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7/23/2019 Fenotipo Genotipo
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Io e voi
“Già vivere, è un gran miracolo” Mervyin Peake
Siamo destinati a morire, e questa, credetemi, è una gran fortuna. a maggior !arte della gente, infatti, non è
destinata a morire !erc"# non è destinata nemmeno a nascere. $utta quella gente c"e avre%%e !otuto essere
qui a scrivere al mio !osto, ma c"e di fatto non vedrà mai la luce del giorno, ra!!resenta un numeros!aventoso, forse !i& grande addirittura della quantità dei singoli granelli di sa%%ia di tutti, e dico tutti, i
deserti s!arsi qua e là nel mondo. 'on ogni !ro%a%ilità, tra quelle innumerevoli larve mai nate n# cresciute vi
sare%%ero stati !oeti !i& grandi di (ante )lig"ieri, *illiam +lake, Giosuè 'arducci, mily (ickinson, -go
oscolo, /erman sse, Giacomo eo!ardi, ederico Garcia orca. 0i sare%%ero stati scien1iati !i& grandi di
Isaac 2e3ton, '"arles (ar3in, )l%ert instein, ttore Ma4orana, nrico ermi, Ste!"en /a3king. )rtisti !i&
grandi di eonardo (a 0inci, Mic"elangelo +uonarroti, 0incent 0an Gog", Pa%lo Picasso, Salvador (al5,
musicisti !i& in !alla di Mo1at, +eet"oven, dei +eatles. Il numero di individui a cui il (2) !oten1ialmente
concedere%%e di nascere, crescere e morire è sensi%ilmente !i& grande del numero delle !ersone
effettivamente nate. 6universo ci "a messo un !o6 a formarsi7 tra eclissi, glacia1ioni, estin1ioni e !iogge di
meteore, regna e guerreggia, guerreggia e regna, nonostante tutta questa gran mole di circostan1e cos5
incredi%ilmente avverse, siamo noi7 voi e io, c"e nella nostra sem!licissima ordinarietà, siamo qui. questavita, è la nostra. 2on credo ci si !ossa concedere addirittura il lusso di discutere la straordinarietà di
quest6onore c"e è la vita, della ca!acità c"e ci è stata concessa di assistere, se!!ur !er !oco, al concerto
silen1ioso di un universo misterioso c"e o%%edisce 8o forse no9 a c"issà quale legge, c"e qualcuno o
qualcosa, "a scritto con un atto creativo. ) un certo !unto la simmetria tra materia e anti:materia si è s!e11ata
e a conferma del fatto c"e a qualcuno le simmetrie non !iacevano !ro!rio !i&, è com!arso anc"e il tem!o e
allora s5 c"e l6universo "a giurato fedeltà alla decisione silen1iosa ma solenne, e irreversi%ile, di scegliere un
verso di !ercorren1a7 dal !rima al !oi, dal !oco al tanto. -n movimento im!ercetti%ile "a distur%ato il sonno
dei grumi di materia ordinatamente allineati tanto da farli cominciare a girare intorno a quelli !i& densi con
velocità !recise e !ro!or1ionali, energie inimmagina%ili "anno scaldato l6am%iente e una !articella grande
uno !i& tardi so!rannominata idrogeno "a cominciato a reagire con altri elementi !rimordiali. +asi a1otate
con 1ucc"eri e energia si sono com!attati in nucleotidi, dis!osti in lung"i filamenti dis!osti a elica formandol6acido deossiri%onucleico, !er gli amici (2), c"e trascrivendo informa1ioni e inviandole a s!ecific"e
!roteine catali11atrici, "a cominciato a dare ordini e a !rendere decisioni. )ncora !i& !iccoli, dentro al (2)
ci sono miliardi di fagiolini c"e sono c"iamati geni7 a loro volta, questi os!itano due strutture !iccole !iccole
c"iamate alleli. a seconda di come questi alleli si manifestano, da come sono scritti, da come reagiscono,
