GEL DI CARBOPOL 940 OTTENUTO PER AGITAZIONE MANUALE E … · 2019-06-05 · GEL OTTENUTO MEDIANTE...

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GEL DI CARBOPOL 940 OTTENUTO PER AGITAZIONE MANUALE E MECCANICA.

La formula proposta è un idrogel di Carbopol 940 ® ottenuto per neutralizzazione con trietanolammina, che ha la seguente composizione

Carbopol 940® ..................................... 2,5 g Trietanolamina ................................ qb a pH 7 Acqua purificata c.s.p. ......................... 100 g

Questa formulazione è stata scelta per i seguenti motivi:

- E’ frequentemente prescritta.

- È facile da preparare.

- Ha un'elevata stabilità.

PREPARAZIONE DEI CAMPIONI

Si preparano 200 g di gel per la realizzazione dei vari controlli,

secondo la seguente metodica:secondo la seguente metodica:

GEL OTTENUTO MEDIANTE AGITAZIONE MANUALE

Carbopol 940 viene disperso in acqua distillata, la miscela ottenuta è

posta all'interno di un recipiente chiuso e lasciando a riposo a

temperatura ambiente per 12 ore. temperatura ambiente per 12 ore.

Trascorso tale tempo, la trietanolammina si aggiunge goccia a goccia

agitando leggermente con bacchetta di vetro dopo ogni aggiunta, fino

alla formazione del gel (pH 7).

GEL OTTENUTO MEDIANTE SISTEMA DI AGITAZIONE MECCANICA

Seguire il procedimento visto in precedenza.

CARATTERISTICHE DEI GEL ELABORATI

Nella tabella seguente si riportano alcune caratteristiche rilevate in

base al sistema di agitazione impiegato

CARATTERISTICHE DEI GEL DOPO 48 ORE

1. OSSERVAZIONE MICROSCOPICA

Gli strisci sono stati prelevati da diversi Campioni di idrogeli ottenuti

con agitazione manuale e sistema di agitazione meccanica, osservati

al microscopio ottico. al microscopio ottico.

In entrambi gli idrogel non vengono osservate macchie di Carbopol ®

senza gelificanti o gelificata, e solo parzialmente alcune microbolle

d'aria.

2. PH

Il pH in entrambe le preparazioni è 7.

3. CONSISTENZA

Nella tabella seguente si evidenziano i valori dei gradi di penetrazione

media in funzione del tempo, dei gel ottenuti per agitazione manuale

e meccanica.

Come si vede, la consistenza del gel ottenuto mediante sistema di agitazione

meccanica, è leggermente minore della consistenza del gel ottenuto mediante

agitazione manuale.

4. ESTENSIBILITA’

Nella tabella seguente, si riportano i valori di estensibilità media

rispetto al peso, dei gel ottenuti per agitazione manuale e meccanica

Como si può rilevare, la estensibilità del gel ottenuto mediante sistema di

agitazione meccanica è maggiore di quella ottenuta con agitazione manuale.

5. ASPETTO ESTERNO DEI GEL SOTTOPOSTI A 40 ºC PER UN MESE

In entrambi i casi, non si osservano variazioni significative.

• ASPETTO ESTERNO DEI GEL A TEMPERATURA AMBIENTE DOPO 2

ANNI

Tutti i campioni hanno mantenuto la stabilità iniziale.

COMMENTO

I gel preparati con agitazione meccanica, hanno una maggiore

estensibilità e sono meno consistenti di elaborati manualmente, per estensibilità e sono meno consistenti di elaborati manualmente, per

una minore rigidità nella struttura polimerica ottenuta. Notevole

anche la sua trasparenza e la luminosità rispetto al idrogel preparati

manualmente.

INCORPORAZIONE DI UN PRINCIPIO ATTIVO DI NATURA ACIDA ALLA

FORMULAZIONE

Se ad un gel di Carbopol si aggiunge un p.a. di natura acida, si

produce la rottura immediata del gel per la diminuzione del pH. La

gelificazione del Carbopol si realizza a valori di pH neutro o vicini alla

neutralità. E’ possible infatti incontrare prescrizioni di questo genere:neutralità. E’ possible infatti incontrare prescrizioni di questo genere:

Acido glicolico ......................................... 8 g

Gel neutro di Carbopol q.b. a. ............. 100 g

INCORPORAZIONE DI UN PRINCIPIO ATTIVO DI NATURA ACIDA ALLA

FORMULAZIONE

Il risultato sarà un liquido semifluido e con grumi, inaccettabile dal

punto di vista galenico e con scarsa o nulla azione terapeutica. Il

Farmacista impiegherà un altro agente gelificante.

