Post on 21-Sep-2020
Dott. Geol. Tiziana Da Prada Ordine Geologi Lombardia, n° 772
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Comune di Comune di Comune di Comune di GrosottoGrosottoGrosottoGrosotto
Provincia di SondrioProvincia di SondrioProvincia di SondrioProvincia di Sondrio
INTERVENTO DI INTERVENTO DI INTERVENTO DI INTERVENTO DI REALIZZAZIONE CENTRO REALIZZAZIONE CENTRO REALIZZAZIONE CENTRO REALIZZAZIONE CENTRO
SERVIZI ALLA PERSONASERVIZI ALLA PERSONASERVIZI ALLA PERSONASERVIZI ALLA PERSONA
Foglio Foglio Foglio Foglio 25252525 –––– MappalMappalMappalMappaliiii 174, 175 e 593174, 175 e 593174, 175 e 593174, 175 e 593
PAREREPAREREPAREREPARERE DIDIDIDI FATTIBILITA’FATTIBILITA’FATTIBILITA’FATTIBILITA’ GEOLOGICAGEOLOGICAGEOLOGICAGEOLOGICA
Data Febbraio 2020
Committente COMUNE DI GROSOTTO
Geologo Dott. Tiziana Da Prada – Ordine dei Geologi della Lombardia n° 772 Via del Capitel, 22 – GROSOTTO (SO) – Tel-Fax: 0342 848506 Cell. 347 1051454 – e-mail: dapradageo@gmail.com C.F.: DPR TZN 68B50 E200U – P.I.: 00656860145
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SOMMARIOSOMMARIOSOMMARIOSOMMARIO
1 PREMESSA ..................................................................................................................................... 3
2 UBICAZIONE DELL’INTERVENTO ........................ ........................................................................ 3
3 PANORAMA NORMATIVO ESISTENTE ...................... .................................................................. 4
4 INDAGINI PRELIMINARI .............................. ................................................................................... 8
4.1 MASW ....................................................................................................................................... 9
5 PROBLEMATICHE ATTESE E INDICAZIONI PRELIMINARI..... ................................................. 11
5.1 APPROFONDIMENTI DI INDAGINE ................................................................................................. 13
6 CONCLUSIONI .............................................................................................................................. 13
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1 PREMESSA
Il presente parere è relativo alla realizzazione di un centro servizi alla persona in Comune di Grosotto.
Previa ubicazione dell’intervento, si procederà all’inquadramento dello stesso nel panorama normativo
esistente a livello geologico.
Si passerà poi ad un esame della sua fattibilità .
2 UBICAZIONE DELL’INTERVENTO
Il centro di servizi alla persona troverà posto sui mappali 174, 175 e 593 del Foglio 25 del catasto del
comune di Grosotto (vedi estratto di mappa, scala 1:1000 alle pagine seguenti) ed è localizzato al
piede del versante destro della Valtellina ad una quota di circa 600 m s.m. come visibile dallo stralcio
della Cartografia Tecnica Regionale in scala 1:10.000 di seguito riportato.
Figura 1: estratto di mappa, scala 1:1.000
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Figura 2: stralcio C.T.R., scala 1:10.000, con ubicazione area di intervento
3 PANORAMA NORMATIVO ESISTENTE
Per la stesura della presente relazione sono state anzitutto verificate le previsioni degli strumenti
normativi esistenti a livello geologico.
Il Comune di Grosotto risulta dotato della Componente Geologica al PGT, a firma della sottoscritta
che, nella Carta dei Dissesti, il cui stralcio è di seguito riportato unitamente alla legenda, per l’ambito
di intervento non fornisce alcuna indicazione essendo lo stesso al di fuori di qualsiasi perimetrazione,
nonché esterno alle fasce fluviali.
La Carta di Fattibilità della Componente Geologico al PGT, il cui stralcio è riportato alle pagine
seguenti unitamente alla legenda, indica quindi che il fabbricato oggetto di intervento ricade entro la
classe 2 , fattibilità con modeste limitazioni - Aree prive di caratterizzazione nella Carta di Sintesi e
porzioni di aree di fascia C del PAI.
