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Periodico del Comune di Montevarchi - Sped. post. tariffa pagata aut. n°DCO/DM/SP/0091/2003 Valida dal 01.03.2004 Anno IX n° 3 - Ottobre 2012 Uscita Bimestrale - www.comune.montevarchi.ar. it Pagina 2: Un premio a chi è innamorato di questa città Pagina 3: La ricchezza della diversità strada per la pace Pagina 4: Un archivio necessario Sommario Il Comitato Nazionale Paralimpico ha scelto Montevarchi quale città che giovedì 11 otto- bre ospiterà per le regioni del centro d’Italia la giornata dei giochi paralimpici. Sarà un grande evento per la nostra comunità se si pensa che affiliate al Comitato Paralimpico ci sono ben 20 federazioni di sport diversi di cui fanno parte le persone diversamente abili. Una giornata di sport con tanti atleti coinvolti nella manifestazione, qualcuno reduce anche dai recenti giochi paraolim- pici di Londra. Per tutto il giorno il centro storico sarà trasformato in un vero e proprio polo sportivo; verrà allestito, per esempio un campo di calcetto per ospitare gare tra squa- dre composte da persone non vedenti e un campo di basket per atleti che si muovono in carrozzella. La manifestazione, che coinvolgerà tutte le scuole del Valdar- no, è stata possibile grazie al progetto portato avanti dall’Amministrazione Comunale “Lo sport per tutti” che ha coinvolto il mondo associativo sportivo del territorio e grazie anche all’interes- samento del Consigliere Regionale del Comitato Paralimpico Stefano Tassi dell’Associazione Delfosub. Sarà un’al- tra importante manifestazione, sul solco di altre degli scorsi anni, come il cam- pionato europeo di tiro con l’arco del settembre 2011. Intanto l’Ufficio Sport è già al lavoro sotto l’aspetto organiz- zativo per questo evento che richiamerà molte società e persone a Montevarchi. Una nuova viabilità, 4 aree parcheggi, opere per la regimazione delle acque, spa- zi per il verde pubblico, un collegamento con la rete viara che conduce al nuovo ponte sul fiume Arno; un importante insie- me di interventi tutti necessari e prelimina- ri alla successiva realizzazione del nuovo magazzino di circa 40.000 metri quadrati per lo sviluppo di una delle aziende più importanti d’Italia. Questi in sintesi sono i lavori in corso che riguardano le opere di urbanizzazione primaria per la realizza- zione dell’insediamento produttivo in loc. Becorpi e Le Padulette a Levanella, nel comune di Montevarchi, della società Pra- da S.p.A. L’intervento, dal costo di circa 1 milione di euro, riguarda una vasta area di 140.403 metri quadrati e na- sce da un accordo di programma per la realizzazione di nuovi insediamen- ti produttivi nel comune di Mon- tevarchi stipulato tra Regione Tosca- na, Provincia di Arezzo, il comune e l’azienda Prada, per la realizzazio- ne di un polo di immagazzinamento e di smistamento delle merci. Il 23 Giugno 2011 è stata sottoscritta la convenzio- ne tra il comune di Montevarchi e Prada S.p.A. che determina le modalità di rea- lizzazione delle aree pubbliche suddivise in 4 punti: viabilità carrabile, parcheggi pubblici, verde pubblico, verde ripariale del Canale Battagli. Il progetto delle opere di urbanizzazione primaria a servizio delle nuove zone produttive dell’area prevede la realizzazione di una nuova viabilità di ac- cesso alla zona, nuovi parcheggi per circa 200 posti auto, la costruzione di un bacino di laminazione delle acque meteoriche, la sistemazione a verde di alcune zone oltre alla realizzazione della viabilità di colle- gamento alla variante in costruzione della Strada Regionale 69. Un’opera che richie- de interventi alle reti della pubblica illumi- nazione, dell’acquedotto, del metanodotto, delle linee elettriche e telefoniche nonché la sostituzione di alcuni tratti di canaliz- zazioni e condutture non più idonee. Le opere di urbanizzazione primaria saranno realizzate entro il prossimo 30 novembre. Tra non molto, sempre a Levanella, pren- derà il via anche l’ampliamento di un’al- tra importante industria del territorio, la Sirio Panel. Un segnale importante per lo sviluppo economico e sociale non solo di Montevarchi ma dell’intero Valdarno Da Londra a Montevarchi L’11 Ottobre lo sport paralimpico approda in città È ripresa la scuola, ma a far discutere sono ancora i dati relativi ai promossi e ai bocciati dell’anno scolastico appena terminat. I dati sono preoccupanti soprattutto per la scuo- la media superiore. Nel Valdarno aretino e fiorentino, su una popolazione scolastica di 4.596 studenti (in diminuzione di 58 unità rispetto al 2011), 395 non sono stati passati alla classe successiva (dalla 2^ alla 4^), 30 non sono stati ammessi e 8 sono stati respinti all’esame di matu- rità. Inoltre 127 studenti si sono ritirati durante l’anno scolastico e, dato più allarmante, ben 120 ragazzi sono stati bocciati a causa di assenze ingiustificate (in questo caso con un aumento quasi del 100% rispetto al 2011 quando in totale erano stati 63). In totale dunque 680 studenti sono stati respinti con un rap- porto tra alunni iscritti e alunni bocciati del 15% (nel 2011 erano stati 625 con una per- centuale del 14%). A questi numeri vanno aggiunti gli alunni rimandati a settembre che sono stati quest’anno 837 (quasi 100 in meno rispetto allo scorso anno quando furono 933). Sono stati promossi a giugno e all’esame di stato in totale solo 2.979 stu- denti su 4.496, ovvero circa il 65% della po- polazione scolastica delle superiori. Alcune analisi sono doverose. La prima osservazio- ne riguarda la nostra società dove la scuola e l’istruzione sono sempre meno importanti nella vita di un individuo. In Valdarno lo scorso anno scolastico ci sono state alcune centinaia di ragazzi, circa 250, che non sono andati a scuola ma in giro per le nostre cit- tà. La percentuale degli abbandoni riguarda principalmente gli istituti professionali. E’ presumibile che tale fenomeno possa riveri- ficarsi anche nel nuovo anno scolastico ed è lecito che gli adulti si chiedano cosa fanno, dove vanno, chi frequentano questi ragazzi in queste ore. Chi segue questi ragazzi la- sciati a sé stessi? Domande che è doveroso porsi e a cui è necessario dare una risposta. Prima edizione della manifestazione “Val- darnese Bianca in festa” dedicata a uno dei prodotti tipici del nostro territorio, il pollo del Valdarno. Ecco il programma dell’evento. • Sabato 20 ottobre 2012 Convegno: La razza Valdarnese Bianca ore 9 -13 Circolo Stanze Ulivieri. Durante il Convegno sarà organizzato l’ufficio postale distaccato munito di annullo postale specia- le realizzato in occasione dell’evento. • Domenica 21 ottobre 2012 P.zza V. Veneto e Via Roma - Mostra ed esposizione dei riproduttori di Valdarnese Bianca da parte delle Aziende iscritte al Re- gistro Anagrafico. Premiazione dei migliori soggetti. Fattoria Didattica e Laboratorio per bambini. - Esposizione mostra di stand inerenti alle attività avicole e rurali. Gastronomia per tutti: degustazione e ven- dita da parte di ristoratori di piatti ot- tenuti con ricette tra- dizionali o rivisitate a base di pollo da ri- produttori di Valdarnese Bianca. P.zza B. Varchi Ore 13,00 Pranzo organizzato con menù caratteristico e descrizione dei piatti (preno- tazione obbligatoria). Ore 17,00 Premiazio- ne del primo concorso “La migliore ricetta del pollo di razza Valdarnese Bianca nella gastronomia del nostro territorio” – aperto a tutte le cuoche e i cuochi di Montevarchi. Giovani e scuola I numeri su promossi e bocciati preoccupano Valdarnese Bianca in festa I a edizione a Montevarchi il 20 e 21 ottobre Prada cresce ancora I lavori di urbanizzazione a Levanella per il nuovo magazzino Sei proprio sicuro che, come dicono, vin- cere è facile? Pensa che la percentuale di vincere 500.000 euro al gratta e vinci è circa di 1 ogni 6 mi- lioni di biglietti, che equivale a distendere per terra il tagliando del gioco (lungo 15,3 cm) e coprire la distanza che intercorre tra Milano e Potenza (920 km). In percentuale lo 0,0000167%. Se le cose stanno così prova a chiederti… quanto spendi in questo o in altri giochi, al giorno o alla settimana? Ti conviene spendere anche solo una mini- ma parte dei tuoi soldi in questo o negli altri giochi che ti vengono proposti (bingo, lot- terie, new slot, video poker, scommesse…. ecc) tutti con le stesse percentuali di vincita? Pensa e rifletti con la tua testa…. ai soldi che spendi, ai rischi che corri, ai danni che possono derivare a te e alla tua famiglia…. Esci dall’illusione…la vita non è un gio- co….non è solo fortuna….è molto di più…. Milano gratta e vinci Potenza - tragitto km. 920 Se per te sta diventando un problema chiama questo numero 055 9106732/38 troverai delle persone che possono aiutarti. La vita non è un gioco...non è solo fortuna...è molto di più... Le opere di urbanizzazione presso lo stabilimento di Prada NAZ/381/2008

