INDICATORI DI INCLUSIVITÀ DELLA SCUOLA E PROCESSI DI ...

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Heidrun Demo Libera Università di Bolzano

www.integrazioneinclusione.wordpress.com

INDEX PER L’INCLUSIONE INDICATORI DI INCLUSIVITÀ DELLA SCUOLA

E PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE E AUTOMIGLIORAMENTO

DA DOVE VIENE? PRIMA EDIZIONE: 2001 AUTORI: TONY BOOTH E MEL AINSCOW, UK TRADOTTO IN PIÙ DI 30 LINGUE TRADUZIONE ITALIANA: 2009 NEL 2011 È USCITA LA TERZA EDIZIONE, FORTEMENTE RIVISTA

© Heidrun Demo, Libera Università di Bolzano

La recente circolare sui Bisogni Educativi Speciali (circolare n.8 del 6 marzo 2013) identifica nell’Index per

l’Inclusione uno degli strumenti per la rilevazione, il monitoraggio e la valutazione del grado di inclusività

delle scuole di ogni ordine e grado, soprattutto col fine di “accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi

inclusivi”.

© Heidrun Demo, Libera Università di Bolzano

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“ciò che propone l’Index come campo di ricerca, come intervento e come coinvolgimento di tutte le parti potrebbe aiutare a creare nella scuola un clima complessivamente più inclusivo. Fare tutto ciò in maniera esplicita, invece che trattarlo in occasioni varie e, in alcuni casi di emergenza, potrebbe favorire una maggiore condivisione di strategie e modalità di intervento. “ Nazzaria, insegnante curriculare di scuola primaria

CHE COS’È INDEX PER L’INCLUSIONE?

INDEX PER L’INCLUSIONE

DEFINIZIONE DI L’INCLUSIONE

QUESTIONARI DI AUTOVALUTAZIONE

PROCESSI DI

AUTOVALUTAZIONE E AUTOMIGLIORAMENTO

MODELLO SOCIALE DI INCLUSIONE

INDICATORI/DESCRITTORI

DELL’INCLUSIONE

STRUMENTO PER SVILUPPARE

L’INCLUSIONE A SCUOLA

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STRUTTURA DELLA FORMAZIONE SU INDEX

1. Definizione di inclusione che propone Index Indicatori e domande che descrivono

l’inclusione 2. Le tappe del processo di autovalutazione e

automiglioramento con Index 3. Esempi di utilizzo di Index e simulazioni

ATTIVITÀ

• 5 min individuale: definire l’inclusione

• 10 min a coppie: cosa significa fare l’inclusione scolastica?

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MODELLO SOCIALE DI DISABILITÁ

MODELLO MEDICO DI DISABILITÁ

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MODELLO MEDICO DI DISABILITÁ

CHE MODELLO EDUCATIVO?

-superamento dei deficit dell’alunno con

disabilità attraverso tecniche specifiche

-tensione verso una “normalizzazione” –

implicita divisione fra chi è normale e chi no

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MODELLO SOCIALE DI DISABILITÁ

CHE MODELLO EDUCATIVO

-eliminare tutti quegli ostacoli che limitano la

partecipazione e l’apprendimento di tutti gli

alunni

-Normalità è definita nel prodotto che insieme

costruiscono tutti gli alunni, gli insegnanti, le

famiglie della scuola, con tutte le loro

differenze

© Heidrun Demo, Libera Università di Bolzano

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«È un percorso verso la crescita illimitata degli apprendimenti e della partecipazione di tutti»

COS’È L’INCLUSIONE IN INDEX?

Raggiungimento del massimo potenziale

possibile • Interazioni positive

• Coinvolgimento nelle decisioni

Alunni Insegnanti

INCLUSIONE SCOLASTICA È:

• valorizzare in modo equo tutti gli alunni, le loro famiglie e il

gruppo docente;

• accrescere la partecipazione degli alunni—e ridurre la loro esclusione;

• riformare la scuola affinchè risponda alle diversità degli alunni;

• apprendere, attraverso tentativi, a superare gli ostacoli all’accesso e alla partecipazione di particolari alunni, attuando cambiamenti che portino beneficio a tutti gli alunni;

• migliorare la scuola sia in funzione del gruppo docente che degli alunni;

• enfatizzare il ruolo della scuola nel costruire comunità e

promuovere valori, oltre che nel migliorare i risultati formativi;

• promuovere il sostegno reciproco tra scuola e comunità.

