IL CONVEGNO AVVOCATI, MEDICI ED ESPERTI A CONFRONTO …€¦ · la sua tragedia, nella quale si è...

Post on 19-Oct-2020

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  • di Alberto Setti

    Altissimo spessore scientificoe insopprimibili emozioni. Ènella sintesi di questi due pila-stri che ieri a Modena si è co-struito il convegno dedicato al-la drammatiche storie di Ri-gnano Flaminio e Massa Fina-lese sul tema “Bambini vittimedegli orchi o delle istituzioni?”.Se ne sono resi interpreti magi-strati, medici ed esperti scien-tifici, ma anche i protagonisti,loro malgrado, di due storieprocessuali e umane che han-no profondamente segnato lecoscienze, precipitando ingiu-stamente in quella che è statadefinita “galera esistenziale”tante famiglie, tante persone,ma anche e specialmente tantibambini.

    Ad ascoltare una platea diavvocati, scienziati, testimonidi quelle due tragedie che han-no soffocato la logica e l'inno-cenza nella caccia alle stregheche periodicamente riporta lasocietà civile nel medioevo del-la cultura. Un tema difficile,scomodo, impegnativo per lecoscienze, che ha infatti sele-zionato un pubblico impegna-to.

    Ad organizzare la onlus AreaFamily, con l'introduzione delsenatore Carlo Giovanardi e lapartecipazione del vicemini-stro della giustizia Enrico Co-sta, che ha ascoltato dalla pla-tea suggerimenti normativi estorie personali da far rabbrivi-dire. Ne sono scaturiti con-fronto e stimoli paritari, tantoche è stato parimenti apprez-zato ed applaudito l'interven-to della dottoressa Anna Fran-ca della psichiatria dell'Ausl,per spiegare ed interpretare glistrumenti di riferimento e il la-voro dei cosiddetti servizi chenelle due vicende di Rignano edi Massa sono invece e di fattousciti a pezzi. Strumenti peral-tro messi a punto nella nostraRegione proprio dopo la notavicenda dei pedofili della Bas-sa, a seguito degli evidenti defi-cit operativi e di esperienzache hanno portato all'allonta-namento di una ventina dibambini sulla base di accusesinteticamente fantasiose eimpossibili, con il conseguen-te corollario di arresti, processie disastri resi emblematici dal-la vicenda di Lorena Morselli.La quale ieri non ha voluto

    mancare, raccontando i flashdelle vite e dei legami spezzati,con la sottrazione dei 4 figli, lafuga in Francia per non farsisottrarre il quinto figlio, lamorte del marito Delfino, e,dopo 16 anni d infermo, l'asso-luzione. C'erano anche le mae-stre di Rignano Flaminio, mes-se alla gogna e a tutt'oggi pre-gate di non voler rientrare inservizio, nonostante l'assolu-zione arrivata dopo 8 anni. Ma-risa Pucci, una di loro, ha rac-contato particolari inediti del-la sua tragedia, nella quale si èritrovata dapprima incredula,poi terrorizzata, quando ven-

    ne portata in carcere e le altredetenute, urlando e picchian-do sul metallo, l'accolsero co-me si accoglie un infame. Ma-risa ha letto ad una platea inor-ridita, facendo nomi e cogno-mi di carabinieri, esperti diabusi che poi si sono rivelatilaureati in tutt'altro (scienzepolitiche) e magistrati, i pas-saggi inverosimili e le motiva-zioni scientificamente inconsi-stenti per cui è finita alla sbar-ra. E ha elencato motivandoleparole come calvario e incom-petenza. Gianfranco Scanca-rello, autore televisivo e mari-to di una delle insegnanti an-

    che lui finito in carcere, ha ar-gomentato con una passione,una logica ed una cultura da la-sciare allibiti sul sonno dellaragione che ha connotato lasua vicenda personale. E, ci-tando da ultimo il travaglio diuna fede aggredita da tanti per-ché rimasti senza risposta, fi-no alla lettura dei passi conclu-sivi del Vangelo di Matteo, si èsfogato in lacrime rivolgendo-si a Lorena Morselli che avevainvocato la sua fede come im-prescindibile sostegno nellasua tragica esperienza: «Nonci conoscevamo, Lorena, maquesta testimonianza te la do-vevo». Prima e dopo sono in-tervenuti gli esperti, compresii magistrati Annamaria Fasa-no, Simonetta Martone e Gior-gio Buffone che hanno letteral-mente incantato, ognuno conil suo stile, nella esposizione ditemi e vicende quali le criticitàdell'ascolto dei minori, il ruolodei media e il giudice della fa-miglia chiamato al buon sensotra scienza e diritto. Interventidi livello tale da spazzare via lepolemiche e le preoccupazio-ni che erano state espresse dal-la magistratura modenese, co-me noto ancora arroccata sul-le proprie convinzioni nella vi-cenda dei pedofili della Bassa.

