stribuzione interna di gas e quindi prima di al-lacciarlo al contatore, si deve verificarne ac-

zione-apparecchi, procedendo successiva-mente apparecchio per apparecchio

- Controllo, con gli apparecchi in chiusura,che non vi siano fughe di gas. Durante il 2°quarto d'ora dall'inizio della prova il mano-metro non deve accusare nessuna cadutadi pressione. Eventuali fughe devono es-sere ricercate con soluzione saponosa oprodotto equivalente ed eliminate.

curatamente la tenuta.Se qualche parte dell'impianto non è in vista,la prova di tenuta deve precedere la coperturadella tubazione.Prima di allacciare le apparecchiature, l'im-pianto deve essere provato con aria o gas iner-te ad una pressione di almeno 100 mbar.La messa in servizio dell'impianto comprendeinoltre le seguenti operazioni e controlli:- Apertura del rubinetto del contatore e spur-

go dell'aria contenuta nel complesso tuba-

Esempio di verifica con l'utilizzo di curve alargo raggio:- 6 mt tubo Ø 80 x 3,5 = 21 Pa- 2 curve 90° Ø 80 a

largo raggio x 4 = 8 Pa- terminale di aspirazione

orizzontale Ø 80 = 15 Pa- terminale di scarico

orizzontale Ø 80 = 10 Pa

Tot. perdita di carico = 54 Pa

Esempio di verifica con l'utilizzo di curve astretto raggio:- 6 mt tubo Ø 80 x 3,5 = 21 Pa- 2 curve 90° Ø 80 a

stretto raggio x 14 = 28 Pa- terminale di aspirazione

orizzontale Ø 80 = 15 Pa- terminale di scarico

orizzontale Ø 80 = 10 Pa

Tot. perdita di carico = 74 Pa

16

DIAGRAMMA PORTATA PRESSIONE DISPONIBILEPER L'INSTALLAZIONE

fig. 17

fig. 18

= By-Pass CHIUSO - - - - - - - - = By-Pass APERTO

Pre

ssio

ne d

ispo

nibi

le m

.c.a

.

Portata (Q) l/h

By-Pass CHIUSO

By-Pass APERTO

2.2.8 - ALLACCIAMENTI IDRAULICI

Prima dell'installazione si raccomanda un la-vaggio a caldo dell'impianto allo scopo di eli-minare al massimo le impurità provenienti dalletubazioni, dai radiatori (in particolare oli e gras-si) che rischierebbero di danneggiare il circo-latore e lo scambiatore.

RISCALDAMENTOLa mandata e il ritorno del riscaldamento de-vono essere allacciati ai rispettivi raccordi da3/4" della caldaia M ed R (vedi fig. 5).Per il dimensionamento dei tubi del circuito diriscaldamento è necessario tenere conto del-le perdite di carico indotte dai radiatori, dalleeventuali valvole termostatiche, dalle valvoledi arresto dei radiatori e dalla configurazionepropria dell'impianto.Sulla caldaia, fra i tubi di MANDATA e RITOR-NO, è montato un dispositivo automatico di BY-PASS (valvola differenziale) che assicura sem-pre una portata minima d'acqua allo scambia-tore anche nel caso in cui, per esempio, tuttele valvole termostatiche presenti sull'impiantosi chiudono.E' possibile regolare il funzionamento del by-pass agendo sulla vite di regolazione (vedi fi-gura 18).

NB: E' opportuno convogliare alla fogna loscarico della valvola di sicurezza mon-tata in caldaia; in assenza di tale pre-cauzione, un eventuale intervento del-la valvola di sicurezza può provocarel'allagamento del locale.La UNICAL non è assolutamente re-sponsabile dei danni provocati dallamancata osservanza di questa precau-zione tecnica.

SANITARIOLa mandata e l'alimentazione dell'acqua sani-taria devono essere allacciati ai rispettivi rac-cordi da 1/2" della caldaia C ed F (vedi fig. 5).La pressione nella rete di alimentazione deveessere compresa tra 1 e 3 bar (nel caso dipressioni superiori installare un riduttore dipressione).La durezza dell'acqua di alimentazione condi-ziona la frequenza di pulizia del serpentino discambio; l'opportunità di installare adeguateapparecchiature per il trattamento dell'acquadeve essere esaminata in base alle caratteri-stiche dell'acqua stessa.

17

2.3 - SCHEMI ELETTRICI

fig. 19

SCHEMA ELETTRICO DI PRINCIPIO DUA CTN 30 AE

DK = Pressostato di sicurezza contro lamancanza d'acqua

E - I = Commutatore Estate-InvernoF1 = Fusibile di linea (4A F)F2 = Fusibile alimentazione trasformatore

(125 mA F)F3 = Fusibile circuito 24 Vac (315 mA T)GA = Gruppo di accensioneIG = Interruttore generale

L1 = Led rosso (Riscaldamento)L2 = Led giallo (Bruciatore)L3 = Led verde (Acqua calda sanitaria)LL = Lampada di lineaMD = Bobina modulanteP = CircolatorePDS = Pressostato di precedenza sanitarioP3 = Regolatore potenzialità riscaldamen-

to

RTR = Regolatore temperatura riscaldamen-to

RTS = Regolatore temperatura sanitarioSR = Sonda riscaldamentoSS = Sonda sanitarioTA = Termostato ambienteTF = Termostato antidebordamento fumi

