Dott.ssa murciano

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Genitorialita' e disagio giovanile

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Seminario - IncontroSabato 26 Ottobre 2013 ore 8,00

Auditorium “Papa Wojtyla” - Pulsano

La salute nell'adolescenza: “Prevenzione, rispetto e legalità”

Genitorialità e disagio giovanile

Dr,ssa M. MURCIANO

Adulti e Giovani, due mondi a confronto, cresciuti in contesti sensibilmente diversi

Ma…. inevitabilmente connessi tra loro, tanto che gli uni non possono fare a meno degli altri

per seguire un giusto percorso di vita.

NON MOLTO TEMPO FA

• La famiglia era l’ istituzione fondamentale, fondata sul matrimonio con i caratteri della

Esclusività Stabilità

Responsabilità Indissolubilità

Le famiglie di un tempo si presentavano così…

Oggi, nonostante esistano vari modelli di famiglie

• Siamo tutti concordi che la famiglia sia un nucleo fondamentale della nostra società, punto di riferimento per la formazione e

l’ identità personale dei figli.

Falso?Vero ?

Ci troviamo sempre più di fronte a casi di “Solitudine”

Di fronte ad un’assenza totale delle figure genitoriali

• Per impegni lavorativi e difficoltà a seguire i propri figli

• soprattutto in una fascia d’ età in cui i ragazzi avrebbero maggior bisogno di presenze autorevoli e rassicuranti.

• La famiglia ci mette alla prova ogni giorno della vita.

• Lo sguardo dei figli, le loro preoccupazioni, i loro lunghi silenzi, le malattie.

• Di sicuro ci sono situazioni sulle quali i genitori sono invitati a riflettere e ad interrogarsi.

Ma..quante volte ci capita di dire che non si ha tempo

perché si corre sempre alla ricerca di una utilità

personale e di un valore economico e poche

volte a difesa di quei valori antropologici, sociologici,

psicologici, che sono poi le fondamenta del divenire dei figli.

• seIIl disagio aumenta

• L’interruzione di quando ci troviamo di fronte a separazioni o divorzi, causa di numerose psicopatologie infantili, responsabili, nei casi più gravi, di strutturazioni psicotiche

Di fronte a…..Genitori

che discutono per l’affidamento dei figli, per l’importo dell’assegno di mantenimento e per la casa coniugale.

• E questo si riflette, con esiti disastrosi, sul mondo dell’ educazione.

“Disagio scolastico”

Da non confondere con altri fenomeni ad esso strettamente correlati, quali :

• Disadattamento

e

• Devianza

• Il disagio è una condizione legata a percezioni soggettive di malessere (il disagio si “sente”, ma non necessariamente si “vede”)

• Il disadattamento si esprime oggettivamente come relazione disturbata con uno specifico ambiente

• La devianza si manifesta come un comportamento che infrange visibilmente una norma (giuridica o culturale) e determina lo stigma sociale, comportamento proprio di chi rifiuta le norme e le consuetudini comunemente accettate

• (Definizione di Luigi Regoliosi)

• Spesso, il disagio scolastico si manifesta con una difficoltà evidente nel realizzare i propri obiettivi formativi e non sempre è correlato a disturbi di tipo psicopatologico, linguistico o cognitivo.

• Spesso si evidenziano comportamenti di rifiuto delle attività scolastiche, tali da impedire l’utilizzo delle proprie capacità cognitive

( Come sottolinea Maria Luisa Pombeni )

rappresentano i diversi anelli concentrici di

una spirale progressiva.

(Maria Luisa Pombeni)

Malessere psicologico

Bocciatura

Abbandono

• Le situazioni a rischio devono essere tenute costantemente sotto controllo

• Certo… gli insegnanti non possono sostituirsi alle famiglie

• Possono rafforzare quei valori che si apprendono solo nell’ ambito familiare.