    Martone, nell'ammonire sulruolo di un giornalismo intem-pestivo e su una sindrome dagiustiziere che specie dopoTangentopoli connota l'ap-proccio di tante procure, hasuggerito che su certe vicende«deve calare il silenzio». E haad esempio rivelato di essersioccupata in carriera di casisconcertanti, senza che mai sene sia parlato, quale ad esem-pio il caso di un minore figliodi genitori separati che decapi-tò la testa alla nuova compa-gna del papà portandola in do-no alla mamma separata. Buf-fone, approfondendo la delica-ta questione dei “Pas”, ha ri-portato la famiglia e i minori alcentro delle attenzioni dei ma-gistrati, mentre il prof. Mandi-cini, pediatra di fama interna-zionale, ha chiarito che la veri-tà dei bambini, spesso accam-pata quale verità assoluta, vain realtà compresa, investiga-ta, verificata, interpretata. Per-ché le conseguenze - come èaccaduto a Massa e nella Bas-sa - possono essere devastanti.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

    Morselli: «Mai risposte, solo vendette»

    il locale di viale gramsci

    Senza cartelli informativi:doppia multa al bar-pizzeria

    maxi-operazione

    Controlli e stangatesu circoli e nightper tessere e alcol

    «Quando ho chiesto perché non ho mai avuto risposte, solocontinue vendette». Lorena Morselli, l'ex maestra di Massafuggita in Francia ha raccontato la tragedia della sua vita,accusando l'inadeguatezza dei servizi sociali e partendodal ricordo di don Rovatti, il parroco di Finale decedutopochi giorni fa. Anche don Rovatti era atteso cometestimone al convegno. «Quando ho deciso di scappare in

    Francia, di lasciare il mio paese, il miolavoro di maestra, non lo dissi neanche amia madre. Fu Don Rovatti a suggerirmelo,per salvare Stefano, il bimbo che stava pernascere e che oggi ha 17 anni - ha dettoLorena - e quando me ne andai lo sapevanosolo mio marito e don Rovatti, che poivenne a trovarmi in Francia, portandomiuna copia del suo libro che conteneva tanteverità e che è stato fatto sequestrare».Lorena ha raccontato dell'accoglienza inFrancia, della solidarietà di una comunitàche ha riempito la chiesa quando suomarito Delfino è morto durante uno dei

    tanti viaggi che faceva, ogni settimana, per andare atrovare Oltralpe la sua famiglia. «Non ho mai accusato imiei primi quattro figli di avere detto il falso», ha aggiunto,lasciando intendere che quei bambini oggi maggiorenni malontani raccontavano una loro verità, frutto dellesuggestioni di personale che li aveva ascoltati. «E di tuttoquesto non ci sono registrazioni, tracce, riscontri», haaggiunto. In merito il giudice Martone ha dato qualchesuggerimento a Lorena, in sostanza per costringere igiudici che oggi non escono allo scoperto a darle le rispostea quei perché caduti nel vuoto. Ma è evidente che è stato ilclima a creare questa storia pazzesca. Clima, è statosuggerito da Antonella Diegoli del Movimento per la vita diFinale, alimentato nei tribunali e nei servizi da quelleassociazioni tuttora attive in Italia. (a.se)

    la testimonianza

    Caso pedofili, si riaprono vecchie feriteLe vicende di Massa Finalese al centro del dibattito. In sala anche persone coinvolte nel caso dell’asilo di Riano Flaminio

    La sala del convegno e a destra la signora Lorena Morselli (Foto Carlo Foschi)

    Non aveva esposto né le auto-rizzazioni alla commercializza-zione di prodotti e neppure ilcartello informativo in cui indi-cava gli orari di apertura e legiornata di chiusura. Una seriedi irregolarità che costeràall’imprenditore alimentareuna doppia multa da 308 euro euna denuncia. L’operazionecongiunta di controllo delle atti-vità commerciali è stata portataa termine venerdì sera dal per-sonale della Divisione di PoliziaAmministrativa e Sociale dellaQuestura, agenti del comando

    di Polizia Municipale e persona-le della Direzione Territorialedel Lavoro di Modena, che han-no effettuato mirati controllipresso alcuni esercizi pubblicidella città. Ad essere multato èstato un un bar-gelateria-pizze-ria di viale Gramsci al cui titola-re sono state contestate le dueviolazione. Nella stessa seratauna persona è stata inoltre de-nunciata in stato di libertà perla mancata esposizione della ta-bella dei giochi proibiti, obbligoimposto dal Testo unico sulleleggi di pubblica sicurezza.

    L’attività di venerdì sera dellapolizia e dei vigili, in collabora-zione con gli ispettori del Lavo-ro, si è concentrata su night clube circoli privati. Per un night divia Giardini multa di 400 europerché non era presente un rile-vatore del tasso alcolemico. Mal’operazione più importante nelcorso della nottata è stata com-pletata in via Lucca, in un circo-lo che di fatto permetteva l’in-gresso ad ogni tipo di avventore:5mila euro in quanto venivanoammesse ai servizi del circolopersone non socie.

    Furto nella notte ai danni diun forno di via Giardini. Igno-ti, dopo essersi introdottiall’interno del locale attraver-so uno degli ingressi, hannoprevato il fondo cassa, dovec’erano solo poche banconoterimaste dalla giornata di lavo-ro appena conclusa.

    Il furto è stato scoperto ierimattina all’alba al momentodella riapertura da parte deiproprietari. Ai titolari non è ri-masto altro da fare che chia-mare la polizia per sporgeredenuncia.

    via giardini

    Ladri in azionevia il fondo cassain un negozio

    IL CONVEGNO »AVVOCATI, MEDICI ED ESPERTI A CONFRONTO

    DOMENICA 17 MAGGIO 2015 GAZZETTA Cronaca 13