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Periodico del Comune di Montevarchi - Sped. post. tariffa pagata aut. n°DCO/DM/SP/0091/2003 Valida dal 01.03.2004 Anno IX n° 3 - Ottobre 2012 Uscita Bimestrale - www.comune.montevarchi.ar. it

Pagina 2:

Un premio a chi è innamorato di

questa città

Pagina 3: La ricchezza

della diversitàstrada per la pace

Pagina 4: Un archivio

necessario

Sommario

Il Comitato Nazionale Paralimpico ha scelto Montevarchi quale città che giovedì 11 otto-bre ospiterà per le regioni del centro d’Italia la giornata dei giochi paralimpici. Sarà un grande evento per la nostra comunità se si pensa che affiliate al Comitato Paralimpico ci sono ben 20 federazioni di sport diversi di cui fanno parte le persone diversamente

abili. Una giornata di sport con tanti atleti coinvolti nella manifestazione, qualcuno reduce anche dai recenti giochi paraolim-pici di Londra. Per tutto il giorno il centro storico sarà trasformato in un vero e proprio polo sportivo; verrà allestito, per esempio un campo di calcetto per ospitare gare tra squa-dre composte da persone non vedenti e un campo di basket per atleti che si muovono

in carrozzella. La manifestazione, che coinvolgerà tutte le scuole del Valdar-no, è stata possibile grazie al progetto portato avanti dall’Amministrazione Comunale “Lo sport per tutti” che ha coinvolto il mondo associativo sportivo del territorio e grazie anche all’interes-samento del Consigliere Regionale del

Comitato Paralimpico Stefano Tassi dell’Associazione Delfosub. Sarà un’al-tra importante manifestazione, sul solco di altre degli scorsi anni, come il cam-pionato europeo di tiro con l’arco del settembre 2011. Intanto l’Ufficio Sport è già al lavoro sotto l’aspetto organiz-zativo per questo evento che richiamerà molte società e persone a Montevarchi.

Una nuova viabilità, 4 aree parcheggi, opere per la regimazione delle acque, spa-zi per il verde pubblico, un collegamento con la rete viara che conduce al nuovo ponte sul fiume Arno; un importante insie-

me di interventi tutti necessari e prelimina-ri alla successiva realizzazione del nuovo magazzino di circa 40.000 metri quadrati per lo sviluppo di una delle aziende più importanti d’Italia. Questi in sintesi sono i lavori in corso che riguardano le opere

di urbanizzazione primaria per la realizza-zione dell’insediamento produttivo in loc. Becorpi e Le Padulette a Levanella, nel comune di Montevarchi, della società Pra-da S.p.A. L’intervento, dal costo di circa

1 milione di euro, riguarda una vasta area di 140.403 metri quadrati e na-sce da un accordo di programma per la realizzazione di nuovi insediamen-ti produttivi nel comune di Mon-tevarchi stipulato tra Regione Tosca-na, Provincia di Arezzo, il comune e l’azienda Prada, per la realizzazio-

ne di un polo di immagazzinamento e di smistamento delle merci. Il 23 Giugno 2011 è stata sottoscritta la convenzio-ne tra il comune di Montevarchi e Prada S.p.A. che determina le modalità di rea-lizzazione delle aree pubbliche suddivise

in 4 punti: viabilità carrabile, parcheggi pubblici, verde pubblico, verde ripariale del Canale Battagli. Il progetto delle opere di urbanizzazione primaria a servizio delle nuove zone produttive dell’area prevede la realizzazione di una nuova viabilità di ac-cesso alla zona, nuovi parcheggi per circa 200 posti auto, la costruzione di un bacino di laminazione delle acque meteoriche, la sistemazione a verde di alcune zone oltre alla realizzazione della viabilità di colle-gamento alla variante in costruzione della Strada Regionale 69. Un’opera che richie-de interventi alle reti della pubblica illumi-nazione, dell’acquedotto, del metanodotto, delle linee elettriche e telefoniche nonché la sostituzione di alcuni tratti di canaliz-zazioni e condutture non più idonee. Le opere di urbanizzazione primaria saranno realizzate entro il prossimo 30 novembre. Tra non molto, sempre a Levanella, pren-derà il via anche l’ampliamento di un’al-tra importante industria del territorio, la Sirio Panel. Un segnale importante per lo sviluppo economico e sociale non solo di Montevarchi ma dell’intero Valdarno