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Figura 3: stralcio della carta dei dissesti del PGT, scala 1:10.000
Figura 4: stralcio della Carta dei Dissesti del PGT, scala 1:10.000
Per la classe di fattibilità 2 - relativamente al recupero del patrimonio edilizio esistente e per l’ampliamento di edifici esistenti - i commi c) e b) dell’art. 3.2 delle N.d.A. della Componente Geologica al PGT indicano che “Sono ammessi interventi che comportano ampliamento di superfici non residenziali, residenziale, produttiva e ricettiva sia mediante sopraelevazioni che mediante la realizzazione di nuovi corpi edilizi; valgono per altro le prescrizioni fornite nel paragrafo precedente per le nuove edificazioni.” e “Sono ammessi, senza integrazioni di tipo geologico, gli interventi di cui alle lettere a), b), c) dell’art. 27 comma 1 della l.r. 12/05….(nda ..omissis…) .
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Figura 5: stralcio della Carta di Fattibilità della Componente Geologica al PGT, scala 1:2.000
Figura 6: legenda della Carta di Fattibilità della Componente Geologica al PGT
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Per le nuove edificazioni, il comma a del suddetto articolo “sono consentite nuove edificazioni, previa realizzazione di Relazione Geologica che analizzi le problematiche geologiche presenti, nel rispetto delle condizioni indicate dettagliatamente nel seguito, e che fornisca le indicazioni di competenza per la redazione del progetto di eventuali provvedimenti costruttivi che contribuiscano a ridurre ulteriormente il rischio”.
Dal punto di vista normativo, il progetto appare qu indi completamente compatibile con le
restrizioni e i vincoli derivanti dalla normativa e sistente, anche riguardo gli strumenti di
pianificazione recentemente entrati in vigore, qual i il PGRA (Piano di Gestione del Rischio
Alluvioni), essendo l’ambito di intervento esterno a qualsiasi perimetrazione, come visibile
dallo stralcio cartografico di seguito riportato.
Figura 7: stralcio della cartografia del PGRA con relativa legenda
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4 INDAGINI PRELIMINARI
Per la stesura del presente lavoro si è anzitutto provveduto, oltre all’esame della suddetta normativa, ad
effettuare rilievi e sopralluoghi che hanno permesso di pervenire, unitamente ad una prova MASW
condotta in sito, ad un parere di fattibilità dell’intervento con inquadramento delle problematiche da
affrontare nelle successive fasi progettuali e degli approfondimenti di indagine eventualmente
necessari.
E’ stata inoltre consultata la carta inventario dei fenomeni franosi (IFFI), la quale per l’ambito di
intervento non fornisce alcuna indicazione
Figura 8: stralcio della Cartografia IFFI, scala 1:10.000, con relativa legenda
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Della suddetta prova vengono di seguito riportati solo i risultati ottenuti, mentre nelle successive fasi
progettuali, si procederà ad effettuare gli studi previsti dalla normativa vigente, quali stima de fattore di
amplificazione e approfondimento sismico di secondo livello nonché verifiche geotecniche.
4.1 MASW
La MASW realizzata in fregio all’edificio, i cui risultati sono di seguito riportati, indica che il bedrock
sismico si localizza a partire da 14.5 m di profondità, dove la velocità delle onde sismiche supera gli
800 m/s, ma già a partire da 7.6 m si hanno valori di poco inferiori, ascrivibili probabilmente a bedrock
alterato e fratturato.
Figura 9: grafici prova MASW
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Figura 10: dati prova MASW
Anche la prova HVSR realizzata, individua infatti un picco alla frequenza di circa 6 hertz (che
corrisponde grosso modo ai 14,5 m di passaggio al bedrock), per altro non particolarmente marcato
data la presumibile presenza di substrato roccioso alterato.
Figura 11: grafici prova HVSR
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Figura 12: grafici prova HVSR
5 PROBLEMATICHE ATTESE E INDICAZIONI PRELIMINARI
In considerazione di quanto sopra riportato, si ritiene che le problematiche da affrontare saranno
relative alla portanza e cedimenti attesi per le fondazioni, le quali interesseranno depositi di copertura
essendo il bedrock localizzato ad almeno 7,5 m di profondità.
