InArte_2012-04

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Poste italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% CNS PZ

€ 1,50 anno VIII - num. 04 - giugno/luglio 2012

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Direzioni

contesti internazionali tra cui Documenta, Manifesta,

Tribeca Film Festival, oltre che il Festival del Cine-

ma di Venezia dove ha ricevuto una menzione spe-

ciale dalla giuria per il suo All the Lines Flow Out)

trova infatti un interessante punto di collegamento in

quello che è il rapporto tra ambiente ed infrastrutture

in Basilicata, in particolare nel capoluogo di regio-

ne, Potenza. Lim è infatti autore di Seastories, un

progetto che integra fotograia, video e performan-

ce, strutturato su un'analisi di come l'acqua a Sin-

gapore – lo ‘stato isola’ – abbia sovvertito i conini in un ciclo di degrado e rigenerazione: scopo del-

la residenza, quello di trovare dinamiche simili an-

che in realtà del tutto lontane e differenti. Potenza

ha strutturato il suo spazio urbano lasciando poche

Charles Lim Yi Yong, ilmaker e artista nato nel 1973 a Singapore, dove vive e lavora, è stato protagoni-

sta nella metà di maggio di O’A.I.R., residenza per

artisti romana, Qwatz e Archiviazioni, resa possibile

da FARE RESIDENZA ITALIA 2011 in collaborazio-

ne con Open Care/Milano, con il contributo di Fon-

dazione Cariplo, NABA - Nuova Accademia di Belle

Arti di Milano e GAI - Associazione Circuito Giovani

Artisti Italiani, Fondazione SoutHeritage di Matera e

il Museo della Memoria Migrante di Brindisi. Una re-

sidenza che ha avuto come oggetto un percorso tra

Puglia e Basilicata, caratterizzato dall’acqua come

elemento conduttore: lo studio della reciprocità tra

uomo e ambiente, fulcro della poetica di Charles Lim

Yi Yong, (il cui lavoro è stato presentato in diversi

Ciclo Seastories.

Ciclo Seastories.

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Foto dal report sulla visita in Basilicata dell'artista.

Se Singapore e la Basilicata non

sono così lontani...

di Fiorella Fiore

tracce di quello che è stato il passato, ampliicando invece il recente e mai del tutto sviluppato contesto

industriale, una condizione che bene si rappresenta

nel breve percorso che lega due dei ponti più im-

portanti che attraversano il iume Basento, ovvero l'antico ponte romano della città e quello ediicato da Sergio Musmeci nel 1967, lungo i quali si svilup-

pa l'area industriale. Il ponte romano, privato della

sua funzione a causa dell'impossibile fruibilità di una

delle sue sponde, conduce ad un attraversamento

mancato che è simbolo dei contrasti e delle contrad-

dizioni di questo tessuto urbano; accanto al letto del

iume si sviluppa il consorzio industriale che nella realizzazione del ponte Musmeci, dalla forma luida, senza travi o piloni, trova il suo punto di conine e con esso le contraddizioni fatte di bellezza e degra-

do della zona. Un contrasto visibile anche nei Laghi

di Monticchio, visitati sempre dall'artista, un ambien-

te dal microclima particolare ed unico, caratterizzato

da una bellezza amena, esaltata dall'antica abbazia

di San Michele, ediicata tra l'XI e il XII secolo, dove nascono alcune delle fonti di acqua minerale più

note d'Italia: queste stesse fonti, ino a 10 anni fa del tutto fruibili, sono state letteralmente segregate da

multinazionali che hanno comprato dalla Regione la

concessione e l'utilizzo esclusivo di un bene pubbli-

co, divenuto ormai privato.

Si realizza qui un perfetto esempio delle "relazioni

tra ordini sistemici e di potere che vengono a crearsi

tra di essi" che sono il perno del lavoro di Charles

Lim, a conferma dell'universalità non solo del mes-

saggio dell'artista, proveniente da luoghi così lontani

per distanza geograica e cultura, ma anche di quei meccanismi di controllo e sovvertimento che dimo-

strano tutta la fragilità dell'equilibrio tra ambiente e

uomo.