Formaggio spalmabile, tipo philadelphia, fatto in casa

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Cucina italiana, formaggio spal

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Formaggio spalmabile autoprodottoTipo Philadelphia

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Questo formaggio spalmabile ricorda il “Philadelphia”, ma meno grasso, per l’assenza di panna e perciò di gusto più

acidulo (Ndr); è facilissimo da fare in casa: praticamente basta far colare il siero da uno yogurt!

Perciò, potremmo anche utilizzare quello già pronto, ma noi facciamo le cose per benino e prepariamo in casa anche lo

yogurt, passo per passo.

Ingredienti per 1 chilo di yogurt:1 litro di latte intero;

2 cucchiaiate di yogurt intero, compatto.Inoltre, facoltativo:

mezzo *formaggino Philadelphia - vedremo entrambe le prove, prima senza e poi con *.

Prova con solo latte e yogurt:Innanzitutto, mettiamo a scaldare il latte a

fuoco medio;

deve arrivare a 37/40 gradi; se non avete il termometro per alimenti, fate la “prova del dito”: immergete un dito nel

latte e non dovrà scottarvi; deve essere tiepido, poco più della nostra temperatura corporea.

Spegnete il fuoco, prelevate qualche cucchiaiata di latte, diluiteci due cucchiaiate di yogurt intero del

tipo compatto e versate sul latte.

Mescolate bene e versate nel thermos; il contenitore deve essere ben pieno, diciamo fino a un centimetro dal bordo.

Chiudete col coperchio e lasciate agire da 4/8 ore, o tutta la notte, se lo fate di sera.

Così si presenta lo yogurt dopo 4-5 ore (dipende molto dalla temperatura dell’ambiente, più fa caldo e più

velocemente si moltiplicheranno i fermenti del latte).

Occorrerà un tovagliolo/telo per filtrare, ma prima sarà bene sterilizzarlo, facendolo bollire in poca acqua, per una decina di minuti: così si eviteranno tracce di impurità o di detersivi, se ve

ne fossero.

Ora siamo pronti e possiamo filtrare lo yogurt; non preoc-cupatevi se apparisse poco compatto, si addenserà in fri-

gorifero; però assaggiate: si dovrà sentire un po’ di acidulo, caratteristico dello yogurt e dovrà essersi un po’ rappreso,

altrimenti bisognerà lasciarlo riposare ancora.

Io ci metto mezzo cucchiaino da caffè, di sale fino, e mescolo delicatamente; senza sale avrà un gusto

neutro ma poi, volendo, lo si potrà anche dolcificare.

Eccolo qui: ora copro con un piattino e metto, così com’è, in frigorifero, per tutta la notte.

Comincia già a perdere il liquido ma, attenzione, lo yogurt non deve rimanere immerso nel siero, scegliete un contenitore

abbastanza profondo. Dovrebbe diminuire della metà del suo volume.

Così si presenta il mattino dopo: leggermente acidulo, morbido e cremoso, come piace a me.

Il gusto ricorda moltissimo il “Philadelphia” ma, ripeto, rimane più acidulo, per l’assenza della crema di latte, come

quasi tutti i formaggi magri.

Io sono impaziente e mi fermo qui ma, se lo preferite più vicino all’originale, lasciatelo filtrare ancora un giorno in frigorifero:

coprite con un piattino da caffè, richiudete il tovagliolo e metteteci un peso sopra, perderà ancora siero e diventerà più

compatto.

Nulla vieta, poi, di farne la versione dolcificata, se non avete già messo il sale: con aggiunta di zucchero

grezzo, miele, vaniglia, ecc., durante il filtraggio o semplicemente aggiunto dopo.

Per me, ne è venuto troppo e preferisco farne delle confezioni “porzionate” da 50 grammi l’una

da congelare.

Attenzione:Nelle preparazioni casalinghe, come questa, non ci

sono conservanti e, se questo è un vantaggio per la salute, per contro, bisogna consumare a breve; in questo caso, entro qualche giorno pur tenendo in

frigo.