GA

18

SCHEMA DI COLLEGAMENTO PRATICO DUA CTN 30 AE

fig. 20fig. 21

A1...A7 = ConnettoriDK = Pressostato di sicurezza contro

la mancanza d'acquaE - I = Commutatore Estate-InvernoF1 = Fusibile di linea (4A F)F2 = Fusibile alimentazione trasfor-

matore (125 mA F)F3 = Fusibile circuito 24 Vac (315 mA

T)IG = Interruttore generaleL1 = Led rosso (Riscaldamento)L2 = Led giallo (Bruciatore)L3 = Led verde (Acqua calda sanita-

ria)LL = Lampada di linea

MD = Bobina modulanteP = CircolatorePDS = Pressostato di precedenza sa-

nitarioP3 = Regolatore potenzialità riscalda-

mentoRTR = Regolatore temperatura riscal-

damentoRTS = Regolatore temperatura sanita-

rioSR = Sonda riscaldamentoSS = Sonda sanitarioSW1 = Predisposizione funzionamento

circolatore (vedi NB)TA = Termostato ambiente

TF = Termostato antidebordamentofumi

NB:SW1Ponte su ON = Post-Circolazione del circola-

tore di~200 sec. (Condizionedi fornitura)

Ponte su OFF= Funzionamento continuo delcircolatore

19

fig. 21

SCHEMA ELETTRICO DI PRINCIPIO DUA CTFS 30 AE

DK = Pressostato di sicurezza contro lamancanza d'acqua

E - I = Commutatore Estate-InvernoF1 = Fusibile di linea (4A F)F2 = Fusibile alimentazione trasformatore e

bassa velocità ventilatore (125 mA F)F3 = Fusibile circuito 24 Vac (315 mA T)GA = Gruppo di accensioneIG = Interruttore generale

L1 = Led rosso (Riscaldamento)L2 = Led giallo (Bruciatore)L3 = Led verde (Acqua calda sanitaria)LL = Lampada di lineaMD = Bobina modulanteP = CircolatorePDS = Pressostato di precedenza sanitarioP3 = Regolatore potenzialità riscaldamen-

to

RTR = Regolatore temperatura riscaldamen-to

RTS = Regolatore temperatura sanitarioSR = Sonda riscaldamentoSS = Sonda sanitarioTA = Termostato ambienteV = Ventilatore

GA

20

fig. 22

SCHEMA DI COLLEGAMENTO PRA TICO DUA CTFS 30 AE

P = CircolatorePDS = Pressostato di precedenza sani-

tarioPV = Pressostato di sicurezza circuito

fumiP3 = Regolatore potenzialità riscalda-

mentoRTR = Regolatore temperatura riscalda-

mentoRTS = Regolatore temperatura sanitarioSR = Sonda riscaldamentoSS = Sonda sanitarioSW1 = Predisposizione funzionamento

circolatore (vedi NB)SW2 = Predisposizione funzionamento

ventilatore (vedi NB)TA = Termostato ambiente

A1...A7 = ConnettoriDK = Pressostato di sicurezza contro

la mancanza d'acquaE - I = Commutatore Estate-InvernoF1 = Fusibile di linea (4A F)F2 = Fusibile alimentazione trasforma-

tore e bassa velocità ventilato-re(125 mA F)

F3 = Fusibile circuito 24 Vac (315 mAT)

IG = Interruttore generaleL1 = Led rosso (Riscaldamento)L2 = Led giallo (Bruciatore)L3 = Led verde (Acqua calda sanita-

ria)LL = Lampada di lineaMD = Bobina modulante

V = VentilatoreNB:SW1Ponte su ON = Post-Circolazione della

pompa di ~200 sec. (Condi-zione di fornitura)

Ponte su OFF = Pompa in funzionamentocontinuo

SW2Ponte su ON = Ventilatore a velocità minima

durante il tempo di arrestodel bruciatore (Condizione difornitura)

Ponte su OFF = Ventilatore fermo durante iltempo di arresto del brucia-tore

21

GA - GRUPPO DI ACCENSIONE ELETTRONICA

X1...X6 = ConnettoriCA = Scheda di accensione elettronicaE.ACC. = Elettrodo di accensioneE.RIV. = Elettrodo di ionizzazioneLB = Lampada di bloccoPB = Pulsante di sbloccoTL = Termostato di sicurezzaVG = Valvola gas fig. 23

Relazione fra la temperatura (°C) e la resistenza nominale (Ohm)della sonda riscaldamento SR e della sonda sanitario SSEsempio: A 25°C, la resistenza nominale è di 9888 Ohm

A 90°C, la resistenza nominale è di 923 Ohm

T°C 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

0 33242 31534 29925 28409 26980 25633 24361 23161 22028 20958

10 19947 18992 18088 17233 16425 15659 14934 14247 13596 12979

20 12394 11839 11313 10813 10338 9888 9459 9052 8665 8297

30 7947 7614 7297 6995 6707 6433 6171 5922 5685 5458

40 5242 5036 4839 4651 4471 4300 4136 3979 3829 3685

50 3548 3417 3291 3171 3056 2945 2840 2738 2641 2548

60 2459 2373 2291 2212 2136 2063 1994 1926 1862 1800

70 1740 1683 1628 1576 1524 1475 1428 1383 1339 1297

80 1256 1217 1180 1143 1109 1075 1042 1011 981 952

90 923 896 870 845 820 797 774 752 730 710

100 690 671 652 634 617 600 584 568 553 538

TABELLA DEI VALORI DI RESISTENZA IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURADELLA SONDA RISCALDAMENTO (SR) E DELLA SONDA SANITARIO (SS)

NB: Rispettare il collegamento Fase/Neu-tro della caldaia con la Fase e il Neu-tro della rete di distribuzione cui è al-lacciata.