Da Londra a MontevarchiL’11 Ottobre lo sport paralimpico approda in città

È ripresa la scuola, ma a far discutere sono ancora i dati relativi ai promossi e ai bocciati dell’anno scolastico appena terminat. I dati sono preoccupanti soprattutto per la scuo-la media superiore. Nel Valdarno aretino e fiorentino, su una popolazione scolastica di 4.596 studenti (in diminuzione di 58 unità rispetto al 2011), 395 non sono stati passati alla classe successiva (dalla 2^ alla 4^), 30 non sono stati ammessi e 8 sono stati respinti all’esame di matu-rità. Inoltre 127 studenti si sono ritirati durante l’anno scolastico e, dato più allarmante, ben 120 ragazzi sono stati bocciati a causa di assenze ingiustificate (in questo caso con un aumento quasi del 100% rispetto al 2011 quando in totale erano stati 63). In totale dunque 680 studenti sono stati respinti con un rap-porto tra alunni iscritti e alunni bocciati del 15% (nel 2011 erano stati 625 con una per-centuale del 14%). A questi numeri vanno aggiunti gli alunni rimandati a settembre che sono stati quest’anno 837 (quasi 100 in meno rispetto allo scorso anno quando furono 933). Sono stati promossi a giugno e all’esame di stato in totale solo 2.979 stu-denti su 4.496, ovvero circa il 65% della po-

polazione scolastica delle superiori. Alcune analisi sono doverose. La prima osservazio-ne riguarda la nostra società dove la scuola e l’istruzione sono sempre meno importanti nella vita di un individuo. In Valdarno lo scorso anno scolastico ci sono state alcune centinaia di ragazzi, circa 250, che non sono andati a scuola ma in giro per le nostre cit-tà. La percentuale degli abbandoni riguarda

principalmente gli istituti professionali. E’ presumibile che tale fenomeno possa riveri-ficarsi anche nel nuovo anno scolastico ed è lecito che gli adulti si chiedano cosa fanno, dove vanno, chi frequentano questi ragazzi in queste ore. Chi segue questi ragazzi la-sciati a sé stessi? Domande che è doveroso porsi e a cui è necessario dare una risposta.

Prima edizione della manifestazione “Val-darnese Bianca in festa” dedicata a uno dei prodotti tipici del nostro territorio, il pollo del Valdarno. Ecco il programma dell’evento.• Sabato 20 ottobre 2012Convegno: La razza Valdarnese Bianca ore 9 -13 Circolo Stanze Ulivieri. Durante il Convegno sarà organizzato l’ufficio postale distaccato munito di annullo postale specia-le realizzato in occasione dell’evento. • Domenica 21 ottobre 2012P.zza V. Veneto e Via Roma - Mostra ed esposizione dei riproduttori di Valdarnese Bianca da parte delle Aziende iscritte al Re-gistro Anagrafico. Premiazione dei migliori soggetti. Fattoria Didattica e Laboratorio per bambini. - Esposizione mostra di stand inerenti alle attività avicole e rurali.

Gastronomia per tutti: degustazione e ven-dita da parte di ristoratori di piatti ot-tenuti con ricette tra-dizionali o rivisitate a base di pollo da ri-produttori di Valdarnese Bianca.P.zza B. VarchiOre 13,00 Pranzo organizzato con menù caratteristico e descrizione dei piatti (preno-tazione obbligatoria). Ore 17,00 Premiazio-ne del primo concorso “La migliore ricetta del pollo di razza Valdarnese Bianca nella gastronomia del nostro territorio” – aperto a tutte le cuoche e i cuochi di Montevarchi.

Giovani e scuolaI numeri su promossi e bocciati preoccupano

Valdarnese Bianca in festaIa edizione a Montevarchi il 20 e 21 ottobre

Prada cresce ancoraI lavori di urbanizzazione a Levanella per il nuovo magazzino

Sei proprio sicuro che, come dicono, vin-cere è facile?Pensa che la percentuale di vincere 500.000 euro al gratta e vinci è circa di 1 ogni 6 mi-lioni di biglietti, che equivale a distendere per terra il tagliando del gioco (lungo 15,3

cm) e coprire la distanza che intercorre tra Milano e Potenza (920 km). In percentuale lo 0,0000167%.Se le cose stanno così prova a chiederti… quanto spendi in questo o in altri giochi, al giorno o alla settimana?

Ti conviene spendere anche solo una mini-ma parte dei tuoi soldi in questo o negli altri giochi che ti vengono proposti (bingo, lot-terie, new slot, video poker, scommesse….ecc) tutti con le stesse percentuali di vincita?Pensa e rifletti con la tua testa….

ai soldi che spendi, ai rischi che corri, ai danni che possono derivare a te e alla tua famiglia….Esci dall’illusione…la vita non è un gio-co….non è solo fortuna….è molto di più….

Milano gratta e vinci Potenza - tragitto km. 920

Se per te sta diventando un problema chiama questo numero 055 9106732/38 troverai delle persone che possono aiutarti.

La vita non è un gioco...non è solo fortuna...è molto di più...

Le opere di urbanizzazione presso lo stabilimento di Prada

NAZ/381/2008

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2Ottobre 2012

Ricordando Liviana TommasiL’amore per Montevarchi attraverso l’arte della pasticceria

Un viaggio dentro se stessiNaoki Goffi, in bicicletta da Montevarchi all’Olanda

Ciao MarioUna vita per gli altri

La famiglia Bonci, proprietaria della rinomata pasticceria di Montevarchi, lo scorso 6 settembre è stata colpita da un grave lutto. E’ deceduta Liviana Tom-masi, moglie di Sergio Bonci, uno dei quattro fratelli titolari di questa bella realtà imprenditoriale. Liviana lavorava anche lei all’interno della pasticceria e ha contribuito in modo decisivo all’atti-vità di questo gruppo, noto nel mondo. La famiglia Bonci rappresenta un pez-zo importante della nostra storia  eco-nomica recente, una dimostrazione

concreta di come  talento, attività commerciale e imprenditoriale, se ben collegati e coltivati, possono raggiungereo alti livelli di qualità e riscuotere ampio successo pres-so il pubblico. La vita esemplare e generosa  della signora Liviana ri-specchia in pieno la testimonianza di grande amore per la nostra città che i fratelli Bonci e tutti i loro con-giunti hanno saputo dare in tanti anni di impegno lavorativo.

A Montevarchi vive una giovane ragaz-za campionessa del mondo nella sezione Under 21 nel settore della fotografia per ben due volte (in Slovenia nel 2009 e in Spagna nel 2012). Si tratta di Bianca Baroni, venti anni, iscritta al Circolo Fo-tografico F. Mochi dal 2008. Bianca ha iniziato frequentando un corso base tenu-to dal circolo stesso. E’ diplomata in Gra-fica Pubblicitaria e frequenta, presso l’Accademia Comics di Firenze, il corso di Anima-zione 3D. Bianca fa parte della squadra della nazionale italia-na, sezione Under 21. La Fede-razione Internazionale di Arte Fotografica organizza ogni anno una Coppa del Mondo dedicata ai giovani fotografi e suddivisa in due sezioni, under 16 ed under 21. Bianca in Spa-gna ha partecipato alla Coppa con una foto molto particolare, denomi-nata “Alice”, un ritratto di una giovane fanciulla, nella quale ha utilizzato una tecnica ricca di effetti nuovi, valorizzan-do quello che è una delle sue propensio-ni più forti, ovvero raffigurare persone. “Anche se a me piace comunque foto-grafare tutto, non solo ritratti, ma anche paesaggi e la natura, soprattutto farfalle e insetti – spiega Bianca – sperimentan-do sempre tecniche nuove”. Bianca con il tempo si è sempre più appassionata alla fotografia: “Durante i miei studi di grafi-ca pubblicitaria ho iniziato a frequentare un corso suppletivo di fotografia e il pri-mo ad essersi accorto delle mie capacità è stato mio padre Ennio, già fotoama-tore, che mi ha spinto ad iscrivermi al