Ho trovato al mercatino rionale degli utilissimi mini-pacchetti con coperchio (ma si possono sostituire coi

bicchierini da caffè, da coprire con pellicola per alimenti). O, semplicemente, se ne può fare di meno, magari usando dello yogurt già pronto e, perché no, quando lo si trovi

in offerta.

Questo è il mio confezionamento casalingo. Aggiungo solo che ho ottenuto il tutto con l’unica spesa

di 1 litro di latte e 2 cucchiaiate di yogurt già pronto: davvero economico!

In effetti la resa è stata sui 450/500 grammi ma è rimasto più morbido, rispetto all’originale.

Naturalmente, ho voluto provare a rifarlo, con lo stesso procedimento, ma aggiungendo stavolta

mezzo formaggino, a fare da “starter” assieme allo yogurt: vediamo la sequenza.

Prova con l’aggiunta di mezzo formaggino Philadelphia: dico subito che risulterà compatto, esattamente come

l’originale cui si ispira, ma il gusto no: il primo giorno sarà un po’ più acidulo, si attenuerà al secondo giorno in frigo ma, in

compenso, sarà anche meno grasso e meno calorico.

1- il procedimento per fare lo yogurt è lo stesso di prima;

2-si fa scaldare 1 litro di latte intero a 37/40 gradi;

3- si mette il mezzo formaggino e 2 cucchiai di yogurt in un bicchiere, con l’aggiunta di qualche cucchiaia-ta di latte caldo;

4- si mescola accuratamente il tutto e poi lo si versa nel thermos, assie-me al resto del latte; si lascia riposa-re da 4/8 ore;

5- ottenuto lo yogurt, lo versiamo in un tovagliolo sterilizzato e inumidito, appoggiato a un colapasta;

6- il tutto deve essere posto su un altro recipiente, per raccogliere il liquido che colerà; a questo punto si può aggiungere mezzo cucchiai-no da caffè di sale fino.

7- il siero comincia già a colare, ora stringiamo a fagottino il tovagliolo, come abbiamo fatto prima, e lo lascia-mo così per tutta la notte, in frigo;

8- così si presenta il nostro formaggio spalmabile, il giorno dopo, molto più compatto, rispetto alla versione pre-cedente.

9- la prova bacchetta non mente, infilata al centro, resta perfetta-mente in piedi;

10- è un composto abbastanza so-do da poterlo confezionare in pac-chetti;

11-ne ho fatti 8 e, pesati, sono di 40 grammi l’uno, perciò la resa sta-volta è 320 grammi e un po’ più di spesa, per l’aggiunta del mezzo formaggino.

12- infine, li ho avvolti in rettangoli di carta oleata per alimenti.

Il bello del far-da-sé, è che si può sfogare fantasia e creatività: mediante l’aggiunta di erbe e spezie ma, soprattutto, con il

confezionamento. Questi pacchettini-caramella potrebbero trasformarsi in

antipastini-segnaposti, se personalizzati con il nome sopra!

Tenere in frigo, ma non più di qualche giorno, come già detto, per l’assenza di conservanti (Ndr).

Questa, invece, è la versione “condimento dietetico per pasta”: ci ho sostituito, in un sol colpo, sia l’olio che il

parmigiano … non è certo la stessa cosa però, se si deve, si deve!

Intanto (dimenticando la dieta) mi è venuta l’idea, non so quanto buona, di provare a farne la versione “crema”,

partendo dallo yogurt magro alla vaniglia e farci un simil “Tiramisù”, al posto del mascarpone: sarebbe una

versione decisamente più “magra”, chissà …

Ma, infine, dolce o salato, morbido o compatto, per colazione, merenda o per condirci la pasta, questo formaggio morbido, è straordinariamente versatile:

provare per credere!

Realizzazione, testo e foto: zafulla1@yahoo.it