Ferrara 14 Febbraio 2008 Ridotto del Teatro Comune di Ferrara Ferrara 14 Febbraio 2008 Ridotto del...

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Ferrara14 Febbraio 2008Ridotto del Teatro

Comune di Ferrara

Ferrara14 Febbraio 2008Ridotto del Teatro

Comune di Ferrara

Progetto di prevenzione della depressione femminile e post-natale

Progetto di prevenzione della depressione femminile e post-natale

Piani per la Salute Comune di Ferrara

CHIARA BENVENUTIDirettore Dipartimento Cure primarie

Distretto Centro-Nord

CHIARA BENVENUTIDirettore Dipartimento Cure primarie

Distretto Centro-Nord

“BEN ARRIVATO !”Progetto di prevenzione della depressione post-nataleDistretto-Centro Nord

“BEN ARRIVATO !”Progetto di prevenzione della depressione post-nataleDistretto-Centro Nord

La depressione materna ha effetti,

se non riconosciuta e trattata:

• - sulla madre

• - sulla relazione madre-figlio

• - sullo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino

• - sulle relazioni famigliari

La depressione materna ha effetti,

se non riconosciuta e trattata:

• - sulla madre

• - sulla relazione madre-figlio

• - sullo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino

• - sulle relazioni famigliari

Sono colpite mediamente il 10-15%delle donne nella fase del puerperioSono colpite mediamente il 10-15%delle donne nella fase del puerperio

Molti fattori di rischio intervengono nella genesi della malattia:- Vulnerabilità soggettiva

- Mancanza di una rete di sostegno significativa

- Isolamento sociale e relazionale

- Difficoltà di coppia

Molti fattori di rischio intervengono nella genesi della malattia:- Vulnerabilità soggettiva

- Mancanza di una rete di sostegno significativa

- Isolamento sociale e relazionale

- Difficoltà di coppia

FINALITA’ DEL PROGETTOFINALITA’ DEL PROGETTO

Prevenire con azioni efficaci, coordinate e partecipate, la depressione femminile post-natale:

- migliorando la competenza genitoriale- supportando il ruolo- offrendo forme di aiuto attraverso la rete dei servizi

FATTORI DI PROTEZIONE

Prevenire con azioni efficaci, coordinate e partecipate, la depressione femminile post-natale:

- migliorando la competenza genitoriale- supportando il ruolo- offrendo forme di aiuto attraverso la rete dei servizi

FATTORI DI PROTEZIONE

OBIETTIVI del ProgettoOBIETTIVI del Progetto

- Conoscere e individuare i fattori di rischio della donna nel puerperio.

- Attuare alcuni semplici interventi di supporto ai genitori in difficoltà nel prendersi cura e accudire il proprio bambino nei primi mesi di vita.

- Orientare le famiglie ad un efficace utilizzo dei servizi del territorio, sanitari, sociali, educativi.

- Conoscere e individuare i fattori di rischio della donna nel puerperio.

- Attuare alcuni semplici interventi di supporto ai genitori in difficoltà nel prendersi cura e accudire il proprio bambino nei primi mesi di vita.

- Orientare le famiglie ad un efficace utilizzo dei servizi del territorio, sanitari, sociali, educativi.

Il Progetto è BiennaleIl Progetto è Biennale

1 - Progettazione e realizzazione di un percorso formativo interistituzionale e multiprofessionale.

2 - Costituzione di un gruppo di progetto interistituzionale (dipartimento cure primarie/DSM, distretto centro.nord, Comune di Ferrara) per la definizione dell’intervento e l’elaborazione di protocolli.

3 -Progettazione e realizzazione di una formazione specifica per gli operatori dedicati al progetto

1 - Progettazione e realizzazione di un percorso formativo interistituzionale e multiprofessionale.

2 - Costituzione di un gruppo di progetto interistituzionale (dipartimento cure primarie/DSM, distretto centro.nord, Comune di Ferrara) per la definizione dell’intervento e l’elaborazione di protocolli.