• Anche se….alla scuola si demandano responsabilità e soluzioni che la società e la famiglia non sanno più coprire.

Il ruolo dei genitori e degli insegnanti

• Eppure…Tutti sappiamo cosa succede quando un docente si permette di rimproverare un ragazzo/a.

Proteste, episodi di cronaca.. sono un esempio

di situazioni non governabili.

I genitori….invece, se pronunciano un no ai figli rischiano di provocare traumi irreparabili, se negano qualcosa rischiano di provocare traumi irreversibili

Come dice “Galimberti”

• “Il disagio dei giovani è dovuto al fatto che si interrogano sul significato stesso della loro esistenza, che non appare loro priva di senso perché costellata dalla sofferenza, ma al contrario appare insopportabile perché priva di senso”

E allora i rimedi vanno ricercati all’ interno di una progressiva educazione ai valori positivi e di senso di cui la scuola e la famiglia non possono che essere i protagonisti importanti e insostituibili

• Siamo troppo concentrati esclusivamente sui bisogni materiali dei nostri figli trascurando

l’ interiorità. Quello che è cambiato non sono i valori, ma la percezione di essi.

Se il valore fosse incluso in un gadget elettronico all’ ultima moda, sarebbe seguitissimo.

•“Amare non significa dire sempre di si”.

Disagio etnico

• Forma di disagio che può essere vissuta dai soggetti di origine straniera, presenti nella scuola italiana. Si tratta di alunni che hanno alle spalle storie di migrazione che rendono più complesso il rapporto con le istituzioni scolastiche.

• L’inserimento scolastico rappresenta un momento di forte tensione.

• Ciò che l’alunno aveva imparato nel paese di origine non viene riconosciuto, le sue conoscenze sono svalutate ed egli si percepisce incompetente, incompreso-

RISULTATO ?

• DISAGIO PSICOLOGICO INDIVIDUALE

• che non permette al soggetto di vivere adeguatamente le attività di classe e di apprendere, con successo, utilizzando il massimo delle proprie capacità cognitive, affettive e relazionali.

Tutti questi aspetti rendono difficile una definizione univoca e statica del disagio in generale e del disagio scolastico in particolare, tanto che a mio avviso sarebbe più opportuno parlare di disagi.

Possiamo parlare di disagio ad origine interna al soggetto e disagio di origine esterna al soggetto.

Disagio della famiglia (conseguente al disagio del figlio), che può portare la famiglia ad allontanarsi dalla scuola per evitare ulteriori frustrazioni o a colpevolizzare il figlio per le aspettative disattese.

Agli insegnanti si richiedono competenze, ai genitori di essere guida autentica, alla società stabilire una rete di relazioni per una corretta convivenza civile.

C0NCLUSIONI

• Essere genitori è una sfida. Qualunque cosa accada, siamo noi genitori i responsabili di alcuni eventi e di certe sostanziali trasformazioni.

GRAZIE

BIBLIOGRAFIA

• Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.• Valentina De Felice - See more at: http://www.dillinger.it/noi-genrazione-di-figli-con-genitori-separati-

3948.html#sthash.ebRdffbS.dpuf• Carugati, F. in Morgagni E. (a cura di), Adolescenza e dispersione scolastica, Carocci Ed. 1998 • Catarsi, E., Mariani, C., “La dispersione scolastica nelle scuole superiori dell'Empolese Valdelsa: primo rapporto

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Scaratti, L’abbandono scolastico. Aspetti culturali, cognitivi, affettivi, Raffaello Cortina Ed. 1999 • Regoliosi, L., in Liverta Sempio, Confalonieri, Scaratti, L’abbandono scolastico. Aspetti culturali, cognitivi, affettivi,

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BIBLIOGRAFIA

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Gabriella Colla, Maria Cristina Iovinella, Barbara Pontoriero, Insegnare oltr eil 2000 “Bullismo ed altre sfide”- Mursia 2009