Index per l’inclusione trae origine dal modello sociale di disabilità

In Inghilterra: critica alle scuole speciali e battaglia per scuole per tutti

In Italia:

RIFLESSIONE a che modello si orienta l’esperienza dell’integrazione scolastica italiana?

INTEGRAZIONE SCOLASTICA

E INCLUSIONE SCOLASTICA

INCLUSIONE tutti gli alunni

INTEGRAZIONE alunni con disabilità

Ianes, 2009, adattato

Obiettivi comuni: -piena partecipazione -massimo apprendimento possibile

ma per un gruppo di alunni diverso.

I due concetti si arricchiscono l’uno con l’altro:

-inclusione porta l’attenzione sul contesto, i suoi ostacoli e i suoi facilitatori - buone prassi di integrazione sono necessarie per una buona inclusione (lettura dei bisogni, metodologie specifiche, gestione della classe eterogenea, collaborazione extra-scuola)

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DIMENSIONI E SEZIONI: strutturano l’analisi della realtà scolastica

COM’È STRUTTURATO L’INDEX?

INDICATORI: aiutano ad individuare le situazioni che necessitano di un intervento

DOMANDE: aiutano a entrare nei dettagli delle situazioni evidenziate dagli indicatori

I CONTENUTI DELL’INDEX

CREARE CULTURE INCLUSIVE Costruire comunità Affermare valori inclusivi PRODURRE POLITICHE INCLUSIVE Sviluppare la scuola per tutti Organizzare sostegno alle diversità SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE Coordinare l‘apprendimento Mobilitare le risorse

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DIMENSIONE A CREARE CULTURE INCLUSIVE

Costruire comunità - Gli alunni si aiutano l’un l’altro - Gli insegnanti collaborano - Collaborazione con le famiglie - ….

Affermare valori inclusivi - La scuola si sforza di ridurre ogni forma di

discriminazione - Gli alunni sono valorizzati in modo uguale - …

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DIMENSIONE B PRODURRE POLITICHE INCLUSIVE

Sviluppare la scuola per tutti - I nuovi insegnanti sono aiutati ad ambientarsi - La scuola rende le proprie strutture accessibili …. Organizzare il sostegno alla diversità - Tutte le forme di sostegno sono coordinate - Le politiche rivolte ai BES sono inclusive - Le politiche di sostegno sono collegate allo sviluppo curricolare ….

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DIMENSIONE C SVILUPPARE PRATICHE INCLUSIVE

Coordinare l’apprendimento - Le attività stimolano la partecipazione di tutti - Le attività stimolano la comprensione della differenza - Gli alunni apprendono in modo collaborativo - La disciplina in classe è improntata al mutuo rispetto - Gli insegnanti di sostegno promuovono l’apprendimento e la partecipazione di tutti gli alunni … Mobilitare risorse - Le competenze degli insegnanti sono utilizzate al meglio - Le risorse della comunità sono conosciute e utilizzate -Le risorse della scuola sono equamente distribuite …

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ATTIVITÀ

• a coppie leggere gli indicatori e evidenziare indicatori non chiari o a cui viene attribuito significato diverso

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Seguire iniziative dell’amministrazione

scolastica

INDEX: STRUMENTO PER LO SVILUPPO SCOLASTICO

Tanti modi per

cambiare le scuole

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ATTIVITÀ

A coppie:

- quali attività e progetti che promuovono lo sviluppo della scuola vengono portati avanti nella scuola dove lavoro?

- quali valori/intenzioni vengono esplicitamente o implicitamente portati avanti attraverso queste attività e questi progetti?

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SVILUPPO INCLUSIVO

Va radicato in valori inclusivi:

- equità,

- partecipazione,

- comunità,

- rispetto per le diversità,

- sostenibilità.

