Post on 08-Feb-2016
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Fondazione DON GNOCCHI
La spezia 17 aprile ‘04
Introduzione:
• Obiettivi dell’intervento
IL LINGUAGGIO
• Caratteristiche del linguaggio
– Comunicazione e creatività– Struttura
- Espressioni del linguaggio
• L’encefalo: le aree del linguaggio
L’ ENCEFALO
AFASIA
• COSA E’ L’AFASIA• L’afasia indica i disturbi del linguaggio e della
comunicazione conseguenti a lesioni cerebrali :
il tuo cervello non ti permette di usare le parole per dire a qualcuno che lo ami , per mentire,per ordinare un caffè,per raccontare una barzelletta,per fare un complimento,per ringraziare,per invitare,per firmare un contratto,non riesci a comprendere quello che ti dicono…..
COSA NON E’ L’AFASIA
• Non è un disturbo all’udito• Non è un disturbo delle corde vocali• Non è un processo di deterioramento mentale né una
malattia psichiatrica• Non è un difetto di articolazione o di ritmo del linguaggio
(es. balbuzie)
COME SI MANIFESTA L’AFASIA?
Le persone afasiche possono: • Ascoltare le parole, ma non riconoscere
immediatamente il loro significato, arrivando ad avere talvolta la sensazione di ascoltare una lingua straniera
• Avere bisogno di molto tempo per recuperare nella “mente” le parole che vogliono esprimere; una volta recuperate certe parole e ripetute anche parecchie volte, queste possono essere di nuovo “perse” in pochi attimi, e recuperate dopo molto tempo…
• Avere difficolta’ ad evocare il nome di oggetti dei quali conoscono l’uso corretto o di familiari…
• Esprimersi con frasi molto brevi o parole isolate, oppure, con frasi disordinate e “giri di parole” che rendono difficile capire cosa vogliano comunicare
• Articolare le parole con notevole sforzo, lentezza, e dopo lunghe pause, necessarie per superare gli inceppi
• Distorcere i suoni o sostituire le parole ( per esempio “ombello” al posto di “ombrello” o “ tavolo” al posto di “sedia”) a tal punto da produrre talvolta parole non riconoscibili (“cospivo” al posto di “lampada”)
CAUSE PIU’ FREQUENTI :
• Disturbi circolatori cerebrali• Traumi cranio-encefalici• Neoplasie cerebrali
LE DUE PRINCIPALI TIPOLOGIE D’AFASIA
Afasia fluente Afasia non fluente• Caratteristiche : - Caratteristiche : Linguaggio fluente, talvolta produzione orale lenta e scandita logorroico e poco comunicativo presenza di disprosodia e anartria comprensione deficitaria lunghe latenze • presenza di anosognosia migliore la comprensione
contestuale x ordini semplici • Errori tipici: Errori tipici:Gergo verbale e fonemico Difficoltà articolatorie
frammenti sillabicistereotipiesindrome di disintegrazione foneticaagrammatismo
• Afasia Fluente Afasia non Fluente ERRORI COMUNI:Parafasie fonemiche (più facilmente nei non
fluenti)Parafrasie verbali (più frequente nei fluenti)Neologismi AnomieCirconlocuzioni (più frequente nei fluenti)Conduites d’approche (più frequente nei fluenti )
Disturbi associati all’afasia • Aspetti patologici connessi alla
lesione encefalica1. Anartria2. Disprosodia3. Disfagia4. Agrafia5. Alessia6. Acalculia7. Aprassia8. Emiparesi ( paralisi o debolezza agli arti )9. Ridotta sensibilità di una metà del corpo10. Emianopsia (alterazione della visione)11. Alterazioni dell’attenzione e della memoria
• Aspetti psicologici collaterali
1. Depressione2. Ansia3. Crisi di pianto incontrollabili4. Disturbi della sfera affettiva
Interventi del logopedista
• Schema riassuntivo valutazione del linguaggio
• Rapporto tra logopedista e afasico• Rapporto del logopedista con i familiari• Suggerimenti del logopedista agli operatori• Trattamento specialistico del linguaggio
Schema riassuntivo valutazione del linguaggio
Rapporto tra logopedista e afasico• Rivolgersi direttamente alla persona afasica,quando si
deve comunicare su argomenti relativi alla sua persona,e solo successivamente agli altri interlocutori
• Fin dal primo approccio chiarire alla persona afasica quale è il proprio ruolo professionale,motivarne la presenza e spiegare quale caratteristica avrà il rapporto
• Agire con rispetto e sensibilità nei confronti della persona afasica; il timore di una prognosi infausta unitamente alla perdita di autosufficienza favorisce la comparsa di uno stato depressivo reattivo
• Incoraggiare ogni tentativo di autonomia manifestato dall’afasico nelle sue attività quotidiane suggerendo soluzioni pratiche ai problemi di comunicazione,di deambulazione, di alimentazione e di igiene personale in concerto con le figure professionali competenti per i rispettivi ambiti.