circolo “Francesco Mochi”. Lì ho preso ancora più confidenza con questa mia passione”. Da quel momento Bianca ha iniziato a partecipare a vari concorsi: “Ho preso parte a concorsi sia a livello nazio-nale che internazionale, fino alla convo-cazione nella nazionale Under 21 e alla partecipazione alla Coppa del Mondo”. Oltre 90 paesi partecipanti, migliaia di

foto inviate, certamente arrivare a vincere non è facile: “Sicuramente no e la mia fe-licità è grande, anche perché poi ripeter-si è ancora più difficile. Questo mi spinge a continuare ad alimentare questa mia passione, senza però trascurare i miei studi e il mio futuro”. Infatti Bianca, se-guendo comunque questa sua predispo-sizione per le immagini e l’arte ha scelto una scuola molto particolare: “Studio animazione 3D alla scuola “Comics” a Firenze, una scuola privata rivolta alla creatività verso il fumetto, la grafica, il web, il design, una vera e propria acca-demia sulle arti figurative e per il futuro mi piacerebbe un impegno nel mondo del cinema senza però mettere da parte que-sta mia passione per la fotografia”.

Uno scatto sul mondoBianca Baroni, campionessa di fotografia

Dopo poco più di un mese di un solitario viaggio in moto è tornato a casa Francesco Ristori, un nostro giovane concittadino che è arrivato a Capo Nord. Ad ispirare il viaggio di Francesco sono state le parole di Tiziano Terzani “Fini-rai per trovarla la via, se prima hai il coraggio di perderti…”. In sella alla moto, una Super Ténéré 750 del 1990, Francesco ha toccato le più svariate culture in un round trip Europeo, passando per 14 na-zioni e lambendo 11 capitali. Il viaggio lo ha condotto, passando per il Nord Europa, oltre i confi-ni artici, sino al punto più a nord nell’immaginario comune, NordKapp, attraversando la maestosa natura scandina-va. Ha fatto ritorno passndo poi per i paesi dell’Est, immergendosi in atmosfere ormai dimenticate. Francesco è uno studente del-

la facoltà di Architettura a Firenze, e svol-ge un lavoro part time presso uno studio professionale. Coltiva un grande interesse

per la fotografia e per il video-making, e soprattutto sente forte in sé il richiamo per il viaggio-avventura. E’ stato in sella della sua moto per quasi 40 giorni, senza nessun vincolo temporale. Fin da piccolo

lo hanno sempre affascinato i grandi viag-giatori perché ritiene sia importante lascia-re le proprie radici per lasciarsi catturare

dalle bellezze delle altre culture. Viaggiare da solo gli permette an-cora meglio di fermare il tempo e bloccare ogni sensazione e di es-ser preso e coinvolto in amicizie e rapporti con l’Europa più sincera. “E’ stato un viaggio solitario ma mai in solitudine” – ha detto Fran-cesco –, “emozionante nel suo complesso, per le bellezze naturali e le città d’arte che ho visitato e per la gente che ho conosciuto”. Ora i suoi prossimi obiettivi sono

la laurea in Architettura, ma ha già in can-tiere un altro viaggio. “Questa volta verso Est dice Francesco - verso l’Oriente tanto amato da Terzani”, nuovamente per per-dersi e trovare ancora la sua strada.

In bicicletta da Montevarchi all’Aia in Olanda. E’ stato il tragitto compiuto da Naoki Goffi, un nostro giovane concitta-dino di quasi 18 anni, partito nel mese di giugno e rientrato a luglio dopo un viag-gio di oltre 1 mese lungo quasi 3.500 km. “Il mio è stato un viaggio verso la libertà, l’autonomia e l’indipendenza – ha dichiarato il giovane ciclista al mo-

mento del suo rientro – durante il quale ho incontrato tante persone”. Naoki non è la prima volta che vive un’esperienza del genere: “Lo scorso anno sono arri-vato in Croazia, in compagnia di un ami-co, ma quest’anno ho sentito il desiderio di andare da solo anche per misurarmi ancor più con me stesso. La bicicletta mi permette di vivere questa mia dimensio-

ne”. Pensando alla sua bella avventura la frase del poeta e scrittore Fernando Pessoa: “I  viaggi sono i viaggiatori, ciò che vediamo non è ciò che vediamo ma ciò che sia-mo”. Lui ha avuto la voglia e la forza di farlo.

Lo scorso 13 agosto ci ha lasciato Ma-rio Lachi, uno dei protagonisti più attivi dell’associazionismo montevarchino. Ma-rio ha operato a lungo nella Confraternita della Misericordia e anche nel Circolo musicale “Giacomo Puccini”, di cui e’ stato consigliere per otto anni. Lachi si e’ inoltre distinto in favore dell’attività

dell’associazione dei bambini di Cher-nobyl, contribuendo a organizzare dal 1997 in poi regolari soggiorni a Monte-varchi per i ragazzi residenti in Bielorus-sia nella zona in cui nel 1986 ci fu il disa-stro della centrale nucleare. Mario faceva parte inoltre del consiglio direttivo della sezione soci di Montevarchi dell’Unicoop di Firenze e più recentemente ha collabo-rato con l’associazione Carabinieri. Un uomo dunque che con le sue molteplici attività sia nel campo del volontariato che in quello dell’associazionismo, ha arric-chito la nostra vita cittadina e soprattutto, un uomo attento alle persone più deboli della nostra comunità.

Lo scorso 7 settembre, nell’ambito delle feste del Perdono, Il Sindaco ha premiato tre concittadini che si sono particolarmen-te distinti nel corso degli anni per la loro attività a favore della città. Le tre persone sono Silvano Corsi, presidente dell’A-vis, Marco Agnolucci, artista-artigiano dell’associazione Via dei Musei,  e Ful-vio Bermacchioni, giornalista, fotografo e scrittore. Ecco in sintesi le motivazioni che stanno alla base della scelta del Sin-daco. SILVANO CORSI: L’Avis è una delle associazioni di volontariato storiche di Montevarchi, attiva da oltre 61 anni. E’

una realtà che configura il donatore quale promotore di un primario servizio socio-sanitario e operatore della salute. L’Avis