Tali depositi sono stati caratterizzati in un ambito limitrofo a quello di progetto (come riportato nella
cartografia alla figura successiva), mediante la realizzazione di una prova penetrometrica che aveva
fornito i seguenti risultati
Figura 13: dati prove penetrometrica pregressa in ambito limitrofo
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Figura 14: ubicazione reciproca ambito di intervento e prova penetrometrica pregressa
Dalla stessa era stata ricavata la seguente caratterizzazione dei depositi sciolti presenti, distinguibili in
due livelli, uno superficiale - sino a 1.2 m di profondità verosimilmente non interessato dal progetto, al
quale si riferiscono i valori tra parentesi - e un secondo a partire da 1.2 m dal piano campagna, con
discrete caratteristiche geotecniche:
- angolo d’attrito di picco (φ) 34° (29°) - angolo d’attrito a volume costante (φcv) 31° (28°) - peso di volume allo stato naturale (γ) 1.85 (1.7) t/m3 - modulo di Young (E) 833,25 (63,84) kg/cm2
- modulo di elasticità (G) 637,14 (165,38) kg/cm2 - modulo edometrico (Ed) 222,47 (23,7) kg/cm2 - coesione (c) 0-0.1 kg/cm2
Oltre all’spetto legato alla portanza e ai cedimenti, nella realizzazione dell’intervento, dovrà essere
tenuta in giusta considerazione la stabilità dei fronti di scavo, in particolare nel caso in cui gli stessi
siano in adiacenza a strutture e/o infrastrutture esistenti e superino i 2 m di altezza.
Da ultimo dovrà essere accertata l’assenza di acque sottosuperficiali e in caso contrario assicurato il
loro collettamento e allontanamento.
PROVA PENETROMETRICA
AMBITO DI INTERVENTO
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Non sono invece da prevedere opere di difesa dal rischio idrogeologico essendo l’ambito di intervento
privo di dissesti in atto, così come quelli potenziali (gravitativi e legati ai corsi d’acqua) hanno una
bassa probabilità di accadimento, in considerazione della posizione dell’ambito di intervento, defilata
rispetto al piede dei versanti e ai corsi d’acqua.
5.1 Approfondimenti di indagine
Per le successive fasi progettuali, dovranno anzitutto essere caratterizzati i terreni di fondazione
mediante la realizzazione di almeno una prova penetrometrica.
Si dovrà poi procedere alle necessarie verifiche/valutazioni geotecniche (capacità portante, cedimenti,
stabilità dei fronti di scavo) e sismiche (elaborazione prove, calcolo del fattore di amplificazione e
approfondimento di secondo livello, nonché deposito sismico).
6 CONCLUSIONI
Da quanto esposto nella presente relazione si può riassumere che:
o l’ambito di intervento rientra in un’area a pericolosità bassa, in relazione ai fenomeni legati alle
acque di ruscellamento e ai versanti data la sua posizione defilata rispetto ad entrambi e la
realizzazione del progetto non può influenzare l’evoluzione e la dinamica degli eventi attesi;
o il sito di progetto non è inoltre mai stato storicamente interessato da alcun dissesto;
o gli interventi in esame appaiono oltretutto compatibili con la normativa vigente dal punto di
vista geologico;
o in via preliminare, non ci si attendono particolari problematiche di portanza e cedimenti, anche
in relazione al fatto che i terreni interessati dalle fondazioni presentano verosimilmente discrete
caratteristiche, sono stati già sollecitati e hanno in parte dissipato gli assestamenti, nonché in
considerazione della presenza di terreni rigidi e/o bedrock alterato a medio-bassa profondità
(dell’ordine di 7,5 m); il utrro dovrà per altro essere verificato nelle successive fasi progettuali;
o relativamente alle altre problematiche geotecniche si dovrà tenere in considerazione
l’eventuale presenza di acque sottosuperficiali e la stabilità dei fronti di scavo, soprattutto per le
porzioni a ridosso delle strutture e infrastrutture esistenti e nel caso superino i 2 m di altezza;
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In conclusione si ritiene che l’intervento possa essere attuato senza particolari difficoltà e, ferme
restando le indicazioni fornite, ci si esprime quindi favorevolmente alla fattibilità dello stesso.
Grosotto, 28 febbraio 2019
Dott. Geol. Da Prada Tiziana