Dott. Giacomo Ciofi Laureato in Scienze Motorie Spec.to in ... · possibilità di eseguire una...

Post on 15-Feb-2019

214 views 0 download

Transcript of Dott. Giacomo Ciofi Laureato in Scienze Motorie Spec.to in ... · possibilità di eseguire una...

Dott. Giacomo Ciofi

Laureato in Scienze Motorie

Spec.to in Scienze e Tecnica dello Sport

concetto introdotto negli ultimi anni per definire l'ultima parte del percorso di recupero funzionale di un atleta da un infortunio. Mentre in passato si faceva coincidere il ritorno all‘attività agonistica col termine della fase di riabilitazione, le moderne conoscenze

nell'ambito delle scienze motorie hanno imposto di programmare ed attuare un periodo di riatletizzazione prima del ritorno incondizionato all'attività agonistica per lo sportivo.

La riatletizzazione è l’ultima fase del percorso rieducativo, nella quale, sfruttando i principi dell’allenamento sportivo, si raggiunge il completo recupero delle capacità condizionali e delle abilità sport-specifiche dell’atleta

non solo di recuperare le funzionalità lese con l'infortunio, obiettivo del precedente percorso riabilitativo (fisioterapico), ma anche la gestualità sport-specifica e le capacità condizionali adeguate al livello competitivo di appartenenza.

PERCORSO FISIOTERAPICO

FUNCTIONAL REHAB RIATLETIZZAZIONE

La figura professionale preposta alla riatletizzazione è il

dottore in scienze motorie

in stretta collaborazione con il fisioterapista e i professionisti che hanno curato la riabilitazione di quell'atleta.

5000 traumi distorsivi al giorno

Pallavolo 56%/Basket 55%/Calcio 51%/

Resistenza 40%

30% dei casi sintomatologia cronica e rischio recidiva

Meccanismo tipico del trauma distorsivo è in inversione

Tibia - Perone

Astragalo

Scafoide

Calcagno

Cuboide

3 Cuneiformi

Metatarso

Falangi

Grado 0: tilt astragalico inferiore a 8°, non rotture legamentose;

Grado 1: tilt astragalico (10°-20°), rottura legamento peroneo- astragalico anteriore;

Grado 2: tilt astragalico (20°-30°), rottura legamento peroneo- astragalico anteriore e peroneo calcaneare;

Grado 3: tilt astragalico superiore a 30°, rottura di tre legamenti

Spesso nella distorsione della caviglia vengono presi in cura solo i legamenti MA non ci dimentichiamo lo STRESS MUSCOLARE e OSSEO

Non pensiamo solo analiticamente all’articolazione tibio-tarsica ma a tutta la catena muscolare di cui la caviglia fa parte …

SOLO COS’ POSSIAMO LAVORARE FUNZIONALMENTE

Dopo programma fisioterapico / osteopatico

Functional Rehab Riatletizzazione

IMPORTANTE :

Riacquisire lo schema motorio corretto del camminare prima di proposte motorie più

complesse

N.B. controllare coordinazione braccia gambe, giusto rollìo del piede, appoggio iniziale e spinta finale, stabilità generale …

Alcuni punti di riferimento

Flessione dorsale 30°

Flessione plantare 50°

Inversione 35°

Eversione 15°

Camminare senza scarpe

Camminare occhi chiusi

Spostamenti laterali

Arresti bi-monopodalici frontali e laterali

Coordinazione braccia gambe

Cambiare superfici di appoggio

Non camminata automatica ma controllata e cosciente

… solo alcuni esempi per iniziare

Più é instabile

Più è allenante

La proposta del lavoro deve essere attinente alla fisiologia e alla funzionalità articolare

Laterale Frontale

Affondi alternati dinamci

Affondi alternati dinamici + stacco

Tutti gli esercizi sopra proposti DEVONO essere in seguito integrati con il coinvolgimento del compartimento superiore

es : torsioni del busto / spinte o trazioni braccia / oscillazioni braccia …

Recuperare le funzionalità sport specifiche allenando struttura e catene muscolari ad un’intensità adeguata alla richiesta della

disciplina praticata

Jump statici e dinamici bi-monopodalici

su diverse superfici (incluso quello specifico)

