Post on 17-Feb-2019
I COMPORTAMENTI NEGATIVI SUL LAVORO ED IL MOBBING
Siena, 2-3 Dicembre 2010
Dott.ssa Carla GaroniPsicologa del lavoro
Università degli Studi di Siena
LE PARI OPPORTUNITÀ
NELL’ANNO EUROPEO DELLA LOTTA ALLA POVERTÀ
E ALL’ESCLUSIONE SOCIALE
L’Organizzazione Internazionale del
Lavoro (1986) ha definito i rischi
psicosociali in termini di interazione
tra contenuto del lavoro, gestione
ed organizzazione del lavoro.
Condizioni
ambientali ed
organizzative
Competenze ed
esigenze dei lavoratori
dipendenti
RISCHI PSICOSOCIALI
“Quegli aspetti di progettazione del lavoro,
di organizzazione e gestione del lavoro, i
rispettivi contesti ambientali e sociali, che
potrebbero arrecare danni fisici o
psicologici”. (Cox & Griffith, 1995)
I rischi psicosociali possono incidere sia sulla
salute fisica che psichica in modo diretto ed
indiretto attraverso l’esperienza di stress.
RISCHI PSICOSOCIALI
Comportamenti negativi
Stress
Burnout
Mobbing
Lo stress è parte del nostro vivere sia
negli eventi positivi sia nelle avversità.
Se non provassimo nessuna forma di
stress, non saremmo vivi!
Quando non ci sentiamo sicuri
nell’affrontare un evento comincia la
preoccupazione e ci sentiamo
“stressati”.
Stress = sforzo
Cosa genera lo stress?
Gli eventi
importanti della
vita
I problemi
quotidiani
Le preoccupazioni a lungo termine
Che cosa è lo stress?
La reazione adattiva generale di un
organismo attivato da stimoli esterni
di svariata natura.
E’ il risultato di un processo di
adattamento che coinvolge
l’individuo durante la sua interazione
con l’ambiente.
Lo stress ha una valenza positiva
quando è un fenomeno di breve durata
(eustress).
Lo stress diventa nocivo quando si
protrae per lunghi periodi di tempo
(distress).
“Il soggetto valuta l’evento che deve
essere affrontato (conflitti familiari,
impegni lavorativi, relazioni sociali
difficili, …) e cerca una strategia per
farvi fronte.”
COSA E’ IL BURN OUT?
Il termine burn out si potrebbe
tradurre letteralmente in bruciato,
per rendere meglio l’idea
corrisponde a
“scoppiato dal lavoro”.
Colpisce principalmente i lavoratori
impegnati nelle professioni d’aiuto,
nell’assistenza ai malati gravi,
nell’emergenza.
Esaurimento di ogni
energia
Svuotamento
psichico
Mobbing
?
L’origine del termine
Il termine Mobbing deriva da quello inglese “to
mob”, che vuol dire aggredire, accerchiare,
assalire in massa, malmenare; ed è stato usato
da K. Lorenz proprio per descrivere il
comportamento di alcuni animali che si
coalizzano contro un membro del gruppo, lo
attaccano, lo isolano, lo escludono dal gruppo,
lo malmenano fino a portarlo anche alla morte.
Mobbing:
definizioni classiche• Lorenz (1971): Il coalizzarsi di un gruppo di animali contro un altro
animale indesiderato, per allontanarlo o eliminarlo.
• Leymann (1988): Sistematica attività ostile posta in essere da
colleghi o da superiori nei confronti di un lavoratore, volta ad
esempio a isolarlo o a rovinarne la reputazione personale o
professionale
• Ege (1996): Il mobbing è una guerra sul lavoro in cui, tramite
violenza psicologica, fisica e/o morale, una o più vittime vengono
costrette ad esaudire la volontà di uno o più aggressori. Questa
violenza si esprime attraverso attacchi frequenti e duraturi che
hanno lo scopo di danneggiare la salute, i canali di comunicazione,
il flusso di informazioni, la reputazione e/o la professionalità della
vittima. Le conseguenze psicofisiche di un tale comportamento
aggressivo risultano inevitabili per il mobbizzato
Definizione
Il mobbing può essere definito come
un’aggressione psicologica, una
forma di offesa morale, volta a
spingere una persona alla sua
esclusione dal contesto lavorativo o
danneggiare alcuni aspetti del ruolo
lavorativo e della mansione.
(Einarsen et al, 2003 in Giorgi 2004)
(Einarsen et al, 2003 in Giorgi 2004)
Definizione
Per etichettare come mobbing
determinate attività e processi, i
comportamenti di vessazione
devono essere esercitati
ripetutamente e regolarmente.
Definizione
Il mobbing è un processo di
intensificazione di un conflitto
(escalation) nel corso del quale una
persona si trova in una posizione di
inferiorità ed è vittima di
sistematiche azioni negative da
parte di uno o più aggressori.
(Einarsen et al, 2003 in Giorgi 2004)
Definizione
Il mobbing non si riferisce né ad un
conflitto scaturito da un incidente o
da un evento isolato né ad un
conflitto in cui tra aggressore e
vittima intercorre la stessa relazione
di potere.