diffonde nella nostra comunità i valori della solidarietà, della gratuità, della par-tecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute. L’Avis viene pre-miata attraverso il suo presidente Silvano Corsi che nel 2013 festeggerà i 50 anni dalla sua prima donazione di sangue. Cor-si è presidente da 15 anni dell’Avis nella nostra città, ha contribuito a farla cresce-re e conoscere. La presidenza di Silvano Corsi si inserisce a pieno titolo in quella tradizione di esemplare generosità che ha sempre contraddistinto l’associazione a Montevarchi FULVIO BERNACCHIONI: giornali-sta pubblicista, Fulvio Bernacchioni è un bell’esempio di attaccamento alla nostra città; una persona che ha raccontato e racconta gli eventi di Montevarchi quoti-dianamente sulle pagine del “Corriere di Arezzo’’ da tanti anni. Bernacchioni scrive di Montevarchi e dell’intero Valdarno an-che come storico, riscoprendo fatti e per-sonaggi dei secoli scorsi, spesso oggetto dei suoi ormai numerosi libri, sempre in-teressanti e ricchi di spunti di valore. Ber-nacchioni svolge il suo lavoro di cronista e di storico con rigore e precisione, come gli è unanimemente riconosciuto. Fulvio da alcuni anni si dedica anche ad un’altra forma di comunicazione: la fotografia,

passione che lo coinvolge in sempre nuove sperimentazioni concretizzate in mostre e pubblicazioni. L’interesse per la storia e l’archeologia nasce in Fulvio sui banchi

di scuola e continua con le campagne di scavo ed è stato tra i fondatori del Centro Valdarnese Ricerche Scientifiche. MARCO AGNOLUCCI: L’attività vo-lontaria in favore della valorizzazione e della promozione di Montevarchi da parte dell’artista-artigiano, Marco Agnolucci è un esempio significativo e meritevole di segnalazione e di elogio. Agnolucci da quasi trent’anni dimostra una passione forte, e a tratti anche viscerale, per quanto di bello c’è nel cuore di Montevarchi, dove lui opera con la sua bottega, che non è solo un luogo di lavoro ma anche un punto di

incontro di cittadini. Agnolucci ha tenuto alta la bandiera dell’artigianato locale fa-cendo con inappuntabile precisione il suo lavoro di restauratore ed è diventato, per la sua passione civile forte e contagiosa, un punto di riferimento per l’intera via Isidoro Del Lungo, tanto da contribuire in maniera determinante alla nascita dell’as-sociazione culturale “Via dei Musei”. Il suo contributo o il suo consiglio sono sem-pre presenti dietro alle attività del centro storico. Agnolucci è persona generosa e al tempo stesso schiva, che ama più stare dietro le quinte che in prima fila, lavorare concretamente, rimboccarsi le maniche e non solo parlare. Di questo suo impegno puntuale e ammirevole l’intera città di Montevarchi deve essergli grata.

Il coraggio di trovare la propria stradaIl viaggio solitario in moto fino a Capo Nord di Francesco Ristori

Un premio a chi è innamorato di questa cittàI riconoscimenti del Sindaco a Silvano Corsi, Fulvio Bernacchioni, Marco Agnolucci

Silvano Corsi

Fulvio Bernacchioni

Marco Agnolucci

Mario Lachi

Francesco Ristori

Bianca Baroni

Liviana Tommasi

Naoki Goffi

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3 Ottobre 2012

La ricchezza della diversità, strada per la paceIntervista ai ragazzi di Montevarchi che hanno partecipato alla settimana della pace a Roanne“Da oggi, quando vedrò un persona far-si il segno della croce o pregare in modo diverso da me non penserò più cosa sta facendo, ma rispetterò quella fede e il suo modo di manifestarla, perché ho capito che la ricchezza sta nella diversità”…il senso della settimana della pace, organiz-zata dal comune di Roanne dal 25 agosto al 2 settembre, che ha permesso l’incontro tra giovani di 7 paesi diversi, ha lasciato un segno profondo nel cuore dei 6 giovani di Montevarchi che vi hanno preso parte. Ne abbiamo parlato con Riccardo Valentini, Gabriel Andries, Irene Zamponi, Rober-to Lombardi, Luce Batelli e Alice Resti, i quali hanno vissuto questa esperienza insieme a altri giovani provenienti dalla Germania, dalla Polonia, dalla Francia, da Israele, dalla Palestina e dalla Spagna. Perché avete deciso di prendere parte a questa iniziativa?Ci sembrava una bella opportunità. Per alcuni era la prima volta all’estero da soli. Poi mentre ci preparavamo al viaggio ab-biamo capito che saremmo andati a fare non una vacanza, ma una cosa importan-te, un vero momento di crescita personale e di apertura verso la conoscenza”Come era organizzata la giornata tipo a Roanne?“Sveglia abbastanza presto, perché erava-mo lì per lavorare. Siamo stati divisi in tre gruppi, due per ciascun paese. Ogni grup-po ogni giorno doveva pensare al pranzo, alla cena e alle pulizie. C’era uno spazio

all’esterno della piazza principale di Ro-anne chiamato “il caffè della pace” dove incontravamo i cittadini per spiegare cosa stavamo facendo. Poi c’era un confronto continuo tra di noi, con vari incontri per riflettere su tanti temi, dalla politica, alla religione, alla scuola, a cosa cercano e de-siderano i giovani, momenti nei quali im-parare a conoscere le diverse tradizioni, le

culture degli altri ragazzi. Poi spazio per il gioco, la musica, la conoscenza perso-nale. Abbiamo realizzato anche un grande murales aiutati da due artisti e scoperto l’ultimo giorno di questa bella esperienza. Poi ogni delegazione ha avuto la possibili-tà di organizzare una propria serata”Cosa era la serata della pace e cosa avete organizzato durante la serata italiana?“Tutte le sere ogni gruppo di ragazzi pre-sentava agli altri la propria città. Quando abbiamo organizzato la serata italiana,

pensandola in Italia, abbiamo previsto di parlare di Montevarchi, della sua storia, delle sue tradizioni e feste principali. E così abbiamo fatto. Inoltre abbiamo pre-parato per tutti spaghetti al pomodoro; un piatto che è piaciuto tantissimo, poi avevamo portato i nostri dolci come il pan del Cassero e cantuccini di Prato e infine abbiamo cantato “Bella ciao”, e con no-

stra sorpresa abbiamo visto che molti ragazzi stranieri la conosce-vano, soprattutto i ra-gazzi polacchi. Tutta la serata è stata un vero successo”.E cosa avete apprez-zato degli altri grup-pi?“Molto bella è stata la serata polacca, duran-te la quale i ragazzi ci hanno coinvolto in un

ballo propiziatorio molto intenso che loro fanno 100 giorni prima dell’inizio degli esami di stato e la serata palestinese, par-ticolarmente toccante, perché durante un ballo si sono formate varie coppie e due di queste coppie erano formate da ragazzi israeliani e ragazzi palestinesi. E’ stato ve-ramente bello vederli ballare insieme. Qui noi abbiamo visto tra di loro tanta aper-tura e voglia di conoscersi. Noi crediamo che i giovani non si odino e che molti dei conflitti oggi presenti, sono relegati nelle