22

2.4 - RIEMPIMENTODELL'IMPIANTO

Effettuati tutti i collegamenti dell'impianto sipuò procedere al riempimento del circuito.Tale operazione deve essere effettuata concautela rispettando le seguenti fasi:- aprire le valvole di sfogo dei radiatori ed

accertarsi del funzionamento della valvo-la automatica in caldaia.

- aprire gradualmente l'apposito rubinetto dicarico accertandosi che le eventuali val-vole di sfogo aria automatiche, installatesull'impianto funzionino regolarmente.

- chiudere le valvole di sfogo dei radiatorinon appena esce acqua.

- controllare attraverso il manometro che lapressione raggiunga il valore di 0,8/1bar.

- chiudere il rubinetto di carico e quindi sfo-gare nuovamente l'aria attraverso le val-vole di sfiato dei radiatori, e della valvolaprevista sul gruppo di by-pass (vedi fig. 23)

- dopo aver effettuato la prima accensionedella caldaia e portato in temperatura l'im-pianto, arrestare il funzionamento dellapompa e ripetere le operazioni di sfogoaria.

- lasciare raffreddare l'impianto e riportarela pressione dell'acqua a 0,8/1 bar.

AvvertenzeIl pressostato di sicurezza contro la mancanzad'acqua non dà il consenso elettrico per la par-tenza del bruciatore quando la pressione è in-feriore a 0,4/0,6 bar. La pressione dell'acquanell'impianto di riscaldamento non deve es-sere inferiore a 0,8/1bar; in difetto, agire sulrubinetto di carico di cui la caldaia è dotata.L'operazione deve essere effettuata ad im-pianto freddo. Il manometro, posto sulla cal-daia, consente la lettura della pressione nelcircuito.

NB: Dopo un certo periodo di inattività ilcircolatore potrebbe risultare blocca-to. Prima di premere l'interruttore ge-nerale, si deve avere l'accortezza dieffettuare l'operazione di sbloccag-gio operando come di seguito indi-cato (vedi fig. 25):Introdurre un cacciavite nel foro, pre-visto a questo scopo, situato sottola vite di protezione al centro del cir-colatore, quindi ruotare manualman-te l'albero del circolatore in sensoorario. Una volta conclusa l'operazio-ne di sbloccaggio riavvitare la vite diprotezione e verificare che non vi sianessuna perdita d'acqua.

fig. 24

fig. 25

Valvola di sfogo aria

Posizione

di chiusura

Posizione

di sfiato

Pressostatodi precedenzasanitario

Pressostatocontrola mancanzad'acqua

Vite diregolazioneby-pass

Valvola disicurezza

Rubinettodi carico

23

- i rubinetti di alimentazione del gas sianoaperti;

- non ci siano perdite di gas;- l'interruttore generale esterno sia inseri-

to;- la valvola di sicurezza dell'impianto sulla

caldaia non sia bloccata;- non ci siano perdite d'acqua.

ACCENSIONE E SPEGNIMENTO

Per l'accensione e lo spegnimento della cal-daia vedere le "ISTRUZIONI PER L'UTEN-TE".

guarnizione;- la tensione di alimentazione della caldaia

sia 230 V 50 Hz- l'impianto sia stato riempito d'acqua (pres-

sione all'idrometro 0,8/1 bar);- eventuali saracinesche di intercettazione

impianto siano aperte;- il gas da utilizzare corrisponda a quello di

taratura della caldaia: in caso contrarioprovvedere ad effettuare la conversionedella caldaia all'utilizzo del gas disponibi-le (vedi sezione: "ADATTAMENTO AL-L'UTILIZZZO DI ALTRI GAS"); tale ope-razione deve essere eseguita da perso-nale tecnico qualificato;

2.5 - PRIMA ACCENSIONE

CONTROLLI PRELIMINARI

Prima della messa in funzione della caldaiaè opportuno verificare che:- l'installazione risponda alle norme UNI-

CIG 7129 e 7131 per la parte gas, allenorme CEI 64-8 e 64-9 per la parte elettri-ca;

- il condotto di evacuazione dei fumi e la par-te terminale siano installati conformemen-te alle istruzioni ed in particolare a calda-ia accesa non è tollerata nessuna fuga diprodotti della combustione da nessuna

VALVOLA GAS2.6 - REGOLAZIONE DEL

BRUCIATORE

Tutte le istruzioni di seguito riportate sono aduso esclusivo del personale addetto all'assi-stenza autorizzata . Tutte le caldaie esconodi fabbrica già tarate e collaudate.Qualora le condizioni di taratura dovesseroessere modificate in seguito a cambio del tipodi gas o adattamento alle condizioni della retedi alimentazione, è necessario eseguire la ri-taratura della valvola gas.

Per una corretta regolazione della valvola gasè necessario procedere come segue:

A) Regolazione p otenza minima- Verificare il valore della pressione di alimen-

tazione gas a monte (vedi tabella UGELLI -PRESSIONI).