(Einarsen et al, 2003 in Giorgi 2004)
MOBBING
Strategico Verticale
Emozionale o Trasversale
Orizzontale
MOBBING
Mobbing individuale
oggetto il singolo lavoratore
Mobbing collettivo
oggetto gruppi di lavoratori
MOBBING
BOSSING
atteggiamento spadroneggiante in
ambiente di lavoro
aggressività evidente
strategia aziendale mobbing
pianificato
MOBBING
Parametri per il riconoscimento del mobbing
Ambiente lavorativo
Frequenza delle azioni
Durata
Intento persecutorio
Tipo di azioni *
MOBBINGTipo di azioni
Attacchi ai contatti umani
Isolamento sistematico
Cambiamento delle mansioni
Attacchi contro la reputazione
Violenza o minacce di violenza
(almeno 2 delle 5 categorie di azioni ostili)
MOBBING
Abuso di controlli medico fiscali in caso di malattia
Accuse di scarsa produttività
Assegnazione di compiti superiori a subordinati
Assegnazione di obblighi dequalificanti o umilianti
Attribuzione di incarichi con indicazioni aspecifiche
Addebito di contestazioni infondate con sanzioni disciplinari pretestuose
Contestazioni o richiami disciplinari non adeguati
“Divide et impera”
Esclusione da riunioni plenarie
Emarginazione e isolamento della vittima nell’ambito lavorativo
MOBBING
Esclusione reiterata del lavoratore ad iniziative formative, di riqualificazione e aggiornamento profess.
Esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo
Impedimento sistematico e strutturale all’accesso a notizie
Imposizione di turni gravosi
Imposizione di non parlare con la vittima
Inadeguatezza strutturale e sistematica delle informazioni inerenti l’ordinaria attività di lavoro
Lesione dell’immagine e/o della reputazione presso colleghi e superiori
Mancata assegnazione degli strumenti di lavoro
Mancata assegnazione dei compiti lavorativi, con inattività forzata
MOBBING Marginalizzazione dalla attività lavorativa
Minacce di trasferimento Prolungata attribuzione di compiti esorbitanti o
dequalificanti rispetto al profilo professionale posseduto
Provocazioni al fine di indurre il soggetto a reazioni incontrollate
Richieste di lavoro urgente
Richieste con obiettivi impossibili
Ripetute variazioni di orientamento sul lavoro
Ripetuti trasferimenti ingiustificati
Svuotamento delle mansioni
Tendenza a riferire giudizi negativi di terzi
Uso di minacce e di tono arrogante
Valutazioni di profitto non adeguate
azioni mobbizzanti
isolare
discreditare
ridurrel’autostima
comprometterela salute
Il mobbing è caratterizzato da
comportamenti ostili reiterati nel
tempo e gli studiosi spesso
considerano una frequenza standard
di una volta alla settimana per
differenziare il mobbing da altri
comportamenti negativi di minore
intensità.
Criterio di Frequenza
Comportamenti ostili esercitati
una volta al mese o anche
meno frequentemente non
possono essere considerati
mobbing.
Durata
La maggior parte degli studiosi, sulle
orme di Leymann, concordano
nell’utilizzo di un punteggio di cut off di
almeno sei mesi per differenziare
l’esposizione al mobbing da altri
stressors e comportamenti negativi.
Intenzionalità dell’aggressore
Proprio la continuità dell’azione
vessatoria manifesta l’evidente
intenzione di nuocere da parte del
mobber e quindi l’aspetto
dell’intenzionalità viene ritenuto
uno degli elementi caratterizzante il
mobbing.
Il mobbing sembra essere un
processo che evolve gradualmente
nel tempo, a partire da una
condizione di conflitto non risolta
come una sorta di escalation dello
stesso conflitto.
Tentativi delle parti di cooperare e controllo della tensione in atto
Perdita dell’oggetto e della causa originaria del conflitto
Polarizzazione delle posizioni divergenti
Le parti comunicano solo attraverso il canale non verbale
Consapevolezza del rischio di perdere la buona
reputazione
Strategie mirate a colpire il nemico
Distruzione
della persona
Attacchi ai nervi della persona
Ostilità
Escalation del conflitto
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Comportamenti negativi sul lavoro
“azioni ostili esercitate, più o meno
intenzionalmente da un soggetto nei
confronti di un individuo o di una
organizzazione, che violano le
norme, il contratto psicologico e i
valori propri della dignità umana.”
(Giorgi, 2004)
Comportamenti negativi sul lavoro
Aggressioni fisiche e
verbali
Eccessivo sarcasmo
Comportamenti negativi sul lavoro
Aggressioni fisiche e
verbali
Eccessivo Sarcasmo
Non tutti i comportamenti negativi sul
lavoro sono Mobbing !
Comportamenti negativi e mobbing
Chiunque può esserne
bersaglio
Non sistematici
Sporadici o permanenti
Rari o frequenti
Effetti negativi sulla salute
Il target è una persona
particolare
Sistematico
Permanente (1/2 anni)
Frequente (1 volta alla
settimana)
Effetti estremamente negativi
sulla salute
Comportamenti negativiMobbing
Comportamenti Negativi
La maturazione della consapevolezza, che non tutte
le azioni vessatorie su posto di lavoro sono azioni
mobbizzanti, ma che ci sono altri comportamenti
ostili sul posto di lavoro contribuisce ad una
definizione più precisa del fenomeno, affinché
esso non venga impropriamente riferito, come
ancora oggi accade, per descrivere quasi tutto
quello che succede di negativo sul posto di
lavoro.
Comportamenti Negativi
Inoltre la possibile e auspicata diffusione
della conoscenza di queste forme di
molestia che non rientrano nel
mobbing può evitare, per delle
potenziali vittime, quella percezione
soggettiva di sentirsi mobbizzati.
Rappresenta metaforicamente il cuore
del mobbing.
Politiche organizzative e mobbing
Il mobbing si manifesta quando
l’organizzazione direttamente o
indirettamente tollera e legittima i
comportamenti negativi, specie
nel momento in cui non ci siano
politiche di prevenzione e di
intervento o supporto
organizzativo