precedenti generazioni. Per questo, lavo-rare sui giovani è molto importante. Noi ci abbiamo parlato e abbiamo cercato di creare contatti anche tra di loro”.Un altro momento importante della settimana è stata la discussione sulla costruzione dello stato ideale. Di cosa si tratta?“Un pomeriggio abbiamo lavorato sulla costruzione di uno stato ideale, pensando a un possibile nome, una possibile ban-diera, una organizzazione e un suo ordi-namento con quelle che dovrebbero essere per noi le nome che regolamentano la con-vivenza civile tra le persone. Si è aperto un dialogo su tanti aspetti, anche di come uno stato e una religione interferiscono nella vita dei popoli. Abbiamo visto per esem-pio che neanche i ragazzi israeliani con-dividono tutto del loro stato. Noi abbiamo riflettuto su come la nostra costituzione in linea teorica abbia tante cose belle che corrispondono a uno stato ideale, ma quello che più si discosta nella nostra idealità sono coloro che oggi la stanno rappresentando a livello politico”.Infine cosa vi resta di questa esperienza che si sta conclu-dendo?“Sono tanti i pensieri che girano ancora nella nostra mente e le emozioni provate. Viene da pen-sare e riflettere che la pace non è una utopia e che noi giovani sia-

mo il futuro chiamati a realizzare questa utopia. L’altro aspetto importante è che la pace si costruisce prima di tutto attraver-so la conoscenza; conoscendo gli altri po-poli tanti stereotipi presenti dentro di noi cadono. La conoscenza è il vero modo di abbattere muri. Tra i giovani poi non c’è tanta differenza, noi riusciamo a stare in-sieme e ad aprirci al confronto. Un limite può essere la non conoscenza delle lingue e per questo è importante sforzarsi per studiarle. Gli adulti dovrebbero avere più fiducia in noi, stimolarci e coinvolgerci in discussioni su tanti temi. Noi qui abbiamo parlato di tutto, delle nostre vite familiari, del nostro modo di credere, di politica, di economia, di emozioni e sentimenti. Da oggi guarderemo gli altri in modo diver-so, non come un pericolo o un rischio per la nostra vita, ma come un’opportunità per crescere e come possibili compagni di viaggio lungo il cammino della nostra vita”.

Giulia Ermanni, 31 anni, laureata in psicologia e volto noto dello sportel-lo QuiEnel presso l’ufficio “incomu-ne” ha due grandi passioni: il teatro e la scrittura. Passioni che ha cercato di coltivare anche grazie alla forma-zione della compagnia teatrale “Ga-lacsy” che ha creato insieme ad altri giovani attori dopo un corso di teatro frequentato nel 2008. “Ho sempre avuto fin da piccola la passione per la scrittura ed è sempre stata una mia capacità espressa fin dai temi alle elementari. Scrivere cose mie perso-nali, piccoli racconti, magari senza farli leggere a nessuno, mi è sempre piaciuto – spiega Giulia – il teatro è stata una passione scoperta più da grande frequentando il corso che mi ha dato gli stimoli per poter utilizza-re meglio la mia capacità di scrivere, scrivendo testi. Così più che recitare mi piace scrivere testi teatrali”. E al-cune delle sue sceneggiature sono già state rappresentate dalla compagnia teatrale: “Il primo testo che ho scritto si intitolava “Le mele di Paride”, pa-rodia del mito di Paride, scritto in due versioni di cui la seconda, riferita al mondo del lavoro, è stata rappresen-tata il 1° maggio del 2012 al circolo “Don Chisciotte” a Vacchereccia – continua Giulia – ma oggi sono tre i testi che ho scritto e deposi-tato alla Siae. Gli altri si intitolano “La vera storia di Biancaneve”, una rivisitazio-ne della favola e “Cara Nina”, un testo inedito che abbiamo più volte messo in scena”. La Compagnia Teatrale “Galac-si” nasce nel 2010

insieme a un gruppo di persone in-contrate al corso di teatro: “Alla fine del corso tutti noi volevamo dare con-tinuità al percorso fatto a Terranuova Bracciolini – continua Giulia - così a b b i a m o deciso di c o s t i t u i re una com-pagnia e nel giugno del 2011 siamo an-dati per la prima vol-ta in scena con “Cara Nina” al teatro co-munale di Cavr ig l ia . Ad oggi abbiamo fatto in Valdarno 5 rappresentazioni (4 volte con “Cara Nina” e 1 volta con “La mela di Pa-ride”) e l’impegno sta diventando serio per tutti noi. “Cara Nina” è sicuramente il testo più apprezzato”. Giulia è ora impegnata a scrivere un nuovo testo teatrale, un po’ più am-bizioso con l’idea di mescolare il teatro dentro al teatro, un giallo che

nasce da un delitto perpetrato sul pal-coscenico, ma che prendendo spunto da un assassinio, poi segue e si sno-da in un percorso più psicologico. “Per me scrivere testi teatrali non è

solo un gioco – conclude Giulia - è un vero e proprio interesse culturale e intellettuale che si lega al piacere di andare a teatro, di legger, vedere film e più che recitare a me piacereb-be professionalmente fare l’autrice di testi”. Da tutti noi un grosso in bocca al lupo a Giulia con la speranza che la sua passione possa trasformarsi in una professione.

Lo scorso 7 settembre la città di Montevar-chi ha ricordato con una bella serata di mu-sica uno dei suoi concittadini più celebri, il cantante Lello Tartarino. Anche “incomu-ne” vuole rendere omaggio a questa figura attraverso le parole di Marcello Bossini, suo cugino e studioso di storia e arte locale. “Nello Tanzi nasce a Montevarchi il 2 Luglio del 1937 e frequenta le scuole nel paese fino alla licenza di avviamento pro-fessionale. Terminati gli studi Nello inizia a lavorare prima presso un panificio, poi in una fabbrica di bevande e successivamente in un’officina di riparazioni auto. Al lavoro alterna la collaborazione come cantante con l’orchestra di Lanciotto Balsimelli. Il canto è la sua grande passione e l’orchestra a quel tempo suonava in molti locali della

provincia. Nel 1953 viene a Montevarchi Enzo Tortora per organizzare un concorso per voci nuove. Nello partecipa e vince il 1° Premio. All’ età di 17-18 anni viene assunto dall’orchestra di Assuero Verdelli che all’e-poca suonava presso la Casa del Bersa-gliere a Montevarchi. Il successo riscosso lo induce a mutare il proprio nome in quel-lo di Lello Tartarino e a pensare che forse quella di cantante potrebbe essere la sua professione. Dopo qualche tempo forma un nuovo complesso di cui faranno parte an-che Rolando Becattini, Roberto Fracassini, Gianni Cardinali,Gianni Tortorizio,Bruno Lisi e Emilio Fanetti. Il complesso suonerà fino al 1958, anno in cui Tartarino parte