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MODELLO SOCIALE

CONTESTO

PIENA PARTECIPAZIONE

MASSIMO SVILUPPO

CULTURA INCLUSIVA

PRATICHE INCLUSIVE

POLITICHE INCLUSIVE © Heidrun Demo, Libera Università di Bolzano

FASE 1: COMINCIARE

FASE 2: AUTOVALUTAZIONE

FASE 3: PROGETTARE PRIORITÀ E STRATEGIE

FASE 4: REALIZZARE PRIORITÀ

FASE 5: REVISIONE DEL PROCESSO

LE FASI DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE E AUTOMIGLIORAMENTO

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Prima volta: 2 anni - 1˚ anno: cominiciare, autovalutazione, porgettazione di

priorità e strategie

- 2˚ anno: realizzare, revisione/nuova autovalutazione/nuova progettazione

A regime: 1 anno - Durante tutto l’anno: realizzazione delle priorità decise

l’anno precedente - Da aprile: autovalutazione e progettazione per l’anno

successivo

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TEMPI

1. Decidere di cominciare Importante condividere: - idea di inclusione - indicazioni pratiche sul lavoro Passaggio formale nel Collegio Docenti si rivela come fondamentale

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FASE 1: COMINCIARE

2. Costituire l’Index Team

Amico critico

Insegnante di sostegno Insegnante

referente per alunni stranieri

Funzione sistema per l’autovalutazione

Insegnante di matematica “nuova”

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Insegnate di scuola sec. I gr.

Insegnante scuola infanzia

Insegnante scuola primaria

Il ruolo dell’Index Team può essere assunto dal GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) - componenti: “funzioni strumentali, insegnanti di

sostegno, assistenti, docenti disciplinari, genitori, esperti istituzionali…)

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COMPITI DELL’INDEX TEAM NELLA PRIMA FASE • competenza metodologica sugli strumenti di Index

• consapevolezza sui temi dell’inclusione rispetto alla scuola

•progettazione del lavoro armonizzata col calendario scolastico

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COMPITI DELL’INDEX TEAM COMPITI DEL COLLEGIO DOCENTI

Conoscere l’Index

Conoscere strumenti per l’autovalutazione

Definire strumenti per l’autovalutazione nella scuola

Autovalutare la scuola

Conoscere strumenti per la progettazione partecipata del cambiamento

Definire strumenti per la progettazione nella scuola

Progettare priorità e strategie per l’automigliormento

Realizzare le strategie di automiglioramento

Definire strumenti di verifica

Valutare l’efficacia delle strategie

Valutare il lavoro con Index

ATTIVITÀ

Individuale: Ricordare esperienze con “esterni” risultate positive per la scuola

In coppia: individuare le caratteristiche che un “esterno” deve avere per contribuire positivamente allo sviluppo di una scuola

AMICO CRITICO

• ESTERNO! NON PRENDE DECISIONI!

• Consulente scientifico: conosce la metodologia per l’autovalutazione e l’automiglioramento

• Organizzatore: modera gli incontri, struttura processi

• Motivatore: rassicura, ascolta, aiuta a cercare nuove idee, mantiene i ritmo di lavoro, aiuta a focalizzare l’attenzione

• Facilitatore: sa trattare emozioni, esplicitare tensioni, gestire conflitti

• Costruttore di reti: crea contatti sia interni che esterni

CONCRETAMENTE può essere un pari di un’altra scuola, un ricercatore universitario o di altri enti di ricerca, un formatore

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FASE 2: AUTOVALUTAZIONE

Gli indicatori di Index divengono il contenuto di strumento per l’autovalutazione che raccolgono dati sulla percezione sull’inclusione dei membri della comunità scolastica.

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scuola

punto di vista degli alunni

punto di vista dei genitori

punto di vista degli insegnanti

Questa fase risponde all’indicazione della Circolare di elaborare un sistema di rilevazione, monitoraggio e valutazione del grado di inclusività della scuola.

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Index propone dei questionari già pronti,

costruiti sulla base degli indicatori

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PER ALUNNI sì a volte no

In classe facciamo lavori di gruppo

I miei compagni mi aiutano quando non riesco a fare qualcosa

Credo che le regole in classe siano giuste

In cortile alcuni compagni si picchiano

PER INSEGNANTI sí a volte

no Non so

Gli alunni si aiutano l’un l’altro

Le associazioni locali sono coivolte nelle attività

Le attese sono elevate per tutti gli alunni

I nuovi insegnanti vengono aiutati ad ambietarsi

PASSAGGI IMPORTANTI DEL LAVORO COI QUESTIONARI

2. Adattamento dei questionari

1. A chi somministare? -insegnanti -alunni -genitori

3. Come somministrare? -In presenza/a distanza -In situazione “ad hoc” o generica Attenzione: spesso é il primo contatto col tema

4. Analisi dei dati

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E’ molto interessante pensare anche ad altri strumenti di autovalutazione.

