FEDERFARMA ABRUZZO Servizi, presenza sul territorio e sistema · “Nella regione Abruzzo -...

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EventiLunedì 19 Dicembre 20116 Focus Abruzzo e Molise

Servizio, presenza sul terri-torio, sistema. Quella delle

500 farmacie abruzzesi è una rete efficiente sotto ogni profi-lo, che garantisce la dispensa-zione dei farmaci in maniera capillare sul territorio regio-nale, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. La prassi è semplice: l’istituto della pianta organica assicura un’equilibrata presen-za delle farmacie sul territorio, mentre il sistema dei turni ga-rantisce al cittadino di trovare ovunque e sempre una farma-cia aperta. “Nella regione Abruzzo - osser-va Alfredo Orlandi, presidente nazionale del Sunifar (titolari di farmacia rurale) e presidente

di Federfarma l’Aquila - abbia-mo una farmacia ogni 2.664 abitanti a fronte di una media nazionale, ed europea, di una farmacia ogni 3.300 abitanti. Circa 100 farmacie risiedono in comuni con meno di 1.500 abitanti. Significa che un quin-to delle farmacie della regione opera in situazioni di grande disagio economico e sociale. Le farmacie che garantiscono il servizio in questi piccoli centri hanno un equilibrio economi-co molto precario, ai limiti del-la sopravvivenza”. Una realtà molto complessa, come spiega Orlandi: “i titolari di queste farmacie continuano con gran-de sacrificio anche personale, a

garantire il servizio solo grazie ad alcune agevolazioni di ca-rattere economico, previste a livello nazionale e regionale, e perché lavorare alcuni anni in situazioni di forte disagio per-mette loro di maturare un pun-teggio per i concorsi. Ma oggi la situazione è davvero difficile, complice pure la crisi”. Insom-ma, difficoltà su difficoltà. “La capillarità del servizio farma-ceutico e lo stretto legame delle farmacie con il sistema sanita-rio nazionale e regionale fanno della farmacia abruzzese un presidio sanitario in grado di fornire prestazioni e servizi di estrema importanza”, afferma Giancarlo Visini, presidente di

Federfarma Abruzzo. Le far-macie hanno dato un contri-buto costruttivo all’attuazione concreta di una serie di impor-tanti disposizioni, introdotte dalla Regione Abruzzo, favo-rendo la diffusione dei generici, illustrando ai cittadini il signi-ficato del ticket, assicurando la disponibilità in tempo reale dei dati sulla spesa e sui consumi farmaceutici in regime di Ssn. “Grazie a tale monitoraggio - continua Visini - la Regione è in grado di adottare, qualora necessario, interventi mirati. Questa trasparenza dei dati di spesa e di consumo è anche un motivo valido per promuovere la distribuzione da parte delle

farmacie di tutti i medicinali acquistati dalle Asl, cosicché al cittadino non siano imposti faticosi e costosi spostamenti per ritirare i medicinali presso la struttura pubblica, aperta solo alcuni giorni la settimana e con orari ridotti rispetto alla farmacia”. Interviene pure Fabrizio Ze-nobii, presidente di Federfar-ma Pescara: “ulteriori servizi potrebbero essere attivati per andare incontro alle esigen-ze delle fasce più deboli della popolazione come gli anziani fragili, che hanno bisogno di assistenza a domicilio. La col-laborazione delle farmacie a tale tipo di servizio, a supporto dell’attività del medico, garan-tirebbe un miglior livello di as-sistenza per queste persone, un monitoraggio delle terapie che favorirebbe la compliance, vale a dire il rispetto della prescri-zione medica, e una riduzione di costi per il bilancio sanitario regionale, perché alleggerireb-be gli oneri a carico dei servizi territoriali e garantirebbe l’ot-timizzazione delle terapie e la riduzione degli sprechi”. Del resto, i tempi sono cam-biati e oggi la farmacia ha un ruolo di primo piano. “Per questi motivi - osserva Carlo Zuccarini, presidente di Fe-derfarma Teramo - la farmacia si configura come un presidio fondamentale del sistema sa-nitario regionale. La sua capil-larità consente di raggiungere con facilità praticamente tutti i cittadini della nostra regione. Le farmacie sono un’interfaccia importante del Ssn nei con-

fronti del cittadino. Per le au-torità sanitarie regionali sono strumenti di comunicazione, anche perché la professionalità dei farmacisti è garanzia della correttezza del messaggio vei-colato”. La conclusione è evidente. Il corretto utilizzo delle risorse soprattutto nella sanità è fon-damentale per un servizio in grado di rispondere alle esigen-ze della popolazione che chiede servizi mirati per vivere meglio e in salute. Ma il giusto utilizzo delle ri-sorse si ottiene pure attraverso informazione ed educazione sanitaria su stili di vita, corretto ricorso alle prestazioni sanita-rie, buon uso del farmaco. In pratica quell’informazione che passa tutti i giorni tramite le farmacie.