danno origine a quei due concetti ai quali oggi, con un !o6 di sfor1o e !arecc"i giri di !arole, volevo arrivare7
genoti!o e fenoti!o. ) questo !unto mi torna difficile essere rigoroso7 non è il mio cam!o, e anc"e se lo
fosse, sare%%e tremendamente arduo7 ma forse questo è un %ene, dato c"e !otr; !rendermi la li%ertà di
!arlare di questi due usando un !o6 di fantasia. Poco fa "o detto c"e l6universo "a scelto la dire1ione c"e va
dal !rima al do!o e dal !oco al tanto7 ma questa è sicuramente una licen1a c"e mi sono scelto di !rendere7
!ensate forse c"e l6universo sa!!ia cosa voglia dire “!rima” o cosa voglia dire “!oco”< (6altra !arte questa
considera1ione non dovre%%e stu!ire nessuno7 anc"e tra !o!oli diversi succede c"e una certa cultura !ossadis!orre di !arole diverse !er !arlare dello stesso concetto, "o sentito dire addirittura c"e gli irlandesi
dis!ongano almeno di una ventina di termini !er discutere le grada1ioni del rosso. Mettiamola cos57 il
genoti!o non "a %isogno di !arole, è il linguaggio universale e inequivoca%ile, è quello c"e effettivamente
c6è scritto in un !rocesso, una sequen1a scial%a di numeri c"e nessuna lingua, nessun voca%olario del mondo
è in grado di tradurre7 il fenoti!o invece è il “manifestarsi” del genoti!o, è la maniera in cui questo diventa
osserva%ile, ora s5, da tutti gli osservatori !ossi%ili, !rovenienti da ogni !arte del mondo e c"e quindi
!otranno dargli ognuno un nome diverso dall6altro7 e questo s5 c"e, stavolta, è equivoca%ile. sem!io
istantaneo7 i “neri”, i “negri”, le “!ersone di colore”, gli “africani” sono il fenoti!o di individui il cui
genoti!o è determinato da !articolari valori di melatonina e di vitamina (. Ma andiamo !i& a fondo7 “$utti
gli 1ingari sono ladri”. Secondo voi nel gene del (2) di una cellula di una !ersona !roveniente dall6est
uro!a c6è scritto “atten1ione7 sono 1ingaro, !erci; ru%o”< '"e idio1ia. 2essuno scien1iato è ra11ista, !erc"#ra11ismo significa confondere genoti!o con fenoti!o, e se sei a%%onato a un errore cos5 grossolano, allora
non !uoi essere uno scien1iato. !!ure, !ensateci %ene7 nessuno si sognere%%e mai di ammettere di non
7/23/2019 Fenotipo Genotipo
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sa!ere cosa signific"i la (ivina 'ommedia, ma moltissimi si vantano con s!avalderia di non ca!ire un
accidente di fisica o di matematica. -na volta, un giornalista inglese scrisse un !e11o contro un docente di
metallurgia, scrisse con golosità7 ”=uark< Ma c"e ro%a è< 2on ci interessano, se non son %uoni da
mangiare”. 6uomo, si c"iamava )lan 'ottrel, ris!ose “+uonasera e gra1ie !er l6interesse. Stimo c"e lei ne
ingerisca all6incirca >???????????????@ miliardi al giorno”. =ualcuno "a attri%uito ai geni un aggettivo, e
quell6aggettivo è “egoista”. In accordo con le teorie di (ar3in, anc"e i geni sare%%ero tentati dal drastico etetro meccanismo di sele1ione naturale, c"e c"iede al !i& attre11ato di andare avanti e al !i& de%ole di essere
eliminato. Sem%ra c"e se noi a%%iamo questo as!etto è !erc"#, come se fossimo il “guscio” del gene, siamo
stati !rogettati nel tem!o da lui stesso, in modo da assumere la configura1ione c"e !i& gli !ermette di reagire
ai cam%iamenti del mondo, !iuttosto c"e di un altro. 6 una considera1ione molto triste, se ci si !ensa %ene,