• Analisi delle diverse scuole di un Istituto • Analisi dei documenti prodotti • Interviste di gruppo • Disegni • Osservazione • Questionari per bb che non leggono

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ATTIVITÀ: QUESTIONARI PER GLI ALUNNI 1. Creare gruppi di 4/5 insegnanti in cui siano rappresentati

tutti gli ordini di scuola

2. Dalle sezioni/dimensioni 1 e 3 evidenziate gli indicatori rilevanti per la percezione degli alunni

3. Provate a formulare domande adatte ai 3 livelli di scuola (1indicatore: 3 domande)

Tempo 45 minuti ATTENZIONE: - gruppi che lavorano in aula partono dal fondo - provate a produrre un material leggibile che si possa archiviare

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sí a volte

no Non so

Gli alunni si aiutano l’un l’altro 2.7

Le associazioni locali sono coivolte nelle attivà 1.8

Le attese sono elevate per tutti gli alunni 2.1

I nuovi insegnanti vengono aiutati ad ambietarsi

2.1

ANALISI DATI

Trasformo in valori

numerici:

Sí: 3

A volte: 2

No: 1

Non so: 0

1. CALCOLO MEDIA DI INCLUSIVITA’

2. PUNTI DI FORZA E CRITICITA’ di ogni questionario identificare i 5 indicatori con media di inclusività più alta e più bassa

3. TEMATICHE RILEVANTI Sulla base di punti di forza e criticità rilevati, individuo tematiche rilevanti

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Particolarmente interessante può essere confrontare I diversi punti di vista (alunni, insegnanti, genitori) su uno stesso tema. I dati possono poi essere analizzati a diversi livelli: • istituto • singole scuole • classe

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FASE 3: PROGETTARE PRIORITÀ E STRATEGIE

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La cosa più importante è non temere di compiere scelte e, quini, di limitare le tematiche rilevanti emerse nell’autovalutazione. Criteri per la scelta: - forza della tematica - diffusione della tematica - rilevanza della tematica nel contesto

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SCEGLIERE LE PRIORITÀ

La cosa più importante è che queste siano realizzabili! Caratteristiche importanti: - Concretezza - Economia - Fattibilità in un tempo definito

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PROGETTARE STRATEGIE

Pianificazione della modalità di scelta di progettazione

1.Index Team elabora una proposta

2.Comunità scolastica vota approvazione o modifiche

Comunità scolastica elabora in modalità

partecipativa prioritá e strategie

-Maggiore consapevolezza dell’intero processo -Unitarietá della proposta -Organizzazione semplice

-Condivisione più forte -Numerosità di idee e pensieri -Complessità metodologica

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Questa fase può essere funzionale alla costruzione della proposta di Piano Annuale per l’inclusività introdotto dalla Circolare. Vantaggi di costruirlo su base Index: - fortissima logica sistemica - superamento del rischio categorizzazione BES

troppo forte

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È possibile anche costruire una progettazione a più livelli: • Istituto, • singole scuole, • Classi.

Può essere interessante perché permette un coinvolgimento più capillare. In questo caso è importanta distinguere ditinguere i dati in base al livello per cui danno indicazioni utili.

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FASE 4: REALIZZARE LE PRIORITÀ

Mantenere l’attenzione sulle priorità e la motivazione per la realizzazione delle strategie

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Avere una pianificazione chiara e dettagliata e informare tutte le persone coinvolte

Valutazione in itinere

MANTENERE L’ATTENZIONE

Documentare

Restituzione a chi ha partecipato all’autovalutazione

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FASE 5: REVISIONE DEL PROCESSO

1. Realizzazione

delle strategie

2.

Raggiungimento

priorità

3.