- Rimuovere il coperchio che protegge il rego-latore di pressione posto alla sommità dellabobina modulante.

- Disporre il regolatore di temperatura del ri-scaldamento sulla massima richiesta (90°C).

- Collegare un manometro a "U" facendo rife-rimento alle istruzioni fornite per tipo di cal-daia (TN oTFS) in figura 27.

- Posizionare il regolatore della potenzialitàtermica P3 al MASSIMO (ruotarlo in sensoORARIO).

- Posizionare il selettore estate - spento - in-verno sulla posizione inverno ( ).

- Verificare che il contatto del termostatoambiente TA sia chiuso.

- Una volta che il bruciatore è acceso con-trollare il valore di pressione “MINIMA” se cor-rispondente a quello indicato nella tabella“UGELLI - PRESSIONI”.

- Correggere eventualmente il valore ruotan-do il dado “A” (fig. 28) in senso ORARIO peraumentare, in senso ANTIORARIO per di-minuire.

B) Regolazione p otenza massima- Trascorsi circa 120 secondi, il valore della

pressione aumenta: verificare il valore, e seè il caso correggerlo ruotando il dado “B” (fig.28) in senso ORARIO per aumentare, in sen-so ANTIORARIO per diminuire.

- Agire quindi sul regolatore della potenzialitàdel riscaldamento per fissare la potenza de-siderata in senso ORARIO per aumentare,in senso ANTIORARIO per diminuire.

Operatore

Operatore disicurezza

Bobina modulante

Presa dipressionealimentazionegas a monte

Regolazionepressione max.

Regolazionepressione min.

C) Conclusione delle tarature di base- Controllare i valori della pressione minima e

massima della valvola gas.- Se necessario procedere agli eventuali ri-

tocchi.- Proteggere le viti di regolazione utilizzando

l'apposito cappuccio.- Richiudere le prese di pressione relative e

verificare con soluzione saponosa che nonvi siano perdite di gas.

fig. 26

24

B

A

BOBINA MODULANTE

fig. 28

2.7 - ADATTAMENTODELLA POTENZAALL'IMPIANTO DIRISCALDAMENTO

PROCEDIMENTO DI TARATURADopo aver collegato il manometro per la misu-ra della pressione al bruciatore, come indica-to precedentemente accendere la caldaia inmodo riscaldamento e procedere come segue:- Attendere circa 120 secondi, affinchè il

valore della pressione raggiunga il valoredi regime;

- Verificare il valore di pressione e, tramite ilgrafico (fig. 29), verificare se la potenzaerogata dal generatore è corretta rispettoal fabbisogno dell'installazione;

- In caso contrario, agire sul regolatore po-tenza riscaldamento P3, posto nella parteposteriore del pannello di comando dellacaldaia, e ruotarlo in senso orario (vistodal davanti) per aumentare il valore di pres-sione, in senso anti-orario per diminuire ilvalore di pressione;

- Fissare quindi il valore di pressione corri-spondente alla potenza richiesta.

Esempio:Supponendo che l'impianto di riscaldamentoservito abbia un assorbimento totale di 27 kW,con l'ausilio del grafico, è possibile determi-nare il valore di pressione al bruciatore:- Se la caldaia è alimentata a gas metano,

agendo sul regolatore P3 si fissa il valore

GRAFICO DELLA PRESSIONE GAS AL BRUCIATORE INFUNZIONE DELLA POTENZA DELL'INSTALLAZIONE

fig. 27

MP

RMP

Collegare il manometro su MP per DUA CTN 30 AECollegare il manometro su MP e RMP per DUA CTFS 30 AEMP = presa di pressioneRMP = presa di pressione differenziale

della pressione a 9,6 mbar per modelli TNe 10,2 mbar per modelli TFS.

- Se la caldaia è alimentata a gas butano,agendo sul regolatore P3 si fissa il valoredella pressione a 20,8 mbar per modelli TNe 22 mbar per modelli TFS.

- Se la caldaia è alimentata a gas propano,agendo sul regolatore P3 si fissa il valoredella pressione a 28,2 mbar per modelli TNe 30 mbar per modelli TFS.

fig. 29

35

30

25

20

15

0 42 121086Gas metano (mbar)

0 4 8 12 16 20 24 26

0Gas propano (mbar)

4 8 12 16 20 24 28 32 36

Gas butano (mbar)

PRESE DI MISURA DELLA PRESSIONE

0

10

TNTFS

Pot

enza

in k

W

25

2.8 - ADATTAMENTOALL'UTILIZZODI ALTRI GAS

Le caldaie sono prodotte per il tipo di gasspecificatamente richiesto in fase di ordina-zione.Eventuali trasformazioni successive dovran-no esser eseguite tassativamente dal per-sonale qualificato, il quale usufruirà delleconfezioni opportunamente predisposte dallaUNICAL ed eseguirà le operazioni di modifi-ca e le regolazioni necessarie per una buo-na messa a punto.

