I SIMBOLI degli evangelisti - WordPress.com · 2011. 1. 17. · riferimento agli evangelisti...

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A cura: prof. Danilo Baresi

I SIMBOLI degli evangelisti

Le fonti più antiche che fanno riferimento agli evangelisti risalgono a Sant'Ireneo di Lione che nel suo Adversus Haereses, scritto nel II secolo, cosi informava su questi personaggi:

« Cosi Matteo scrisse nella linguadegli Ebrei il primo vangelo, altempo in cui Pietro e Paoloevangelizzavano Roma e vifondarono la Chiesa. Dopo lapartenza di questi ultimi, Marco,discepolo e interprete di Pietro,mise per scritto quello che Pietropredicava. Dal canto suo Luca, ilcompagno di Paolo, consegnava inun libro il vangelo che il suomaestro predicava. Poi Giovanni, ildiscepolo del Signore, quello chesi era addormentato sul suo petto,pubblicò anche lui un vangeloquando si trovava a Efeso in Asia »(Adv. Hae. III Preliminare)

Iconografia

Le icone degli Evangelisti

(Leggiamo insieme Ez 1, 4-12)

(Leggiamo insieme Ap 4, 6-8)

Sulla base di queste descrizioni e sulla base del modo in cui i rispettivi vangeli iniziano il

proprio racconto, essi vengono associati a questi simboli:

Matteoraffigurato come uomo (oangelo: tutte le figure sonoinfatti alate). Il vangelo diMatteo è quello che mettepiù in risalto l'umanitàdel Cristo (il Figliodell'Uomo, come vienespesso indicato). Il testoesordisce con ladiscendenza di Gesù e, inseguito, narra la suainfanzia, sottolineandonequindi il suo lato umano.

Marcoraffigurato come leone. NelVangelo di Marco vienemaggiormente indicata laregalità, la forza, la maestàdel Cristo: in particolare inumerosi miracoliaccentuano l'aspetto secondocui Cristo vince il male.Inoltre è proprio questoVangelo che narra della vocedi San Giovanni Battistache, nel deserto, si elevasimile a un ruggito (di unleone, appunto),preannunciando agli uominila venuta del Cristo.

(Cfr. insieme Gv 1, 22-23)

Luca

raffigurato comebue ovvero come unvitello, simbolo ditenerezza, dolcezzae mansuetudine,caratteri distintivi diquesto Vangelo perdescrizione eteologia

Giovanni

raffigurato come un'aquila. Ilsuo Vangelo infatti ha unavisione maggiormenteteologica, e quindi è quello cheha la vista più acuta. L'aquila èquello che vola più in alto ditutti gli esseri e che, unico fratutti, può vedere il sole con gliocchi senza accecarsi, ossiavedere verso i cieli e verso l'Assoluto, verso Dio. Il Vangelodi Giovanni infatti si apre conparole di forte caricatrascendente

(Cfr. insieme Gv 1, 1-18)

Incarnazione (l'uomo)Passione (il bue)Resurrezione (il leone)l'Ascensione (l'aquila)

Secondo San Gerolamo il tetramorfosintetizza la totalità del mistero cristiano:

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