Incontro all’Unitre di Varazze su “Le due facce della moderna telefonia“

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LE DUE FACCE DELLA MODERNA TELEFONIA

• Gennaio 2015

COME FUNZIONA?

• la telefonia e’ un sistema di comunicazione che invia e riceve (simultaneamente) informazioni a distanza

• l’informazione puo’ transitare sfruttando un supporto materiale (filo – telefonia tradizionale) oppure no

• nel secondo caso l’informazione sfrutta un campo di energia (campo elettromagnetico) che per propagarsi non ha bisogno di alcun supporto materiale

Telefonia cellulare

• utilizza il campo elettromagnetico, affidando ad un campo di energia il trasporto dell’informazione

• in tal modo non è necessario alcun collegamento materiale tra chi si scambia le informazioni

• Il collegamento avviene tra alcune unità fisse (stazioni) e un gran numero di unità mobili (telefoni cellulari)

VANTAGGI SVANTAGGI

• il contatto non è vincolato alla posizione sul territorio (o quasi)

• è possibile mantenere un contatto anche spostandosi

• non sono necessarie infrastrutture fisiche estese capillarmente (cavi)

• il campo di energia deve coprire grandi estensioni

• parte dello stesso campo deve essere condiviso tra utenti

• necessaria una riserva di energia trasportabile (batterie)

Perché “cellulare”?

CONFIGURAZIONI

USATA IN ZONE POCO ABITATE E CON CELLE GRANDI

CONFIGURAZIONE MONOCELLULARE

USATA IN ZONE DENSAMENTE ABITATE E CON CELLE PICCOLE

STAZIONE RADIO BASE

ANTENNE

PALO

SHELTER

ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE….

E LE SRB A COSA E COME SONO COLLEGATE?

Radiazione elettromagnetica

Radiazione elettromagnetica

NON IONIZZANTI IONIZZANTI

SCHEMA DEL CELLULARE

FATTORI CHE INFLUISCONO SUL LIVELLO DI ESPOSIZIONE

• Distanza dalla sorgente

• Posizione rispetto alle direzioni di emissione della sorgente (le SRB hanno antenne direzionali, il cellulare ha l’antenna omnidirezionale)

• Potenza e caratteristiche dell’antenna emittente

• Interposizione o meno di strutture e tipo di strutture interposte

COME E’ FATTO IL CAMPO DELLA SRB?

IN SEZIONE

COME E’ FATTO IL CAMPO DELLA SRB?

IN PIANTA E IN SEZIONE

Importanza della posizione rispetto all’antenna della SRB

EFFETTI SULLA MATERIA VIVENTE DELLE RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE NON IONIZZANTI

• AI FINI DEGLI EFFETTI SUI VIVENTI SI SUDDIVIDONO IN DUE GRUPPI DI FREQUENZE:

• Frequenze estremamente basse (fino a 300 Hz): linee elettriche, elettrodomestici etc. (inducono correnti nel corpo)

• Radiofrequenze (300 Hz-300 GHz): cellulari, ripetitori radio TV, microonde etc. (cedono energia ai tessuti sotto forma di calore, alterazioni biologiche)

QUANTA ENERGIA ASSORBE L’UTENTE DI UN CELLULARE?

• TASSO DI ASSORBIMENTO SPECIFICO

• S A R

• quantità di energia elettromagnetica assorbita nell’unità di tempo da un elemento di massa unitaria del sistema biologico (W/kg)

• varia in funzione delle condizioni locali (posizione/distanza, sistema biologico, etc.)

EFFETTI FISICI DEI CAMPI A RADIOFREQUENZA

• DUE TIPOLOGIE:• Effetti termici (riscaldamento per agitazione molecolare) – soglia di

4 W/kg considerata “di rilevanza per l’uomo”

• Effetti atermici (alterazione attività enzimatica, interazione con il trasporto ionico attraverso le pareti cellulari, etc.) si manifestano a valori ben al di sotto della “soglia di rilevanza”

• LE CONSEGUENZE PERMANENTI DEGLI EFFETTI TERMICI NON SONO DEFINITE CON CERTEZZA

• LE CONSEGUENZE PERMANENTI DEGLI EFFETTI ATERMICI SONO DEL TUTTO IGNOTE ED OGGETTO DI STUDI

Effetti termici

CONSEGUENZA DI FONDAMENTALE IMPORTANZA

!!!!!!!!!!!!!!!!