Per la conversione della caldaia da un gas al-l'altro occorre procedere come segue:- rimuovere il bruciatore principale;- smontare i 17 ugelli "1" del bruciatore

principale e sostituirli con quelli di dia-metro corrispondente al nuovo tipo di gas(vedi tabella "UGELLI - PRESSIONI");

- rimontare il bruciatore principale;- verificare il valore di pressione a monte

della valvola gas (vedi tabella "UGELLI -PRESSIONI" e procedere alla regolazio-ne della pressione del bruciatore comeindicato al paragrafo "REGOLAZIONEDEL BRUCIATORE";

- verificare il corretto funzionamento delbruciatore;

- controllare che non vi siano fughe di gas.

1

fig. 30

UGELLI - PRESSIONI

DUA CTN 30 AE

Pressione Diametro Pressione

Tipo di gas a monte ug elli bruciatore

(mbar) (mm) (mbar)

Gas Metano 20 1,20 2,3 - 11,3

Gas Butano 28 0,75 5,0 - 24,4

Gas Propano 37 0,75 6,4 - 32,3

DUA CTFS 30 AE

Pressione Diametro Pressione

Tipo di gas a monte ug elli bruciatore

(mbar) (mm) (mbar)

Gas Metano 20 1,20 2,6 - 12,0

Gas Butano 28 0,75 5,4 - 25,5

Gas Propano 37 0,75 7,2 - 34,6

2.9 - RICERCA GUASTI ED INTERVENTI CORRETTIVI

Nella tabella di ricerca guasti ed interventi correttivi, si è voluto dare alcune informazioni di carat-tere tecnico relative alla soluzione degli eventuali inconvenienti che si possono verificare, riguar-danti il funzionamento e la messa in servizio.

RIMEDI

a) Verificare che la presa di corrente sia ali-mentata a 230 Vac.Collegare nuovamente la spina e verificareche tra i morsetti A1-3 e A1-4 ci siano 230Vac.Verificare che tra i morsetti A1-1 e A1-4 cisiano 230 Vac.Se non c'è tensione controllare che l'inter-ruttore marcia/arresto-estate/inverno, siaposizionato in estate o in inverno; controlla-re l'efficienza dei suoi contatti e del relativocablaggio ed eventualmente procedere allasostituzione.

b) Se c'è tensione e la lampada LL non è ac-cesa sostituirla.

CAUSE PROBABILI

a) Manca alimentazione elettrica 230 Vac

b) Lampada di linea LL inefficiente

SINTOMI

La lampada di linea LL non si accende

I leds (rosso o verde) della scheda non si ac-cendono (continua . . .)

a) Manca alimentazione elettrica 24 Vac

b) Manca acqua nel circuito

a) Controllare i fusibili F2 (se presente) e F3(rispettivamente da 125 mA F e 315 mA T),eventualmente procedere alla loro sostituzio-ne.Misurare la tensione tra i morsetti A4-6 eA4-7: deve essere pari a 24 Vac; se non c'ètensione sostituire la scheda.

b) Riempire l'impianto ad una pressione di al-meno 0,8/1 bar (a freddo).

26

SINTOMI CAUSE PROBABILI RIMEDI

I leds (rosso o verde) della scheda non si ac-cendono

c) Intervento del termostato di sicurezza circuitofumi TF (solo per caldaie versione TN)

Verificare che il pressostato di sicurezzacontro la mancanza d'acqua DK abbia chiu-so il suo contatto collegato tra i morsetti:A4-1 e A4-2 per caldaie versione TFS e fraA4-1 e TF per caldaie versione TNSe non c'è continuità tra questi morsetti, ve-rificare il cablaggio ed eventualmente pro-cedere alla sostituzione del pressostato DK.

c) Verificare che il termostato TF abbia il con-tatto aperto, non deve esserci continuità frai morsetti A4-2 e DK:Verificare l'efficienza del termostatoPremere il pulsante rosso di riarmo manuale.Verificare la corretta evacuazione dei fumie la sufficiente ventilazione del locale.Verificare la continuità dei cablaggi elettrici.

a) Il pressostato di precedenza sanitario PDSdeve avere il contatto aperto: Tra i morsettiA3-1 e A3-2 non c'è continuità (led rosso =acceso).Se la situazione non è verificata controllareil cablaggio ed il corretto funzionamento delpressostato, eventualmente procedere allasostituzione del pressostato stesso.

b) L'interruttore estate/inverno E-I deve esse-re posizionato su inverno. Fra i morsetti A4-4 e A4-5 c'è continuità (led rosso = acce-so).Se la situazione non è verificata controllareil cablaggio ed il corretto funzionamentodell'interruttore, eventualmente procederealla sostituzione dello stesso.

c) Fissare la regolazione del termostato am-biente TA ad un valore di temperatura supe-riore a quello della stanza in cui è installato.Fra i contatti A3-4 e A3-5 ci deve esserecontinuità (led rosso = acceso).Se la situazione non è verificata controllareil cablaggio ed il corretto funzionamento deltermostato, eventualmente procedere allasostituzione dello stesso.

d) Verificare che il sensore SR funzioni corret-tamente (vedere tabella °C/Ohm - Pag. 21).