Funzionamento

processo Index

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STRUMENTI PER LA REVISIONE DEL PROCESSO

• Analisi della documentazione

• Questionari di autovalutazione con aggiunta di alcune domande

• Interviste e interviste di gruppo con gli insegnanti

• Colloqui con le classi di alunni

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ATTIVITÀ

A coppie:

Ostacoli che a vostro avviso troverebbe nella scuola l’applicazione dell’Index

Risorse che a vostro avviso troverebbe nella scuola l’applicazione dell’Index

Scuola Primaria della Provincia di Bolzano

paese montano sistema scolastico trilingue

20 classi ca.50 insegnanti

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QUANTIFICAZIONE DEL

LAVORO CON INDEX

INDEX TEAM

COLLEGIO DOCENTI

ALUNNI

GENITORI

4-5 Index Team + 2 incontri con collegio (+

incontri con alunni e genitori) all’anno

2 incontri (+ 1 incontro alunni e 1 incontro

genitori)

1 incontro all’anno

1 incontro all’anno

Per realizzare tutte e 5 le fasi: 2 ANNI

Vanno aggiunti eventuali impegni legati alle strategie scelte per realizzare le

priorità

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Autunno/Inverno 2010 FASE 2: AUTOVALUTAZIONE

1.2 Incontri Index Team: adattamento questionari

2.Collegio docenti: somministrazione questionario e indicazioni per somministrazione a genitori e alunni

3.Analisi dati: svolta da amico critico (ricercatrice uni)

4.Index Team: restituzione dati ed elaborazione di proposta per priorità di sviluppo

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TEMI EMERSI DALL’AUTOVALUTAZIONE

1. “Mi sento bene a scuola”/ ”Ciascuno si stente

bene a scuola” (alunni, insegnanti)

2.Condivisione obiettivi (genitori)

3.Questioni legate a organi interni e prassi

dirigenziali (insegnanti, genitori)

4.Gestione dell’aggressività fra alunni (genitori,

alunni)

5.Spazio per racconti e idee (alunni)

6.Lingue (genitori, alunni)

7.Materiali didattici (Insegnanti) 8.Condivisione di una filosofia inclusiva (insegnanti)

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PROPOSTA DI PRIORITA’

1. CIASCUNO SI SENTE BENE A SCUOLA (dimensione insegnanti)

2. COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

3. GESTIONE DELL‘AGGRESSIVITA‘ FRA ALUNNI

4. SPAZIO PER IDEE E RACCONTI DEGLI ALUNNI

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Primavera 2011 FASE 3: PROGETTAZIONE PRIORITÁ E STRATEGIE

1.Collegio Docenti: votazione priorità

2.Index team: programmazione incontro di progettazione condivisa con collegio delle strategie

3.Collegio: progettazione condivisa di strategie

4.Index Team: calendarizzazione e organizzazione strategie

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Settembre 2011-Aprile 2012 FASE 4: REALIZZAZIONE DELLE PRIORITA’

Per tutta la durata del periodo vengono portate avanti le strategie su cui ci si è accordati: 1.Incontro Index team per valutare l’avvio della realizzazione delle strategie (Index Team)

2.Incontro Index Team (dopo aver sentito il Collegio Docenti informalmente) per valutare proseguimento della realizzazione delle strategie

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Primavera 2012

FASE 5: REVISIONE

1.Discussione in classe coi bambini

2.Ri-somministrazione di questionari

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SCUOLA DELL’INFANZIA DI LAIVES

6 sezioni circa 80 bambini

Circa 20 adulti fra insegnanti e

collaboratrici

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Autunno/Inverno 2012 FASE 2: AUTOVALUTAZIONE

1.2 Incontri Index Team: adattamento questionari

2.Collegio docenti: somministrazione questionario e indicazioni per somministrazione a genitori e alunni (solo 5 anni)

3.Analisi dati: svolta da amico critico (ricercatrice uni)

4.Index Team: restituzione dati

© Heidrun Demo, Libera Università di Bolzano

RISULTATI DELL’AUTOVALUTAZIONE

1. Il punto di vista dei bambini

(5 anni)

- Valutazioni molto positive

- Laboratori preferiti: fantacostruzioni, giocoesploro

2. Il punto di vista delle insegnanti

- Lavoro con i bambini di altri

Paesi

- Coivolgimento attivo dei bambini

- Continuità con la scuola primaria

- Coordinamento delle diverse forme di sostegni

- Attività coinvolgono proprio tutti e sostengono la cosapevolezza delle differenze

+

-

3. Il punto di vista dei genitori

- Percezione positiva del clima:

sicuerezza, atmosfera,

accoglienza

- Bisogno di potenziamento di comunicazione scuola-famiglia

- Visione meno positiva (rispetto agli insegnanti) dell’attenzione ad altre lingue e culture