Partenze e RSA

Arresti e frenate

Cambi di direzione ad alta intensità con o senza mezzo (palla-piede / palla-mano …)

N.B. Il mix delle proposte sopraelencate avvicina il nostro atleta alle sensazioni e richieste motorie della gara

Trauma in varo-rotazione interna, può essere associata alla lesione del LCA anche rottura del piatto tibiale esterno, del legamento antero-laterale e del menisco esterno

Trauma in valgo-rotazione esterna, spesso associato

alla lesione del LCA e anche a quella del legamento collaterale interno e del legamento posteriore obliquo

La iperestensione provoca una lesione isolata del LCA Una brusca contrazione del quadricipite che,

provocando una sublussazione anteriore dei piatti tibiali, porta alla la lesione ( nello sci)

Varo-rotazione interna Valgo-rotazione esterna

Iperestensione Brusca contrazione quadricipite

Una lesione completa o rottura del LCA non ha alcuna possibilità di guarigione e richiede un intervento impropriamente detto di “ricostruzione” giacché più propriamente si tratta di un intervento di sostituzione con un trapianto tendineo, usualmente una porzione del tendine rotuleo; in alternativa si possono utilizzare due tendini dei muscoli flessori (tendine dei muscoli semitendinoso e gracile). Più raramente si utilizza un trapianto da donatore. Il neo-legamento è fissato al femore ed alla tibia con due viti, che possono essere metalliche o di materiale a lento riassorbimento.

Pro :

Intervento codificato negli anni con eccellenti risultati

Ottima osteointegrazione tra bratte ossee e tunnel

Ottima tenuta del tendine che simula egregiamente il fisiologico LCA

Contro

Maggior dolore nel post operatorio

Maggior percentuale di casi con rigidita’ articolare

Possibile sviluppo di tendinite del rotuleo ( peraltro risolvibile)

Pro

Incisione piu’ corta e minor danno estetico Minor dolore post-operatorio e al possibile dolore a distanza (tendinite)

Consigliato nelle ginocchia anatomicamente predisposre al dolore anteriore

Maggiore elasticita’ nel post-operatorio e minori limitazioni articolari

Intervento da preferire nelle ginocchia con iniziale artrosi (dai 35 anni in su)

Contro:

Fissazione meno sicura

Deficit (peraltro limitato), della forza flessoria e della intrarotazione

Dolore nel post-operatorio nella zona di prelievo (posteriore coscia)

Nel primo periodo post operatorio gli obiettivi principali sono il recupero della flessibilità e dell’ estensione con mobilizzazione passiva e prime contrazioni isometriche con recupero inziale della deambulazione anche con stampelle .

Medici e Fisioterapisti collaborano fianco a fianco per poter poi consegnare al Preparatore Fisico una “persona” da far tornare “atleta” …

Deambulazione ad occhi chiusi Camminata su tapis roulant in salita Passo incrociato e laterale Tavoletta propriocettiva Rete elastica Squat monopodalici 0°-30° Contrazioni isometriche Posture erette monopodaliche ad occhi chiusi Bike 15 minuti Leg press monopodalico in piramidale Stretching (PNF)

Bike 20 minuti

Step 5 minuti

Leg press monopodalico

Tapis roulant 10 corsa

Corsa sul posto, in cerchio, calciata

Salto della corda

Salti submassimali

Cambi di direzione

Arresti sul posto bipodalici e monopodalici

Incremento dei carichi su tutte le macchine isotoniche

Leg extension completa

Allenamento cardio vascolare

Corsa ad 8

Scivolamenti laterali

Corsa massimale

Salto massimale

Esercizi di destrezza con attrezzo specifico

Percorsi atletici

Durante esercizi con catena cinetica aperta si è visto che negli ultimi gradi di estensione del ginocchio da 30° a 0° le sollecitazioni a carico del LCA sono notevoli

Gli esercizi a catena cinetica chiusa inoltre danno la possibilità di eseguire una co-contrazione da parte degli ischiocrurali che si oppongono allo scivolamento anteriore della tibia sul femore

Durante il movimento di estensione al leg extension si verificano notevoli forze di compressione e di taglio a livello del LCA, quindi è un esercizio da sconsigliare a chi vuole riabilitare un ginocchio soprattutto nei primi mesi post intervento

Grazie per

la vostra

attenzione