Post on 14-Dec-2014
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FIDEL CASTROFidel Castro - Biografia
L’infanzia e gli anni in collegio
Fidel Castro nasce a Mayarí il 13 agosto 1926; il padre Angel Castro è un galiziano giunto a
Cuba ai tempi della guerra ispano-americana; la madre è Lina Ruz Gonzales. Vivono nel podere
di quarantamila ettari in un villaggio chiamato Bizàn, ad una trentina di chilometri dal mare.
Fidel, come i suoi fratelli riceve un'educazione
gesuita, studia al Collegio La Salle e al Collegio Dolores
di Santiago, e poi a Belèn, la famosa scuola gesuita di
l'Avana.
In collegio Fidel Castro si distingue per la capacità di
argomentare e per le sue doti di atleta.
A soli tredici anni Fidel tenta di organizzare uno
sciopero di lavoratori dello zucchero contro suo padre;
l'ambiente familiare, l'agilità intellettuale conseguita
presso gesuiti, i contrasti in famiglia, sono i fattori
che contribuiscono a formare il carattere volubile ma
forte, che Fidel va rivelando.
Gli studiGli studi
Fidel sceglie di studiare legge all'Università di l'Avana dove si dedica alla politica ed entra a
far parte di quella minoranza cubana attiva che scandisce slogans appellandosi agli eroi del
passato. Si collega ad una delle organizzazioni rivoluzionarie che dominano la politica
universitaria e minacciano gli affari nazionali.
Partecipa a manifestazioni di protesta contro la violazione dell'autonomia dell'università e si
reca a Bogotà con gli studenti cubani ed argentini contro
il colonialismo durante un incontro panamericano.
Al ritorno da Bogotà Castro sposa la coetanea Mirta
(dalla quale divorzierà nel '55) sorella di Rafael Diaz
Balart, un amico d'università e diventa membro del partito
ortodosso di Chibàs mentre Fulgenzio Batista torna a Cuba
dopo le elezioni.
Il programma del movimento rivoluzionarioigione e l’autodifesa
Fidel Castro attacca i latifondisti e chiede giustizia per i lavoratori ed i contadini cubani
ed è al centro di un gruppo di giovani con varie occupazioni, operai, lavoratori agricoli,
commessi ed impiegati il cui scopo è di condurre la lotta contro Batista, con il progetto
è di attaccare due caserme di Oriente, a Santiago e a Bayamo per impadronirsi di armi.
L'attacco alla caserma Moncada fallisce, 70 compagni vengono fatti prigionieri,
torturati ed uccisi, lo stesso Fidel viene catturato e carcerato nell'Isola dei Pini.
Durante la sua autodifesa in tribunale, Fidel Castro traccia il programma del
movimento rivoluzionario in cinque leggi che sarebbero state immediatamente
proclamate se avesse conquistato la caserma: restaurazione della Costituzione del 1940; redistribuzione della proprietà; divisione di un terzo dei profitti di tutti gli
impianti zuccherieri tra i lavoratori e datori di lavoro; confisca di tutta la terra ottenuta illegalmente; riforma agraria.
L’incontro con Guevara Guevara
Nel 1955, beneficiando dell'amnistia Fidel, insieme al fratello Raul, lascia l'Isola dei Pini
e decide di andare in Messico per costituire lì un nucleo armato ed addestrato che
diventi l'ossatura di un reparto di guerriglieri.
Fidel incontra Ernesto Guevara, un argentino allora ventiseienne, laureato in medicina
all'università di Buenos Aires.
Nella notte tra il 24 ed il 25 novembre Fidel Castro e 82 uomini salpano da Tuxpan,
Messico con lo yacht Gramna alla volta di Cuba, ma la spedizione iniziata sotto una
cattiva stella, incappa in numerosi contrattempi e l'esercito di
Batista disperde la spedizione uccidendo quasi tutti i suoi
componenti.
Castro con dodici uomini si rifugia nella Sierra Madre e forma
il primo focolaio di guerriglia.
Nel 1957 ci furono le prime vittorie dei guerriglieri della Sierra
Maestra, in concomitanza con atti di sabotaggio dei
rivoluzionari nelle città e l'allargamento della guerriglia
alla Sierra Escanlray.
