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FONTI DI INTOSSICAZIONE

Farmaci

Inquinamento industriale

Inquinamento agricolo

Prodotti ad uso domestico

Tossine animali

Azioni dolose

Alimenti tossici o contaminati

Azioni dolose e delittuose

Uccisione volontaria di animali per rappresaglie, invidie, dispetti.

L’incidenza di tali avvelenamenti risulta incrementata rispetto al passato più facile reperibilità commerciale di sostanze, spesso vietate, dotate di elevata tossicità (es. insetticidi, rodenticidi ed erbicidi) facilmente inglobabili in esche molto appetite da animali domestici quali cani e gatti

• Non esiste in Italia un centro antiveleni veterinario mentre diversi sono i centri antiveleni umani;

• I dati relativi alla epidemiologia degli avvelenamenti negli animali in genere sono scarsi;

Caloni et al., 2012, Veterinary Record, 1-5.

PIU’ COMUNI PESTICIDI RIPORTATI IN EUROPA QUALI CAUSA DI INTOSSICAZIONE NEI SINANTROPI

• Rodenticidi (anticoagulanti come brodifacoum, bromadiolone, difenacoum, α cloralosio, fosfuro di zinco, stricnina, ecc.)

• Erbicidi (glifosate, paraquat)

• Avicidi (alpha-cloralosio)

• Molluschicidi (metaldeide, methiocarb)

• Fungicidi (solfato di rame, ziram)

• Insetticidi (organofosforici quali chlorpyriphos, parathion e carbamati come methomyl e più recentemente piretroidi, fipronil e imidacloprid)

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Esche composte da lardo farcito con Carbamati e Pesticidi Organofosforici

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Esca composta da carne macinata e Carbamati (Methiocarb)

Esca composta da un pezzo di lardo con all’interno una fiala di cianuro

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Esca rinvenuta appesa al ramo di un albero composta da prosciutto con all’interno

una fiala di cianuro

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Esca composta da pezzi di lardo con all’interno una fiala di cianuro

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•Farmaci (intossicazioni iatrogene)

Medicamenti impiegati in terapia qualora non vengano attentamente considerate:

- l’esatta posologia;- la frequenza di somministrazione indicata; - la via di somministrazione prescritta;

Preparati per uso esterno impiegati su animali che hanno l’abitudine di leccarsi (antiparassitari).

Erroneo scambio di prodotti.

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Mangimi medicati ed integratori zootecnici impiegati:

- per posologie troppo alte;- per somministrazioni protratte;- per una non uniforme distribuzione del

principio attivo nel mangime.

Ingestione di farmaci destinati all’uomo (tranquillanti, antidepressivi, pillole anticoncezionali).

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•Contaminazione industriale

Fumi originati da combustione di combustibili vari (derivati del petrolio, carbone, ecc.) in concomitanza con particolari condizioni metereologiche*. Sono in causa ossido di carbonio, anidride solforosa, idrogeno solforato, ammoniaca, gas nitrosi, fenoli e aldeidi.

*I fumi contenenti tali sostanze non rappresentano in genere un grave pericolo per gli animali, a meno che non vi siano particolari condizioni atmosferiche che ne favoriscono il ristagno al suolo.

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Dispersione nell’atmosfera di sostanze provenienti da industrie che fabbricano od utilizzano sostanze tossiche (fonderie, smalterie, ceramifici, colorifici, cartiere, concerie, industrie tessili, ecc.), quali piombo, cromo, rame, mercurio, zinco, arsenico, fluoro, cloro, idrocarburi, olii lubrificanti.

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•Prodotti di impiego agricolo

Sfruttamento in campo agricolo di prodotti della chimica organica non dotati di selettività quali fertilizzanti, anticrittogamici, insetticidi, acaricidi, erbicidi, fungicidi, nematocidi, molluschicidi, ornitorepellenti.

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Le intossicazioni possono verificarsi per:

pratiche irrazionali di concimazione; erroneo scambio di fitofarmaci; applicazione sugli animali di formulazioni idonee all’impiego

agricolo o per il trattamento di infrastrutture; incuria nell’abbandono di contenitori e di quantitativi di pesticidi

non utilizzati; allestimento di loro soluzioni in prossimità di ricoveri o campi

foraggieri; scarico di acque di lavaggio di macchine irroratrici in canali adibiti

ad irrorazione di campi o ad abbeverata; utilizzo di attrezzature non ben funzionanti; dispersione aerea dei vari prodotti su colture foraggiere; impiego a concentrazioni finali superiori a quelle necessarie; mancata osservanza dei prescritti intervalli di tempo.

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Piante:piante tossiche appetite (Taxus baccata,

Senecius jacobea); condizioni atmosferiche sfavorevoli, che rendono scarsa la

disponibilità di foraggi normalmente appetiti;grado di sviluppo del vegetale (Delphinium spp., meno

tossico a sviluppo completo); accumulo nelle piante di alcuni elementi minerali (Astragalus

spp.: composti del selenio); alterazioni fermentative (Melilotus alba: cumarina

dicumarolo); raccolta con mezzi meccanici, trinciatura (Sorgo: glucosidi

cianogenetici);miscelazione con foraggi (Nerium oleander, Pteridium

aquilinum);

•Alimenti

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trattamenti con diserbanti, che possono mascherare il sapore amaro di alcune piante rendendole appetibili, o che possono aumentare il contenuto di principi tossici in esse contenuti;

particolari trattamenti agricoli (brassicacee: massive fertilizzazioni con composti azotati innalzano notevolmente il tasso di nitrati);

inquinamento industriale (metalli pesanti) o fungino (aflatossine, rubratossine, ocratossine, zearalenone, slaframina, sporidesmina, tossine tremorgeniche, tricoteceni, stachibotrioossina, patulina, alcaloidi della segale cornuta);

contaminazione da microrganismi diversi (tossina botulinica, tossine di E. coli).

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Procedimenti a cui a volte vengono sottoposti alcuni prodotti (panelli di semi di cotone: aumento delle concentrazioni di gossipolo se non vengono usati i solventi adatti; Olio estratto con tricloroetilene composti tossici).

Inquinamento con sostanze utilizzate in processi di lavorazione, di residui di farmaci in precedenza usati per l’allestimento di mangimi medicati o di sostanze impiegate per la preparazione di esche rodenticide.

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Eccessiva somministrazione di normali principi nutritivi nella dieta (carboidrati e sostanze proteiche);

eccessiva additivazione di prodotti usati nell’alimentazione integrata (urea).

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•Prodotti di uso aziendale e domestico

Vernici (solventi e coloranti contenenti Pb, As, Cr, ecc.) Olii lubrificanti Liquido anticongelante (glicole etilenico) Esche rodenticide Detersivi Disinfettanti (fenolo) Materie plastiche (plasticizzanti e

viscodepressanti)