per Roma per il servizio militare. Durante il periodo militare, una sera di libera usci-ta, si reca in un locale notturno di Roma a ballare e qui accade un fatto che peserà sul proseguo della sua vita. All’orchestra di quella serata viene a mancare il cantante per malattia e Tartarino si offre di cantare. Il successo è strepitoso tanto che l’orche-stra vorrebbe scritturarlo immediatamen-te. Tartarino deve però essere autorizzato dai suoi superiori militari e Lello riesce ad ottenere il permesso per andare tutte le sere a cantare. Il successo della prima sera si ripete e il locale si riempie. Al termine del periodo militare l’orchestra gli propone di prendere il posto di cantante per cantare su una nave da crociera che fa la spola tra New York e le isole arcipelago delle Antille. I sei mesi di crociera vanno molto bene e Tartarino capisce che quella è la sua pro-fessione. Al rientro in Italia Lello propone al gruppo di chiamarsi “Lello Tartarino e i Principi” e la proposta viene accettata. Sarà l’inizio di una attività che li porterà ad esibirsi nei migliori locali d’Italia e in tantissime città della penisola. Successiva-mente l’orchestra prenderà il nome di “Lel-lo Tartarino e la sua orchestra” e nel 1967 inizierà la sua attività anche all’estero: Libano, Germania, Austria, Messico, Sta-ti Uniti, Svezia, Danimarca. Lello nel suo girovagare per il mondo ricorda sempre la sua Montevarchi. Nel 1973 acquista una casa in Valdarno che utilizzerà nei periodi di pausa dal lavoro. Ogni tanto farà delle serate di beneficenza con grande succes-so di pubblico, con gli incassi devoluti in beneficienza. Nel 1985 l’orchestra si arric-chisce di una cantante: Andrea (Didi) che dopo qualche anno diventerà sua moglie; continueranno i successi che lo porteranno a cantare fino al 1992 anno in cui, per un male incurabile, cesserà di vivere. Oggi, anche se sono trascorsi venti anni dalla sua scomparsa, escono su Youtube messaggi che ricordano la grandezza di un cantante arrivato alla notorietà dopo molta gavetta calcando con grande successo i palcosce-nici delle più importanti sale da ballo ita-liane ed europee”.

La bella favola di LelloDa Montevarchi all’America grazie alla musica

Giulia, la scrittura e il teatroScrivere e recitare pensando a un futuro da autrice di testi teatrali

Lello Tartarino

La compagnia teatrale Galacsy

Giulia Ermanni

I ragazzi di Montevarchi a Roanne

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Registrazione:Tribunale di Arezzo n. 9 del 19.5.2003

Proprietà:Amministrazione Comunale di Montevarchi

Direttore Responsabile:Pierluigi Ermini

Redazione: Informazione e

Comunicazione (Urp - Ufficio Stampa)

Foto: Associazione Fotoamatori “F. Mochi”

Impaginazione, grafica e stampa:Torelli Marketing & Pubblicità

Hanno Collaborato a questo numero:Anna Braccini, Elisa Alice, Cinzia Sgrevi, Severia-

no Paolini, Andrea Cipriani, Lia Vasarri, Alessio

Monsecchi, Tiziana Nannini, Maurizio Di Dato,

Valentina Sottili, Rossana Rossi, Roberto No-

centini, Franco Nocentini, Marco Agnolucci, Ful-

vio Bernacchioni, Silvano Corsi, Linda Ronco-

lini, Naoki Goffi, Francesco Ristori, Andrea Lo

Russo, Ilaria Tanzi, Anna Marchi, Francesco Papa,

Donatella Bonechi, Bianca Baroni, Marcello

Bossini, Giulia Ermanni, Famiglia Lachi, Famiglia

Bonci, Riccardo Valentini, Gabriel Andries, Irene

Zamponi, Roberto Lombardi, Luce Batelli, Alice

Resti, Matteo Cascio Rizzo.

>> Vi invitiamo a scriverci a: Redazione incomune Palazzo Comunale piazza Varchi, 5 - 52025 Montevarchie-mail: [email protected] - per informazioni telefo-nare allo 055 9108245

Itinerario verde nel cuore della cittàDal Colle dei Cappuccini al fiume Arno lungo giardini accoglienti e rinnovati

Un archivio necessarioÈ in fase di realizzazione lungo via dei Mille

Colle dei Capuccini, Piazza della Repubblica, giardino lungo il fiume Arno….è questo l’itinerario su cui l’Amministrazione sta lavorando per poter offrire un percorso verde ai pro-pri concittadini dove trascorrere i loro momenti di riposo e di relax. Inaugu-rata la prima parte di quello che dovrà diventare nel tempo il parco lungo il Colle dei Cappuccini, si è intervenuti nei mesi estivi anche lungo il giardi-no fluviale dell’Arno, con la potatura degli alberi, l’installazione di alcune panchine e la ripulitura di sentieri e pe-corsi. Tutta l’area è diventata in questi mesi più accogliente. L’intervento di sistemazione è stato fatto con gli ope-rai dell’ufficio tecnico comunale che hanno lavorato anche lungo il viale che costeggia il fiume, da viale Mat-teotti fino al ponte sul torrente Doga-na,  sistemato con  un manto di nuova ghiaia. In precedenza il viale era stato interamente bonificato livellando il ter-reno con il riporto di 30 metri cubi di terra. Anche il percorso ciclopedonale su strada bianca e’ stato ripristinato. In Piazza della Repubblica, invece, l’ente ha effettuato una prima parte di interventi all’interno del giardino con

l’apertura di uno spazio - divertimen-to per bambini piccoli, già pienamente fruibile dalle famiglie. Un’ampia zona recintata in legno fa da cornice a tanti nuovi giochi (altalene, casette, scivoli, ecc….) colorati che i bambini utilizza-no ad ogni ora del giorno. Una vera e propria piccola città dei giochi, in un ambiente tranquillo e protetto. Al suo interno sono state collocate anche delle panchine per ospitare genitori e nonni, che assistono e partecipano alle attività dei più piccoli. Si tratta però solo di un primo intervento; altri ne seguiranno nei prossimi mesi con l’installazione di nuovi giochi per i bambini più grandi nella parte opposta della piazza e la ri-

parazione di quelli ancora utilizzabili, la potatura di tutti gli alberi della piaz-za, la sistemazione della siepe, l’in-cremento della stessa nei punti in cui ancora manca, l’installazione di arredi urbani al posto delle attuali transen-ne. Piccoli ma significativi passi nella costruzione di un itinerario nel verde pubblico del centro urbano, un polmo-ne nel cuore della città, che dal colle dei Cappuccini conduce fino al fiume Arno. Un’altra tappa del progetto com-plessivo delle opere di manutenzione che l’amministrazione comunale sta portando avanti dal momento del suo insediamento per recuperare e resti-tuire alla città aree e zone importanti.

4Ottobre 2012

Da poco più di un mese una convenzione stabilisce che il Circolo Musicale ‘’Gia-como Puccini’’ è a tutti gli effetti la Banda della Città di Montevarchi. Un ricono-scimento importante, richiesto anche dal Consiglio Comunale, che tiene conto del-la lunga storia della banda, del suo valore culturale e dell’azione che svolge a favore della città. In tale atto il Corpo Musicale si impegna a garantire la sua partecipazione alle manifestazioni ufficiali, tradizionali, religiose, civili e sociali che si svolgono durante l’anno a Montevarchi, mentre l’Amministrazione Comunale esercita una funzione di tutela e custodia del patri-monio socio-culturale locale e riconosce la fattiva collaborazione della banda verso la città con un impegno costante e di alta qualità. Per il Corpo Musicale la firma della convenzione rappresenta un obietti-

vo storico perché per la prima volta essa viene riconosciuta come la banda ufficia-le della città e al tempo stesso dà una maggio-re serenità al sodalizio perché è un atto con-creto di vicinanza ad un’istituzione secolare che vuole continua-re ad  impegnarsi per contribuire a fare del-la musica un  bene  di grande valore formati-vo e ricreativo. Intanto il corpo Musicale “G. Puccini” ha aperto le iscrizioni sia per il corso di majiorettes che si terrà gratuita-mente una volta a settimana sotto l’attenta direzione del maestro Andrea Maddii, sia per i vari corsi di musica: flauto, clarinet-

to, sassofono, tromba, trombone, batteria, chitarra e pianoforte. Per maggiori infor-

mazioni per la scuola di musica è possi-bile contattare il maestro Francesco Mor-bidelli (cell. 3295340522) e per il corso di Majorettes la sig. Rosanna Iaccarino  (cell. 3665331647).