L’appoggio del popolo
Il 2 gennaio del 1959 le colonne di Ernesto "Che" Guevara e di Camillo Cienfuegos
entrarono nell'Avana paralizzata da uno sciopero generale e l'8 gennaio vi faceva il suo
ingresso trionfale Castro. La vittoria di Fidel e dei suoi uomini appariva come il primo
successo della nuova strategia guerrigliera teorizzata da Guevara.
Le decisioni iniziali, prese dal nuovo governo di Fidel, furono inizialmente di
componente etica: chiusura delle case da gioco e di
tolleranza, lotta senza quartiere al traffico di droga,
liberalizzazione degli accessi agli alberghi, spiagge,
locali sino ad allora riservati a circoli esclusivi. Tutto
questo affascinò la maggioranza della popolazione
e il nuovo governo ebbe grande consenso.
Le azioni politiche
Nel marzo del 1959 fu imposta
una diminuzione dei canoni d'affitto
del 30-50% accompagnata da una riduzione del
prezzo di medicinali, libri scolastici, tariffe elettriche,
telefoniche e dei trasporti urbani.
Dopo aver ridotto gli affitti, si varò una riforma
che mirava a trasformare gli inquilini in
veri e propri proprietari attraverso il pagamento
degli alloggi con rate mensili
proporzionali al redditi.
La riforma agrariaa agraria
Nel 1960 ci fu la prima riforma agraria dell'anno
prima, fissava per le tenute agricole un limite
massimo di 402 ettari. La superficie coltivabile veniva
assegnata a cooperative oppure distribuita
a proprietà individuali di un minimo di 27 ettari. Il
governo, per impedire il minifondo, proibiva la
vendita delle vendite delle terre ricevute e il
loro frazionamento. Viene istituito l'INRA (Istituto
nazionale di riforma agraria). La riforma agraria
suscitò forti reazioni nelle campagne ma anche
presso le classi alte e i ceti medi urbani.
La nascita del Partito Comunista Cubano
Le manifestazioni più clamorose di dissenso furono
rappresentate dalla fuga, negli Stati Uniti, del comandante
delle Forze armate Pedro Diaz Lanz, e dall' arresto di Huber
Matos, governatore della provincia di Camarguey, accusato
di cospirazione per essersi opposto alla riforma agraria.
Vengono aboliti i sindacati ritenuti inutili da Fidel Castro
e vengo chiusi i giornali. Fidel Castro proclama il carattere
socialista della rivoluzione cubana. Organizza una
spedizione negli USA alla Baia dei Porci, organizzata
dalla CIA per smantellare postazioni missilistiche sovietiche.
Vengono boicottate le navi che commerciano con Cuba e ci
fu una rottura dei rapporti diplomatici con Cuba di tutti i
Paesi, eccetto il Messico. Nasce il Partito Comunista Cubano
ed il Comitato Centrale.
L’OSPAAAL
Nel 1966 Fidel Castro in esecuzione del progetto di esportazione della Rivoluzione Cubana indice
all'Avana la Conferenza tricontinentale : incontro dei rivoluzionari dell'Africa, Asia, America
Latina, dove si proclama il diritto dei popoli di rispondere con la violenza rivoluzionaria alla
violenza imperialista; nasce l'OSPAAAL (Organizzazione di Solidarietà dei Popoli dell'Africa, Asia
e America Latina). Questo fa scoppiare all'interno dei
Partiti Comunisti di tutto il mondo la diatriba
tra i fautori della linea dura (la via cubana) e
i fautori della linea di opposizione
politica legale.
Nel 1965 e Banche rifiutano di rinegoziare il
credito cubano e costringono Fidel a rivolgersi
esclusivamente all'URSS ed al Camerun.
L’incontro con il Papa e gli accordi con gli USA dopo l’11 settembre
Nel 1989 ci fu un crollo dell'URSS, mentre inizia il difficile
cammino verso l'integrazione di Cuba nella politica e nella
economia mondiale.
Fidel Castro nel 1996, fa visita al Papa Giovanni Paolo II
in Vaticano. Tra i due sembra nascere un intesa anche grazie
alle aperture che Castro fa alla chiesa cattolica cubana.
Dopo l'11 settembre, le relazioni con Washingon hanno
registrato una breve tregua: Castro ha condannato
l'attentato alle Torri Gemelle e gli Stati Uniti hanno
autorizzato l'esportazione di prodotti farmaceutici e
alimentari purché Cuba paghi in contanti.