Post on 01-May-2015
eolicoeolico
Si! Però…
Il vento della discordia
Impegno europeo verso le energie alternative
Miglioramento qualità ambientale
Asse verticale
Fino 10 KW
Asse orizzontale
0,6 a 2 MW
50-60 m di altezza
70 di diametro
occhio alle nuvole!!
Superficie della
chioma
Carico dovuto al vento
secondo DAVENPORT
Velocità del vento
v (z..n) A(hz..n)
h(z..)
v (z….) A(hz….)
h(z..)
Velocità del vento v(z) = tv x v(g) x (h(z) / h(g))
Secondo le normative DIN 1055 / DIN 1056
h(z.1)
v (z.1) A(hz.1)v (z.2) A(hz.2)
h(z.2)
= 0,4 = 0,28
= 0,20 = 0,16
Velocità del vento
Corrente d’aria a poca distanza dal suolo
+/- 80%
Raffica del vento
C’è il vento
giusto?
Tra 3 e 25 m/s produttivi
12-14 m/s piena potenza
Fonte discontinua
Impatto visivo
Impatto visivo
Visibilità a grande distanza
Rotazione e coni d’ombra
Impatto acustico
Rumore di fondo fino a 10 dB
Zone di passo rotte di migrazione
Fasce ventose autostrade del cielo
Siti di nidificazione e home-range rapaci
Impatto avifauna
Opere accessorie
Scavi fondazioni
Assetto idrogeologico
Apertura strade e trasformazione viabilità minore
Linee elettriche
Crinali e praterie : luoghi di biodiversità
Energia pulita e sicura?
Certificati verdi
Se non riducono le emissioni pagano penali
Acquistano quote di impianti puliti
Alla fine i costi vanno ridotti e quindi adeguano gli impianti
Centrali Chiavi in mano
Offerte strepitose ai piccoli comuni
Gli interessi economici
8000 MW 8000 torri
Durata delle centrali 25 anni poi ?
Linee guida per la realizzazione degli impianti eolici proposte dal Club Alpino Italiano
Il Club Alpino Italiano propone che venga emanato un atto di indirizzo per declamare in via generale e preventiva, attesi i prevalenti interessi alla tutela dei beni paesaggistici, ambientali e storico-culturali, la non realizzabilità degli impianti eolici che per loro caratteristiche sono qualificati a tutti gli effetti come impianti industriali del DPR 12/4/96 e s.m.i. sulla VIA:
- nelle aree dei Parchi, Riserve naturali, Siti di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale di cui al DM 3/4/2000 e s.m.i, rotte di migrazione degli uccelli di cui alla L. 157/92, Oasi di Protezione della fauna istituite ai sensi delle varie leggi regionali;
- nelle Zone archeologiche;
- nelle aree ricadenti negli ambiti territoriali destinati a conservazione individuati nei Piani Territoriali Paesaggistici regionali, ove esistenti, o nelle linee guida per la loro adozione;- nelle aree in cui ricadono “beni isolati” meritevoli di tutela individuati dagli allegati ai Piani Paesistici o alle Linee guida dei Piani Paesistici;- nelle aree del demanio forestale caratterizzate da formazioni forestali ed arbustive naturali ed in quelle percorse o distrutte da incendi nelle quali è prevista la ricostruzione della copertura vegetale originaria;- nelle aree del territorio regionale coperte da formazioni naturali boschive e/o da macchia mediterranea;- nelle aree comunque gravate da vincolo di inedificabilità o di immodificabilità assoluta.
- La realizzazione di impianti eolici al di fuori dei casi precedentemente individuati e nel rispetto di tutta la normativa in materia ambientale, urbanistica e paesaggistica, dovrebbe essere sottoposta ad alcune condizioni, come, ad esempio:- che la realizzazione degli impianti eolici venga subordinata alla redazione di piani energetico-ambientali regionali e di un piano di settore che individui le aree idonee, alla luce di quanto sopra;- che venga presentato per l’esame delle Soprintendenze il progetto esecutivo, e non elaborati preliminari o di massima;- che l’intervento sia conforme ai Piani Paesistici regionali o alle Linee guida dei Piani da adottare e non contrasti con gli atti di programmazione e con le attività di conservazione e valorizzazione dei beni paesaggistici, archeologici, storici e culturali;- che nelle aree di intervento non siano presenti specie o habitat tutelati dalle Direttive Comunitarie 79/409 e 93/43;- che la dislocazione degli aerogeneratori nel sito sia tale da non costituire effetto barriera;- che la distanza tra i singoli aerogeneratori sia non inferiore a 150 metri;- che venga previsto il piano di dismissione degli impianti a fine ciclo di produzione con oneri a carico della ditta;- che venga fissata idonea fideiussione in favore dell’Amministrazione regionale sia a copertura dei possibili danni in sede di esecuzione dei lavori sia a garanzia della dismissione degli impianti a fine ciclo produttivo.Occorre poi approfondire il tema della competenza dell’Amministrazione dei beni Culturali degli impianti off-shore, a nostro avviso da incentivare evitando comunque l’impatto su ambiti marini e costieri di
particolare valore ambientale
Che vento soffia nelle varie regioni
(dati dalle crtam e dagli operatori tam)
A.Adige - aprile 2004 Final Conference Alpine Windharvest zone ok sono le zone + sensibili, viabilità, visibilità
Marche - Moratoria condivisa dalle altre associazioni: tutela sic e parchi
Toscana - esame critico dei progetti di centrali: tutte in o prossime a sic, poca precisione nella valutazione d’impatto, occhio alle nuvole! Caso Calvana
Abruzzo – zone sic e zps, parchi. Hanno impianti vecchi fermi e da sostituire, impianto più impattante d’Italia
Sardegna – c’è il vento? Tanti impianti, no piano paesistico, contenzioso
biomasse
Si ringrazia per aver volontariamente fornito
contributi e foto
• M. Bacchiani, M. Bastogi, P. Angelini, WWF Abruzzo, F. Boscolo, M. Frietd, Tam Cagliari CnP e altri sconosciuti