La caldaia non funziona in riscaldamento a) Pressostato di precedenza sanitario PDS inef-ficiente

b) Commutatore E-I inefficiente

c) Termostato ambiente TA inefficiente

d) Sensore temperatura riscaldamento SR ineffi-ciente

La caldaia non funziona in produzione di ac-qua calda sanitaria

a) Pressostato di precedenza sanitario PDS inef-ficiente

b) Sensore temperatura sanitario SS inefficiente

a) Il pressostato di precedenza sanitario PDSdeve avere il contatto chiuso: tra i morsettiA3-1 e A3-2 c'è continuità (led verde = ac-ceso).Se la situazione non è verificata controllareil cablaggio ed il corretto funzionamento delpressostato, eventualmente procedere allasostituzione del pressostato.

b) Verificare che il sensore SS funzioni corret-tamente (vedere tabella °C/Ohm - Pag. 21).

a) Riempire l'impianto ad una pressione di al-meno 0,8/1 bar (a freddo).Verificare che il pressostato di sicurezzacontro la mancanza d'acqua DK abbia chiu-so il suo contatto collegato tra i morsetti:A4-1 e A4-2 per caldaie versione TFS e fraA4-1 e TF per caldaie versione TNSe non c'è continuità tra questi morsetti, ve-rificare il cablaggio ed eventualmente pro-cedere alla sostituzione del pressostato DK.

b) Verificare la presenza di tensione a 230 Vactra i morsetti A1-8 e A1-9:Se non c'è tensione, procedere alla sostitu-zione della scheda;

c) Se c'è tensione, verificare la continuità delcablaggio e l'efficienza della pompa; proce-dere eventualmente alla loro sostituzione.

a) Manca acqua nel circuito

b) Manca alimentazione elettrica 230 Vac

c) Pompa bloccata

Il circolatore P non funziona

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SINTOMI CAUSE PROBABILI RIMEDI

Il ventilatore V non funziona a) Manca alimentazione elettrica 230 Vac

b) Ventilatore bloccato

a) Creare una richiesta di accensione alla cal-daia (led verde o rosso acceso)Verificare la tensione tra i morsetti A2-5 eA2-6; deve essere di 230 Vac:Se non c'è tensione, procedere alla sostitu-zione della scheda;Se c'è tensione, verificare la continuità delcablaggio e l'efficienza del ventilatore; pro-cedere eventualmente alla loro sostituzio-ne.

b) Verificare che il ventilatore non sia blocca-to, sostituirlo se necessario.

Il ventilatore V gira sempre alla minima velocità a) Il contatto del pressostato di sicurezza circuitofumi non è in posizione di riposo

b) Regolazione non corretta del pressostato di si-curezza su circuito fumi PV

c) Scheda

a) Verificare che il contatto del pressostato siachiuso fra i morsetti A2-1 et A2-2.

b) Verificare la regolazione del pressostato(punto di ON = 60 Pa) e della continuità delcablaggio, eventualmente procedere allaregolazione o alla sostituzione.NB: IN CONDIZIONE DI RIPOSO:

A2-2 è collegato al COM.A2-1 è collegato al NC.A2-3 è collegato al NO.

c) l contatto del pressostato di sicurezza cir-cuito fumi PV è in condizione di riposo:Fra contatti A2-1e A2-2 c'è continuità ma ilventilatore non passa alla alta velocità.Verificare la tensione tra i morsetti A2-5 eA2-6: deve essere di 230 Vac: Se non c'ètensione, procedere alla sostituzione dellascheda.Se c'è tensione, verificare la continuità delcablaggio e l'efficienza del ventilatore; pro-cedere eventualmente alla loro sostituzione.

a) Verificare la tensione tra i morsetti X1-1 eX2-3: deve essere di 230 Vac.Se non c'è tensione:- Verificare la tensione tra i morsetti A1-6

e A1-7: deve essere di 230 Vac, vicever-sa sostituire la scheda CA;

- Verificare la continuità del cablaggio.Se c'è tensione:- Verificare l'efficienza del fusibile F1 (4 A F);- Verificare la continuità elettrica fra X1-3

e X1-5;

b) Verificare che l'elettrodo di accensione e/o isuoi collegamenti non siano in corto circui-to con la massa della caldaia

a) Manca alimentazione elettrica 230 Vac

b) Elettrodo di accensione e/o suoi collegamenti

Non scocca la scintilla fra l'elettrodo di accen-sione e il bruciatore

Lampada di blocco LB accesa a) Non arriva gas al bruciatore

b) Il contatto del termostato limite TL (105°/230 V)è aperto per eccesso di temperatura e ha bloc-cato il ciclo della scheda di accensione CA

a) Verificare che il rubinetto del gas sia aperto.Sfiatare convenientemente la tubazione diadduzione del gas alla caldaia; potrebbecontenere ancora dell'aria.

b) Verificare la continuità tra i morsetti X1-3 eX1-5 della scheda di accensione;Attendere che la temperatura scenda sottogli 80°C e verificare la continuità elettricafre i morsetti X1-6 e la valvola gas;Verificare l'efficenza del termostato o deisuoi collegamenti, eventualmente procede-re alla sostituzione.L'intervento del termostato può essere cau-sato dai seguenti motivi:- la pompa di circolazione riscaldamento

P non funziona- la valvola gas rimane aperta anche dopo

il termine della richiesta; verificare presen-za di tensione a 230 V alla bobina dellavalvola gas. Se SI, verificare il circuito elet-trico; se NO, sostituire la valvola gas

- la circolazione d'acqua attraverso la cal-daia è insufficiente: verificare di avere al-meno un radiatore aperto e, se neces-sario, aprire maggiormente il by-pass(vedi fig. 17).