Da gennaio a novembre 2010 il numero delle ore

lavorate nel comparto edilizio in Molise è calato del 7,1% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente; negli ultimi 4 anni hanno perso il posto circa 800 operai (pari al 10% della “forza-lavoro”) e nei primi 4 mesi del 2011 si è verificato un ulteriore decremento dell’occupazione, con un calo del 10% rispetto all’anno precedente.Nel 2010 i bandi di gara sono diminuiti in valore del 34,8% rispetto allo stesso periodo del 2009 e i pochi lavori che vanno in porto rischiano di fermarsi perché gli enti ap-paltanti spesso sono costretti a sospendere i pagamenti per rispettare i vincoli del patto di stabilità. A ciò si aggiungano i ritardi intollerabili nei pagamenti e il repentino aumento dei tassi di interesse seguito alla cri-

si finanziaria che attanaglia l’Europa: una miscela oramai esplosiva che costringe le im-prese a indebitarsi per esegui-re i lavori entro i termini con-trattuali sopportando oneri

finanziari che da dicembre oscilleranno tra il 6,5% e il 7,5% (fonte Abi). Alla crisi drammatica del comparto lavori pubblici si somma poi quella dell’edilizia

residenziale che, per effetto del riverbero del processo recessivo sulle attività pro-duttive e commerciali nella regione, mostra un indice di natalità praticamente pari a zero.Questi dati stanno a testi-moniare inequivocabilmente lo stato di crisi del comparto delle costruzioni in Molise. “Sono cifre allarmanti - dice il vicepresidente dell’Ance Molise, Vincenzo Cotugno - che danno il senso di una politica fortemente penaliz-zante per le nostre imprese: si rischia di azzerare un settore fondamentale che, ancora oggi, in piena crisi, dà lavo-ro al 10,9% del totale degli occupati dell’intera regione (8,4% in Italia), producendo il 20% circa del Pil molisano. Il fatto è che, dopo la crisi dei mutui subprime e gli inevita-bili riflessi sul nostro sistema produttivo, la scorsa estate la

crisi nell’edilizia ha conosciu-to un’ulteriore impennata. Il rischio default per l’Italia e la continua pressione sul nostro debito pubblico e, quindi, sul sistema bancario hanno pro-vocato già da settembre una contrazione dei finanziamen-ti e una crescente indisponi-bilità delle banche a finanzia-re investimenti immobiliari nonché opere pubbliche in regime di project financing. Inoltre, con il differenziale tra Btp e Bund tedeschi sali-to oltre quota 500, le banche hanno comunicato che da dicembre gli interessi appli-cati ai finanziamenti a breve (anticipo contratti, sconto fatture) non potranno risulta-re inferiori al 6,5-7%, con un aggravio di costi per le impre-se insostenibile. In pratica, lo Stato sta cercando di risolvere i suoi ben noti problemi di cassa spostando una parte del proprio debito direttamente sulle imprese. In altre parole, per non fare fallire lo Stato si fanno fallire le imprese”.“Contemporaneamente - continua Cotugno - la Pa continua a dilatare i tempi di pagamento i cui ritardi in Molise hanno assunto dimen-sioni particolarmente gravi nel settore delle costruzioni: le imprese edili aspettano mediamente più di 8 mesi per essere pagate e le punte di ri-tardo raggiungono ormai i 2 anni. Certo sarebbe di aiuto il recepimento della Diretti-va europea, ma il problema

resta. Anche perché, a causa della crisi, il rischio default delle imprese del compar-to è cresciuto con la conse-guenza immediata che molti fornitori pretendono ormai il pagamento di forti antici-pi all’ordine dei materiali e il saldo entro tempi brevissi-mi (massimo 60 giorni dalla consegna). Ciò comporta che gli unici a indebitarsi siano proprio i costruttori. Il pun-to è quanto ancora il com-parto potrà reggere questo stato di tensione. Il timore è che, prima o poi, in Molise si verifichi una sorta di ‘big bang’ con l’estinzione di cen-tinaia di imprese e il collasso dell’intero sistema produttivo regionale”.

■■■ LAVORI PUBBLICI ED EDILIZIA / In Molise si rischia un “big bang”

Un intero settore prossimo al default, mentre salgono gli interessi per i finanziamenti a breveL’Ance Molise avvisa: le imprese si indebitano per eseguire i lavori nei termini contrattuali; dall’altro, la Pa continua a dilatare i tempi di pagamento

Vincenzo Cotugno, vicepresidente dell’Ance Molise

Alla crisi drammatica del comparto lavori pubblici si somma

quella dell’edilizia residenziale che, per effettodel riverbero

del processo recessivosulle attività produttive

e commerciali nella regione, mostra un indice

di natalità praticamente pari a zero

■■■ FEDERFARMA ABRUZZO / I cardini della rete che raccoglie 500 realtà dislocate nella regione

Servizi, presenza sul territorio e sistemaUn presidio sanitario di valore nonostante equilibri economici a volte precari

Federfarma è l’associa-zione che rappresenta i titolari di farmacia. Comprende il Sunifar che rappresenta le farmacie rurali con le proprie spe-cificità. Questi i responsa-bili in Abruzzo: Giancarlo Visini, presidente Feder-farma Abruzzo e Feder-farma Chieti; Alfredo Or-landi, presidente Sunifar e Federfarma L’Aquila; Fa-brizio Zenobii, presidente Federfarma Pescara; Car-lo Zuccarini, presidente Federfarma Teramo.

I referenti

La farmacia Iori di Fagnano Alto (L’Aquila) La farmacia Marras di Prata d’Ansidonia (L’Aquila)