!ensare c"e la nostra vita sia solo un segno di sc"iavit& ris!etto a un meccanismo invisi%ile quale il gene. Ma
è triste !erc"# siamo a%ituati a raccontare storie7 in quanto storie sare%%e una storia scritta con !arole molto
rassegnate, ma in quanto realtà, a%%iamo im!arato c"eA è scritta e %asta. Pro%a%ilmente, una volta c"e
qualcuno avrà sco!erto il senso della vita, o la fantomatica teoria del tutto c"e governa le leggi dell6universo,
traducendo le equa1ioni in !arole sciatte, avrà un sa!ore tanto s!ettacolare tanto amaro quanto drammatico e
a!ocalittico. verrà insegnata fin dalle scuole medie rivista e sem!lificata, !erc"# nel mondo in cui siamo,
!ensateci %ene, si dà molta !i& fiducia alla su!ersti1ione c"e alla scien1a. Ma non !reoccu!atevi7 il gene diBic"ard (a3kins, cos5 si c"iama il %iologo c"e !arafrasavo nelle ultime rig"e, non è solo “egoista”. 6 anc"e
“coo!erativo”. Sem%ra c"e la realtà ultima delle cose ammetta una “social catena” alla eo!ardi. “=uesta
vita, è la nostra” "o detto all6ini1io. Bendiamola tale. I conflitti nascono dalle incom!rensioni, dagli
equivoci, dagli s%agli. Guardatevi intorno7 si !erde il conto della gente c"e !redica coeren1a e im!ar1ialità
ma alla !rima occasione, nel nome di segmenti di frasi di filosofi male inter!retati, etic"etta quello c"e la
!ensa come lui come “giusto” e quello con idee diverse come “s%agliato”. 6 facile credere a c"i dice %ugie.
6 !i& difficile credere a c"i dire il vero. '6è da credere a c"i dice c"e (io vorre%%e tutto questo< (io
vorre%%e s!ari, morti, sangue, in suo nome< 2o. '6è da credere a c"i cerca vendetta, distru1ione, devasto<
2o. '6è da credere a c"i uccide< 2o. allora, in me11o a tanta scellerate11a, non c6è nemmeno da credere a
c"i “sceglie di non scegliere” e invoca l6odio, le %om%e, le rus!e. In questo scenario da teocra1ia medievale
armata, vi !are il caso di ris!ondere a col!i di ignoran1a< 2el C?@D non sta !i& alle Parc"e tagliare il filo, masare%%e giusto as!ettare c"e si consumi, serenamente, da solo. 6 l6ignoran1a l6"umus su cui nascono i germi
dell6odio, della ra%%ia, dei cattivi sentimenti. )%%iate il coraggio di sfor1arvi a non cedere alla solu1ione
tro!!o facile, non rimandate e !rendete le decisioni giuste. Perc"# quello è ci; c"e %isogna fare. 'redete ai
valori sem!lici7 alla sem!licità, all6onestà, alla giusti1ia7 non a!!ellatevi all6ignoran1a, c"e "a creato un
mondo di s!avaldi, %ugiardi e arrotini. )!rite il cuore al “diverso”, !erc"# un “diverso”, di fatto, non esiste.
)nc"e io "o !aura, come !otre%%e essere altrimenti< Ma non dis!erate. =uello c"e sto dicendo non è tratto
dalla morale cristiana7 diamine, c6"o messo due !agine !er dimostrarlo rigorosamente, è universale, si adatta
ad ogni creden1a7 non lasciatevi sedurre dalle scelte irra1ionali tro!!o sem!lici e a!!etitose, ma cercate di
mantenere un atteggiamento tollerante e di credere ciecamente alla solidarietà. 6arma dei terroristi, !i& dei
kalas"nikov, è l6ignoran1a7 la !ro!ria, ma so!rattutto quella altrui, c"e !ermette loro di fare quello c"e fanno,
an1i, sem%ra giustificare la violen1a con la violen1a. Ma la nostra arma in !i&, l6unico strumento in dota1ionea noi sem!lici civili disarmati, è la ragione7 !erc"# alla ragione della for1a, ris!onderemo con la for1a della
ragione.
“Io, "o in tasca una !iccola !ietra7 !er costruire !ace dove non c6è.”