• OGGI NON ABBIAMO DATI CHE CONSENTANO DI STABILIRE IN MODO RAGIONEVOLMENTE “CERTO”:

• SE ESISTE UNA SOGLIA DI “SICUREZZA”

• IN CASO ESISTA QUALI VALORI ESSA ABBIA

LIMITI UFFICIALI

• Nonostante questa cruciale premessa esistono dei limiti ufficiali all’esposizione dei campi elettromagnetici a radiofrequenza:

• esposizione “total body”: 0,08 W/kg

CONFUSIONE TOTALE

• UN CONFRONTO TRA I VALORI DI SOGLIA DI SICUREZZA ADOTTATI (CONSIGLIATI) UFFICIALMENTE DAI VARI PAESI MOSTRA UNA VARIABILITA’ ESTREMA (ANCHE VALORI 10 VOLTE SUPERIORI A QUELLI MINIMI RISCONTRABILI)

• IN TALUNI CASI ABBIAMO “RACCOMANDAZIONI”:

• “Si esortano vivamente gli utenti del servizio radiomobile a non usare il telefonino se non per questioni importanti e per brevi periodi, tenendo comunque la testa a distanza di sicurezza, che varia con il tipo di rete usata e con la potenza di trasmissione del cellulare…” (Commissione tedesca di difesa dalle radiazioni non ionizzanti)

FA BENE (O MALE?)

MEGLIO AVERNE UNA SCORTA

SALI DA BAGNO….

E DENTIFRICIO

POSIZIONE UFFICIALE NEI CONFRONTI DELLA CONCEROGENICITA’ DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI A

RADIOFREQUENZA• IARC (International Agency for Research on Cancer) valuta la cancerogenicità potenziale

di agenti fisici, chimici o biologici.

• La valutazione è fatta sulla base del PESO DELL’EVIDENZA che scaturisce dalla totalità degli studi scientifici pubblicati provenienti dalle varie aree di ricerca.

• I risultati di ogni studio vengono classificati in una classe di evidenza tra:

• Sufficiente: si ritiene che esista relazione causale tra esposizione all’agente ed il cancro nell’uomo

• Limitata: osservata relazione positiva tra esposizione e cancro per cui una interpretazione causale è ritenuta credibile ma caso, distorsioni e approfondimenti non possono essere esclusi con ragionevole certezza

• Inadeguata: gli studi disponibili sono di insufficiente qualità, coerenza o rilevanza statistica per permettere una conclusione in merito all’esistenza di un arelazione causale tra esposizione e cancro oppure non sono disponibili dati sui tumori nell’uomo

• Suggestiva di assenza di cancerogenicità: esistono numerosi studi, reciprocamente coerenti, che non rilevano associazione tra qualsiasi livello di esposizione e neoplasia

L’agente in studio viene quindi classificato entro una delle 5 categorie seguenti:

1- cancerogeno certo (evidenza sufficiente di cancerogenicità) rad. ionizzanti, amianto, benzene, fumo attivo/passivo, radiazione solare, lampade abbronzanti

2 – probabile cancerogeno (evidenza limitata di cancerogenicità nell’uomo e sufficiente evidenza nell’animale da esperimento)

2B – possibilmente cancerogeno (evidenza limitata di cancerogenicità nell’uomo e evidenza nell’animale da esperimento meno che sufficiente) DDT, campi EM a radiofrequenza

3 – non classificabile (evidenza inadeguata di cancerogenicità nell’uomo e evidenza inadeguata o limitata nell’animale da esperimento)

4 – probabilmente non cancerogeno (evidenza suggestiva di assenza di cancerogenicità nell’uomo e nell’animale da esperimento) vi figura un solo agente: il caprolattame

• I campi elettromagnetici a radiofrequenza rientrano nella categoria 2B della classificazione IARC (2011), assunta dall’OMS.