3 -Progettazione e realizzazione di una formazione specifica per gli operatori dedicati al progetto

Azioni 2008Azioni 2008

Azioni 2008Azioni 2008

4 - coinvolgimento dei servizi perinatali sia Azienda Usl che S. Anna (corsi di accompagnamento alla nascita e punti nascita) per favorire l’incontro precoce degli operatori con le mamme

5 – informazione mirata nel punto nascita S. Anna da parte degli operatori della Pediatria di Comunità

6 - coinvolgimento dei pediatri di famiglia

4 - coinvolgimento dei servizi perinatali sia Azienda Usl che S. Anna (corsi di accompagnamento alla nascita e punti nascita) per favorire l’incontro precoce degli operatori con le mamme

5 – informazione mirata nel punto nascita S. Anna da parte degli operatori della Pediatria di Comunità

6 - coinvolgimento dei pediatri di famiglia

Azioni 2008-2009Azioni 2008-2009

attivazione in 2 nuclei di cure primarie della città (circoscrizione di via Bologna e Pontelagoscuro) di un punto di accoglienza per interventi a bassa soglia su donne con bambini al di sotto dei 12 mesi con la presenza di ostetrica, assistente sanitaria ed educatore

presa in carico delle situazioni a rischio individuate e loro accompagnamento alla rete dei servizi sanitari e sociali

attivazione in 2 nuclei di cure primarie della città (circoscrizione di via Bologna e Pontelagoscuro) di un punto di accoglienza per interventi a bassa soglia su donne con bambini al di sotto dei 12 mesi con la presenza di ostetrica, assistente sanitaria ed educatore

presa in carico delle situazioni a rischio individuate e loro accompagnamento alla rete dei servizi sanitari e sociali

Sedi individuate:

• Centro Piccola Casa - viale Krasnodar 112

(circoscrizione di via Bologna)

• Circoscrizione Pontelagoscuro (ancora da definire)

Le Sedi valorizzano l’intervento con una nuova attenzione ai bisogni globali della mamma e del bambino

Sedi individuate:

• Centro Piccola Casa - viale Krasnodar 112

(circoscrizione di via Bologna)

• Circoscrizione Pontelagoscuro (ancora da definire)

Le Sedi valorizzano l’intervento con una nuova attenzione ai bisogni globali della mamma e del bambino

• L’accesso senza appuntamento

• La frequenza settimanale

• Il personale già formato al counseling, alla osservazione dei bisogni e dei fattori di rischio

• La continuità garantita da un piccolo gruppo di operatori di Salute Donna, Pediatria di Comunità, educatori del Comune di Ferrara

• L’accesso senza appuntamento

• La frequenza settimanale

• Il personale già formato al counseling, alla osservazione dei bisogni e dei fattori di rischio

• La continuità garantita da un piccolo gruppo di operatori di Salute Donna, Pediatria di Comunità, educatori del Comune di Ferrara

VERIFICA DEL PROGETTOVERIFICA DEL PROGETTO

Il gruppo di progetto definisce gli indicatori di efficacia e di processo

e il cronogramma.

Il gruppo interistituzionale costituito nel 2007 nell’ambito dei Piani per la Salute effettuerà il monitoraggio.

Il gruppo di progetto definisce gli indicatori di efficacia e di processo

e il cronogramma.

Il gruppo interistituzionale costituito nel 2007 nell’ambito dei Piani per la Salute effettuerà il monitoraggio.

Questo progetto è sperimentale nel Distretto Centro Nord.

Se il modello operativo viene valutato positivamente potrà essere replicato in altre sedi della provincia

Questo progetto è sperimentale nel Distretto Centro Nord.

Se il modello operativo viene valutato positivamente potrà essere replicato in altre sedi della provincia

Gli attori coinvoltiGli attori coinvolti

• Azienda USL: U.O Piani per la Salute Dipartimento Cure primarie Centro-Nord

Dipartimento Salute Mentale Direzione del Distretto Centro Nord

• Comunedi Ferrara: Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona

Assessorato alla Pubblica Istruzione (centri per le Famiglie) Assessorato alle Pari Opportunità

• Università degliStudi di Ferrara: Facoltà di Lettere e Filosofia; corso di studi Scienze

della comunicazione

• Associazioni: Donne Giustizia

• Azienda USL: U.O Piani per la Salute Dipartimento Cure primarie Centro-Nord

Dipartimento Salute Mentale Direzione del Distretto Centro Nord

• Comunedi Ferrara: Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona

Assessorato alla Pubblica Istruzione (centri per le Famiglie) Assessorato alle Pari Opportunità

• Università degliStudi di Ferrara: Facoltà di Lettere e Filosofia; corso di studi Scienze

della comunicazione

• Associazioni: Donne Giustizia

Grazie per l’attenzione!