+

-

FASE 3: PROGETTAZIONE DI PRIORITÀ E STRATEGIE PER IL CAMBIAMENTO

Due incontri in settembre con tutti gli insegnanti di progettazione condivisa

INTERCULTURA Laboratori per bambini con attenzione all’intercultura (coinvolgimento di genitori)

Festa finale interculturale

Gemellaggio

PPT

COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

Diario dei ricordi di sezione esposto in atrio

Visita a scuola per “giornata tipo” (solo per genitori dei bambini di 3 anni)

ATTIVITA’: PRIMA PARTE

SIMULAZIONE AUTOVALUTAZIONE

Ritagliare gli indicatori, rifletterli rispetto alla realtà della propria scuola e dividerli in: punti di forza, criticità, medi

Tempo 45 minuti

Divisione in 4 aule:

1. SI coord.

2. SP1 Coord.

3. SP2 Coord.

4. SSII Coord.

Nelle aule: simulazione in gruppi da 4/5 persone

ATTIVITÀ SECONDA PARTE

SIMULAZIONE PROGETTAZIONE

Formulare due obiettivi

Per ogni obiettivo formulare 4 strategie per la realizzazione

Alla fine il coordinatore raccoglie tutte le proposte su un cartellone

E DOPO IL FINESETTIMANA INDEX?

E’ fondamentale che ci sia un momento di decisionalità comune su come procedere

2 POSSIBILITA?

- Via soft

- Via strong

VIA SOFT Diamo seguito al lavoro fatto nei tre giorni - Somministrazione questionari agli alunni - Ogni scuola decide alcune strategie di

miglioramento per l’inclusione e le realizza: sulla base delle proposte emerse nella simulazione e dei dati dei questionari degli alunni

VIA STRONG Si dà avvio al ciclo di autovalutazione e automiglioramento completo con l’Index - Costituzione dell’Index Team - Ricerca di un amico critico NELL’ANNO 2013/2014 Autovalutazione Progettazione di priorità e strategie NELL’ANNO 2014/2015 Realizzazione

BIBLIOGRAFIA

BERGER E. E OSTINELLI G. (2006), AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO, CAROCCI FABER, ROMA ADAMI L. (2010), L’INDEX PER L’INCLUSIONE. LA SPERIMENTAZIONE DI UN PROCESSO DI AUTOANALISI E AUTOMIGLIORAMENTO INCLUSIVO IN UN ISTITUTO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE, TESI NON PUBBLICATA BOOTH T. E AINSOCOW M. (2008), L’INDEX PER L’INCLUSIONE, ERICKSON, TRENTO DOVIGO F. (2008), L’INDEX PER L’INCLSUSIONE: UNA PROPOSTA PER LO SVILUPPO INCLUSIVO DELLA SCUOLA, IN: BOOTH T. E AINSCOW M., INDEX PER L’INCLUSIONE, ERICKSON, TRENTO, PAGG.7-42 DEMO H. (2013), L’INDEX PER L’INCLUSIONE: ANALISI DEL SUO POTENZIALE INNOVATIVO NEL CONTESTO ITALIANO, IN: L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE, 12/1, PP.41-57 DEMO H. (2013), L’INDEX PER L’INCLUSIONE, IN: IANES D. E CRAMEROTTI S. (A CURA DI) L’ALUNNO CON BES, PP.194-219 IANES D. (2009), QUALCHE SPUNTO DI RIFLESSIONE SU INTEGRAZIONE, INCLUSIONE, DISABILITÀ E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, IN INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE, 8/5, ERICKSON, TRENTO, PAGG.440-458 MEDEGHINI R., FORNASA W., MAVIGLIA M. E ONGER G. (2009), L’INCLUSIONE SCOLASTICA. PROCESSI E STRUMENTI DI AUTOANALISI PER LA QUALITÀ INCLUSIVE, VANNINI, BERGAMO PAGGI E., DEMO H., GARBER F. IANES D. E MACCHIA V. (2013). L’INDEX PER L’INCLUSIONE NELLA PRATICA. INDEX FÜR INKLUSION IN DER PRAXIS. FRANCOANGELI, MILANO RUSTEMIER S. E BOOTH T:(2005), LEARNING ABOUT INDEX IN USE, CSIE, BRISTOL SCHRATZ M., JAKOBSEN B.L., MACBEATH J. E MEURET D. (2003), AUTOVALUTAZIONE E CAMBIAMENTO ATTIVO NELLA SCUOLA, ERICKSON, TRENTO