Ecco a voi la banda della città Firmata la convenzione con il corpo musicale “G. Puccini”

Ricordare e documentare episodi di paceA Ricasoli quasi ultimato il centro dedicato alle missioni umanitarieSono in pieno svolgimento i lavori di costruzione del “Centro di Documenta-zione delle Missioni Umanitarie di Pace” nel Mondo” nella frazione di Ricasoli. Il nuovo edificio è realizzato in legno, e sono in corso i lavori interni alla strut-tura. La storia del centro risale al 1962 quando la parrocchia di Ricasoli fu pro-motrice della realizzazione di un monu-mento, e dell’attiguo parco della rimem-branza, alla memoria dei tredici aviatori italiani trucidati a Kindù, nel novembre 1961 durante una missione umanitaria di pace per conto dell’O.N.U. L’Ammi-

nistrazione Comunale di Montevarchi ha pensato che il “Centro Nazionale di Documentazione, Ricerca e Memoria sulle Missioni Umanitarie di Pace” po-tesse essere realizzato proprio nei locali della ex scuola elementare di Ricasoli. Qui troverà collocazione una zona ar-chivio, un’area consultazione della do-cumentazione raccolta, una foresteria oltre a un’area verde esterna dove realiz-zare il “Parco della Memoria”. L’opera è finanziata interamente con fondi della Camera dei Deputati grazie all’interessa-mento dell’On. Rolando Nannicini. Nel

progettare la struttura sono stati studiati spazi per la catalogazione dei documenti, per l’archiviazione di testi e supporti informatici relativi alle missioni umanitarie di pace e la loro consultazione oltre alla realizzazione di una foresteria. La struttura, interamente progettata dai tecnici dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune, è sta-ta costruita prevalentemen-te con un tipo di legno che consente di ridurre i costi

gestione e migliorare il comfort dei fru-itori, oltre a tempi rapidi di esecuzione.

Sono in corso i lavori per la ostruzione del nuovo archivio comunale. L’edificio sor-gerà in via dei Mille a fianco dell’attuale Biblioteca Comunale, destinata a trasferir-si alla Ginestra e a lasciar spazio al nuovo “Urban Center”. Occorre ricordare che il nuovo archivio è uno dei lavori finanziati dal PIUSS e fa parte del percorso Polo Cul-turale “La Ginestra” (i cui lavori sono in fase di realizzazione), nuovo archivio co-munale e “Urban Center” (i cui lavori ini-zieranno una volta ultimato il trasferimento della Biblioteca Comunale all’interno del Polo Culturale). I locali dell’archivio sono stati pensati per accogliere il materiale do-cumentario e tecnico ammini-strativo di cui è necessaria la conservazione da parte degli gli uffici comunali; tale ma-teriale archivistico è attual-mente dislocato in varie sedi cittadine. La nuova costruzio-ne concentra in un’unica sede l’attività di conservazione del materiale documentario della più recente attività municipa-le, mentre i documenti storici più antichi saranno conservati presso la nuova biblioteca, alla Ginestra. Un archivio unico di documenti recenti è atteso da tempo a Montevarchi ed è stato pensato come uno spazio pubblico, inte-grato con la storia e con le dinamiche urba-ne. La progettazione dell’edificio prevede la collocazione di: un piccolo volume da inserire in un lotto già connaturato. Proprio per rispettare la ristrettezza degli spazi che devono ospitare la struttura, è stata studiata la figura storica del muro. L’archivio altro

non è che un muro di confine, di conteni-mento, ed è stata di conseguenza elaborata una soluzione dal basso impatto sia nelle dimensioni che nell’altezza dell’immobi-le. Il nuovo archivio sarà formato da una zona a volume unico destinata a deposito e un’altra zona, posta di fronte a via dei Mille, disposta su due livelli, in cui saran-no collocati, al piano seminterrato i locali tecnici, al piano terra la zona accoglienza. L’accessibilità al fabbricato è garantita dal fronte su via dei Mille ed è prevista una rampa per consentire l’accesso ai di-versamente abili. Particolare attenzione è stata data agli accorgimenti necessari alla

conservazione in sicurezza del materiale documentario, nonché alla organizzazione e alla consultazione degli atti e della docu-mentazione tecnica. Il costo complessivo dell’intervento assomma a circa 600.000 euro e il termine dei lavori è previsto entro la prossima primavera. Il progetto è stato realizzato dall’Arch. Ilaria Pianigiani e i lavori sono eseguiti dalla ditta edile Ger-mana Costruzioni

200.000 euro per le opere di manutenzione straordinaria ne-cessarie per la scuola media “F. Mochi” di Levane. Questa la cifra stanziata dal Comune per mettere in sicurezza la struttu-ra soprattutto le pannellature del controsoffitto, e, contem-poraneamente, eseguire una sostituzione degli elementi con rivestimenti coibentati. Verrà ristrutturata la pensilina a sbal-

zo posta all’ingresso in modo da ristabilire un giusto aspetto architettonico all’edificio e verrà effettuato un intervento di imper-meabilizzazione di tutta la copertura. Sa-ranno demolite tutte le controsoffittature esistenti e installati nuovi pannelli capaci di garantire un buon comfort acustico, un forte grado di sicurezza di reazione e di resistenza al fuoco e anche all’umidità, contribuendo in questo modo a migliorare il comfort termico dei locali attualmente ridotto al minimo. Anche per l’impermea-

bilizzazione della copertura è previsto uno specifico trattamento in modo da rendere l’intervento efficace, flessibile e duraturo. A tutti i lavori descritti si devono poi ag-giungere quelli relativi all’adeguamento e aggiornamento dell’impianto elettrico. Operazioni che permetteranno, una volta terminate, di garantire un miglioramento notevole della qualità del soggiorno all’in-terno dell’edificio, eliminando ogni forma di rischio e di scarsa sicurezza. L’inizio dei lavori è previsto entro il mese di novembre.

Levane: lavori alla scuola media “F. Mochi” Opere necessarie e importanti in attesa dei finanziamenti per un nuovo istituto

Viaggiare è più facile L’autostazione di Montevarchi un esempio per tutti

PROVINCIADI AREZZO

Foto storica della banda

Lavori in corso all’archivio comunale

Il parco del Colle dei Cappuccini

I lavori al centro di documentazione

La Scuola Media F. Mochi