Rapporto del logopedista con i familiari
• Fornire informazione, in termini di acquisizione di conoscenza sull’afasia e sulle finalità del processo riabilitativo e di suggerimenti per incrementare l’efficacia comunicativa
• Valorizzare le esperienze comunicative e le soluzioni domestiche adottate per migliorare l’efficacia comunicativa
• Conoscere i fattori sociali e altri fattori morbosi preesistenti (caratteristiche della personalità, tipo di lavoro, interessi)che possono dominare e condizionare il comportamento comunicativo
Trattamento specialistico del linguaggio
• L’approccio riabilitativo non potrà che essere multidisciplinare ,individualizzato,flessibile e variabile in grado di rispondere alle molteplici esigenze del singolo individuo.
• Il terapista istruirà i familiari circa gli esercizi di terapia del linguaggio da effettuati a casa quotidianamente con il paziente, tenendo conto di eventuali situazioni di conflittualità, disagio e sofferenza per l’afasico.
• L’autonomia del paziente va favorita, guidata, mai forzata.
La professionalità dell’operatore
• La capacità di ascolto verso la persona afasica
• La valorizzazione dei suoi tentativi di autonomia comunicativa
• L’elargizione di fiducia• Lo sviluppo,quando necessario, di un
linguaggio non verbale utile a conoscere i bisogni reali e soggettivi della persona
Suggerimenti per gli operatori• Non trasformare la conversazione in una "seduta di terapia"
chiedendo ripetizioni e correzioni - inutili.• Cerca di capire bene i punti di forza e i punti deboli della capacità
comunicativa della persona afasica sfruttando anche la comunicazione non verbale (gestualità, mimica e disegno)
• Se il paziente produce poche parole ma sufficientemente informative, ricostruisci nella tua mente il significato generale del messaggio senza pretendere la produzione corretta della frase.
• Se parla fluentemente ma dando poche informazioni, cerca attentamente di capire il significato che emerge dalle espressioni del viso, dal tono della voce, dai gesti..ecc...non fare caso alle parole senza senso
• Fai attenzione alle perseverazioni (parole ripetute continuamente) non per quello che significano ma per come sono dette (potrebbero esprimere accordo, disaccordo o altri stati d'animo...)
• Focalizzati su ciò che hai capito piuttosto che sugli "intoppi" comunicativi
L’ambito familiare
• L’esperienza dell’ospedalizzazione risulta generalmente drammatica per chi ha perso il linguaggio. Anche il rapporto con i familiari talvolta è fonte di problemi di cui gli operatori devono tener conto.
• Generalmente i familiari poco edotti tendono a trasformarsi in assistenti a tempo pieno dell’afasico, compromettendo la possibile ripresa delle attività quotidiane.
Suggerimenti da dare alla famigliae agli operatori
• Non rivolgerti alla persona afasica come se fosse un bambino• Ricordare che la comunicazione è efficace quando c’è un
passaggio di informazione, indipendentemente dalle modalità o dalla qualità della risposta
• Evitare di anticipare o concludere tutte le affermazioni della persona afasica. Farlo quando è davvero necessario. Impara a capire se devi intervenire o se devi lasciare il tempo di rispondere...
• Durante la conversazione ridurre o eliminare dei tutto i rumori di fondo (televisione, radio...)
• Prima di iniziare a comunicare con la persona, assicurarsi di avere la sua attenzione.
• Creare un'atmosfera in cui la persona sia incoraggiata a prendere decisioni, fare commenti e comunicare pensieri e necessità Favore tutti i tentativi di comunicazione. Rendere l'esperienza dello scambio più piacevole possibile e stimola la conversazione.
• Non pretendere che ogni parola sia prodotta correttamente, (l'essenziale è capire ciò che la persona vuole dire)
• Rendi la tua comunicazione semplice ma "adulta". Semplifica la struttura sintattica e riduci la velocità dei tuo eloquio. Mantieni il volume della voce normale ed enfatizza í punti chiave
• Dove possibile accompagna le tue affermazioni con gesti chiari• Quando necessario, ripeti la frase• Incoraggia la persona afasica ad essere più indipendente possibile.
Evita di essere troppo iperprotettivo o di parlare al posto della persona, se non è strettamente necessario. Chiedi comunque il permesso di farlo.
• Se possibile supporta la persona a proseguire le sue normali attività (pranzare con la famiglia, frequentare gli amici, uscire).
• Tieni sempre al corrente la persona di ciò che succede e coinvolgila nelle decisioni familiari
• Favorisci í nuovi incontri ed ogni attività che possa garantirgli il pieno reinserimento nella vita quotidiana evitando, però, le situazioni con troppi interlocutori
• Incoraggia l'utilizzo di tutte le modalità di comunicazione (linguaggio orale, scrittura, lettura, risposte si/no, scelte multiple, gesti, contatto oculare, espressioni facciali)
• Lascia alla persona il tempo necessario per esprimersi, dosando i tentativi di indovinare o suggerire le parole
• Tieni a disposizione carta e penna, per scrivere o disegnare qualcosa che possa aiutare la persona a capire cosa vuoi dire
• Fai sapere alla persona se hai capito. Poni domande semplici per assicurarti di avere capito correttamente.
• Dai un messaggio alla volta, se devi cambiare argomento fallo lentamente e con attenzione
• Non fare troppe correzioni, ignora gli errori di pronuncia o grammaticali se hai già capito il messaggio