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SINTOMI CAUSE PROBABILI RIMEDI

La lampada di blocco LB è spenta, ma la calda-ia non si accende

Lampada di blocco inefficiente

L'elettrodo di accensione E.ACC. dà scintille mail bruciatore non si accende

a) Controllare la tensione tra i morsetti X1-6 eX2-2: deve essere di 230 Vac.Se c'è tensione verificare la presenza di ten-sione ai capi dell'operatore della valvola gas.Se non c'è tensione sui capi dell'operatoreverificare la continuità del cablaggio.Se la tensione è corretta, ma la valvola nonsi apre per permettere il passaggio del gas,verificare il valore di regolazione della pres-sione minima al bruciatore che deve esseredel valore indicato nella tabella di pag. 25.Procedere eventualmente alla regolazionedella pressione minima o alla sostituzionedella valvola gas.

b) Verificare che il rubinetto del gas sia aperto.Sfiatare convenientemente la tubazione diadduzione del gas alla caldaia; potrebbecontenere ancora dell'aria.

a) Manca alimentazione elettrica alla valvola gas

b) Non arriva gas al bruciatore

Il ventilatore V gira alla massima velocità ma ilbruciatore non si accende

Il pressostato di sicurezza circuito fumi PV non com-muta il suo contatto

Fra i morsetti A2-2 e A2-3 deve esserci continuità.Verificare il valore di pressione sul pressostato-mediante l'inserimento di due raccordi a "T" sul-le tubazioni dello stesso: il valore minimo nondeve essere inferiore a 60 Pa.Se il valore letto è inferiore verificare:- Il sistema di evacuazione dei fumi (eventual-

mente pulire i condotti)- Il ventilatore (eventualmente procedere alla

sua pulizia)- Le tubazioni del pressostato (eventualmente

procedere alla loro pulizia)Se il valore letto è superiore verificare:- La regolazione del pressostato (punto di ON

= 60 Pa)- La continuità del cablaggioEventualmente, procedere alla loro sostituzione.

Il bruciatore si accende, ma dopo +/- 10 secon-di si spegne e la caldaia va in blocco (LB = ac-cesa)

Nel caso si abbia tensione a 230 Vac tra i mor-setti X1-2 e X2-2 della scheda di accensione CAe la lampada di blocco LB non si illumini, proce-dere alla sostituzione della lampada stessa.Se non c'è tensione 230 Vac ai morsetti della lam-pada di blocco, verificare che il contatto del pul-sante di riarmo manuale sia aperto, ovvero nonci deve essere continuità fra i morsetti X1-7 eX2-2.Se la situazione non è verificata controllare il cor-retto funzionamento del pulsante di riarmo e/odei suoi collegamenti; sostituirlo se necessario

a) Verificare la corrispondenza del collegamen-to fase-neutro della caldaia con quella fase-neutro della rete elettrica a cui è collegata.

b) In caso di alimentazione a 230 Vac fase-fase, verificare che la differenza di tensionetra una fase e l'altra non sia superiore a 30Vac.

c) Verificare di non avere tensione sul condut-tore di messa a terra della caldaia.

d) Verificare il posizionamento dell'elettrodo dirivelazione rispetto alla fiamma e la conti-nuità dei collegamenti; eventualmente pro-cedere alla sostituzione.Verificare il valore della corrente di ionizza-zione inserendo un micro-amperometro tral'elettrodo di rivelazione e il morsetto X3: sideve avere una corrente minima di 2 microA:- Se il valore letto è inferiore, verificare i

punti precedenti- Se il valore letto è superiore, sostituire

la scheda di accensione

a) Inversione dell'alimentazione elettrica FASE/NEUTRO della caldaia

b) Alimentazione FASE/FASE

c) Presenza di tensione sul cavo di messa a terra

d) Posizionamento non corretto dell'elettrodo diionizzazione E.RIV.

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3.1 - PANNELLO DI REGOLAZIONE

A = Commutatore Estate-Spento-InvernoB = Lampada di lineaC = Regolatore temperatura riscaldamentoD = Regolatore temperatura acqua sanitariaE = Lampada di bloccoF = Pulsante di sbloccoG = ManometroH = Termometro

3

fig. 31

HG

F

A

E

ISTRUZIONI PER L'UTENTE

B

CommutatoreEstate-Spento-InvernoAgendo sul commutatore si sele-ziona il modo di funzionamento:

Con il commutatore nella posizio-ne Estate la caldaia si predisponea funzionare solamente per la pro-duzione di acqua calda sanitaria.

Con il commutatore in questa po-sizione il funzionamento della cal-daia è disattivato.

Con il commutatore nella posizio-ne Inverno la caldaia si predispo-ne a funzionare sia per il riscalda-mento che per la produzione diacqua calda sanitaria.

Lampada di lineaLa funzione della seguente lampa-da è quella di segnalare la presen-za di tensione in caldaia

Regolatore temperatura riscal-damentoMediante questa manopola è pos-sibile impostare la temperaturadesiderata del circuito di riscalda-mento:

Il campo di regolazione di tale tem-peratura è compreso fra un valoreminimo di 50°C e un valore massi-mo di 90°C.

Agendo in senso ANTI-ORARIO siottiene il valore più basso dellatemperatura desiderata (50°C)

Agendo in senso ORARIO si otti-ne il valore più alto della tempera-tura desiderata (90°C)

Regolatore temperatura acquasanitariaLa funzione di questa manopola èquella di fissare il valore della tem-peratura di stoccaggio dell'acquasanitaria contenuta nel bollitore.Il campo di regolazione di tale tem-peratura è compreso fra un valoreminimo di 40°C e un valore massi-mo di 60°C.

