Il vantaggio del difficile - Essere unici in un mondo comodo - Lorenzo Paoli

Post on 07-Jul-2015

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Tutti noi abbiamo un Grande Obiettivo. Ma non lo sappiamo costruire, perché lo fanno gli altri per noi. E ci aggiungono l'aggettivo peggiore - FACILE. Tutti i Grandi Obiettivi sono Difficili. c'è un momento, come al 35° km di una maratona, in cui sei stanco morto ma il traguardo è ancora lontano. Molti mollano. Per questo superare il tuo 35° chilometro è un vantaggio. Perché diventi unico, in un mondo comodo.

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Il vantaggio del difficile

Essere unici in un mondo comodo Lorenzo Paoli

Quasi sicuramente hai sentito questa frase motivazionale:

“Anche un viaggio di mille chilometri

inizia con un primo passo.”

Sicuramente vera. E molto rassicurante.

Ma inutile. Ci piace perché la frase ci dice: per il tuo grande obiettivo, occorre solo iniziare. Il più è fatto.

Sì è vero, cambiare è difficile e fare un primo passo significa uscire dalla nostra zona di comfort.  

Ma in realtà i primi passi sono tutti intorno a noi.

•  La dieta cominciata ogni tre mesi… e poi finita davanti a quella meravigliosa torta…

•  Smettere di fumare… ma questa volta è vero…

•  Iniziare a fare sport… ancora una volta… •  Lanciare la propria attività… salvo poi non

lanciarla… •  Iniziare a cercare un altro lavoro… per poi

restare dove siamo.

Il primo passo è un buon inizio. Ma è facile.

Quello importante è il passo prima… del traguardo. Ma soprattutto, quello al Km 800 del tuo obiettivo. Perché è lì che la salita si fa dura. E tu sei stanco morto.

Sai in che punto della maratona si arrende la maggior parte delle

persone?

Non all’inizio, perché sono riposati. E neanche al 41° chilometro, perché ormai sono arrivati… ma intorno al 35°. Perché sono esausti , ma il traguardo è ancora lontano.

Image  courtesy  of  Sura  Nualpradid  –  freedigitalphotos.net  

Ognuno di noi ha un grande obiettivo. Un progetto di vita. Una sua battaglia.

E quindi ognuno di noi ha il suo 35° chilometro.

Il tuo come lo affronterai?

Il problema è che non siamo abituati a costruire Grandi Obiettivi.

Ce li costruiscono per noi e hanno quasi sempre legato un aggettivo pericoloso.

Un esempio banale: La dieta.

Lo sai quante diete ha provato nella sua vita una donna media di 45 anni ?  

Image  courtesy  of  sa9va  –  freedigitalphotos.net  

61

h9p://www.dailymail.co.uk/health/ar?cle-­‐2117445/Women-­‐tried-­‐61-­‐diets-­‐age-­‐45-­‐constant-­‐ba9le-­‐stay-­‐slim.html  

Lo sai perché falliscono? Osserva bene.

Le diete falliscono perché un obiettivo viene associato al peggior aggettivo per un obiettivo importante: FACILE.  

La dieta più efficace la conoscono tutti.

Mangia sano, pochi carboidrati e grassi.

Fai sport tre volte a settimana. Poco alcool.

Ma quasi nessuno la vuole seguire.

Perché comporta SACRIFICI.

Spesso non cerchiamo un obiettivo, ma una Scorciatoia.

Non funziona mai. E ci troviamo in buona compagnia.

Perché la strada facile la scelgono

TUTTI. Così, tante persone con talenti unici, diventano

tutte uguali.

H

Hai mai notato che se ci sono scale normali di fianco ad una scala mobile, la scala mobile è piena e le scale

normali sono vuote?

Siamo programmati per scegliere la strada più facile. Per i Grandi Obiettivi, però, le SCORCIATOIE

assicurano il fallimento.

Image  courtesy  of:  TeddyBear[Picnic]  –  freedigitalphotos.net  

Le scorciatoie sono facili = senza sforzo. Ci piacciono. Ma non portano a raggiungere obiettivi significativi.

Un atleta non cerca di allenarsi meno per una gara. Anzi. Sa che più si allena, più ha

possibilità di vincere.

Raggiungere quel Grande Obiettivo che hai nel cuore è difficile. Ma è semplice (cioè non complicato).

Come tutti i Grandi Obiettivi.

Image  courtesy  of:  Naypong–  freedigitalphotos.net  

Il calcio è come un Grande Obiettivo. È semplice. 1. Hai una palla. 2. C’è una rete. 3. Butta la palla nella rete. 4. Non usare le mani.

Non ci vuole un ingegnere nucleare. Però è MOLTO difficile segnare. Elimina il Facile, scegli il Semplice, ma Difficile. Non puoi sbagliare.

Molti sognano di vivere come scrittori.

È un Grande Obiettivo. Ed è semplice.

Sveglia?  alle  5.00  tu9e  le  maOne.    

Scrivi,  migliora  la  tua  scri9ura,  scrivi  ancora.  E  leggi  tan?ssimo.    

Cerca?  un  lavoro  nell’ambito  della  scri9ura  –  casa  editrice,  

corre9ore  di  bozze,  tradu9ore,  blogger.  Quando  guadagni  abbastanza,  lascia  il  

tuo  lavoro.      

Intanto  scrivi,  scrivi,  scrivi,  migliorando  sempre.    

Acce9a  i  100  rifiu?  dalle  case  editrici  e  con?nua  a  scrivere.  Pubblica  il  primo  libro  che  vende  1000  copie  e  ?  fa  guadagnare  1000  

euro.    Con?nua  così  per  circa  

5-­‐10  anni.  

Semplice. Chi è disposto a farlo?

Non è un segreto. È la storia di tantissimi scrittori che vendono bestseller oggi. È semplice. Ma è dannatamente difficile. L’aspettativa di molti “futuri” scrittori

invece è questa:

 SCRIVO  UN  LIBRO.    

 

E prima o poi raggiungerai il tuo 35° chilometro. Il momento in cui sarà così

difficile che vorrai mollare. Quello sarà il momento che farà la differenza nella tua

vita. Scegli bene.  

La realtà è che per ogni Grande Obiettivo la strada è spesso già fatta.

Basta seguirla, ma è una strada in salita.  

Il difficile è un vantaggio… perché ti rende unico.

Perché una volta attraversato il tuo 35° chilometro, per stare al passo con te lo

dovranno fare anche altri. E non sarà per niente facile.

Se sei unico, sei ricercato. Non devi lottare con prezzi o sconti. Non devi

continuare a chiamare potenziali clienti. Non devi continuare a mandare CV.

Sono gli altri a chiamarti.

Poi la strada la tracci tu. È il modo migliore per vivere in modo

autentico. Che significa essere tu a crearti i problemi. Non gli altri.

Image  courtesy  of:  Chaiwat  –  freedigitalphotos.net  

Scegli la tua strada.

Affronta il tuo 35° chilometro con

coraggio e determinazione.

Sguardo dritto, denti stretti, senza lamentele.

Image  courtesy  of:  artur84–  freedigitalphotos.net  

Il facile è l’attesa permanente di una vita che non verrà mai.

Il difficile è la strada verso

quello che siamo.

Buon viaggio.

E buon 35° chilometro.