Ma si potrebbe formulare un gel di Carbopol stabile in ambiente Ma si potrebbe formulare un gel di Carbopol stabile in ambiente

acido. Permette l’aggiunta di p.a. di natura acida, senza problemi. In

questo caso la gelificazione non si basa sulla neutralizzazione con una

base debole, ma nell’impiego di glicole propilenico ad una data

concentrazione. I gruppi carbossilici del Carbopol formano ponti di

idrogeno con gli –OH del glicole dando luogo ad una rete con le

caratteristiche di un gel (gelificazione per formazione di ponti

idrogeno).

PREPARAZIONE DEI CAMPIONI

Determineremo la quantità esatta di glicole propilenico per produrre

un gel stabile in presenza di p.a. di natura acida. Sia impiegando una

agitazione manuale che meccanica.

Prepareremo tre gel con percentuali diverse di glicole propilenico (10,

20 e 30 %) ed uno senza glicole come test di comparazione.20 e 30 %) ed uno senza glicole come test di comparazione.

Carbopol 940 ...................................... 2,5 g Propilenglicole

.................................. 10,0 g

Acqua purificata q.b. a .................... 100,0 g

Carbopol 940 ...................................... 2,5 g Propilenglicole

.................................. 20,0 g .................................. 20,0 g

Acqua purificata q.b. a .................... 100,0 g

Carbopol 940 ...................................... 2,5 g Propilenglicole

.................................. 30,0 g

Acqua purificata q.b. a ................... 100,0 g

− Gel ottenuto mediante agitazione manuale

Dissolvere il glicole nell’acqua ed aggiungere il Carbopol 940, agitando

sino a completa dispersione.

Si trasferisce in un vaso ben chiuso e si lascia a riposare per 12 ore a

temperatura ambiente. Alla fine si mescola dolcemente con bacchetta temperatura ambiente. Alla fine si mescola dolcemente con bacchetta

di vetro per omogeneizzare bene il gel ottenuto.

− Gel ottenuto mediante agitazione meccanica.

Se inserisce il Carbopol e la soluzione glicole-acqua, nel recipiente del

Topitec (o Citounguator) e si sottopone ad alta velocità per circa 11

minuti. Alla fine, si apre il recipiente e si termina omogeneizzando

dolcemente con bacchetta di vetro.

minuti. Alla fine, si apre il recipiente e si termina omogeneizzando

dolcemente con bacchetta di vetro.

CARATTERISTICHE DEI GEL APPENA ELABORATI

Nella tabella seguente i risultati:Nella tabella seguente i risultati:

COMMENTO

Con l’aumento della percentuale di Glicole propilenico, aumenta la

trasparenza, viscosità ed untuosità; diminuisce il numero di grumi trasparenza, viscosità ed untuosità; diminuisce il numero di grumi

formatisi ed aumenta leggermente il pH per l’aumento della

formazione di ponti idrogeno.

Appena elaborati i gel, sia manualmente che per agitazione

meccanica, si aggiunge l’acido lattico:

− Gel ottenuto mediante agitazione manuale

Si aggiunge l’acido lattico sopra il gel a piccole porzioni,

agitando con bacchetta, fino a omogeneità.agitando con bacchetta, fino a omogeneità.

− Gel ottenuto mediante agitazione meccanica.

Si aggiunge tutto l’acido lattico sopra il gel e si sottopone ad

agitazione a velocità elevata, per 1 minuto.

Risultato e commento

I risultati ottenuti in entrambe le modalità, sono simili: i gel con il

10% di glicole, presentano rottura istantanea all’aggiunta dell’acido

lattico.

Contestualmente diminuzione di viscosità e formazione di grumi.

I gel con il 20% di glicole, non presentano rottura ma la consistenza è

alquanto minore. alquanto minore.

I gel con il glicole al 30% non presentano rottura e non si modifica la

consistenza.

Per questo possiamo concludere che l’aggiunta di acido lattico in gel

di Carbopol 940 ottenuto per formazione di ponti idrogeno,

impiegando concentrazioni di glicole propilenico al 20 – 30%, non

influiscono sulla stabilità dei gel medesimi.

INCORPORAZIONE DI UN OLIO ALLA FORMULAZIONE: LIPOGEL

L’elevata consistenza dei gel favorisce l’emulsionamento di un olio,

tipo olio di vaselina, formando oleogel. Si forma una rete di

protezione nei confronti dei globuli dell’olio, e ne impedisce la protezione nei confronti dei globuli dell’olio, e ne impedisce la

sedimentazione, data la sua alta viscosità.

L’oleogel risultante sarà tanto più stabile quanto minore sarà la

grandezza dei globuli di olio.

La formulazione di oleogel è interessante per vari motivi:

1. La preparazione è facile e semplice, e non necessita di apporto di

calore, il che la differenzia notevolmente dalla preparazione di

emulsioni.

• Come visto per le emulsioni, nei lipogel si possono incorporare p.a. • Come visto per le emulsioni, nei lipogel si possono incorporare p.a.

idrosolubili (nella porzione acquosa del gel) e liposolubili ( si

uniscono alla parte oleosa) ed anche polveri, incorporandole alla

fine nel lipogel.