Agendo in senso ANTI-ORARIO siottiene il valore più basso dellatemperatura desiderata (40°C)

Agendo in senso ORARIO si otti-ne il valore più alto della tempera-tura desiderata (60°C)

Lampada di bloccoLa funzione di questa lampada èquella di segnalare l'intervento deldispositivo di messa in sicurezzadel bruciatore, dovuta o alla man-canza di gas o alla inversione difase e neutro.Nel primo caso, nel quale non siavrà nessuna accensione del bru-ciatore, verificare che il rubinettodel gas sia aperto e che l'eventua-le aria contenuta nella tubazionesia stata completamente sfiatata.Nel secondo caso, nel quale si avràl'accensione del bruciatore e il suc-cessivo spegnimento dopo circa 10secondi, occorre invertire la fasecon il neutro, ruotando la spina delcavo di alimentazione sulla suapresa di corrente.

Pulsante di sbloccoQuesto pulsante permette di riatti-vare il funzionamento della calda-ia dopo l'intervento del dispositivodi blocco del bruciatore.Prima di eseguire l'operazione direset è necessario attendere untempo di sicurezza pari ad almeno

C D

30

10/15 secondi prima di premere il pulsante disblocco utilizzando qualche cosadi appuntito.

ManometroVisualizza la pressione dell'acqua al-l'interno del circuito di riscaldamento;il valore di tale pressione non deve es-sere inferiore a 0,8/1 bar (a freddo).Se la pressione dovesse essere infe-riore a 0,8/1 bar è necessario provve-dere al ripristino del corretto valoreagendo sul rubinetto di carico impian-to.Questa operazione deve essere ese-guita a freddo.

TermometroMediante il termometro, presentesul pannello comandi è possibileverificare la temperatura di lavorodel circuito di riscaldamento, pre-cedentemente impostata tramite ilrelativo regolatore.

Rubinetto dicarico impianto

fig. 30

3.2 - ACCENSIONE ESPEGNIMENTO

ACCENSIONE CALDAIA

Selezionare a mezzo del commutatore a treposizioni "A" il modo di funzionamento:

Solamente produzione di ac-qua calda sanitaria

Riscaldamento e produzionedi acqua calda sanitaria

Per un funzionamento in riscaldamento ruota-re la manopola "C" sul valore di temperaturadesiderato.

NB: Se esiste un termostato ambiente ve-rificare che sia posizionato sulla tem-peratura voluta.

Per un funzionamento estivo, all'apertura di unrubinetto dell'acqua calda, tramite l'accensio-ne elettronica, di cui la caldaia è dotata, l'ac-censione del bruciatore avverrà automatica-mente.

Ruotare la manopola "D" di regolazione tem-peratura acqua calda sanitaria sul valore de-siderato.

Solitamente quando la caldaia rimane per uncerto periodo inutilizzata, si forma dell'aria

nella tubazione del gas; occorrono quindi al-cuni secondi prima che il gas fuoriesca dalbruciatore.Se interviene il dispositivo di messa in sicu-rezza del bruciatore, provvedere a riattivarlopremendo, dopo 10/15 sec.,il pulsante di sbloc-co.

SPEGNIMENTO CALDAIA

Togliere tensione all'impiantoelettrico della caldaia agendosul commutatore "A" (posizio-ne )

Chiudere il rubinetto del gas a monte dellacaldaia se questa dovrà rimanere inutilizzataper un lungo periodo.

3.3 - CONSIGLI E NOTEIMPORTANTI

Una volta all'anno provvedere alla pulizia dellacaldaia e alla verifica delle apparecchiature.

Almeno una volta al mese, è necessario accer-tarsi che la valvola di sicurezza funzioni rego-larmente; aprendo l'otturatore per alcuni secon-di l'acqua dovrebbe uscire sotto pressione.

Qualora la caldaia rimanga inutilizzata per unlungo periodo, prima di inserire l'alimentazioneelettrica, sbloccare il rotore del circolatore me-diante l'apposita vite.

Non intervenire mai sulla regolazione della va-vola gas se non tramite personale tecnicoqualificato .

Controllare periodicamente la pressione di ca-rico dell'impianto mediante il manometro postosul pannello comandi e, se è il caso, ripristinar-ne il valore.

Se dovesse intervenire il blocco di accensione,segnalato dalla lampada posta sul pannellocomandi) attendere almeno 10 secondi primadi premere il pulsante di sblocco. Se l'inconve-niente dovesse ripetersi soventemente rivolger-si ad un centro di assistenza autorizzato UNI-CAL .

La caldaia è dotata di un sistema automaticodi protezione antigelo: tale sistema intervienequando la temperatura del circuito di riscalda-mento scende al di sotto di 6°C; in questo casosia il bruciatore che il circolatore vengono atti-vati sino al raggiungimento, da parte dell'ac-qua contenuta nel circuito di riscaldamento, diuna temperatura pari a 16°C.

NB: Il sistema di protezione antigelo è ope-rativo solamente se la caldaia è alimen-tata sia in gas che in tensione (il com-mutatore A deve essere in posizioneEstate o Inverno ).

31

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