• cioè siamo nel caso in cui, tra le varie possibilità, gli studi forniscono il supporto più debole all’ipotesi che essi abbiano effetti cancerogeni.

• ciò si traduce nel sospetto di possibile cancerogenicità che studi successivi dovranno

confermare o smentire.

RIASSUMENDO

• LA RETE DI TELEFONIA CELLULARE FUNZIONA GRAZIE AD UN CAMPO DI FORZE ELETROMAGNETICHE

• GLI UTENTI SONO SOTTOPOSTI A FLUSSI DI ENERGIA DA ESSO DERIVANTI (IN PARTICOLARE DALL’UNITA’ PORTATILE)

• 1 – questi campi influiscono sui viventi? – Sì

• 2 - influiscono in modo transitorio (cessa l’esposizione cessa l’influenza)? – Sì

• 3 – influiscono in modo permanente (cessata l’esposizione resta una conseguenza)? – NON SAPPIAMO

• 4 – l’influenza transitoria è rilevante? E’ negativa? – NON E’ ACCERTATO

• 5 – l’influenza permanente, ammesso che esista, determina patologie? – NON SAPPIAMO

PRIMUM NON NOCERE

• lecito applicare il “PRINCIPIO DI PRECAUZIONE”

• fa parte dei principi non impegnativi riguardanti la responsabilita’ ed i diritti degli Stati per rendere compatibili le esigenze dello sviluppo con la salvaguardia ambientale e della salute pubblica

• “Al fine di proteggere l'ambiente, un approccio cautelativo dovrebbe essere ampiamente utilizzato dagli Stati in funzione delle proprie capacità. In caso di rischio di danno grave o irreversibile, l'assenza di una piena certezza scientifica non deve costituire un motivo per differire l'adozione di misure adeguate ed effettive, anche in rapporto ai costi, dirette a prevenire il degrado ambientale” principio 15 della Dichiarazione di Rio (1992)

• Commissione Europea (2000) al proposito del citato principio:

• “Il fatto di invocare o no il principio di precauzione è una decisione esercitata in condizioni in cui le informazioni scientifiche sono insufficienti, non conclusive o incerte e vi sono indicazioni che i possibili effetti sull’ambiente e sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante possono essere potenzialmente pericolosi e incompatibili con il livello

di protezione prescelto.”

• Il principio di precauzione è ripreso dalla Costituzione Europea e si specifica che le misure di prevenzione vanno mantenute finchè permane l’insufficienza dei dati scientifici

• Applicare il principio di precauzione NON SIGNIFICA

• “non usare Z perché non si è certi che Z possa far male”

• ma SIGNIFICA

• “il non esser certi che Z faccia male non deve impedire di adottare tutte le precauzioni nel maneggiare Z”

• paradosso del fucile: • non sapendo se il fucile è carico o meno rinuncio ad usarlo anche se il

suo uso mi avvantaggerebe molto (APPROCCIO SBAGLIATO)

• non sapendo se il fucile è carico o meno lo maneggio quando occorre SEMPRE E SOLO con ogni precauzione (APPROCCIO CORRETTO)

IN PRATICA

1- distanza: uso auricolare, no vicino al corpo, allontanarlo appena possibile, mai vicino durante il sonno

2- tempo: NO telefonate lunghe, si usa solo per necessità

3- energia: uso con migliore disponibilità di campo e batteria (attenzione all’uso in macchina o in luoghi schermati)

4- età: NO ai bambini

5 – conoscere: educare chi lo utilizza

FUORI CASA

• Andamento del campo elettrico e magnetico in funzione della distanza dalla proiezione a terra del conduttore (linea 132 kv)

IN CASA