• La estensibilità, consistenza e grado di evanescenza si possono

regolare in funzione della quantità di olio da aggiungere.

PREPARAZIONE DI CAMPIONI

Al gel di Carbopol 940 ottenuto secondo le modalità descritte in

precedenza, si aggiungono quantità diverse di vaselina liquida ( 10,

15 e 20 g:

− Lipogel ottenuti mediante agitazione manuale.

Si aggiunge al gel di Carbopol, la vaselina liquida a piccole porzioni,

agitando energicamente dopo ogni aggiuntana fino a totale

omogeneizzazione.omogeneizzazione.

− Lipogel ottenuti mediante agitazione meccanica

Al gel di Carbopol, si aggiunge tutta la vaselina liquida, nel recipiente

adatto e si sottopone ad agitazione a velocità sostenuta per 3

minuti.

RISULTATI

− Lipogel con un 10 % di vaselina liquida.

Entrambi i lipogel sono stabili, di colore bianco latte, moderatamente Entrambi i lipogel sono stabili, di colore bianco latte, moderatamente

evanescenti e non appiccicosi una volta applicati. Alta estensibilità

e consistenza paragonabile a quella del gel di Carbopol iniziale.

Non si osservano variazioni significative dopo un mese, a 40°C.

Nella foto si osservano globuli di vaselina liquida, del lipogel ottenuto

per agitazione meccanica ( macrofotografia x 400).

− Lipogel con un 15 % di vaselina liquida.

Differenze dalla precedente: meno evanescente, maggior estensibilità

e leggermente meno consistenza.

− Lipogel con un 20 % di vaselina liquida.− Lipogel con un 20 % di vaselina liquida.

In entrambi i casi, rottura del gel, con formazione di una grande

quantità di grumi ed una brusca diminuzione della viscosità.

COMMENTO

1. Esiste una grande differenza nelle carattaristiche organolettiche di formulazioni

allestite con metodo manuale o meccanico. Anche per quanto riguarda la stabilità.

2. Le emulsioni ottenute meccanicamente sono più brillanti e soffici al tatto, di

quelle ottenute manualmente e meno estendibili.

3. Le emulsioni elaborate con entrambi i metodi, mantengono la stabilità fisica a

40°C durante il primo mese e fino a 2 anni, se conservate a temperatura ambiente,

tranne la emulsione A/O non ionica, che si rompe entro un’ora, se elaborata tranne la emulsione A/O non ionica, che si rompe entro un’ora, se elaborata

meccanicamente.

4. Il sistema di agitazione meccanica, generalmente facilita l’incorporazione di

principi attivi direttamente nei recipienti utilizzati.

In conclusione, il sistema di agitazione meccanica

presenta i seguenti vantaggi rispetto alla elaborazione

con metodo manuale:

• versatilità,

• rapidità, • rapidità,

• miglioramento dei caratteri organolettici,

• migliore l’incorporazione di principi attivi,

• diminuzione delle dimensioni dei globuli della fase

interna.

Stick

Stampi Capacità:

stick tondi 5,8 mL

stick larghi 10,4 mL

Stick

stick larghi 10,4 mL

Usati per confezionare anestetici locali, solari, farmaci uso

oncologico, antivirali ed antibiotici.

Stick

Le basi più usate:

-Basi che fondono alla temperatura corporea, tipo burro

cacao, vaselina, cere, PEG e similari.

Stick

cacao, vaselina, cere, PEG e similari.

Opache o trasparenti

-Basi che devono essere umettate prima dell’uso,

tipo allume e alluminio solfato.

Matita emostatica

Allume 70

Ferro solfato 7

Stick

Ferro solfato 7

Rame solfato 7

Ammonio HCl 9

Zinco solfato 7

Miscelare le polveri e far fondere (in becher per es.)

Introdurre negli stampi

Un buon stick deve

essere non eccessivamente grasso, uniforme, stabile, privo di

chiazze, non molli, non si devono sbriciolare e rompere.

Stick

chiazze, non molli, non si devono sbriciolare e rompere.

Non esiste un'unica cera adatta a tutti gli scopi, per cui bisogna

ricorrere ad una miscela che ammorbidisca a temperatura corporea

senza sciogliersi completamente e che contenga lubrificanti ed altri

ingredienti che favoriscano l’assorbimento del farmaco,

Stick

ingredienti che favoriscano l’assorbimento del farmaco,

mantenendo l’effetto emolliente.

La consistenza è determinata dal punto di fusione delle cere e per

questo si ricorre a miscele.

Oli

Stick

Cere

Basi solubili in acqua

BASI

Stickesempio

Cera d'api 22 gCera carnauba 3 gBurro cacao 10 gOlio vegetale 50 gBurro di karitè 15 g

Si mescolano i componenti e si portano a fusione. Si versano negli stick appositi. Il prodotto si presenta di colore giallo pallido brillante. Ammorbidisce a 50°C.